Ranocchietto coccoloso a rapporto!
Inviato: 24 mag 2012, 11:11
Dopo quasi 15 mesi finalmente mi accingo a buttare giù qualche riga per raccontare la nascita del mio Stefano...
Cominciamo dalla dpp..... le 40 settimane scadevano il 23 febbraio 2011. Quel giorno, ore 11, primo monitoraggio, niente contrazioni, collo dell'utero pervio al dito com'era ormai da 4 settimane. Nulla di fatto. "Ci vediamo la settimana prossima", mi dice l'ostetrica che mi fa la visita. E io esco dallo studio in lacrime. Non ce la facevo più. La notte era diventata un'impresa dormire, la schiena mi doleva continuamente, per il mio socio era diventata un'impresa vivere nel nostro bilocale con me che a malapena passavo nel corridoio (e se c'era lo stendino con i panni ad asciugare non ci passavo proprio, facevo il giro dal balcone di fuori
) .....la settimana passa tranquilla, nulla di fatto.
2 marzo 2011: secondo tracciato. Identico alla settimana prima. Niente contrazioni. Dilatazione sempre quella. Durante la visita l'ostetrica (santa subito) mi fa: "Ora ti faccio lo scollamento. Ti dovrebbe partire il travaglio nel giro di max 24 ore. Se non succede nulla non fa niente, ma vedrai che sono brava!". Dolore. Mamma mia, le maledizioni che s'è presa. Ma dura un attimo, mi rivesto ed esco, piena di speranza sto giro, senza lacrime. Vado a fare la spesa al centro commerciale e mi fermo a comprare una tutina nuova un po' più grande.....sia mai che con una settimana in più nel pancione sto bimbo è cresciuto e non gli vanno bene le cosine che gli ho preparato! Rientro a casa verso le 14.00, un piatto di pasta col pesto, e mi butto a letto a guardare la tv. Mi addormento. Verso le 16.00.....eccoli....i dolori.... inconfondibili........ già così forti??? vabbè, per il momento sono lontani l'uno dall'altro, sto tranquilla, e non sono neanche tutti della stessa intensità. Mi riaddormento. Alle 18.00 rientra il socio da lavoro, mi trova mezza addormentata a letto e si sdraia vicino a me accarezzandomi la testa perchè ogni tanto mi lamento. Mi sveglio del tutto e gli racconto di visita e monitoraggio. Ceniamo. Nel frattempo le contrazioni si fanno sentire ogni mezz'ora, e l'unico modo per affrontarle è sedermi e aggrapparmi al tavolo della cucina. Tra una e l'altra riusciamo a fare le ultime foto con il pancione scritto (Stefano inside, e un ciuccio vicino). Che facciamo, che non facciamo? Niente, tanto sto male a casa e sto male anche fuori, a sto punto usciamo almeno ci distraiamo. Andiamo a giocare a biliardo al nostro circolo, almeno lì ci conoscono, al massimo si fanno due risate se mi vedono soffrire appesa ad una stecca..... tutta la sera così, un tiro e una contrazione, un tiro e una contrazione. All'1.00 torniamo a casa e cerchiamo di metterci un po' a letto. Ale si addormenta subito, io non faccio in tempo a chiudere gli occhi che mi arriva la contrazione. Così fino alle 3. Al chè Ale si sveglia, mi sente in cucina battere i pugni contro il tavolo di vetro, e mi dice "vestiti che andiamo"..... mi vesto e andiamo. In macchina un "fuori dal tunnell" di caparezza ci fa scompisciare dalle risate. Arriviamo che non siamo neanche a metà canzone. Monitoraggio, visita. Le contrazioni si bloccano. La dilatazione è quella che ho avuto nell'ultimo mese. Non potevo crederci. Erano già 9/10 ore che avevo dolori. Ci rimandano a casa. "Ok, mi fermo in cucina, tu vai a dormire, almeno uno dei due partorisce riposato", dico ad Ale.
Ore 8.00 del 3-3-2011. E' ora. Sto giro è ora, me lo sento. Ale è già sveglio dalle 7 (gli suona a quell'ora la sveglia per andare a lavorare). Chiama a lavoro e dice che non va (ovviamente), e toorniamo in h. In macchina ancora caparezza (è infinita sta canzone????? perchè poprio quel cd doveva esserci???? mi sta portando sfortuna sta canzone!!! qui c'è qualcuno che non vuole uscire dal tunnell!!!!
