COSA DESIDERARE DI PIU'?
Inviato: 19 ott 2007, 14:10
Data prevista parto 26 luglio.
Già da una settimana i miei (soprattutto mio papà) continuavano a chiamarmi per sapere come stavo, se avessi notato cambiamenti, ma io stavo bene, anzi, benone!! La pancia era ancora bella alta e, a parte delle perditine marroni che io avevo attribuito al famoso “tappo”, per il resto procedeva esattamente come i mesi precedenti, a meraviglia… a parte un caldo infernale!!
Il 26 mattina, accompagnata dal mio maritino vado all’ospedale Macedonio Melloni di Milano per fare il primo monitoraggio per vedere che intenzioni avesse il signorino, che tra l’altro non aveva ancora un nome, o meglio, io parteggiavo per Stefano, mentre Alessandro (mio marito) era convinto per Massimo o Davide, il giorno prima avevo fatto addirittura i bigliettini con su scritto Stefano e Davide per vedere quale nome avessi estratto più volte,…lo ammetto ogni tanto baravo e pescavo sempre Stefano!!
Arrivati in ospedale faccio amicizia con altre mamme che dovevano fare il monitoraggio, così passiamo una mezz’oretta con i cavi attaccati a chiacchierare, passiamo poi dal ginecologo che molto brutalmente infila una mano (ahio!!) e dice:”ancora troppo presto” e va bhè , vado a casa dei miei per rilassarmi un pochino (da quando sono incinta mi hanno sempre coccolato tantissimo!! Eh eh). Il pomeriggio però sto male, ho un forte mal di pancia, mannaggia sarà mica l’acqua fredda che ho bevuto? E tra bagno e letto riesco a dormire un pochino. La sera a cena ogni mezz’ora, quarto d’ora arrivano le prime contrazioncine e, non avendole mai avute in tutta la gravidanza, non le riconosco, ma sono talmente lievi che ci scherzo su, ma intanto mio marito cronometra!!
La sera ovviamente a letto non riesco a dormire e continua scapparmi la pipì, le contrazioni ci sono sempre ma sopportabilissime fino a quando verso le 2 vado a fare l’ennesima pipì ed esce anche un liquido trasparente-latteo, bho? Saranno le acque? Al corso preparto mi hanno detto di aspettare ad andare in ospedale se le acque non sono tinte. Ma io ho rotto il sacco o no? Un fiume in piena non mi sembra, va bhè contattiamo lo stesso il pronto soccorso, che non si sa mai, mi dicono di andare lo stesso che controlleranno loro. Il tragitto in macchina, manco a dirlo era incentrato sul nome del futuro bimbo, alla fine mio marito è capitolato: Stefano!!!
In pronto soccorso confermano che il sacco si è rotto, sono dilatata di 1 cm e mi mettono un braccialetto , nella mia cartella degli esami ne mettono un altro per il piccolo, ma perché? “La ricoveriamo, con il sacco rotto può mica tornarsene a casa”
Come no? Io voglio fare il travaglio a casa mia, tranquilla!!! Uffa..Alessandro mi aspetta fuori con la valigia mi accompagna in sala travaglio per altro monitoraggio e qui incontro un’infermiera sgarbatissima che mi sgrida perché non ho aspettato a venire in ospedale, le ripeto: ma che ne sapevo io che erano le acque? Mi hanno detto di venire quelli del pronto soccorso!!.
Arriva una capo-ostetrica che spulcia la mia cartella e mette sotto sopra tutti gli esami che avevo messo ordinatamente ciascuno in una cartellina di plastica, bhè basta che non mi perda il cedolino dell’epidurale, glielo faccio notare con una battuta e non vengo minimamente calcolata, bho…
Alle 3 finalmente mi accompagnano in reparto, mi dicono di riposarmi, ma dopo neanche un’ora arrivano a prelevarmi il sangue, dopo un po’ tornano per la temperatura e alla fine mi attaccano nuovamente il monitoraggio: e va bhè nottata saltata completamente. Il 27 mattina trascorre tranquillamente, i miei vengono a trovarmi, chiedono come sta Stefano che nel frattempo è diventato Davide (è stato un mio colpo di coda), da mezzogiorno in poi le contrazioni si fanno sempre più forti, devo camminare avanti-indietro, continuo a camminare così per molte ore, le mie gambe ormai sono stanchissime, io sono stanchissima ho passato una notte in bianco e anche la notte del 27 non avevo molte chance di dormire…Quando spengono tutte le luci e le ragazze di tutto il reparto ormai ronfano alla grande io continuo a farmi tutto il corridoio su e giù avanti, indietro, piegandomi ad ogni contrazione, stanno diventando forti forti, ce la posso fare ce la posso fare, no, non ce la faccio, torno in camera mi aggrappo alle sponde del letto ed emetto mugolii che sembrano ringhi, la mia compagna di stanza mi chiede se ho bisogno di qualcosa… povera è alla 32 settimana e la sto spaventando, ho bisogno di una martellata in testa ecco di cosa ho bisogno cavolo….
Torno in corridoio e vado nella saletta delle ostetriche: “Per favore ho tanto male non si può fare qualcosa?” una delle due scoppia a ridere e mi fa : “non vorrai mica l’epidurale adesso vero? Va torna a letto”,
l’altra vede la mia faccia delusissima o da folle omicida e mi propone di fare una doccia per rilassarmi. Sotto la doccia piango, non ce la faccio più, lo sgabellino per appoggiarmi è rotto. Dov’è Ale? Voglio l’Ale, esco subito dalla doccia, torno dalle ostetriche e gli dico che non è cambiato proprio nulla, mi riaccompagnano in camera, altro monitoraggio…miiiii che tortura!!!!
Posso chiamare mio marito? No, è troppo presto, solo quando entri in travaglio. Ho le contrazioni ogni 2 e ogni minuto,non sono regolari e non mi dilato… sempre a 1 cm…ufffff.
L’ostetrica che mi ha proposto la doccia alla fine mi chiede se voglio fare il travaglio in acqua: siiiiiiii
