Mi ricordo perfettamente di aver detto a papà:”Amore questo mese lasciamo stare, sono troppo presa dal lavoro…troppo stanca e nervosa…sarebbe inutile!”. Poi il ritardo a cui non ho dato troppo peso proprio perché credevo fosse solo dovuto allo stress.
Ed invece eccomi lì, sul bordo della vasca da bagno a fumare quella che è stata la mia ultima sigaretta credendo che fosse come al solito un maledetto falso allarme…
Ma invece ecco comparire quelle linee rosse ed ecco riaffiorare quel vecchio sogno di tanti anni fa in cui ti vedevo per la prima volta…bellissima nel video di un tuo compleanno che ci abbracciavi teneramente.
Non avevo dubbi: eri tu…la mia Rebecca!
Tranne per i primi mesi trascorsi con l’ansia aspettando gli esiti di una consulenza genetica, gli altri volano: io stò bene e tu cresci forte e sana dentro di me… mi tiri certi calci figlia mia ed io scherzando dico sempre che mi vendicherò il giorno in cui mi chiederai di uscire o vorrai il motorino! Insieme affrontiamo la morte di nonno Nicola ad inizio Luglio… sono così dispiaciuta che non vi siate potuti conoscere ma so per certo che da lassù ci proteggerà amando entrambe come sempre ha amato me!
Mercoledì 20 luglio mentre con papà cerchiamo di capire come si monta il tuo ovetto inizio ad avere contrazioni … andiamo in ospedale quella sera, ci torniamo ancora il mattino dopo… nonostante i dolori è ancora tutto chiuso! Giovedì resisto tutto il giorno… passeggio per l’isolato a braccetto con tua nonna e cerco di stare calma ed essere positiva. La sera le contrazioni arrivano puntuali ogni 5 minuti e durano un minuto ciascuna. Andiamo di nuovo in ospedale…ormai amore siamo la barzelletta del reparto! Ancora tutto chiuso ma decidono ugualmente di ricoverarci. Solo al mattino alle 7 il collo dell’utero è completamente appianato e ho 1 cm di dilatazione. Papà è sempre con noi… passeggiamo per i corridoi, ci facciamo coccolare quando il male si fa più intenso. Alle 10 siamo a 3 cm e io inizio ad avere già voglia di spingere…mi dicono che è impossibile ma invece tu, stellina mia, hai già la testa in vagina e non vedi l’ora di venire al mondo! Mi fanno due flebo per ammorbidire il tuo passaggio e mi aiutano loro manualmente per aumentare la dilatazione. Io mi sento forte come un leone, sento male certo…ma so che presto sarai con noi e tutto si fa più sopportabile. Resisto come posso… guardo negli occhi tuo padre che mi restituisce uno sguardo colmo d’amore ogni volta che arriva una contrazione… non posso ancora spingere sono solo a 6 cm! Poi arriva quell’onda che mi trascina con sé: non posso più trattenermi e mi lascio travolgere. Grido all’ostetrica: basta… io ora spingo! Lei corre a prendere il carrello con i ferri e chiama rinforzi…sono sempre e solo a 6 cm. Non mi sono sentita mai così potente… ad ogni contrazione riuscivo a spingere anche 3 volte e nell’arco di 15 minuti sei uscita! (Miracolosamente sono ancora tutta intera...solo un punticino interno!)
Io finalmente mi lascio andare ad un pianto profondo… singhiozzi veri e propri, liberatori…consolatori! Papà ha quello sguardo che non dimenticherò mai nella vita: orgoglioso, spaventato, innamorato, incredulo rispetto a quello che solo alla fine ha deciso di assistere…
Sono le 13:02 e tu sei lì tra le mie braccia. Ti guardo e ti riconosco subito… sì, sei proprio tu… la mia Rebecca!
