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Prima, durante e dopo la gravidanza
GIACOMO IL RANOCCHIO (12.08.2009)
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- Iscritto il: 1 ott 2008, 10:19
GIACOMO IL RANOCCHIO (12.08.2009)
Prima di cominciare il delirio dei ricordi, do qualche informazione di base:
DPP: 29 agosto 2009; chilogrammi presi: 14; circonferenza vita: pari a quella di Platinette; condizione dei piedi: quelli di un Hobbit mi fanno un baffo; peso presunto dell’inquilino: 3 kg e 500 g (mancano solo 19 giorni!!!); la cosa che mi manca di più della gravidanza: Franco, il mio ginecologo! Non posso partorire tra il 3 e il 13 agosto perché mia sorella è in ferie! Non posso partorire tra il 14 e il 16 agosto perché in ospedale non c’è nessuno e dovremo far bollire l’acqua e raccattare pezze in giro x il pronto soccorso deserto. Non posso partorire dopo il 28 di agosto perché i suoceri sono in vacanza.
Il 10 agosto vado dal mio adorabile ginecologo per un controllo, visto che alla penultima visita risultava che il liquido era scarso. Io mi ero fatta trip on trip sulla meravigliosa possibilità di un induzione forzata causa pupo a secco.
Ma ovviamente, come in tutte le favole che si rispettano, il liquido era rientrato nei ranghi, il pupo stava bene, era bello basso ed incanalato (tant’è vero che dalla visita Franco gli tocca la testa) e quindi? Prendo appuntamento per il 20, per un ulteriore controllo e nell’eventualità non mi sia passata la fifa da devastazione della Jolanda, mi ricovera e mi induce il parte.
Torniamo a casa, giro di telefonate per dire che per ora sta dov’è, e si ritorna al solito tram tram.
Non bisognerebbe mai dire gatto se non ce l’hai nel sacco!
11 agosto 2009
Come ogni notte negli ultimi 8 mesi mi alzo quelle duecento volte per far plin plin.
Ore 2.00: mi alzo, impreco x’ ho l’acidità di stomaco, vado in bagno e…ho strane perdite, non ben identificate, ma nuove, mai viste prima e soprattutto un po’ striate di sangue. Un po’ allarmata, un po’ rincoglionita e pure un po’ inc*****a per l’acidità che non mi molla, torno a letto e sveglio il marito, ovvio, se ho ste perdite è colpa sua!
Io: “Amore… Amoreeee…Amoooooreeeeeeeeee…AMOOOOOREEEE!?!”
Lui: ”Prendo la valigia!?!”
Io:”Parti!?! No, niente valigia, è che ho strane perdite, vieni a vedere!?!”
Si è alzato, ha guardato, ha ipotizzato qualcosa, ma insoddisfatta dalla sua risposta, siamo tornati a letto e abbiamo rimandato tutto all’indomani mattina.
Ore 7.00: solite schifose perdite ma niente sembra muoversi. Mi fiondo su internet, dal gruppo delle agostine 09 e chiedo delucidazioni…visto le risposte meglio che oggi chiamo Franco e chiedo a lui.
Ore 13.30: prima contrazione dolorosa, niente di che, ma si fa sentire.
Ore 15.00: chiamo Franco e gli spiego la situazione e lui, con la sua voce sempre gentile e coccolosa mi dice: ”Tesoro, stai perdendo il tappo mucoso, ti stai mettendo in travaglio, ma stai tranquilla, possono passare anche settimane prima del parto!”. Siamo a posto! Devo perdere sto schifo per delle settimane? mi sento Slaimer!!!
Ore 15.40: sto schiacciando il divano quando:”Urka!” Cos’è sto dolooooooreeeeeee!?! Potrebbe essere…no non è…sì lo è…uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuh! Che dolore simpatico come un chiuaua attaccato ad un polpaccio…Amooooooooreeeeeeeeee!?! Mi sa che sono cominciate le contrazioni.
Ore 16.30: le contrazioni si sono susseguite assolutamenti irregolari e io sono stufa di starle ad aspettare e poi mi sento umida, petta che mi metto un assorbente che non si sa mai. “Amoooooooreeeeeee!?! Andiamo alla Toys a prendere le ultime cose?”