, l’ho sempre desiderato! Mi caricano sulla sedia a rotelle, chiamo Ale (finalmente) e mi raggiunge in sala travaglio, la vasca non è pronta e non sarà mai pronta, vengo presa in cura da un ostetrico. Arriva Alessandro, ormai sono le 2:00 è da 24 h che mi si sono rotte le acque e non sono ancora entrata in travaglio, l’ostetrico, bravissimo ragazzo, decide di attaccarmi la flebo di ossitocina (oddio, ne avevo sentite di peste e corna), le contrazioni cominciano a farsi più forti, più forti, più fortiiii, sono seduta sul letto con le gambe incrociate e le mani sulle sponde del letto, ad ogni contrazione Ale mi sostiene la schiena e io sbuffo come un trenino, l’ostetrico mi fa rivedere per l’ennesima volta come devo respirare, ci riesco per le prime 2 volte poi torno a “stantuffare”, chiedo l’epidurale, l’ostetrico è titubante… interviene Alessandro:” per favore è da 48 h che non dorme!!” Le mie gambe tremano ad ogni contrazione, non ce la faccio sono stanchissima, sento delle urla che provengono dalla sala parto, oddio mi aspetta anche questa prova… me la sto facendo sotto, dico ad Alessandro che non voglio più fare il bambino, voglio tornare a casa!!! l'ostetrico intanto attacca un elettrodo alla testa del mio piccino per controllare meglio, visto che il monitoraggio era ballerino.
Alle 5:00 l’ostetrico mi da l’ok per l’epidurale: “hai tutte le condizioni per farla, hai anche la flebo dell’ossitocina”, sono a 3-4 cm, alle 5:20 arriva l’anestesista: amore mio!!!!! Non ho sentito proprio un bel niente, ma proprio nulla. Torno sul lettino della sala travaglio e mi addormento (evvaiiiiii)
, le contrazioni le sento ma non sono per nulla dolorose, dopo un po’ sento però qualcosa che mi spinge contro l’osso sacro, non ci faccio caso e continuo beatamente a ronfare
fino alle 7:00 quando mi svegliano un altro ostetrico e 2 infermiere: “ come stai?” “bene ma devo andare in bagno”
“vai in bagno fai la pipì ma NON spingere!!” uscita dal bagno, mi portano in sala parto per controllare a che punto fossi: “bene signora può spingere, è a 10 cm”.. EEEEHHHH?
E come si fa? “spingi come se dovessi andare in bagno, bravissima, ok prova a sederti qui” e mi mostra il famoso sgabello olandese, niente da fare, scomodissimo, chiedo di provare in piedi.
Io sono da una parte del lettino, Ale è dall’altra che mi sostiene per le braccia e spiiingo sento qualcosa smuoversi, oddio è la testa..impressiooone! E spiiiiiingo ancora, ne esce metà (che fig@t@, non sento dolore!!), l’ostetrico mi dice di aspettare ora e tirare un profondo sospiro e poi “Esciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii” e la testa è fuori!!!!!! Ho una palla in mezzo alle gambe!!!
“vuoi toccare?” no, grazie.
Altre 2-3 spinte ed è fuori!! E’ natooooooooo!! Alle 8.48 di un sabato di luglio, il 28!!
Ho gridato alle ostetriche :"ODDIO, AVETE MAI VISTO NULLA DI PIU' BELLO? IL MIO AMORE"! L’ostetrico l’ha preso al volo e il piccolo ha pensato bene di salutalo facendogli la pipì addosso.
Davide mi è stato appoggiato subito sulla pancia, poi Ale ha tagliato il cordone,l’hanno lavato, pesato (3,230 kg) e misurato (51 cm),è stato dato in braccio al papà si sono guardati, gli stessi occhioni, poi Davide ha starnutito, si è spaventato e si è messo a piangere, amore mio!!
I miei uomini, siete la mia vita, non avrei saputo chiedere di meglio!!
Ora sono moglie e mamma, cosa posso desiderare di più?
Già da una settimana i miei (soprattutto mio papà) continuavano a chiamarmi per sapere come stavo, se avessi notato cambiamenti, ma io stavo bene, anzi, benone!! La pancia era ancora bella alta e, a parte delle perditine marroni che io avevo attribuito al famoso “tappo”, per il resto procedeva esattamente come i mesi precedenti, a meraviglia… a parte un caldo infernale!!
Il 26 mattina, accompagnata dal mio maritino vado all’ospedale Macedonio Melloni di Milano per fare il primo monitoraggio per vedere che intenzioni avesse il signorino, che tra l’altro non aveva ancora un nome, o meglio, io parteggiavo per Stefano, mentre Alessandro (mio marito) era convinto per Massimo o Davide, il giorno prima avevo fatto addirittura i bigliettini con su scritto Stefano e Davide per vedere quale nome avessi estratto più volte,…lo ammetto ogni tanto baravo e pescavo sempre Stefano!!
Arrivati in ospedale faccio amicizia con altre mamme che dovevano fare il monitoraggio, così passiamo una mezz’oretta con i cavi attaccati a chiacchierare, passiamo poi dal ginecologo che molto brutalmente infila una mano (ahio!!) e dice:”ancora troppo presto” e va bhè , vado a casa dei miei per rilassarmi un pochino (da quando sono incinta mi hanno sempre coccolato tantissimo!! Eh eh). Il pomeriggio però sto male, ho un forte mal di pancia, mannaggia sarà mica l’acqua fredda che ho bevuto? E tra bagno e letto riesco a dormire un pochino. La sera a cena ogni mezz’ora, quarto d’ora arrivano le prime contrazioncine e, non avendole mai avute in tutta la gravidanza, non le riconosco, ma sono talmente lievi che ci scherzo su, ma intanto mio marito cronometra!!
La sera ovviamente a letto non riesco a dormire e continua scapparmi la pipì, le contrazioni ci sono sempre ma sopportabilissime fino a quando verso le 2 vado a fare l’ennesima pipì ed esce anche un liquido trasparente-latteo, bho? Saranno le acque? Al corso preparto mi hanno detto di aspettare ad andare in ospedale se le acque non sono tinte. Ma io ho rotto il sacco o no? Un fiume in piena non mi sembra, va bhè contattiamo lo stesso il pronto soccorso, che non si sa mai, mi dicono di andare lo stesso che controlleranno loro. Il tragitto in macchina, manco a dirlo era incentrato sul nome del futuro bimbo, alla fine mio marito è capitolato: Stefano!!!
In pronto soccorso confermano che il sacco si è rotto, sono dilatata di 1 cm e mi mettono un braccialetto , nella mia cartella degli esami ne mettono un altro per il piccolo, ma perché? “La ricoveriamo, con il sacco rotto può mica tornarsene a casa”
Come no? Io voglio fare il travaglio a casa mia, tranquilla!!! Uffa..Alessandro mi aspetta fuori con la valigia mi accompagna in sala travaglio per altro monitoraggio e qui incontro un’infermiera sgarbatissima che mi sgrida perché non ho aspettato a venire in ospedale, le ripeto: ma che ne sapevo io che erano le acque? Mi hanno detto di venire quelli del pronto soccorso!!.

