Achille, il re della nursery!
Inviato: 3 feb 2011, 22:35
Sono passati 16 mesi ma è come se fosse successo ieri.
Scadenza il 25/09/09, il 21 poiché è sempre stato molto grosso mi fanno fare il primo monitoraggio, tracciato piatto, zero contrazioni. Poi mi visitano (non ho sentito niente) e la dottoressa: "che bella visita, morbida e dilatata di 4 cm, ti ho scollato un pó le membrane, ci vediamo venerdì per il prossimo monitaraggio".ma come, mi mandi via? Ma sono di 4 cm!!!! Bhooooo
Torno a casa, dolori zero ma comincio a perdere un sacco di roba gelatinosa e trasparente. E così passa il lunedì e il martedì. Il mercoledì mi alzo, porto Alice all'asilo e mi trovo con una amica. Verso le 10 sento la prima contrazione, ma penso che sia normale, sono a termine, qualche contrazione ci sta. Andiamo a fare un giro da Cricò e poi a prendere un caffè con una bella brioches, e li un'altra contrazioncina. Alla mia amica non dico niente (è un pò apprensiva).
finita la colazione ci separiamo, io passo in ufficio da mio padre e lei va a casa e mi aspetta lì per pranzo. Da mio padre dico che ho qualche doloretto, ma che sto benissimo e che se dovessi partorire quel giorno entro le 8 di sera sarebbe una gran botta de kiul. Me ne vado, prendo la macchina e vado dalla mia amica che mi aspettava. Mentre guidavo (ovviamente con auricolare) chiamo il socio (che trovarlo al cell è un miracolo) e gli dico:"ho qualche doloretto, niente di che, ma tieni il cell vicino che in caso ti chiamo". Arrivo da lei a mezzogiorno. Mi siedo in cucina e appena mi rilasso sulla sedia ecco che arriva un doloretto un pò più forte dei precedenti. Devo anche aver fatto una faccia strana perché la mia amica mi guarda e mi chiede che cosa succede? Io le dico dei doloretti e di questo che ho appena avuto. Non l'avessi mai fatto, comincia a farmi terrore psicologico: "vai in ospedale subito.... Sei matta ad aspettare?" io minimizzo, mica voglio andare per farmi rimandare a casa, le dico di preparare i gnocchi che ho fame
. Dopo 15 minuti un'altro doloretto un pochino più forte. Mentre lei continua con la sua litania "ospedale, ospedale, ospedale" ne arriva un'altro ancora, resisto altri 5 minuti al messaggio poco subliminale che continua a mandarmi, ma dopo 10 minuti in cui i dolori si fanno un pò più forti cedo, tanto la valigia è in macchina e mio fratello lavora dove abita la mia amica, per cui senza che me ne accorga lei aveva già chiamato suo marito che lavora con mio fratello dicendogli di accompagnarmi in ospedale. Siamo in macchina, chiamo il socio e gli dico di andare al PS che ci vediamo lì. Intanto guardo l'orologio, ogni 7 minuti più o meno arriva una contrazione, in questo lasso di tempo chiamo mia zia e gli dico di andare a prendere Alice all'asilo perché sto andando in ospedale e non so per quanto ne avrò. Mio fratello da perfetto autista di donna forse partoriente becca anche un paio di rossi pieni da farmi accapponare la pelle!!! Intanto siamo nel traffico di Milano della settimana della moda e io ne approfitto nell' istruire mio fratello che dopo avermi accompagnato doveva prendere la moto del socio e correre a casa nostra a prendere il kit del cordone ombelicale.
Ormai avevo realizzato che stavo per partorire
. Arriviamo al PS il socio è già li che mi aspetta 
, scendo, saluto mio fratello e con l'aiuto di una sedia a rotelle (troppa strada e troppo poco tempo per andare a piedi) arrivo al ps ginecologico. Sono le 13,15, sembra un eternità ma è passata solo un'ora dall'inizio delle contrazioni. Esce la dott.ssa esce mi guarda e mi fa entrare subito, mi chiede ogni quanto ho le contrazioni, io le dico ogni 3 minuti e lei mi guarda con una faccia come per dire: "si, vabbhè, adesso con calma vediamo cosa succede li sotto". Appena inizia la visita:" 
