L’avvocato arrivato per restare
Inviato: 26 set 2014, 14:15
Sei arrivato un po’ per scelta un po’ programmato. Ho riconosciuto le sensazioni, le stesse che mi aveva dato tua sorella e il giorno in cui il ciclo doveva arrivare, avevo in mano un test positivo.
Contentissimi, abbiamo cominciato a immaginare chi saresti stato. Avremmo raccontato di te alla tua sorellina appena avessimo saputo qualcosa in più su di te. Un brutto giorno, però, sono arrivate delle perdite. E’ scesa l’angoscia nel mio cuore e ho pianto tutte le mie lacrime pensando di averti perso per sempre. Ti avevo avuto per così poco…
Ma la notte porta consiglio. Il giorno dopo volevo vederci chiaro e di corsa dal dottore: tu c’eri, splendido fagottino! Eri ancora lì, aggrappato coi denti a me. Sei rimasto con me e dentro di me, tutto il tempo necessario. Abbarbicato a me e a tutti i miei organi interni! Nessuna sensazione particolare, non sapevo chi o cosa fossi, poi l’abbiamo scoperto: sarebbe arrivato un fratellino!
Nove mesi assieme sono volati, tra calcetti e reflusso. La sorellina ti chiamava, dalla pancia, Avvocato. A chi chiedeva quale sarebbe stato il tuo nome, rispondeva: Avvocato!
Tutto era pronto ad accoglierti, di martedì, come lo era stato per tua sorella. Cesareo programmato, podalico anche tu. Vi piace guardare il mondo da una posizione comoda a voi due.
Mancavano solo due giorni e ci saremmo conosciuti, ma la varicella ha deciso di bussare alla nostra porta e farsi avanti sul visino della tua sorellina. Ed è cominciata la corsa tra analisi e visite e controlli e rinvii.
E tanta preoccupazione per te e per la tua salute. Per fortuna stavamo bene, io e te e allora finalmente ci siamo incontrati. Di giovedì. Alle 10:35 hai respirato per la prima volta e intirizzito dal freddo ti hanno portato subito al caldo.
Tenero fagottino adorabile. Sei arrivato a completare la magia, dopo una champagne Supernova sei arrivato tu, my Wonderwall.
Contentissimi, abbiamo cominciato a immaginare chi saresti stato. Avremmo raccontato di te alla tua sorellina appena avessimo saputo qualcosa in più su di te. Un brutto giorno, però, sono arrivate delle perdite. E’ scesa l’angoscia nel mio cuore e ho pianto tutte le mie lacrime pensando di averti perso per sempre. Ti avevo avuto per così poco…
Ma la notte porta consiglio. Il giorno dopo volevo vederci chiaro e di corsa dal dottore: tu c’eri, splendido fagottino! Eri ancora lì, aggrappato coi denti a me. Sei rimasto con me e dentro di me, tutto il tempo necessario. Abbarbicato a me e a tutti i miei organi interni! Nessuna sensazione particolare, non sapevo chi o cosa fossi, poi l’abbiamo scoperto: sarebbe arrivato un fratellino!
Nove mesi assieme sono volati, tra calcetti e reflusso. La sorellina ti chiamava, dalla pancia, Avvocato. A chi chiedeva quale sarebbe stato il tuo nome, rispondeva: Avvocato!
Tutto era pronto ad accoglierti, di martedì, come lo era stato per tua sorella. Cesareo programmato, podalico anche tu. Vi piace guardare il mondo da una posizione comoda a voi due.
Mancavano solo due giorni e ci saremmo conosciuti, ma la varicella ha deciso di bussare alla nostra porta e farsi avanti sul visino della tua sorellina. Ed è cominciata la corsa tra analisi e visite e controlli e rinvii.
E tanta preoccupazione per te e per la tua salute. Per fortuna stavamo bene, io e te e allora finalmente ci siamo incontrati. Di giovedì. Alle 10:35 hai respirato per la prima volta e intirizzito dal freddo ti hanno portato subito al caldo.
Tenero fagottino adorabile. Sei arrivato a completare la magia, dopo una champagne Supernova sei arrivato tu, my Wonderwall.
