
Decido di andare un po' nel giardino insieme al cane a prendere un po' di sole, mi abbasso un attimo per prendere su la sua pallina e rialzandomi sento uscire del liquido caldo, vuoi che sia pipi?? Strano perche’ sarebbe la prima volta e la quantita’ mi sembra troppa per essere solo pipi. Con la mano in mezzo alle gambe entro e decido di chiamare mia nonna per chiedere consiglio a lei. Mi dice di stare tranquilla perche’ la stessa cosa e’ successa alle mie zie e che poi loro avevano partorito un paio di giorni dopo, ma di andare comunque in ospedale per un controllo. Io nella mia mente gia' pensavo ecco manca pochissimo al massimo un paio di giorni e finalmente ti conoscero', la mia scimietta. Chiamo il compagno e gli spiego l’accaduto, lui tutto eccitato mi dice “Ci siamo??” al che io gli rispondo che contrazioni non ne ho (strano perche’ e’ dalla 17esima settimana di gravidanza che soffro di contrazioni con 3 ricoveri con tanto di vasosuprina, miolene e tanto riposo a letto), quindi di stare tranquillo ma che una scappatina all’ospedale e’ meglio farla prima di andare al bar.
Nel frattempo saluto velocemente le mie carissime compagne giugnette e dopo circa 20 minuti eccolo arrivare. Io intanto continuo ad avere delle piccole perdite di liquido quindi mi rivesto per la seconda volta e decido che e’ meglio mettere direttamente il pannolone della tena lady. Prendo la cartella, organizzo tutte le carte e sono pronta per partire; il compagno non convinto mi dice di prendere su la valigia che non si sa mai, ma io gli dico che non serve e che puo’ anche lasciarla li che mi avrebbero sicuramente rimandata a casa...ma lui non contento decide di prenderla su lo stesso e dice che al massimo sarebbe rimasta in macchina per il grande giorno.
Le perdite continuano durante tutto il tragitto in autostrada, ma io continuo a pensare all’apperitivo con gli amici che mi aspettava dopo. Arriviamo in ospedale alle 16:15 e io esco dall’ascensore con la mano appoggiata sulla pancia, convinta in qualche modo di riuscire a fermare le perdite di liquido



Il monitoraggio parte verso le 17 e li inizio a sentire le solite contrazioni che ho sentito tutta la gravidanza, la pancia dura ma non ne faccio caso visto che erano ancora sporadiche ed indolore. Mentre l’ostetrica compila le carte io per far passare il tempo le chiedo quanto pensa che io possa andare avanti cosi, la sua risposta ovviamente e' stata che visto che ero al primo parto le cose potevano andare alla lunga e che alle 3 di mattina se qualcosa non si fosse mosso prima, visto il sacco rotto mi avrebbero fatto l’antibiotico. Verso le 17:45 finalmente arriva il compagno con la cartella, in quei momenti inizio a sentirmi scomoda, non c’e’ posizione che mi dia sollievo e ho solo voglia di staccare il monitoraggio. Una volta finito di compilare le carte l’ostetrica mi dice che purtroppo la bambina dorme e che loro hanno bisogno che lei sia sveglia quindi di accommodarmi in stanza, mettermi la camicia da notte e di bere il te con biscotti per farla svegliare. Sono le 18:15 quando finalmente vado in stanza e riesco a mettermi la camicia da notte ed in quello inizio ad avvertire contrazioni un po’ piu’ dolorose. Metto vie le mie cose, faccio in tempo a mangiare i biscotti ed a bere il te che sento subito il bisogno di andare in bagno. Il compagno mi segue…tempo di sedermi che mi travolge un fortissimo senso di nausea insieme alle contrazioni sempre piu’ dolorose e che sembrano essere arrivate sempre piu’ vicine. Con tutto questo trambusto ecco che mi viene su tutto il te e biscotti, guardo il socio che sembra preoccupato e gli dico che non mi sento affatto bene e di andare a trovare l’ostetrica. Dopo un po’ torna ma con grande delusione vedo che e' da solo, gli dico che le contrazioni mi sembrano vicinissime, lui con l'orologio controlla e mi dice che sono circa ogni 3 minuti. Ogni tre minuti??!! Ma stiamo scherzando?! Se questo e’ solo l’inizio come potra’ essere la fine, io sono gia’ sfinita. Finalmente arriva l’ostetrica e mi guarda con un viso dolce e dice “Guarda cosa ti ho fatto fare”. Le spiego che mi sento malissimo, che ho caldo e che le contrazioni sono forti e troppo vicine. Mi dice di tornare in stanza per fare l’elettrocardiogramma e che poi mi avrebbe visitato.