Ore 17.00: siamo alla Toys. Nel tragitto ho avuto altre due contrazioni ma io, testarda come un mulo, devo assolutamente andare a prendere il cuscino per l’allattamento (che non userò!) e le paperelle x fare il bagnetto a Giacomo! E chi ti trovi alla Toys!?! Gli zii del socio. Come stai, come non stai, ma che pancia, ma come ti trovo bene…e intanto parte un’altra contrazione che io gestisco benissimo sorridendo a denti stretti. Finalmente ci mollano, afferriamo il cuscinone (44 euro buttati) troviamo le paperelle (che poi sono una famiglia di elefanti) e io aggrappata all’espositore, in preda ad una contrazione, mi sento come se mi fossi fatta la pipì addosso! Guardo il socio e gli dico:”Amoooooooooooooooreeeeeeeeeeeeee forse è meglio se torniamo a casa!”.
Ore 17.30: siamo a casa. Mi faccio una doccia intanto che Alex tira fuori la valigia. Le contrazioni si fanno più ravvicinate e dolorose…mica male che abbiamo attaccato lo spruzzo della doccia con dei fisher del 12, mi ci aggrappo a peso morto quando arriva la contrazione. Il socio mi aiuta ad asciugarmi e vestirmi…ultima foto alla panza, forse è l’ultima volta che la vedremo. Chiamo la mia mamma e le dico che andiamo al PS perché mi si son rotte le acque.
Ore 18: siamo al PS. Una contrazione nel tragitto, una usciti dalla macchina, una appena entrati al PS. Entro in astanteria. Aspetto e doloro. “Signora, mi dica” e mi sorride. “Sono a 37 settimane e mi si sono rotte le acque”. “Si sieda lì che le chiamo subito qualcuno” e mi sorride. Sedermi!?! Na parola! Sto in piedi e mi aggrappo al carrellino delle medicazioni e inspiro, espiro, inspiro, espiro…e mi sento osservata. Tutta l’astanteria mi sta guardando e mi sorridono! “Hey! Mai visto una donna con le doglie!?! Volete provarci voi!?!”
Ore 18.10: arriva l’omino barelliere. Chiamo il socio (che era fuori a fumare!) e ci accompagna al blocco parto. L’omino mi guarda e mi dice:”E’ il primo, vero!?!” e mi sorride. Cos’è ce l’ho scritto in fronte che sono una primipara atipica!?! “Se devi fermarti, fermati!” e mi sorride. Ma dai, pensavo invece di arrampicarmi sui muri come Spider Man! Ma fottiti! …che poi che hanno tutti da sorridere, non lo so…VI SEMBRA FORSE CHE IO STIA SORRIDENDO, STRONZI! E che a sorridere son sempre gli uomini. Ho notato che le donne, stringono le gambe e fanno smorfie di dolore quando mi guardano. Solidarietà femminile.
Ore 18.30: siamo al blocco parto, mi fanno accomodare come sempre nello sgabuzzo delle fotocopie e mi attaccano alla macchina per il tracciato. Nell’altro stanzino ci sono 4 ragazze che fanno lo stesso. Stare sedute, avere le contrazioni dolorose, aver voglia di mordere la sedia e dover star ferma è una goduria…e poi i tracciati non finiscono maaaaiiiiiiiii…ci stai attaccata delle ore…ti si addormentano le gambe…pure le cartilagini delle orecchie perdono vitalità! Finalmente mi staccano dal tracciato e mi preparano la cartella. Domande su domande, dal come ti chiami a che malattie esantematiche ha avuto il papà del bambino. Ok! Ci siamo. Mi ricoverano in ginecologia perchè in ostetricia non c’è posto…il mio solito cu*o…ma posso stare tranquilla, prima di domani non succederà nulla…evvai!
Ore 19.45: sono in stanza. La mamma e il socio sono lì con me. Alex è stra agitato, continua a parlare modello radiolina. Dice le peggio cose e le ca***te più minchione che io gli abbia mai sentito proferire e per chi lo conosce sa che lui non è proprio un chiacchierone. Mi aiutano a mettermi la camicia da notte e…contrazione…mi accascio sul letto a 90 gradi, espiro, inspiro, espiro, inspiro e la mamma mi dice: “Cos’hai???”. Niente mamma, mi sono strappata una pellicina dal dito e mi ha fatto malissimo! Da qui nasce una piccola discussione sul fatto che lei sostiene che sono in travaglio e io dico di no, che non sono quelle buone perché sono irregolari…bisognerebbe ascoltare la mamma più spesso!
Ore 21.00: arriva un’infermiera e ci avverte che può restare una persona, che l’altra dovrebbe accomodarsi fuori. Segue l’organizzazione della cosa tra Alex e la mamma. Rimane Alex ma quando vuole la chiama e gli da il cambio, giusto perché il pupo nascerà da li a 18 mesi! Intanto lei va a casa e si fa la doccia. Io continuo a dolorare lamentandomi il più silenziosamente possibile. La mamma lascia ad Alex un pacchetto di schiacciatine e se la mia memoria non mi inganna, lui se la scofana in un sol boccone. E’ faticoso assistere una partoriente!