Sta volta dilatazione di 4 cm. Evvai, mi tengono e mi fanno restare direttamente in sala travaglio (che è la stessa in cui ho partorito). Mi attaccano la monitoraggio, poi mi staccano perchè capiscono che sdraiata non ci risco a stare. Nel frattempo Ale è sceso per mettere il parcheggio. Ritorna su. "Ce la fai per le 15.00? mi scade a quell'ora"
"ci provo" la mia laconica risposta. Passano due ore, contrazioni forti ma non regolari. Non mi dilato. Vai di flebo di ossitocina. Partono a raffica. Ore 11.00 mi rompono le acque. Le visite durante le contrazioni per sentire la dilatazione sono uno strazio. E vado avanti così fino alle 13.30, cambiando posizione ad ogni contrazione, e iniziando ad essere stanca, assonnata, senza energie. E Ale sempre lì con me a farsi distruggere le braccia e le mani. Ore 13.40. L'ostetrica "dai, mettiti su che iniziamo a spingere". E vai, non mi sembra vero. Salgo su quello strumento di tortura che è la poltrona per partorire. Spingo, urlo per darmi energia e spingo....ma quella non è la mia posizione, non riesco a metterci forza messa così. Non è naturale per me. Scendo. Ondeggio il bacino per sfruttare la forza di gravità. Sono in piedi e sto bene, anche durante le contrazioni, in piedi sto una favola. L'ostetrica mette dei teli per terra, ai piedi del letto. Fa sedere Ale sul letto e mi fa accovacciare facendomi reggere con le braccia alle sue gambe. Lui che mi sorrregge dai fianchi. Morivo di caldo, mi sono spogliata. Sono rinata. Ho iniziato a spingeere in quella posizione. 3 spinte fatte bene e l'ostetrica mi fa "Metti le mani qui dove le ho io e dai una bella spinta!". Metto le mani dove mi aveva detto, spingo......e............. un ranocchietto piccolino mi nasce tra le mani............lo prendo al volo......sguscia fuori senza dolore, come se avessi fatto una cosa del genere fino al giorno prima! La testolina rotonda, piena di capelli neri, l'ostetrica mi dice di appoggiarlo un attimo sul telo a terra che lo deve pulire. Lo pulisce e chiedo "posso prenderlo?". Lo prendo in braccio, lo guardo, guardo Ale, scoppio in lacrime e gli dico "E' la tua fotocopia!". Al piccolo non deve essere piaciuto quel commento perchè ha pensato bene di farmi la c@cca su braccio e gamba dov'era appoggiato, ma son dettagli....... Ale taglia il cordone e lui per tutta risposta cerca con il viso il capezzolo e si attacca..... 3 minuti così, poi lo portano via..... gli devono aspirare del liquido amniotiico che ha nello stomaco. Nel frattempo espello la placenta, senza nessun dolore, e mi rimettono sulla poltrona per mettermi un paio di punti. Torna il piccolo....in braccio al papà..... sono lì vicino a me mentre mi cuciono. Ale ha le lacrime, non l'ho mai visto così. Tiene in braccio quell'esserino come fosse la cosa più preziosa che gli abbiano donato e piange, e mi sorride senza riusciire a dire una parola........ scendo dalla poltrona, mi rinfilo la camicia da notte e mi sdraio sul lettino, con il piccolo che cerca di attaccarsi al seno e il socio seduto affianco a me. Rimaniamo soli. E' l'inizio. Tu, io, e questo ranocchietto coccoloso.
Stefano, 3-3-2011, kg 2850 x 48cm.
n.d.r. la tutina più grande che avevo comprato non gliel'ho mai messa. Quando gli stava bene era già troppo caldo per la ciniglia.......
