. Il 3 novembre a 38 settimane per problemi di pressione alta mi hanno ricoverato. Il 4 novembre pomeriggio sono arrivate le vere contrazioni anche se i medici continuavano a dire che erano “preparatorie” 
. La notte tra il 4 eil 5 mi si sono rotte le acque e i dolori erano sempre forti ma purtroppo la dilatazione era ancora solo ad 1cm. Nella mattina del 5 la dilatazione era passata a 3cm e così rimase per tutto il giorno ed io cominciavo ad essere talmente stanca che non reggervo più il dolore 
. Purtroppo la dilatazione mi si bloccò a 3 cm e la notte tra il 5 e il 6 novembre fu la notte più lunga e dolorosa della mia vita! Ero sfinita, le contrazioni erano forti ma non riuscivo a sbloccarmi dai 3cm ed a quel punto non facevo altro che gridare ad ogni contrazione e a contorcermi sperando invano di trovare un punto di forza. Devo ringraziare mia madre, mia suocera e il mio maritino che mi hanno veramente aiutato in quelle ore dandosi il camobio per starmi vicino e cercare di farmi superare al meglio quei dolori lancinanti.Purtroppo trovai anche dei dottori che oltretutto erano specializzandi, che non pensavano altro che al fatto che in sala parto non si entra se non si raggiungono i 4cm 
, e quindi non contavano la stanchezza il dolore e lo stato psicologico di una donna che ormai erano 36 ore che soffriva. Per non pensare al fatto che erano 24 ore che mi si erano rotte le acque. L’unica cosa che seppero dirmi era che “mali estremi, estremi rimedi semmai c’era il cesareo”, bèh potete immaginare come mi sentii a queste parole…. . Per non parlare del turno delle infermiere che ebbero il coraggio di dirmi che "non hai la faccia da partorire" .Finalmente la mattina del 6 novembre ci fu un turno di infermiere e Dottori, veramente eccezionale che appena mi videro in quelle condizioni mi sono stati vicini facendomi massaggi e incoraggiandomi, oltre al fatto che la dott.ssa di turno chiamò subito la sala parto e mi fece entrare per forza anche se ero ancora solo a 3 cm, perché a quel punto mi dovevano aiutare.
Infatti alle 10.00 entrai in sala parto e lì tra flebo, ossigeno e dilatazione a mano
, mi hanno veramente aiutato. Sono state le ore meno pesanti di tutti quei 2 giorni. Mio marito, povero e stanchissimo anche lui 
, mi è stato accanto sempre, ogni tanto si metteva a sedere nella poltrona della sala travaglio e cercava di rilassarsi, ma poi tornava a darmi la sua mano che io stritolavo ogni contrazione. Ero talmente esausta che tra una contrazione e l'altra dormivo e russavo ormai sfinita dalla stanchezza e dalla debolezza e anche per una puntura che mi hanno fatto dice "per rilassarmi"( più che altro sembrava una “canna”, perché io veramente mi sentivo drogata 
). Così arrivo alle 17 e l'ostetrica mi dice che se voglio spingere posso farlo. Così a questo punto mi avvolge la gioia e il dovere di portare alla vita la mia bambina e prendo tutte le mie forze nascoste e riesco a dare 3 spinte ogni contrazione. Così dopo un episiotomia abbastanza grossa (doppia oltretutto perchè la dott.ssa che me l'ha fatta era alla sua prima episiotomia e quindi ha sbagliato il primo taglio ) e l’aiuto dell’ostetrica che è stata bravissima e l’appoggio di mio marito, alle 17.40 del 6 novembre 2004 (giusto giusto per il compleanno di mio marito, sembra che l'abbia fatto apposta), a 38+4 dopo 48 ore di patimento, è nata Matilde kg 2.840 e cm 45.Bèh è stata veramente una faticaccia, però il risultato è stupendo!!!!
