Il nostro figlio tanto desiderato,
un nostro sogno, che temevamo non si potesse mai realizzare.
Nasce il 2.01.2011, grazie alla scienza della medicina,
grazie alle tante persone meravigliose che abbiamo incontrato sulla nostra strada,
grazie alla nostra tenacia.
Importante e non arrendersi mai.
La gravidanza me la faccio tutta a casa. Sin dal test positivo. Il mio lavoro non e compatibile con la dolce attesa.
Nausea, vomito, sonno perenne, non conta nulla, siamo strafelici e viviamo dal una ecografia al altra.
A 29 settimane un po di contrazioni mi fermano ricoverata in ospedale per una settimana, ma va bene cosi.
Aproffitto per conoscere il reparto e lo staff medico, domando molto, osservo le neo-mamme della mia stanza e imparo cose nuove.
A casa terminiamo i lavori, prepariamo la cameretta…
E non vi dico che orgoglio ad andare in giro con la panza.
Tutti che ti guardano di sfuggita, le persone che domandano e fanno gli auguri…
Mi fa ricordare quando temevo i centri commerciali,
dove ad ogni passo i miei occhi incontravano una donna incinta o una coppia che spinge la carrozzina.
Mi fa ricordare la invidia e rabbia che provavo.
E mi chiedo chissa quante donne ora mi guarda e prova la stessa sensazione, poverine.
E mando un virtuale “in bocca al lupo” a tutti in caccia alla cicogna.
Dalle ecografie bimbo risulta grosso. Ma sono alta, robusta,
ce la posso fare- mi dicono i medici.
Ed io ci tengo molto ad un parto naturale.
Faccio comunque il prericovero e tutte le analisi per un cesareo, nel caso ci fosse bisogno.
37+1 faccio un ultima eco, dove peso stimato di Gianni e 3,8kg.
Cresce circa 350g alla settimana.
Mancano ancora 3 settimane al parto.
Ma lo faccio di quasi 5kili allora?
Ma da dove uscira? -mi chiedo.
Paura e tanta, quasi quasi ci penserei ad un cesareo…
Collo appianato, pervio al dito. Provo con olio di ricino?
E qui un grande GRAZIE a lauras
, la mia amica compagna di panza, gennarina 2011.
E lei che mi ha inspirato.
La bottiglietta e pronta sul tavolo.
Aspetto solo l’ultimo del anno e vado.
1 gennaio verso mezzogiorno me ne bevo mezza (25ml) col chinotto.
Schifoso, ma mando giu.
Vado in bagno 2-3 volte, diarea si, ma niente crampi, niente mal di pancia.
Travaglio non parte, son quasi delusa.
Lo scrivo sul GOL, Laura mi consiglia di finire la bocetta
e dice che a lei sono partite le contrazioni dopo circa 12 ore.
Sono circa le 14.00, bevo altri 25ml, sta volta col succo di pera.
Altre 2-3 scariche di diarea.
Arriva la sera e facciamo una bella maratona di coccole con il marito,
poi vediamo un cinema e a mezzanotte si va a letto.
Mi svegliano le contrazioni, una, poi un'altra ed un'altra ancora…
Sono le 2.30
Incredibile. Sono passate “le 12 ore circa”.
Sara stata la suggestione ed il lavoro del subconscio,
sara stato l’olio,
sara stato maritozzo?
Le contrazioni son sopportabili, ogni 5 minuti.
Mi faccio una bella doccia, lavo ed asciugo i capelli, raso il pelo a dove serve …
Scrivo la notizia sul GOL…
Alle 5.00 sveglio il marito. Lui capisce al volo.
Portiamo il cane a fare un passeggiata e facciamo la colazione al bar.
Tranquilli e rilassati, ridiamo tra una contrazione a l’altra.
Non voglio ancora andare in ospedale, le contrazioni non sono fortissime, ma visto che sono ogni 5 minuti…partiamo, al limite torneremo a casa.
Alle 7.00 stiamo in ospedale. 4 cm di dilatazione. Si va in stanza.
Mi metto la camicia, la vestaglia e passeggiamo lungo il corridoio.
Non voglio disturbare alla ragazza della mia stanza, che ha partorito da poco.
Cammino, quando arriva la contrazione accellero,quasi corro, come se potessi scappare al dolore.
Infermiere che passano mi potrano in giro, marito mi tiene compagnia.
9.00 sono a 6 cm. Ci siamo imbuscati nel lattarium, dove ad ogni contrazione mi agrappo sul comodissimo sgabello da alattamento in una posizione assurda.
Mi rendo conto che sembro un animale che segue l’istinto.
E proprio cosi.
Intorno a mezzogiorno sono ancora a 6 cm, ci trasferiamo in sala travaglio, chiudiamo le serrande creando un semibuio romantico. Siamo solo io e mio marito. La mia forza.