Sono le 19:00 quando finalmente andiamo verso le sale travaglio per fare la visita, l’ostetrica mi controlla e dice “Bene, bene siamo arrivate a 4 cm". In questo preciso istante mi rendo conto di essere in travaglio; che presto ti avrei conosciuta e sarei finalmente riuscita a darti un volto...un viso a quell’esserino che per gli ultimi mesi mi tirava i calci nelle costole! Una piccola parte di me pero' sperava di arrivare alla mezzanotte...
L'ostetrica mi fa’ spostare in une delle sale travaglio per poi riattaccarmi a quel maledetto monitoraggio....quanto non lo sopportavo. Per quanto riguarda la successiva ora e mezza mi ricordo solo dei piccoli flash, mi ricordo il dolore sempre piu’ intenso e sempre piu’ lungo, mi ricordo che durante le contrazioni supplicavo che mi dessero qualcosa per il dolore (come se un po' di Buscopan mi avesse fatto passare il dolore), mi ricordo di aver detto al mio amore piu' volte di non farcela (l’ho anche mandato in quel paese povero), mi ricordo le mie continue lamentele perche’ volevo togliere il monitoraggio e in ultimo mi ricordo la frase piu’ ripetuta... " Voglio l’epidurale "...anche quella aihme' servita a niente. La cosa piu’ buffa e’ che durante i piccoli intervalli tra una contrazione e l’altra sembravo una persona del tutto normale, mi tornava la ragione e iniziavo a chiaccherare con l’ostetrica...ma durante le contrazioni non capivo piu' niente e davo spazio alla pazzia.
Dopo 90 minuti di tutto questo chiedo all’ostetrica quanto manca alla prossima visita, lei mi risponde circa un'ora alle 21:30, visto che sono le 20:30 le chiedo se e’ possible anticipare e lei mi accontenta e mi risponde di si. Mi metto pronta sul lettino e l’ostetrica mi visita, “Benissimo siamo arrivate a dieci, adesso se tu senti il bisogno puoi iniziare a spingere, ma solo se ne senti il bisogno”. Mi rimetto in posizione in piedi in parte al letto pronta per abbassarmi alla prossima contrazione…ecco che arriva la contrazione... mi abbasso e con quest’ultima sento anche una piccola voglia di spingere. Quando inizio a spingere finalmente inizio a sentire un po’ di sollievo, ad ogni contrazione mi concentro e spingo ed il dolore non lo sento piu', con l’incitamento dell’ostetrica “brava, bravissima” spingo ancora di piu’ (lei povera che mi segue su e giu’ e su e giu’!!!) Dopo circa 10 minuti mi chiede di rimettermi sul letto e quando arriva una contrazione di prendere in mano le mie gambe e di spingere. Faccio come mi dice e dopo avermi visitato mi dice “Bene, bene bravissima” prende ed esce dalla stanza.
Non appena passa la contrazione guardo il mio compagno intento a guardare le mie parti basse e gli chiedo se si vede qualcosa ? Lui mi risponde “Si...la testa...insomma…e’ tutto gonfio li sotto!” In quello torna l’ostetrica insieme alla capo reparto, sento arrivare una contrazione ed inizio a spingere la dotoressa non fa' neanche in tempo a guardarmi che mi dice di non spingere piu’ altrimenti nasceva li. Io ovviamente con quel poco fiato rimasto le rispondo che non ce la faccio a non spingere e vedo che mi mette la mano davanti come se per tenerla dentro. Finita la contrazione mi aiutano in piedi e mi accompagnano di corsa in sala parto. Mi metto in posizione sul letto mentre tutti intorno a me incluso il compagno molto velocemente s'infilano le camicie. Tutti in posizione e vai con la prima spinta…niente. Seconda spinta…ancora niente. Con la terza spinta e l’aiuto di un taglietto alle 21:15 ecco che finalmente ti sento sgusciare fuori, sei la nostra piccolo scimietta Adria




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