Gravidanza perfetta, poche nausee, molti timori infondati e si arriva alle prime visite. Alla prima morfologica ci mettono qualche dubbio, poco liquido bimba (eh sì, un'altra bimba

Visto il parto precedente del colosso con il fallimento della partoanalgesia, valutiamo di intraprendere il percorso del Centro Nascita attivo presso il nostro ospedale: niente farmaci, analgesia naturale, ostetriche, rispetto dei tempi il tutto a patto di essere assolutamente in una situazione fisiologica (al minimo dubbio, si passa alla sala parto tradizionale)
Ad un mese dal parto vado dunque ad aprire la cartella al centro nascita...e scopro che la mia ragazza, che era trasversa...è ancora trasversa. Non si è girata. Siamo a 36 settimane...
Mi passano quindi ai controlli tradizionale, dove mi propongono di tentare una manovra esterna di rivolgimento, sperando che riesca in modo da rientrare nel progetto. Io accetto. Tutto pur di evitare un cesareo. Lo sosterró fino alla fine, al limite del sadismo...
A 37 settimane mi ricoverano per la famigerata manovra, in giornata. Tutti mi dicono che sarà solo fastidiosa. E invece io sento un male terribile! Niente come il parto siamo d'accordo ma...malissimo. Monitoraggio perfetto, manovra riuscita, rimaniamo in osservazione per il pomeriggio e alla dimissione........di nuovo trasversa... mi sento avvilita e mi chiedo se davvero ci sia un motivo che la tenga in quella posizione (presagi di sventura di mia madre, che me la raffigura avvolta nel cordone come un arrosto)
I medici invece credono sia per altro: bimba piccola in utero sformato dalla gravidanza precedente, con tanto liquido...mi propongono di ritentare a termine e poi indurre. Io... accetto (l'ho detto che sono sadica)
26 febbraio, siamo a 39+4. Mi ricoverano e alla mia bimba dico "la mamma va a prendere la Margherita".
Manovra di rivolgimento, stavolta non dolorosa solo fastidiosa...brava la mia bimba che collabora! Si mette cefalica ma è alta, rischia di tornare su.
Provano a rompermi le acque (con il collo pervio al dito è stato ben poco gustoso)ma non si riesce, senza contrazioni.
Si va in sala travaglio e ci mettiamo un flebo di ossitocina. Acqua fresca.
Induzione con gel, prima seconda terza... collo un po più raccorciato, qualche contrazione proviamo a camminare ma niente di che.
Siamo al 27 febbraio e alla notte mi tolgono dalla sala travaglio per tornare in degenza. Le poche contrazioni che ho si bloccano del tutto.
Comincio a piangere non è giusto sono due giorni che provano tutto ma niente... mi dicono di recuperare un po di serenità e che mi rivedranno il pomeriggio seguente.
Già il fatto di scampare una visita mi rallegra (con testa non impegnata e collo da testare ogni volta è stato terribile). Mi portano la mia grande, mi faccio un po di scale e al pomeriggio ho buone notizie: il collo non è ancora scomparso ma adesso si apre fino a 5cm.
Si torna in sala travaglio! Ossitocina, stavolta funziona. Rompono le acque e fanno scendere la testa. Cominciano i dolori siamo alle 18 del 28 febbraio...lo sapevo che voleva nascere il 29, puntuale. E ha bloccato tutto per farlo!
La situazione evolve poco o niente. Collo sempre presente anche se sempre più pervio; ho capito dopo il problema: pur essendo cefalica la bimba era col corpo in trasversa e non premeva uniformemente sul collo che non si appianava. In più si continuava a girare su se stessa alle volte presentandosi in maniera scorretta.
I medici fanno avanti e indietro sembrano sperare o cronometrare tra quanto chiederò il cesareo. Io comincio a inxxxxarmi. Io non chiedo un cesareo perché sono stanca, ma se la situazione non evolve sei tu medico che me lo devi fare. Temporeggiano, non capisco. È mezzanotte e io è da un ora che sento di spingere. Il medico mi da un altra ora poi cesareo.Mi propone l'epidurale...ma quanto ci vuole ancora secondo loro?!?!
Appena esce il medico chiedo all'ostetrica "se spingo adesso mi sfascio??" Lei dice "ma no!" OK. ALLORA ADESSO LA SPINGO FUORI.
Mi metto a carponi. Odio quella posizione ma dicono che solo così può ruotare nella giusta posizione. Comincio ad assecondare le spinte. Entra il medico e mi dice "ma cosa sta facendo???" E io "la sto spingendo fuori!"
"La devo visitare" EH NO! ADESSO POI NO! "ma devo capire dov è la bimba" È A METÀ DEL MIO SEDERE GLIELO DICO IO
Sensazione orribile, sembra di dover cxxxxe un melone. Comincio a sentire il sangue che mi scivola lungo le gambe...ribrezzo...urla e suoni gutturali, tanto male e mi dicono che ho una testina in mezzo al mio poderoso fondo schiena. Poverina , non era un gran posto dove stare! Aspetto la contrazione dopo, che sembra non arrivare mai...lo strappo delle spalle e un vagito in una pozza sul letto. Amore mio....amore mio.... sono le 00.50 del 29 febbraio. Fuori una tempesta...vento diluvio lampi strade allagate...come nel cartone di Dumbo...la notte che le cicogne portano i piccoli.
Si può scrivere di ogni procedura o dolore subito, ma è impossibile scrivere l'amore incondizionato che si prova nel dare alla luce una nuova vita.