Il mio puffo finalmente è arrivato...
Inviato: 20 gen 2016, 16:10
Ciao a tutti,
non ho scritto molto ma in questi nove mesi ho letto tanto questo forum a cui voglio innanzitutto dire un grande grazie. Sono qui ora per parlare della mia esperienza di parto che in realtà quasi vorrei dimenticare.
10 gennaio 2016: data presunta parto.
11 gennaio 2016: forti contrazioni regolari ogni 5 minuti dalle 18 all’1.30 del mattino seguente; fermatesi dopo una doccia calda.
12 gennaio 2016: inizio contrazioni alle 20.00. Ore 24.00 arrivo in ospedale con contrazioni fortissime ogni 2-3 minuti.
Al pronto soccorso il riscontro è stato: collo appianato al 70% e soli 2 cm di dilatazione. Felicissima perché decidono di portarmi in sala travaglio, in realtà solo con il tempo mi sarei poi accorta che era solo l’inizio di un lungo calvario.
Dall’entrata in sala travaglio, un’ostetrica veniva a visitarmi ogni 2 ore. Arrivo a 3 cm dopo 8 ore che ero lì dentro! ovvero alle 8 del mattino seguente.
Ore 10: 3 cm; ore 12: 3 cm.
Stanca e distrutta dal dolore comincio a perdere la freddezza che mi caratterizza nei momenti in cui bisogna mantenere il sangue freddo. Non ce la facevo più. Avevo il terrore che anche alla prossima visita mi dicessero che ero a 3 cm. Per di più le ostetriche affermavano che l’intensità delle contrazione era massima. Mi sentivo morire.
Ore 13: 4 cm e finalmente collo appianato al 100%.
Sono sfinita, fisicamente e moralmente. Dopo quindi 17 ore di dolore, nonostante io abbia la fobia degli aghi, mi decido a chiedere l’epidurale. Da quel momento tutto cambia.
Ore 16: cominciano le spinte.
Ore 16.50: il mio puffo è fra le mie braccia.
Oggi è una settimana che il mio puffo è con me, più lo guardo più lo amo. Un amore puro ed infinito cominciato nell’istante esatto in cui i nostri sguardi si sono incrociati.
Lo amo e darei la mia vita per lui.
Non riesco però a dire che il parto è l’esperienza più bella per una donna. NO. L’esperienza più bella è poter abbracciare il frutto dell’amore tra due persone. Quel batuffolo che per nove mesi ho protetto dentro di me e che ho amato senza conoscerlo. Il 13 gennaio è nato un amore immenso che coinvolge me, mio marito e il mio puffo. Ma credo proprio che il parto per me (e probabilmente anche per mio marito) rimarrà un’amara esperienza.
non ho scritto molto ma in questi nove mesi ho letto tanto questo forum a cui voglio innanzitutto dire un grande grazie. Sono qui ora per parlare della mia esperienza di parto che in realtà quasi vorrei dimenticare.
10 gennaio 2016: data presunta parto.
11 gennaio 2016: forti contrazioni regolari ogni 5 minuti dalle 18 all’1.30 del mattino seguente; fermatesi dopo una doccia calda.
12 gennaio 2016: inizio contrazioni alle 20.00. Ore 24.00 arrivo in ospedale con contrazioni fortissime ogni 2-3 minuti.
Al pronto soccorso il riscontro è stato: collo appianato al 70% e soli 2 cm di dilatazione. Felicissima perché decidono di portarmi in sala travaglio, in realtà solo con il tempo mi sarei poi accorta che era solo l’inizio di un lungo calvario.
Dall’entrata in sala travaglio, un’ostetrica veniva a visitarmi ogni 2 ore. Arrivo a 3 cm dopo 8 ore che ero lì dentro! ovvero alle 8 del mattino seguente.
Ore 10: 3 cm; ore 12: 3 cm.
Stanca e distrutta dal dolore comincio a perdere la freddezza che mi caratterizza nei momenti in cui bisogna mantenere il sangue freddo. Non ce la facevo più. Avevo il terrore che anche alla prossima visita mi dicessero che ero a 3 cm. Per di più le ostetriche affermavano che l’intensità delle contrazione era massima. Mi sentivo morire.
Ore 13: 4 cm e finalmente collo appianato al 100%.
Sono sfinita, fisicamente e moralmente. Dopo quindi 17 ore di dolore, nonostante io abbia la fobia degli aghi, mi decido a chiedere l’epidurale. Da quel momento tutto cambia.
Ore 16: cominciano le spinte.
Ore 16.50: il mio puffo è fra le mie braccia.
Oggi è una settimana che il mio puffo è con me, più lo guardo più lo amo. Un amore puro ed infinito cominciato nell’istante esatto in cui i nostri sguardi si sono incrociati.
Lo amo e darei la mia vita per lui.
Non riesco però a dire che il parto è l’esperienza più bella per una donna. NO. L’esperienza più bella è poter abbracciare il frutto dell’amore tra due persone. Quel batuffolo che per nove mesi ho protetto dentro di me e che ho amato senza conoscerlo. Il 13 gennaio è nato un amore immenso che coinvolge me, mio marito e il mio puffo. Ma credo proprio che il parto per me (e probabilmente anche per mio marito) rimarrà un’amara esperienza.