La gravidanza però non me la sono certo goduta come immaginavo quando la desideravo: all'inizio per le beta che non crescevano come avrebbero dovuto, la paura di perderti, il condizionamento dell’aborto precedente, poi la morfologica che ha rivelato la tua anomalia cardiaca, il timore del riscontro di trisomie e malattie cromosomiche ad essa associate, il calvario dell'amnio, l'attesa dei risultati….
Non troverò mai le parole per dirti quanta paura, quanta tristezza, quanto dolore ho provato in quelle due settimane …ma anche quanta speranza e quanto amore ho nutrito per te! Perché non ho mai smesso di pensare che tu, bambino mio, avevi bisogno di me, avevi bisogno di ancora più amore, più cura, più protezione… e che una mamma è fatta per amare, per accogliere.
Sono seguiti controlli ripetuti per il tuo cuoricino... l’incertezza, la paura e la preoccupazione per il tuo stato di salute mi hanno accompagnato fino al termine della gravidanza. Non ho mai smesso però di pregare per te, di sperare e di augurarmi che andasse tutto bene!
Pensavo a te, alla tua nascita e mi immaginavo il contatto pelle a pelle dopo il parto, il nostro incontro, la fine di un viaggio difficile e l'inizio della vita!! Non immagini quanti desideri e quante preghiere erano racchiuse in queste immagini della mente...
Sono riuscita a rasserenarmi un po’ solo a termine della gravidanza, mi sentivo abbastanza intima con la mia pancia, raccolta nell’attesa ….non vedevo l’ora di partorire, di vivere il momento della nascita, di conoscere te, bambino mio, di portarti a casa, di “fare famiglia”!
Sabato, 2 giugno, sin dal primo mattino ho cominciato ad avere delle contrazioncine dolorosette ma ancora molto distanti e irregolari. Ho visto asciugandomi un pochino di muco striato di rosa ...segni tutti che ci stavamo avvicinando al momento del parto. Ma chissà, mi chiedevo, se nascerà il 2 il 3 o se aspettiamo anche la luna!! Ce la stavamo prendendo comoda e con calma. Per ore nel primo pomeriggio non ho avuto più contrazioni né dolori, verso le 18.00 sono scesa in giardino con Lorenzo a tirare due calci al pallone …qualche contrazione ogni tanto, continuavo a camminare nel giardino e quando passava riprendevo a giocare. Tempo un ora però le contrazioni si sono fatte più ravvicinate, sono salita a fare una doccia …almeno, ho pensato, se succede di notte sono pronta a partire. Mi asciugavo i capelli dondolando il bacino …contrazioni ogni 5 minuti. Allertiamo i nonni a cui avremmo lasciato Lorenzo. Pizza express ci consegna a casa la pizza …contrazione, pizza sul tavolo …contrazione, prendo le forbici per tagliare la pizza ….contrazione, abbandono l’idea di mangiare la pizza …contrazione, contrazioni ogni 2 minuti …è decisamente ora di andare, sono le 20,40!
In ospedale mi visitano immediatamente …è evidentissimo che le contrazioni sono forti e regolari, sono piegata letteralemente in due. 4 cm di dilatazione si va subito in sala parto, Luca torna alla macchina a prendere la valigia e chiama mio padre per avvertirlo che mi portano di là, voglio che sia presente, è un medico, sono le 21.10.
Mi spoglio, indosso la maglia del pigiama, mi mettono il monitoraggio: le contrazioni sono fortissime, dolorosissime e frequentissime. Pochi minuti dopo dico a mio marito di chiamare l’ ostetrica, che era andata nella stanza accanto per registrare il mio ricovero, di dirle che io sento di dover spingere. Le ostetriche incredule mi dicono di salire sul letto per controllare la dilatazione ….incredibile: c’è già la testina!!! Sono scomposta, non faccio in tempo nemmeno a sistemarmi bene sul letto, una spinta e rompo le acque, altre due spinte eee… è nato Alessandro!!! Sono le 21,30!
Ti ho visto quasi uscire, ho visto l’ostetrica che ti sosteneva durante l’uscita del tuo corpicino, il taglio del cordone… ancora nessun pianto… Avevo il cuore e la mente in stand-by, aspettavo di avere tue notizie, non ero ancora tranquilla, ma eri tra le mani della pediatra, c’era papà con te, e nonno che era appena arrivato… poi il tuo pianto, il pianto della vita! Trovo il coraggio di chiedere come stai…. Tutto bene! Indice di apgar 9-9.
La pediatra ti ha trattenuto un po’ di più, voleva assicurarsi che tu stessi bene, che la respirazione fosse libera e autonoma, e finalmente ti portano da me …ecco il nostro contatto pelle a pelle, il nostro incontro, il tuo respiro di vita …il mio sospiro di sollievo! Ecco la serenità, la soddisfazione, la gioia. Ti guardo ammirata, compiaciuta, appagata, felice e innamorata.
Continuo a guardarti con gli occhi dolci e il cuore colmo di gioia, ti accarezzo, ti bacio... Non smetto di farlo per tutta la notte, mentre tu per tutta la notte rimani accanto a me: abbiamo bisogno di sentirci vicini noi, di respirarci.... di crederci! Non mi sembra vero! Tu sei qui con me!
