e con tre spinte Diana è nata
Inviato: 13 dic 2010, 15:20
Un po' in ritardo (Diana è nata il 17 maggio) vi racconto il mio parto
il giorno 16 ho visto delle perdite liquide: credevo una rottura alta del sacco e sono andata all'ospedale, dove dopo un controllo mi hanno detto che era solo muco e mi hanno rimandara a casa
la notte ho avuto un terribile mal di schiena, ma ormai era parecchio che di notte faticavo a dormire, quindi non ci ho fatto molto caso. Al mattino mi alzo e vedo una perdita mista a sangue. Chiamo in reparto, dove mi dicono che può succedere e di andare da loro solo se la cosa si ripresenta. Il mal di schiena continua. Mia madre doveva per forza uscire, ma mi tranquillizza il fatto che in casa c'è mio padre e che comunque fa presto. Il mal di schiena aumenta e inizia lo stimolo di andare in bagno. Mio padre esce a buttare la spazzatura. Le finestre sono aperte e quando rientra mi trova urlante e piangente attaccata al tavolo della cucina e con non-delicatezza mi dice:" Ti si sente da fuori, contieniti" giuro lo avrei preso a schiaffi in quel momento. Poi si rende conto del mio stato e decide di portarmi all'ospedale. Ci credete che ancora in quel momento non credevo che fosse arrivato il momento?
Arriva in quel momento anche mia madre e partiamo per l'ospedale.
Ore 9.40 arrivo all'ospedale, passaggio per il pronto soccorso, mi caricano in sedia a rotelle e mi portano in reparto. Mi visitano, fanno un'ecografia e un tracciato. In quel momento capisco che qualcosa non va.
L'ostetrica chiama la ginecologa e il pediatra, poi arriva un'altra ginecologa: la bambina è sottopeso, la crescita si era fermata al mese prima. Inoltre c'è irregolarità del battito.
Mi portano direttamente in sala parto, visto che ero completamente dilatata. Arriva l'anestesista e mi spiegano che probabilmente dovranno fare un cesareo d'urgenza. Inizio a non capire più nulla: ho male, la mia piccola ha problemi e mio marito è a quasi un'ora di strada da lì. Mentre inizialmente in sala parto c'era mia madre, la fanno uscire, mentre l'anestesista mi ripete per l'ennesima volta come dovrei posizionare la schiena per l'anestesia spinale.
Ore 10.00 mi mettono la flebo con l'antibiotico perchè il mio tampone era risultato positivo allo streptococco. Portano in stanza il lettino chirurgico.
La ginecologa mi dice che mi rompe il sacco perchè dice che vuole provare comunque un parto naturale.
In quel momento mi sento inondare.
Mi viene da spingere.
Alla prima spinta, al posto di accompagnarla urlo come una pazza. La caposala mi prende la mano e inizia ad accarezzarmi.
Spingo la seconda volta e mi dicono che si vedono i capelli.
Alla terza spinta, ore 10.34 nasce Diana, uno scricciolo di 43 cm e di 2,180Kg.
il giorno 16 ho visto delle perdite liquide: credevo una rottura alta del sacco e sono andata all'ospedale, dove dopo un controllo mi hanno detto che era solo muco e mi hanno rimandara a casa
la notte ho avuto un terribile mal di schiena, ma ormai era parecchio che di notte faticavo a dormire, quindi non ci ho fatto molto caso. Al mattino mi alzo e vedo una perdita mista a sangue. Chiamo in reparto, dove mi dicono che può succedere e di andare da loro solo se la cosa si ripresenta. Il mal di schiena continua. Mia madre doveva per forza uscire, ma mi tranquillizza il fatto che in casa c'è mio padre e che comunque fa presto. Il mal di schiena aumenta e inizia lo stimolo di andare in bagno. Mio padre esce a buttare la spazzatura. Le finestre sono aperte e quando rientra mi trova urlante e piangente attaccata al tavolo della cucina e con non-delicatezza mi dice:" Ti si sente da fuori, contieniti" giuro lo avrei preso a schiaffi in quel momento. Poi si rende conto del mio stato e decide di portarmi all'ospedale. Ci credete che ancora in quel momento non credevo che fosse arrivato il momento?
Arriva in quel momento anche mia madre e partiamo per l'ospedale.
Ore 9.40 arrivo all'ospedale, passaggio per il pronto soccorso, mi caricano in sedia a rotelle e mi portano in reparto. Mi visitano, fanno un'ecografia e un tracciato. In quel momento capisco che qualcosa non va.
L'ostetrica chiama la ginecologa e il pediatra, poi arriva un'altra ginecologa: la bambina è sottopeso, la crescita si era fermata al mese prima. Inoltre c'è irregolarità del battito.
Mi portano direttamente in sala parto, visto che ero completamente dilatata. Arriva l'anestesista e mi spiegano che probabilmente dovranno fare un cesareo d'urgenza. Inizio a non capire più nulla: ho male, la mia piccola ha problemi e mio marito è a quasi un'ora di strada da lì. Mentre inizialmente in sala parto c'era mia madre, la fanno uscire, mentre l'anestesista mi ripete per l'ennesima volta come dovrei posizionare la schiena per l'anestesia spinale.
Ore 10.00 mi mettono la flebo con l'antibiotico perchè il mio tampone era risultato positivo allo streptococco. Portano in stanza il lettino chirurgico.
La ginecologa mi dice che mi rompe il sacco perchè dice che vuole provare comunque un parto naturale.
In quel momento mi sento inondare.
Mi viene da spingere.
Alla prima spinta, al posto di accompagnarla urlo come una pazza. La caposala mi prende la mano e inizia ad accarezzarmi.
Spingo la seconda volta e mi dicono che si vedono i capelli.
Alla terza spinta, ore 10.34 nasce Diana, uno scricciolo di 43 cm e di 2,180Kg.