Alle 3 finalmente mi accompagnano in reparto, mi dicono di riposarmi, ma dopo neanche un’ora arrivano a prelevarmi il sangue, dopo un po’ tornano per la temperatura e alla fine mi attaccano nuovamente il monitoraggio: e va bhè nottata saltata completamente. Il 27 mattina trascorre tranquillamente, i miei vengono a trovarmi, chiedono come sta Stefano che nel frattempo è diventato Davide (è stato un mio colpo di coda), da mezzogiorno in poi le contrazioni si fanno sempre più forti, devo camminare avanti-indietro, continuo a camminare così per molte ore, le mie gambe ormai sono stanchissime, io sono stanchissima ho passato una notte in bianco e anche la notte del 27 non avevo molte chance di dormire…Quando spengono tutte le luci e le ragazze di tutto il reparto ormai ronfano alla grande io continuo a farmi tutto il corridoio su e giù avanti, indietro, piegandomi ad ogni contrazione, stanno diventando forti forti, ce la posso fare ce la posso fare, no, non ce la faccio, torno in camera mi aggrappo alle sponde del letto ed emetto mugolii che sembrano ringhi, la mia compagna di stanza mi chiede se ho bisogno di qualcosa… povera è alla 32 settimana e la sto spaventando, ho bisogno di una martellata in testa ecco di cosa ho bisogno cavolo….
Torno in corridoio e vado nella saletta delle ostetriche: “Per favore ho tanto male non si può fare qualcosa?” una delle due scoppia a ridere e mi fa : “non vorrai mica l’epidurale adesso vero? Va torna a letto”,

