E' frutto dell'amore...di un concepimento naturale avvenuto a San Valentino...
14 OTTOBRE 2010
E' il giorno del nostro quarto anniversario di matrimonio.
Io e il papà ci siamo sposati il 14 10 06...numeri distanziati tra loro dal numero 4.
E dopo 4 anni, esattamente 4 anni, riceviamo il regalo più bello della nostra vita.
Sono le 8.30. invio l'sms del buongiorno a mia mamma e mi alzo. Appoggio i piedi a terra e avverto un rumore strano.
Improvvisamente sento dell'acqua sgorgare tra le mie gambe: un rubinetto di acqua tiepida e profumata che mi sorprende e mi fa sorridere.
Ieri io e il papà abbiamo partecipato al corso pre-parto dove oltre alla ginnastica ci hanno dato informazioni in merito a come comportarci con la rottura delle acque.
Alzo la tapparella e noto che le acque sono limpide: segno che stai bene e non c'è nessuna sofferenza.
Certo è strano...la mia data presunta è il 7 novembre...
Chiamo il papà che è già al lavoro e che dubita..pensa che io mi sia lasciata condizionare da quello che ci han detto al corso

Avviso Claudia, la nostra vicina, che subito si prodiga a sistemare casa e le cosine per te: carrozzina e culletta. E' nervosa..Io invece sono serena.
Faccio colazione, una doccia e il papi arriva. Prendiamo la nostra borsa e saluto la casa sapendo che quando la rivedrò sarai con noi..è allora che provo un misto di emozione, preoccupazione, curiosità.
In auto avviso mia mamma che subito si agita. Chiedo però di restare sola con il tuo papà. E'il nostro speciale momento.
Quando arriviamo in ospedale ho già doloretti ogni 4 minuti. Inizialmente sembra non esserci posto per noi, ma io insisto: a costo di partorirti in bagno non voglio spostarmi!
Mi visitano: utero accorciato e decidono di trattenermi.
Dopo antibiotico e esami di prassi inizia il travaglio. Lo trascorro in sala monitoraggio perchè le sale travaglio sono occupate. Ci sono due ragazze per la prima ora. Poi rimaniamo io e il tuo papà. L'ostetrica Silvia mi è di grande aiuto: tiene il tempo, mi parla, mi offre mano e spalla.
Quando la contrazione sopraggiunge chiamo il tuo papà: voglio che mi spinga forte la schiena, punto dal quale parte il dolore.
Trascorrono alcune ore...sono le 14 e le contrazioni diventano più intense e ravvicinate.
Però tra una e l'altra mi distraggo, cammino, ti penso e immagino la strada che stai percorrendo per arrivare a me...
Alle 15.30 chiedo di visitarmi perchè sento impellente bisogno di spingere: sono a 8 cm.
Decidono di portarmi in sala parto...anzi no! Le sale parto sono tutte occupate.
Mi portano nella stanza osservazioni, chiudono la porta e mi fanno sdraiare su un letto classico con monitoraggio attaccato.
Io ti sento sempre più...sei lì che premi.
Mi dicono di spingere quando sopraggiunge la contrazione e così inizio.
Il tuo papà mi sorregge la testa, mi bagna il collo, mi dà da bere. Ho solo caldo e sete.
Ho paura a spingere: tu sei tanto grande che non so come farò.
Tre ostetriche assistono e mi incitano. Io ho paura...paura di spaccarmi ma capisco che non sto spingendo come dovrei. Le ostetriche tengono il tempo e sono già sul chi-va-là.
Decido che è ora che tu nasca; che è il momento di farti uscire e di non farti soffrire più. Raccolgo le mie forze e senza pensare alle conseguenze spingo più forte che posso. Non urlo ma mi sembra di essere...un animale...si...un animale...emetto dei versi primordiali, stani, mai sentiti. Sono in diretto contatto con te. Tanta gente attorno ma siamo solo io e te.
Ecco la contrazione...spingo! Spingo per quattro volte e sento che qualcosa esce...
Passa la contrazione e tu hai già la testina fuori; le ostetriche mi dicono di guardarti ma io quasi non ho la forza. Sono che alla prossima nascerai e ci renderai felici.
Eccola di nuovo...spingo e mi scivoli via.....
Ti sento subito piangere...
e sono la donna più felice del mondo...
Guardo il papà che ti osserva: sei piccolo, violaceo e strilli come un'aquila...da allora ti chiamerò “il mio aquilotto”.
Ti portano via...
Io temo tu non stia bene perché sei arrivato 3 settimane e mezzo prima. Invece mi dicono che stai bene, che pesi 2.860 kg e che sei lungo 48,5 cm.
Ti riportano dopo il bagnetto da me. Io sono sdraiata nel letto sul quale sei nato e ti attaccano al mio seno. Ciucci ma non so cosa...so solo che è meraviglioso..
Avvisiamo tutti: nonni, parenti amici e tanti sono gli sms di risposta e le risposte.
Non so se si sono capacitati di quello che è successo...sembrano tutti stralunati.
Alle 23.00 ci portano in reparto.
Inutile dirti che quella notte non dormirò. (Come altre notti successive!)
Il papà, ancora incredulo e stremato se ne torna a casa. Alle 23.49 ricevo un suo messaggio che dice: “Buon anniversario amore mio. Grazie per avermi fatto il regalo più bello di una vita. Ti amo, anzi, Vi amo”.