Cominciamo dalla dpp..... le 40 settimane scadevano il 23 febbraio 2011. Quel giorno, ore 11, primo monitoraggio, niente contrazioni, collo dell'utero pervio al dito com'era ormai da 4 settimane. Nulla di fatto. "Ci vediamo la settimana prossima", mi dice l'ostetrica che mi fa la visita. E io esco dallo studio in lacrime. Non ce la facevo più. La notte era diventata un'impresa dormire, la schiena mi doleva continuamente, per il mio socio era diventata un'impresa vivere nel nostro bilocale con me che a malapena passavo nel corridoio (e se c'era lo stendino con i panni ad asciugare non ci passavo proprio, facevo il giro dal balcone di fuori

2 marzo 2011: secondo tracciato. Identico alla settimana prima. Niente contrazioni. Dilatazione sempre quella. Durante la visita l'ostetrica (santa subito) mi fa: "Ora ti faccio lo scollamento. Ti dovrebbe partire il travaglio nel giro di max 24 ore. Se non succede nulla non fa niente, ma vedrai che sono brava!". Dolore. Mamma mia, le maledizioni che s'è presa. Ma dura un attimo, mi rivesto ed esco, piena di speranza sto giro, senza lacrime. Vado a fare la spesa al centro commerciale e mi fermo a comprare una tutina nuova un po' più grande.....sia mai che con una settimana in più nel pancione sto bimbo è cresciuto e non gli vanno bene le cosine che gli ho preparato! Rientro a casa verso le 14.00, un piatto di pasta col pesto, e mi butto a letto a guardare la tv. Mi addormento. Verso le 16.00.....eccoli....i dolori.... inconfondibili........ già così forti??? vabbè, per il momento sono lontani l'uno dall'altro, sto tranquilla, e non sono neanche tutti della stessa intensità. Mi riaddormento. Alle 18.00 rientra il socio da lavoro, mi trova mezza addormentata a letto e si sdraia vicino a me accarezzandomi la testa perchè ogni tanto mi lamento. Mi sveglio del tutto e gli racconto di visita e monitoraggio. Ceniamo. Nel frattempo le contrazioni si fanno sentire ogni mezz'ora, e l'unico modo per affrontarle è sedermi e aggrapparmi al tavolo della cucina. Tra una e l'altra riusciamo a fare le ultime foto con il pancione scritto (Stefano inside, e un ciuccio vicino). Che facciamo, che non facciamo? Niente, tanto sto male a casa e sto male anche fuori, a sto punto usciamo almeno ci distraiamo. Andiamo a giocare a biliardo al nostro circolo, almeno lì ci conoscono, al massimo si fanno due risate se mi vedono soffrire appesa ad una stecca..... tutta la sera così, un tiro e una contrazione, un tiro e una contrazione. All'1.00 torniamo a casa e cerchiamo di metterci un po' a letto. Ale si addormenta subito, io non faccio in tempo a chiudere gli occhi che mi arriva la contrazione. Così fino alle 3. Al chè Ale si sveglia, mi sente in cucina battere i pugni contro il tavolo di vetro, e mi dice "vestiti che andiamo"..... mi vesto e andiamo. In macchina un "fuori dal tunnell" di caparezza ci fa scompisciare dalle risate. Arriviamo che non siamo neanche a metà canzone. Monitoraggio, visita. Le contrazioni si bloccano. La dilatazione è quella che ho avuto nell'ultimo mese. Non potevo crederci. Erano già 9/10 ore che avevo dolori. Ci rimandano a casa. "Ok, mi fermo in cucina, tu vai a dormire, almeno uno dei due partorisce riposato", dico ad Ale.
Ore 8.00 del 3-3-2011. E' ora. Sto giro è ora, me lo sento. Ale è già sveglio dalle 7 (gli suona a quell'ora la sveglia per andare a lavorare). Chiama a lavoro e dice che non va (ovviamente), e toorniamo in h. In macchina ancora caparezza (è infinita sta canzone????? perchè poprio quel cd doveva esserci???? mi sta portando sfortuna sta canzone!!! qui c'è qualcuno che non vuole uscire dal tunnell!!!!
Sta volta dilatazione di 4 cm. Evvai, mi tengono e mi fanno restare direttamente in sala travaglio (che è la stessa in cui ho partorito). Mi attaccano la monitoraggio, poi mi staccano perchè capiscono che sdraiata non ci risco a stare. Nel frattempo Ale è sceso per mettere il parcheggio. Ritorna su. "Ce la fai per le 15.00? mi scade a quell'ora"

Stefano, 3-3-2011, kg 2850 x 48cm.
n.d.r. la tutina più grande che avevo comprato non gliel'ho mai messa. Quando gli stava bene era già troppo caldo per la ciniglia.......