9/11/2006: ED E' ARRIVATO ANCHE IL MIO LEONARDO!!!

[ricarouge]

Il 9 mattina arriviamo in ospedale alle 7.45, sembra che andiamo in campeggio perchè invece della valigia Davide porta al collo uno zaino da fricchettone! Io sono emozionata e per nulla spaventata da ciò che mi sarebbe dovuto accadere. Verso le 8.30 mi attaccano al monitoraggio e mi prendono la vena, dico all’ostetrica: “ho più paura del prelievo di sangue che del parto!” e lei: “ perchè ancora non sai cos’è..” Sacrosante parole!!! Dal monitoraggio risulta che ho delle contrazioni e tutti mi dicono che va bene e che avrei fatto in fretta, poi mi assegnano il letto e passa la visita, c’è il mio ginecologo ed anche lui mi dice che sarei stata veloce...ovviamente me lo auguro! Dopo aver fatto colazione devo aspettare che arrivino le 14 per fare l’induzione, chiacchero con una ragazza che ha fatto l’induzione il giorno prima ed è ancora scossa, mi mette un po’ d’ansia! A pranzo mangio solo minestrina e purea, incomincio a essere tesa ma felice, non ne potevo più della pancia! Alle 14 finalmente mi attaccano al monitoraggio (dopo aver fatto un clistere liberatorio!) e mi inseriscono il gel: si parte! Dopo due ore di monitoraggio sono libera, ho un po’ di dolorini, ma niente di che, penso che si andrà per le lunghe e sicuramente dovrò fare la seconda dose. Verso le 17.30 mangio una mela (che vomiterò durante il travaglio) e i dolori diventano sempre più forti. Viene a trovarmi mio padre, ma lo prego di andare via perchè non voglio che mi veda soffrire, forse si è dispiaciuto ma in quel momento mi importa poco. Alle 18.30 i dolori si intensificano e sento le mutandine bagnate, non è un fiume quindi non sono sicura sia il sacco. Vado a farmi visitare e sono sempre a 2 cm (delusione) ma è vero: ho rotto il sacco! Da lì in poi i ricordi si annebbiano: torno in camera ma i dolori aumentano e mi fanno piegare in due, poco prima delle 19 (orario di visite) decidiamo di spostarci nella sala monitoraggi, il tempo di arrivare di là e scoppia il finimondo! All’improvviso, senza preavviso, partono dei dolori indescrivibili, urlo, mi contorco, riesco a stendermi sul lettino ma il dolore non mi dà tregua, mai avrei immaginato una sensazione così. Dopo un po’ di tempo (credo mezz’ora o un’ora) riesco a gestire meglio il dolore, che però non va mai via. Capisco che devo stare immobile, senza modificare neanche il respiro, sono in un bagno di sudore, stare calma è uno sforzo allucinante. Intanto sento le ostetriche che commentano il mio travaglio: “a causa dell’induzione sta facendo un travaglio disumano, per le 22/23 avrà partorito”. Alle 20.30 circa viene l’ostetrico che era di turno fino a quel momento e dice che lui va via e che mi avrebbe visitato l’ostetrica del prossimo turno. Arriva l’altra ostetrica che vorrebbe farmi alzare, io sono nel panico perchè solo stando immobile riesco a gestire vagamente il dolore, alla fine si convince a visitarmi lì: dilatazione completa, si va in sala parto! Sono quasi dispiaciuta perchè arrivare fin lì mi sembra un’impresa ed infatti lo è: urlo e mi contorco ma alla fine ci arrivo. Chiedo di poter evitare l’episiotomia e l’ostetrica mi dice che se collaboro ci possiamo provare. Comincio a spingere: un casino! Ho paura, il dolore è atroce e non riesco a capire come fare, è il momento più brutto, l’ostetrica mi dice che non mi impegno abbastanza, mentre io sto dando l’anima. Mi fa mettere di lato e questa posizione mi dà un po’ di sollievo, ma ancora non spingo bene. Mi inseriscono la flebo di ossitocina e mi fanno girare di nuovo, se non riesco a spingere bisogna ricorrere all’episiotomia. Finalmente, dopo vari tentativi, riesco a fare una spinta giusta (mai avrei immaginato che bisognasse sentire tutta quella pressione sul coccige), tutti mi incoraggiano, soprattutto Davide che è stato indispensabile in quel momento. Dò un’altra spinta giusta e sento la testa, non mi sembra vero, è come se tutte le mie ossa si frantumassero, un’altra contrazione e tutti mi urlano di non fermarmi, con una spinta esce la testa e con due altre spinte Leonardo è fuori! Sono sfinita, completamente intontita, mio marito dice che sono stata bravissima, io mi sento una stupida per non essere riuscita a spingere dall’inizio, poi mi guardo la pancia e mi sembra incredibile che non ci sia più. Leonardo è pulitissimo e me lo danno in braccio, ha una faccia buffa, strilla e ha gli occhi a palla, il mio primo commento è:” e ora che me ne faccio di questo qui?!”. Non riesco a concentrarmi bene su di lui, sono troppo provata, me lo tolgono e mi chiedono di spingere ancora per far uscire la placenta ma mi rifiuto categoricamente, così ci pensa il dottore che mi fa male ma almeno mi evita lo sforzo, poi mi mettono due punticini perchè mi sono leggermente lacerata. Intanto pesano Leonardo: 3,700 kg! Infine mi fanno alzare mentre tremo come una foglia e attacco Leonardo al seno, anche se sembra che non ne voglia sapere. Finalmente in camera da soli ho il tempo di guardarlo: lo guarderò e lo accarezzerò per tutta la notte e mi innamorerò follemente di lui!!!

[daniela75]

che bello!!

[Notta]

Benvenuto piccolo Leonardo