Devo dire che la nostra intimita e stata rispettata e questo era per me molto importante.
Cambia il turno, e la mia ostetrica simpaticissima e calda se ne va.
Arriva una fredda con la puzza sotto il naso. Che sf**a.
Ho sete pazzesca, bevo moltissimo e faccio tanta pipi. Al improvviso sento scendere giu qualcosa di caldo.
Ho rotto le acque. Era come farsi la pipi adosso.
I dolori diventano fortissimi, ogni 2-3minuti perdo la percezione di tempo che passa, mi muovo in continuazione, cammino, mi metto accovacciata, carponi…
Marito mi passa da bere, non lo guardo neanche, ma so che sta li, mi massaggia la schiena…
Supplico la ostetrica per far qualcosa, sono sfinita.
Vorrei prendere le mie cose e andarmene a casa. A dormire. Ho un sonno incredibile.
Sono a 8cm, vedo l’ostetrica che comincia a preparare un sacco di cose nella stanza accanto.
Mio marito si veste di verde con tanto di cuffietta.
Quanto e buffo amore mio.
Andiamo in sala parto e mi dicono che posso spingere, che la testa e scesa.
Io un lieve bisogno di spingere lo percepisco e vero, ma non e quel stimolo infrenabile che descrivono le ragazze. (Sara che facendo la cassiera, dove non sempre e possibile aseccondare diversi stimoli immediatamente si era gia abituati a questa sensazione? Boh?)
Spingo, ma fa piu male della contrazione stessa. La pancia giu in basso. Tanto male. Questo mi scoraggia e ho paura di spingere.
Ostetrica si lamenta pure che spingo male. Esce e se ne va, torna, poi esce di nuovo…
Mi sento abbandonata. Le contrazioni spariscono.Pensavo sempre che mi sarebbe piacciuto partorire da per me,
io e mio marito, senza nessuno che mi commanda, che mi aiuta.
Ecco magari in un momento cosi, quando siamo solo noi 2 in sala parto.
Bimbo nasce, ed allora che entrano le ostetriche…
Pensavo che mi dessero fastidio le persone in giro che mi mettono le mani li.
Invece no.
Anzi. Avrei proprio bisogno in quel momento di una ostetrica che mi aiuta, mi incita a spingere, mi racconta cosa fa, come proccedde, mi giuda …
Questa qui non mi piaceva per niente.
Erano 2 ore che spingevo…
caldo, sete, stanchezza…
Quelle che domandano se ho una contrazione o meno
ed io che non capivo piu se e una contrazione o no…
Mi attaccano ossitocina.
La stanza si riempie di persone, io manco mi accorgo quando mi spoglio nuda come mamma mi ha fatta.
Mi dava fastidio tutto, anche gli calzini.
Una dottoressa che taglia li sotto e allarga, un'altra che con la simpatica manovra Kristeller mi rompe le costole, altre 3 che incitano “spingi, spingi”…
(era la domenica, solo 2 partorienti in tutto reparto, avevo tutti a mia disposizione)
ma alla fine la piu utile era la infermiera cicciona dai capelli rossi piena di lentiggini.
Mi e sembrata un sacco bella, per quanto buona e dolce.
Mi teneva la mano sulla pancia e diceva quando e come spingere.
Un angelo.
Sentivo la testa di Gianni li li. Loro la vedevano. Lui si muoveva tanto.
Una sensazione stranissima. I medici sgranavano gli occhi e dicevano “mai vista una cosa del genere”.
Mio marito che si e messo li d’avanti a guardare.
Prima e uscita la testa. Con la prossima spinta tutto il resto.
Ore 17.10 ,
4,490kg
per 54cm
L’acqua ha bagnato le dottoresse, l’ostetrica stronza si e lamentata, come se fosse colpa mia, eh.
Avevo paura di quel dolore li,
del dolore mentre passa la testa.
Invece per quanto ti fa male tutto il resto- li sotto non senti nulla, solo tirare e bruciare.
Mi sono guardata tra le gambe.
Era bellisimo, rosa, aveva le braccia e gambe spalancate e gridava da matti.
10pkt Apgar!
Non mi ricordo cosa gli dissi. L’ho salutato, gli ho sorriso.
Non provai un onda di amore immenso.
Non mi sono commossa.
Provai stupore di come sia possibile che stava li dentro di me.
Cosi enorme.
Provai rispetto per lui,questo nuovo esserino,
provai orgoglio per me di avercela fatta
e gratitudine per mio marito.
Provai sollievo, perche al improvviso tutti i dolori sono scomparsi.
Provai un istinto, una voglia incredibile di toccarlo, di prenderlo in braccio, annusarlo e baciarlo.
Ma lo hanno portato via a levare e vestire. Con pappino.
La placenta mi ha fatto impressione, un grosso pezzo di ciccia.
Cordone ombelicale era cosi netto, che non bastava la solita mollettina per chiuderlo.