Ore 21.15: la mamma va a casa. Baci, abbracci e sciabadà! Alex continua a sproloquiare e io a lamentarmi il più silenziosamente possibile.
Ore 21.30: arriva l’infermiera e mi chiede: “come va?” e mi sorride…penso a mandarla a fare in chiul ma il dolore mi distrae. “Tra dieci minuti la dottoressa ti visita, perché ci sembra che le cose si siano fatte serie”…Signore fai che le cose siano serie perché comincio ad aver voglia di gridare!
Ore 21.45: sala visita. La dottoressa, gentilissima, mi visita e ci dice:”Bene! siamo a 5 centimetri, collo totalmente appianato e pervio al dito. Si va in sala travaglio. Ci vediamo dopo”.
Ore 22: sala travaglio. Nel tragitto Alex ha chiamato mia mamma, che ha fatto in tempo a far pipì, e i suoi. L’infermiera che ci accompagna al blocco parto mi dice:”Quando vuoi fermarti, fermati”…ma son tutti sc**i o cosa!?! Mica ho manie da Wonder Woman! Sono in travaglio e del resto del mondo mi frega una cippa lippa!
Da questo momento in poi il tempo per me si è perso. So cos’è successo ma non so quando.
Ci fanno accomodare nella prima sala travaglio dove ci accoglie l’ostetrica Manuela…che Dio la benedica…ci dice che da adesso in poi lei starà con noi, ci diamo del tu e cerchiamo di venirci incontro. Io, un po’ provata dalla quantità di ossitocina nel sangue le dico: “faccio tutto quello che mi dici di fare!”. Lei ci spiega che tra poco mi visiteranno e che poi ci lascierà in sala travaglio da soli.
L’ostetrica mi fa infilare un enorme pannolone, ovviamente molto comodo, confortevole e sexy e mi dice di mettermi come voglio…prima roba che faccio è togliermi la maglia. Rimango in mutandoni pannoloniformi e top color schifo. E poi sto in piedi. In piedi sto bene. Arriva la contrazione, mi aggrappo ad Alex, espiro, inspiro, espiro, inspiro e via…continuo a dondolare, avanti e indietro, giro il bacino come se avessi l’hulaop…altra contrazione…mi aggrappo agli avambracci di Alex… “More, chiediamo per l’epidurale? Vado a chiamare l’ostetrica?”…No! niente epidurale. Ce la faccio da sola.
Per mesi ci ha riflettuto ma alla fine, pur avendo fatto la visita e le analisi, ho deciso di non farla. Per quanto ai più possa sembrare stupido e da X woman drogata, lo faccio in onore del mio papà. Lui è lì con me. Mi aiuterà.
Le contrazioni si susseguono sempre poco regolari ma ora sono frequenti e dolorose, molto dolorose. Nel blocco parto c’è silenzio. Una ragazza ha appena partorito e in travaglio ci siamo io ed un’altra…il blocco parto è deserto…si nota il silenzio della notte tra un lamento e l’altro. Suona il campanello del reparto. Manuela va alla porta. “Siiii, ha bisogno?”…”C’è mia nuora che sta partorendo!”…E’ mia suocera! Forse pensava che la facessero entrare! Mi ricordo di aver alzato lo sguardo verso Alex, di aver dimenticato per un attimo il dolore e di avergli detto: ”E’ TUA MADRE, SGRUNT!”.
Manuela torna e mi porta in sala visita. Nel tragitto mi dice che forse ho rotto il sacco superiormente e che se fosse così, me lo rompe definitivamente per agevolare il travaglio, perché le cose si sono un po’ fermate. Mi visita e appunto mi rompe il sacco…si sente SPLASH! e un dolore allucinante! Ora sì che le cose sono veramente serie…ora si che dal travaglio non fuggo più! Torniamo in sala parto e mi attaccano al monitor…eccheppalle…chiedo di stare in piedi…ma ad ogni contrazione Giacomo perde vitalità, devo necessariamente stare coricata.
E qui comincia il periodo più brutto. La dilatazione è lenta ma c’è. Stare coricata è una tortura che unita al dolore della contrazione mi toglie energie. Per fortuna, tra una contrazione e l’altra mi assopisco o forse perdo conoscenza ma la cosa mi aiuta ad affrontare la contrazione successiva.