, sei già totalmente dilatata e hai il sacco tesissimo, mi raccomando NON spingere". Mi ficca sulla sedia a rotelle così come sono, mezza biotta, mi copre con un telo e mi spinge a tutto velocità nel blocco delle sale parto. Ovviamente sono tutte piene 
e mi ficcano in una stanzetta che è usata come stanza di attesa prima di entrare in quelle belle dove si partorisce 
. Io sono ancora abbastanza lucida, tra una contrazione e l'altra rispondo alle domande, rido, parlo col socio che sfodera tutta la sua preparazione sul parto 
:ahah (cone se la prima l'avessa fatta lui) e nel dubbio chiedo anche l'epudurale 
. L'ostetrica che mi segue è una ragazza giovane e gentile che si chiama Marta, un angelo che mi ha assecondato in ogni mio desiderio (tranne l'epidurale ovviamente 
) Nell'attesa che arrivi mio fratello col kit mi dicono di non spingere... Ma dopo poco i dolori diventano forti, non rido più, come per Alice sono stesa sul fianco dx e comincio a sudare, e ad avere un pò di nausea. Inizio a sentire voglia di spingere e Indovinate un pò? Spingo!!! Ma ti pare che non devo spingere per aspettare mio fratello? Al diavolo il cordone... :ahah . Mi si rompono le acque e sento una cascata cadere dal letto, tutto bene, sono trasparenti, vado alla grande!!! Da qui in poi i ricordi sono più confusi, mi ricordo di aver iniziato a spingere e di aver chiaramente sentito Achille che scendeva. Mi ricordo della voce di Marta che dice al socio di tenermi sollevata la gamba, (quanto me la menerà per questa sua partecipazione attiva, come se avesse partorito lui 
) e mi ricordo di un pensiero chiaro e nitido nella mia mente (perdonami Achille):"esci di lì piccolo b@St@rdo". Io spingo e mi sembra di spingere un eternità, in realtà dopo 3 spinte sento un bruciore fortissimo e la testa è fuori, Marta mi chiede se voglio toccarla ma io sono tropo concentrata sulla spinta succesiva, aspetto la contrazione, la voglio, voglio togliermi quell'ingombro, voglio sentire quella sensazione di sgusciamento, voglio vedere mio figlio tutto intero... E finalmente eccola, l'ultima contrazione, l'ultima spinta.... È nato Achille, piange ed ha tanti capelli neri, me lo appoggiano sulla pancia, mi guarda, ha gli occhi un pò allungati, le guanciotte schiacciate, non è bellissimo, ma lo è più di tutti.
Sono le 14,15!
Indovinate chi è arrivato in quel momento? Mio fratello
. Fanno quello che devono fare, tagliano il cordone e lo portano a lavarlo e pesarlo perché essendo in una stanza e non in sala parto non c'è il lavandino. Espello la placenta, chiedo di vederla per curiosità, e mi danno un paio di punti anestetizzandomi con uno spray (stupendo, lo volevo da portare a casa). Torna il socio con Achille e mi dice quanto pesa e io non ci credo, ma anche la puericultrice conferma: 4,340 kg!!!
Il più grosso nato in quei 2 giorni, e per questo chiamato il re della nursery! Appena cucita mi alzo mi siedo su una seggiola e subito attacco il piccolo, che non si fa pregare, e subito inzia a ciucciare (non smetterà più per un bel pezzo).
Così tra un biscotto al cioccolato per recuperare energie
, una ciucciata e una chiacchera è iniziata la mia seconda avventura....
Scadenza il 25/09/09, il 21 poiché è sempre stato molto grosso mi fanno fare il primo monitoraggio, tracciato piatto, zero contrazioni. Poi mi visitano (non ho sentito niente) e la dottoressa: "che bella visita, morbida e dilatata di 4 cm, ti ho scollato un pó le membrane, ci vediamo venerdì per il prossimo monitaraggio".ma come, mi mandi via? Ma sono di 4 cm!!!! Bhooooo
Torno a casa, dolori zero ma comincio a perdere un sacco di roba gelatinosa e trasparente. E così passa il lunedì e il martedì. Il mercoledì mi alzo, porto Alice all'asilo e mi trovo con una amica. Verso le 10 sento la prima contrazione, ma penso che sia normale, sono a termine, qualche contrazione ci sta. Andiamo a fare un giro da Cricò e poi a prendere un caffè con una bella brioches, e li un'altra contrazioncina. Alla mia amica non dico niente (è un pò apprensiva).
