Daniela Fortunata è nata così: VBAC con epidurale
Inviato: 18 ago 2010, 16:43
Approfitto di un momento di quite per raccontarvi "velocemente2 la nascita della mi bimba
La mia prima bimba è nata con un tc programmato, ero quindi convinta che un eventuale secondo figlio sarebbe nato necessariamente con tc.
Invece già ad inizio gravidanza il gine (diverso da quello che mi aveva seguita per la prima gravidanza mi aveva detto che solo nelle ultime settimana avremo parlato del parto ma che comunque per lui un cesareo non è indicazione per un secondo taglio, anzi. Sinceramente ero molto scettica. Fatto sta che passono i mesi ed arriviamo a fine luglio la mia dpp è il 9 agosto ed il gine dice che non c’è motivo di pensare ad un secondo tc, la bimba è piccolina e la testina sembra in posizione. Io non sono del tutto convinta, ho paura della fantomatica rottura dell’utero, ma il mio gine mi rassicurae addirittura mi consiglia di fare la visita anestesiologica per un’eventuale epidurale.
Intanto i giorni passano ma nulla si muove, io comincio a rimpiangere un bel tc programmato. Finalmente a 39+6 senza nessun avvisaglia si rompono le acque. E’ mezzanotte, chiamo mamma per lasciarle la primogenita e mio marito mi accompagna in H. il gine di turno mi conferma la rottura delle acque (e mi gurda allucinato quando preciso che sono una precesarizzata da soli 22 mesi) ma ancora non sono in travaglio. Dico a mio marito di ritornare a casa, sono in pensiero per la sorellina che ha un po’ di asma.
Intanto mi trasferiscono in camera ma io non riesco a riposare, sono iniziate le contrazioni e anche se regolari non riesco a trovare una posizione comoda, non faccio altro che passare dalla sedia al letto, chiedo all’ostetrica di fare un tracciato, non so perché ma il lettino del tracciato mi sembra più comodo. Dopo poco arriva in h mia mamma, ma va via subito perché mio marito ha telefonato dicendo che non riesce a gestire la sorellina a casa. Tra una contrazione ed un’altra si fanno le sette del mattino, mia mamma ritorna e scopro che la sorellina ha un forte attacco di asma ed hanno preferito ricoverarla in H.
Così il travaglio continua con mia mamma e mio marito che si alternano tra me e la piccolina.
Alle dieci io sono stremata dalle contrazioni e sono a soli 2-3 cm di dilatazione, non so proprio come arriverò a 10 cm. Intanto arriva il mio fantastico gine che anche se non è di turno si è tenuto in contatto con l’ospedale. Dopo avermi visitata dice all’ostetrica che sono pronta per l’epidurale, e pensare che io ancora non sono sicurissima di volerla fare. Ci spostiamo in sala parto dove ci aspetta un anestesista che non dimostra neanche 30 anni e mi dice che è la prima volta che fa l’epidurale ad una precesarizzata…Non vi dico il panico. Fatta l’epidurale ho l’impressione di non avere più contrazioni e temo che si arresti la dilatazione, invece senza neanche rendermene conto l’ostetrica mi dice che sono a dilatazione completa e che sento di spingere posso farlo, ma io non sento di spingere, quindi mi dice di spingere quando sento le contrazioni. Il mio fantastico gine mi dice che con 4-5 spinte buone nasce la bimba…ma quali sono le spinte buone?Beh in effetti con qualche spinta alle 12.10 è nata Daniela Fortunata, l’ho sentita schizzare fuori, una sensazione fantastica, indescrivibile
Ringrazierò sempre il mio gine per avermi accompagnata verso un parto spontaneo. Il dolore delle contrazioni non lo ricordo più, invece ricorderò sempre il disagio e il dolore della cicatrice del cesareo
La mia prima bimba è nata con un tc programmato, ero quindi convinta che un eventuale secondo figlio sarebbe nato necessariamente con tc.
Invece già ad inizio gravidanza il gine (diverso da quello che mi aveva seguita per la prima gravidanza mi aveva detto che solo nelle ultime settimana avremo parlato del parto ma che comunque per lui un cesareo non è indicazione per un secondo taglio, anzi. Sinceramente ero molto scettica. Fatto sta che passono i mesi ed arriviamo a fine luglio la mia dpp è il 9 agosto ed il gine dice che non c’è motivo di pensare ad un secondo tc, la bimba è piccolina e la testina sembra in posizione. Io non sono del tutto convinta, ho paura della fantomatica rottura dell’utero, ma il mio gine mi rassicurae addirittura mi consiglia di fare la visita anestesiologica per un’eventuale epidurale.
Intanto i giorni passano ma nulla si muove, io comincio a rimpiangere un bel tc programmato. Finalmente a 39+6 senza nessun avvisaglia si rompono le acque. E’ mezzanotte, chiamo mamma per lasciarle la primogenita e mio marito mi accompagna in H. il gine di turno mi conferma la rottura delle acque (e mi gurda allucinato quando preciso che sono una precesarizzata da soli 22 mesi) ma ancora non sono in travaglio. Dico a mio marito di ritornare a casa, sono in pensiero per la sorellina che ha un po’ di asma.
Intanto mi trasferiscono in camera ma io non riesco a riposare, sono iniziate le contrazioni e anche se regolari non riesco a trovare una posizione comoda, non faccio altro che passare dalla sedia al letto, chiedo all’ostetrica di fare un tracciato, non so perché ma il lettino del tracciato mi sembra più comodo. Dopo poco arriva in h mia mamma, ma va via subito perché mio marito ha telefonato dicendo che non riesce a gestire la sorellina a casa. Tra una contrazione ed un’altra si fanno le sette del mattino, mia mamma ritorna e scopro che la sorellina ha un forte attacco di asma ed hanno preferito ricoverarla in H.
Così il travaglio continua con mia mamma e mio marito che si alternano tra me e la piccolina.
Alle dieci io sono stremata dalle contrazioni e sono a soli 2-3 cm di dilatazione, non so proprio come arriverò a 10 cm. Intanto arriva il mio fantastico gine che anche se non è di turno si è tenuto in contatto con l’ospedale. Dopo avermi visitata dice all’ostetrica che sono pronta per l’epidurale, e pensare che io ancora non sono sicurissima di volerla fare. Ci spostiamo in sala parto dove ci aspetta un anestesista che non dimostra neanche 30 anni e mi dice che è la prima volta che fa l’epidurale ad una precesarizzata…Non vi dico il panico. Fatta l’epidurale ho l’impressione di non avere più contrazioni e temo che si arresti la dilatazione, invece senza neanche rendermene conto l’ostetrica mi dice che sono a dilatazione completa e che sento di spingere posso farlo, ma io non sento di spingere, quindi mi dice di spingere quando sento le contrazioni. Il mio fantastico gine mi dice che con 4-5 spinte buone nasce la bimba…ma quali sono le spinte buone?Beh in effetti con qualche spinta alle 12.10 è nata Daniela Fortunata, l’ho sentita schizzare fuori, una sensazione fantastica, indescrivibile
Ringrazierò sempre il mio gine per avermi accompagnata verso un parto spontaneo. Il dolore delle contrazioni non lo ricordo più, invece ricorderò sempre il disagio e il dolore della cicatrice del cesareo