Alex è lì accanto a me che si droga con le caramelle zuccherine che avevo comprato per me! La mia mamma è fuori che soffre con me. Mia sorella è a chilometri di distanza ma è qui con me. Mia suocera è fuori con la mia mamma e parla, parla, parla, parla…uguale uguale a suo figlio, stessa loquacità!
Comincio a sentire il bisogno di spingere ma “Guai a te! Non spingere! Non è ancora il momento! Sei bravissima! Tieni duro!” MA IN CHE SCHIFO DI SITUAZIONE MI SONO ANDATA A CACCIARE, PORCA POLENTA!!! Ok! Tengo duro ma fra un po’ spingo.
Il travaglio va avanti, sempre uguale, contrazione, cerco di non spingere, mi assopisco…tant’è vero che la mia mamma è preoccupata, non sente più i miei lamenti…ma io quando posso perdo lucidità.
Altra sbirciatina alla Jolanda…”Senti un po’, Paola, sei a 9 cm, puoi cominciare a spingere, quando senti la contrazione, spingi!” CHE IL SIGNORE TI BENEDICA E TI PROTEGGA, OSTETRICA MANUELA!!!
Credo fossero circa l’una di notte quando è cominciata la fase espulsiva. Ovviamente mi potevano lasciare comoda!?! Macchè! Sul fianco! Ma fanculizzatevi! Ok che c’avete la mia Jolanda in ostaggio, ma che palle! E così le spinte me le sono fatta sul fianco sinistro, na fatica! ma ero ben sottocontrollo: due ostetriche, la ginecologa e Alex…gli zuccherini per fortuna non se li è mangiati tutti, sennò lo ricoveravano per coma glicemico! Ad ogni contrazione spingevo come una matta, alle volte spingevo anche quando non sentivo la contrazione…Hey! Un attimo! Non sento più le contrazioni! E’ sì, si son fermate bella bambola, ti mettiamo un po’ di ossitocina in vena…non mi sono fatta mancare nulla di nulla…tranne l’episiotomia…EVVIVA!!! Con l’ossitocina in vena le cose cambiano, Manuela mi visita e mi dice: “Ora ti sdrai sulla schiena, alla prossima contrazione ti do un aiutino io”…CHE IL SIGNORE TI STRA BENEDICA, BELLA MIA!!! Visto che il maritino è lì modello baccalà gli assegnano un compito: tra una contrazione e l’altra mi deve avvicinare la cannula dell’ossigeno al naso in modo che io riprenda la respirazione…peccato che poi durante la spinta la cannula se la rivolti verso se stesso!!! Ma oooooooooooh! Sto partorendo io, non tu! E tutte che ridono! Ma ca**o ridete!!! Lui fa il somaro, io soffro e voi ridete!?!
Ci siamo, Giacomo sta nascendo, è pronto, la manovrina che ha fatto Manuela è stata utile, chiamano la neonatologa, c’è sempre la ginecologa e le due ostetriche, il lettino su cui ho travagliato si trasforma modello Autobots e diventa un lettino per il parto. Preparano il carrello con tutti gli armamenti e Manuela si mette il camice verde…da adesso in poi devo spingere più forte che posso, con tutte le energie…e lo faccio, porca vacca, spingo talmente forte che si impressionano anche loro. Non so dire quante spinte ho dato ma ricordo che una volta nato, tutto si è fermato…silenzio…calma…tranquillità…e io, per non abituarle a co tanta calma, ci ho cacciato un urlo liberatorio che mi han sentito anche a Palermo!!! E’ finitaaaaaaaaaa!!! Alex piangeva. Io piangevo…e Giacomo? E’ stato zitto per qualche secondo e poi…ha pianto ininterrottamente fino a non so quando!
La prima cosa che ho pensato quando l’ho visto a testa in giù è stato: ma è piccolo, sembra un ranocchio! E infatti rispetto a pronostici terroristici di Franco, Giacomo pesava 3 kg. Quando me l’hanno appoggiato sul petto ho pensato: che brutto! E ho continuato a pensarlo per un bel po’, credo almeno fino a quando non ha compiuto un mese!
Alex saltellava di qua e di la in preda ad un misto di euforia e agitazione…forse la quantità di zuccheri che ha ingerito non gli ha fatto poi così male…avevano tutti scommesso sul suo svenimento! E invece è stata una roccia, ha subito e sopportato, forse sofferto e sicuramente gioito.
Ora Giacomo ha nove mesi, pesa 10 kg ed è lungo 76 cm.