finita la colazione ci separiamo, io passo in ufficio da mio padre e lei va a casa e mi aspetta lì per pranzo. Da mio padre dico che ho qualche doloretto, ma che sto benissimo e che se dovessi partorire quel giorno entro le 8 di sera sarebbe una gran botta de kiul. Me ne vado, prendo la macchina e vado dalla mia amica che mi aspettava. Mentre guidavo (ovviamente con auricolare) chiamo il socio (che trovarlo al cell è un miracolo) e gli dico:"ho qualche doloretto, niente di che, ma tieni il cell vicino che in caso ti chiamo". Arrivo da lei a mezzogiorno. Mi siedo in cucina e appena mi rilasso sulla sedia ecco che arriva un doloretto un pò più forte dei precedenti. Devo anche aver fatto una faccia strana perché la mia amica mi guarda e mi chiede che cosa succede? Io le dico dei doloretti e di questo che ho appena avuto. Non l'avessi mai fatto, comincia a farmi terrore psicologico: "vai in ospedale subito.... Sei matta ad aspettare?" io minimizzo, mica voglio andare per farmi rimandare a casa, le dico di preparare i gnocchi che ho fame
. Dopo 15 minuti un'altro doloretto un pochino più forte. Mentre lei continua con la sua litania "ospedale, ospedale, ospedale" ne arriva un'altro ancora, resisto altri 5 minuti al messaggio poco subliminale che continua a mandarmi, ma dopo 10 minuti in cui i dolori si fanno un pò più forti cedo, tanto la valigia è in macchina e mio fratello lavora dove abita la mia amica, per cui senza che me ne accorga lei aveva già chiamato suo marito che lavora con mio fratello dicendogli di accompagnarmi in ospedale. Siamo in macchina, chiamo il socio e gli dico di andare al PS che ci vediamo lì. Intanto guardo l'orologio, ogni 7 minuti più o meno arriva una contrazione, in questo lasso di tempo chiamo mia zia e gli dico di andare a prendere Alice all'asilo perché sto andando in ospedale e non so per quanto ne avrò. Mio fratello da perfetto autista di donna forse partoriente becca anche un paio di rossi pieni da farmi accapponare la pelle!!! Intanto siamo nel traffico di Milano della settimana della moda e io ne approfitto nell' istruire mio fratello che dopo avermi accompagnato doveva prendere la moto del socio e correre a casa nostra a prendere il kit del cordone ombelicale.Ormai avevo realizzato che stavo per partorire
. Arriviamo al PS il socio è già li che mi aspetta , scendo, saluto mio fratello e con l'aiuto di una sedia a rotelle (troppa strada e troppo poco tempo per andare a piedi) arrivo al ps ginecologico. Sono le 13,15, sembra un eternità ma è passata solo un'ora dall'inizio delle contrazioni. Esce la dott.ssa esce mi guarda e mi fa entrare subito, mi chiede ogni quanto ho le contrazioni, io le dico ogni 3 minuti e lei mi guarda con una faccia come per dire: "si, vabbhè, adesso con calma vediamo cosa succede li sotto". Appena inizia la visita:" , sei già totalmente dilatata e hai il sacco tesissimo, mi raccomando NON spingere". Mi ficca sulla sedia a rotelle così come sono, mezza biotta, mi copre con un telo e mi spinge a tutto velocità nel blocco delle sale parto. Ovviamente sono tutte piene e mi ficcano in una stanzetta che è usata come stanza di attesa prima di entrare in quelle belle dove si partorisce . Io sono ancora abbastanza lucida, tra una contrazione e l'altra rispondo alle domande, rido, parlo col socio che sfodera tutta la sua preparazione sul parto :ahah (cone se la prima l'avessa fatta lui) e nel dubbio chiedo anche l'epudurale . L'ostetrica che mi segue è una ragazza giovane e gentile che si chiama Marta, un angelo che mi ha assecondato in ogni mio desiderio (tranne l'epidurale ovviamente ) Nell'attesa che arrivi mio fratello col kit mi dicono di non spingere... Ma dopo poco i dolori diventano forti, non rido più, come per Alice sono stesa sul fianco dx e comincio a sudare, e ad avere un pò di nausea. Inizio a sentire voglia di spingere e Indovinate un pò? Spingo!!! Ma ti pare che non devo spingere per aspettare mio fratello? Al diavolo il cordone... :ahah . Mi si rompono le acque e sento una cascata cadere dal letto, tutto bene, sono trasparenti, vado alla grande!!! Da qui in poi i ricordi sono più confusi, mi ricordo di aver iniziato a spingere e di aver chiaramente sentito Achille che scendeva. Mi ricordo della voce di Marta che dice al socio di tenermi sollevata la gamba, (quanto me la menerà per questa sua partecipazione attiva, come se avesse partorito lui ) e mi ricordo di un pensiero chiaro e nitido nella mia mente (perdonami Achille):"esci di lì piccolo b@St@rdo". Io spingo e mi sembra di spingere un eternità, in realtà dopo 3 spinte sento un bruciore fortissimo e la testa è fuori, Marta mi chiede se voglio toccarla ma io sono tropo concentrata sulla spinta succesiva, aspetto la contrazione, la voglio, voglio togliermi quell'ingombro, voglio sentire quella sensazione di sgusciamento, voglio vedere mio figlio tutto intero... E finalmente eccola, l'ultima contrazione, l'ultima spinta.... È nato Achille, piange ed ha tanti capelli neri, me lo appoggiano sulla pancia, mi guarda, ha gli occhi un pò allungati, le guanciotte schiacciate, non è bellissimo, ma lo è più di tutti. Sono le 14,15!
Indovinate chi è arrivato in quel momento? Mio fratello
. Fanno quello che devono fare, tagliano il cordone e lo portano a lavarlo e pesarlo perché essendo in una stanza e non in sala parto non c'è il lavandino. Espello la placenta, chiedo di vederla per curiosità, e mi danno un paio di punti anestetizzandomi con uno spray (stupendo, lo volevo da portare a casa). Torna il socio con Achille e mi dice quanto pesa e io non ci credo, ma anche la puericultrice conferma: 4,340 kg!!! Il più grosso nato in quei 2 giorni, e per questo chiamato il re della nursery! Appena cucita mi alzo mi siedo su una seggiola e subito attacco il piccolo, che non si fa pregare, e subito inzia a ciucciare (non smetterà più per un bel pezzo).
Così tra un biscotto al cioccolato per recuperare energie
, una ciucciata e una chiacchera è iniziata la mia seconda avventura....
e a me piaceva.
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