Ci hanno messo mezzora buona a ricucirmi.
Urlavo e supplicavo. Faceva piu male la sutura che tutto il parto.
Suplicavo di lasciarmi in pace ma nessuno se ne fregava.
Non capisco perche quel dolore inutile. Non si potrebbe fare una breve sedazione quando non si tratta di qualche punto solo ma di un ricamo di mezzora?
Dolore impensabile. Tanto sangue.
Mi hanno lasciata in sala travaglio su una barella per osservazione.
Ricucita e vestita. Tramavo di freddo con 3 coperte addosso.
E entrato mio marito con Gianni in braccio e me lo attacco al seno.
Ha iniziato il giro di telefonate con la lieta notizia e ci guardava tutto scosso ed emozionato.
Ma non ha mollato una lacrimuccia. Duro come una roccia.
Mentre passano i minuti sento sempre piu male li sotto.
Voglio che mi guardino ma non ce nessuno.
Pausa caffe?
Dolore cresce, io lamento, poi piango, poi urlo.
Mio marito riesce finalmente a trovare qualcuno e convincere di venire a vedermi.
Vedo lo spavento sul viso di ostetrica.
Mi chiede di fare 5 metri per raggiungere lo sgabello da parto.
Dopo 2 passi perdo i sensi.
Mi raccolgono su e non so come sistemano sopra lo sgabello.
Prego dentro di me, ho paura. Percepisco che qualcosa non va.
Ho paura di lasciare la pelle. Di lasciare solo a mio marito con questa creatura.
Stanza si riempie di persone, ma io non vedo piu bene. Solo le figure, tutto sfumato.
Qualcuno mi promette che fra poco non sentiro piu nulla, che mi fanno anestesia, e non so a chi ringraziare.
Vedo di sfuggita una siringona con roba bianca dentro e mi ricorda il mio pick up.
Volo via, mi addormento.
Mio marito stava li, nessuno ci ha fatto neanche caso, cosi erano indaffarati e spaventati.
Lui pregava a stringeva fra le braccia Gianni avvolto in un plaid.
Dice che quando hanno riaperto i punti il sangue e schizzato dappertutto. Moltissimo.
Ci hanno messo un ora a ricucirmi, e solo verso la fine si sono accorti che c’era mio marito.
Lo hanno fatto uscire.
Li ha sentiti anche litigare da dietro la porta. Uno dava colpa al altro.
Quando mi sono svegliata c’erano tutti vicino a me.
E mi hanno riattaccato bimbo al seno.
Sono tornata in camera solo verso le 23.00
Inutile raccontare il dopo.
Parto naturale - dimettono dopo 48 ore,
cesareo - dopo 3 giorni.
Io sono stata in ospedale ben 5.
Avevo tanta fame e tanta sete, ma non potevo bere ne mangiare fino alla mattina.
Dopo scopri che fra le gambe ho un catetere per la pipi, e un drenaggio conficcato nella ferita.
Dopo 2 giorni cercarono di farmi alzare ma cadevo.
Per la prima volta nella mia vita mi sentivo cosi impotente.
Come se mi legassero. Non riuscivo neanche a reggere Gianni in braccio.
I tubi attaccati dappertutto, mille flebo.
Al 3 giorno ho fatto 4 passi, mi hanno accompagnata in bagno e hanno tolto il catetere.
Li scopri qualcosa che sporgeva dalla patata. Una pezza di garza. Volevo toglierla, ma non mi sono azzardata.
Il 4 giorno mi hanno tolto quel coso chiamato tampone. Sfilavano e non si vedeva la fine.
Era lungo un kilometro!
La trasfusione di sangue l’ho rifiutata. Le flebo di ferro mi hanno rotto le vene,
Era come farsi una puntura sottocute di 250ml…mi faceva male il braccio per una settimana e non riuscivo ad allungarlo.
I punti della sutura fanno male, non riesci a girarti nel letto, ne sederti…
Che dire…?
E stato un incubo il post parto. I medici hanno detto che il prossimo figlio me lo faranno fare con il TC programmato,
si sono pentiti di avermi fatto partorire naturalmente un bimbo di 4,5kg.
Io sono comunque contenta di aver fatto questa esperienza.
Mi sento una leonessa e so quanto vale una donna,
so quanto siamo forti,
quanto riusciamo a sopportare.
Non do la colpa a nessuno di come sono andate le cose.
Credo di essere stata solo sfortunata.
Ma ora che sto bene, che siamo a casa in 3, che siamo una famiglia…
Non conta piu niente.
Ora si che mi commuovo. Guardo quel piccolo esserino che dorme in braccio al papà e dagli occhi mi scendono delle lacrime grosse.
E un miracolo la vita. Ed ora la mia vita e piena.
Un caldissimo GRAZIE ai miei genitori.
).
Grandiosa Anna!! Sei stata fortissima!!