Posso chiamare mio marito? No, è troppo presto, solo quando entri in travaglio. Ho le contrazioni ogni 2 e ogni minuto,non sono regolari e non mi dilato… sempre a 1 cm…ufffff.
L’ostetrica che mi ha proposto la doccia alla fine mi chiede se voglio fare il travaglio in acqua: siiiiiiii

Alle 5:00 l’ostetrico mi da l’ok per l’epidurale: “hai tutte le condizioni per farla, hai anche la flebo dell’ossitocina”, sono a 3-4 cm, alle 5:20 arriva l’anestesista: amore mio!!!!! Non ho sentito proprio un bel niente, ma proprio nulla. Torno sul lettino della sala travaglio e mi addormento (evvaiiiiii)


“vai in bagno fai la pipì ma NON spingere!!” uscita dal bagno, mi portano in sala parto per controllare a che punto fossi: “bene signora può spingere, è a 10 cm”.. EEEEHHHH?

Io sono da una parte del lettino, Ale è dall’altra che mi sostiene per le braccia e spiiingo sento qualcosa smuoversi, oddio è la testa..impressiooone! E spiiiiiingo ancora, ne esce metà (che fig@t@, non sento dolore!!), l’ostetrico mi dice di aspettare ora e tirare un profondo sospiro e poi “Esciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii” e la testa è fuori!!!!!! Ho una palla in mezzo alle gambe!!!

Altre 2-3 spinte ed è fuori!! E’ natooooooooo!! Alle 8.48 di un sabato di luglio, il 28!!
Ho gridato alle ostetriche :"ODDIO, AVETE MAI VISTO NULLA DI PIU' BELLO? IL MIO AMORE"! L’ostetrico l’ha preso al volo e il piccolo ha pensato bene di salutalo facendogli la pipì addosso.


Ora sono moglie e mamma, cosa posso desiderare di più?
