GravidanzaOnLine: il Forum

Prima, durante e dopo la gravidanza

 

Caro Ernesto, grazie.

Comunque sia andata si tratta di un momento che non dimenticherai mai, hai voglia di raccontarlo?
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mimma0605
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Re: Caro Ernesto, grazie.

Messaggio da mimma0605 » 13 ago 2012, 9:58

bellissimo... :buuu
Babbo l'hai vista ? com'è bellina ? ... bellina Mery ? tu hai fatto un capolavoro !!!
cit. Nonno Roberto

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Marnie
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Re: Caro Ernesto, grazie.

Messaggio da Marnie » 20 ago 2012, 15:17

Lalla77 ha scritto:Marnie sono entrata perchè ho letto il nome del tuo cucciolo e ho letto una storia meravigliosa :cuore

Anche per noi è in arrivo Ernesto, dopo averlo tanto desiderato adesso sentiamo che la nostra vita sta per cambiare e per riempirsi, grazie a un cucciolo che ci sta già dando tanto amore :emozionee

Un bacino al tuo Ernesto e grazie per questa splendida storia :bacetto
Oh :cuore
Un bacino all'Ernesto nel pancino, allora . (e complimenti per la scelta del nome :risatina: :emozionee )
04/03/2012, E.M. alla seconda. 06/11/2015, E.M. alla terza.
"Ci sono due cose durature che possiamo lasciare in eredità ai nostri figli: le radici e le ali.”

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titti79
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Re: Caro Ernesto, grazie.

Messaggio da titti79 » 4 set 2012, 22:00

...grazie del tuo racconto Marta cara.... :emozionee

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Alikucciola
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Re: Caro Ernesto, grazie.

Messaggio da Alikucciola » 2 ago 2013, 16:35

:buuu splendido!!!!
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Giorgia Ginevra Augusta 05/11/2013 ore 2.09 - 3kg - 48cm

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Re: Caro Ernesto, grazie.

Messaggio da Marnie » 29 mar 2016, 13:57

Consiglio a chiunque abbia scritto un racconto del parto anni fa, di rileggersi, con la diversa consapevolezza che si ha dall'essere madre da tanto. E' davvero un'emozione unica. E ciò mi ricorda è che ora di scrivere qualcosa per la tua sorellina, caro Ernesto.
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manu81
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Re: Caro Ernesto, grazie.

Messaggio da manu81 » 24 apr 2016, 22:57

Attendiamo ansiose!!! ;)

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Re: Caro Ernesto, grazie.

Messaggio da hezter » 5 mag 2016, 12:02

Marnie ha scritto:10/07/2012
Piccolo mio, esattamente un anno fa scoprivo che eri dentro di me, e voglio onorare questa giornata, raccontandoti della tua nascita.
Non posso farlo, però, senza tornare indietro, al giorno del tuo concepimento, anzi ancora prima, al giorno in cui è stato deciso questo tuo strano, ma adorato nome.
Il 10 agosto del 2010 se ne andava in Cielo mio papà, Ernesto. Nel momento in cui mia mamma mi diede la notizia, io crollai a terra, e tuo papà, che era con me, mi strinse a sé e mi disse “abbiamo trovato il nome di nostro figlio”.
Ecco, queste sono state le prime parole da me ascoltate in quella che era la mia nuova vita, le parole che mi hanno fatto andare avanti.
Tua mamma e tuo papà avevano già fissato il loro matrimonio, e la mamma ha scelto di andare avanti con i preparativi, proprio per quelle parole, e perché tuo nonno così avrebbe voluto.
Tre mesi prima delle nozze mandai un messaggio a tuo papà “Fra tre mesi ci sposiamo” e lui mi rispose “E fra 12 mesi arriva Ernesto”. Aveva ragione. Quel messaggio c’è ancora ed un giorno te lo farò vedere.
Sì, perché il giorno del nostro matrimonio io ho alzato gli occhi al Cielo ed ho chiesto solo una cosa “Papà, non farmi aspettare tanto!” Quella stessa notte, sei arrivato.
Ed in quel momento, perché mamma, in fondo al cuore, l’ha saputo da subito, mi è tornato il sorriso.
E sono trascorsi nove mesi. Nove mesi di gioia. Nove mesi in cui non vedevo l’ora di conoscerti.
Saresti dovuto arrivare il 9 marzo, ma mamma si sentiva che saresti arrivato prima. Sapevo che eri un bimbo curioso di conoscere il mondo. E mamma scherzava sempre con papà che saresti nato il 4 marzo, per fargli perdere il Derby.
Anche questa volta non mi ero sbagliata. Il 3 pomeriggio, mentre passeggiavamo in un Parco, sono arrivati i primi dolori. Via, di corsa all’ospedale. Ma mica potevi farmi perdere la scommessa.. Il 3 era troppo presto, e la notte l’abbiamo trascorsa insieme in quel lettino di ospedale. La mattina sono venuti a visitarmi, ma visto che la tua mamma non urlava, ma sopportava ogni dolore respirando, la volevano riportare in reparto. Fortunatamente un medico scrupoloso mi ha visitato, ed eccola la notizia che mamma aspettava “signora, suo figlio sta arrivando”. Ecco, che arriva papà, per aiutarmi a farti nascere, proprio durante il Derby. Non ricordo più nulla di quei momenti, tra sudore, lacrime e urla. Ma quell’ultima spinta non la dimenticherò mai. Dai, dai, dai, “uèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè”. Eccoti, con gli occhi già spalancati sul mondo, e subito tra le mie braccia. Tuo papà che piangeva dalla felicità, e tua mamma senza parole. Poco dopo papà ti ha preso con sé, per farti conoscere i tuoi nonni ed i tuoi zii, ed io sono rimasta dentro. Ma ho capito subito che c’era qualcosa che non andava. Vedevo i dottori preoccupati che mi guardavano e si guardavano tra loro. E via, di nuovo sotto ai ferri, con tutti voi, lì fuori, ignari di cosa stesse succedendo. Sono trascorse due ore, in cui mamma si risvegliava a tratti dall’anestesia, vedeva i dottori che si affannavano preoccupati, e diceva in continuazione “Papà, fammelo conoscere, papà, fammelo conoscere”. E nonno non poteva certo tirarsi indietro in quel momento. E così, grazie anche ai bravissimi dottori, due ore dopo la tua mamma era di nuovo sveglia, anche se senza forze, pronta a conoscerti, ma tu eri già stato portato in reparto.
Alle 5 di mattina, dopo una notte insonne, angosciante e dolorosa, in cui la mamma si sentiva sola, si è aperta la porta della stanza, ed è entrata un’ostetrica che mi ha detto “Signora, le ho portato qualcuno che le farà tornare il sorriso”. Ed eccoti là, piccolo, piccolissimo, che mi cercavi con quegli occhi meravigliosi, e finalmente le lacrime a lungo trattenute sono sgorgate copiose. Ma lacrime di felicità. La tua mamma aveva ritrovato la sua casa.
Grazie amore mio.
che storia meravigliosa! <3

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