E’ la cosa più meravigliosissima che io ed Alex abbiamo fatto.
DPP: 29 agosto 2009; chilogrammi presi: 14; circonferenza vita: pari a quella di Platinette; condizione dei piedi: quelli di un Hobbit mi fanno un baffo; peso presunto dell’inquilino: 3 kg e 500 g (mancano solo 19 giorni!!!); la cosa che mi manca di più della gravidanza: Franco, il mio ginecologo! Non posso partorire tra il 3 e il 13 agosto perché mia sorella è in ferie! Non posso partorire tra il 14 e il 16 agosto perché in ospedale non c’è nessuno e dovremo far bollire l’acqua e raccattare pezze in giro x il pronto soccorso deserto. Non posso partorire dopo il 28 di agosto perché i suoceri sono in vacanza.
Il 10 agosto vado dal mio adorabile ginecologo per un controllo, visto che alla penultima visita risultava che il liquido era scarso. Io mi ero fatta trip on trip sulla meravigliosa possibilità di un induzione forzata causa pupo a secco.
Ma ovviamente, come in tutte le favole che si rispettano, il liquido era rientrato nei ranghi, il pupo stava bene, era bello basso ed incanalato (tant’è vero che dalla visita Franco gli tocca la testa) e quindi? Prendo appuntamento per il 20, per un ulteriore controllo e nell’eventualità non mi sia passata la fifa da devastazione della Jolanda, mi ricovera e mi induce il parte.
Torniamo a casa, giro di telefonate per dire che per ora sta dov’è, e si ritorna al solito tram tram.
Non bisognerebbe mai dire gatto se non ce l’hai nel sacco!
11 agosto 2009
Come ogni notte negli ultimi 8 mesi mi alzo quelle duecento volte per far plin plin.
Ore 2.00: mi alzo, impreco x’ ho l’acidità di stomaco, vado in bagno e…ho strane perdite, non ben identificate, ma nuove, mai viste prima e soprattutto un po’ striate di sangue. Un po’ allarmata, un po’ rincoglionita e pure un po’ inc*****a per l’acidità che non mi molla, torno a letto e sveglio il marito, ovvio, se ho ste perdite è colpa sua!
Io: “Amore… Amoreeee…Amoooooreeeeeeeeee…AMOOOOOREEEE!?!”
Lui: ”Prendo la valigia!?!”
Io:”Parti!?! No, niente valigia, è che ho strane perdite, vieni a vedere!?!”
Si è alzato, ha guardato, ha ipotizzato qualcosa, ma insoddisfatta dalla sua risposta, siamo tornati a letto e abbiamo rimandato tutto all’indomani mattina.
Ore 7.00: solite schifose perdite ma niente sembra muoversi. Mi fiondo su internet, dal gruppo delle agostine 09 e chiedo delucidazioni…visto le risposte meglio che oggi chiamo Franco e chiedo a lui.
Ore 13.30: prima contrazione dolorosa, niente di che, ma si fa sentire.
Ore 15.00: chiamo Franco e gli spiego la situazione e lui, con la sua voce sempre gentile e coccolosa mi dice: ”Tesoro, stai perdendo il tappo mucoso, ti stai mettendo in travaglio, ma stai tranquilla, possono passare anche settimane prima del parto!”. Siamo a posto! Devo perdere sto schifo per delle settimane? mi sento Slaimer!!!
Ore 15.40: sto schiacciando il divano quando:”Urka!” Cos’è sto dolooooooreeeeeee!?! Potrebbe essere…no non è…sì lo è…uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuh! Che dolore simpatico come un chiuaua attaccato ad un polpaccio…Amooooooooreeeeeeeeee!?! Mi sa che sono cominciate le contrazioni.
Ore 16.30: le contrazioni si sono susseguite assolutamenti irregolari e io sono stufa di starle ad aspettare e poi mi sento umida, petta che mi metto un assorbente che non si sa mai. “Amoooooooreeeeeee!?! Andiamo alla Toys a prendere le ultime cose?”
Ore 17.00: siamo alla Toys. Nel tragitto ho avuto altre due contrazioni ma io, testarda come un mulo, devo assolutamente andare a prendere il cuscino per l’allattamento (che non userò!) e le paperelle x fare il bagnetto a Giacomo! E chi ti trovi alla Toys!?! Gli zii del socio. Come stai, come non stai, ma che pancia, ma come ti trovo bene…e intanto parte un’altra contrazione che io gestisco benissimo sorridendo a denti stretti. Finalmente ci mollano, afferriamo il cuscinone (44 euro buttati) troviamo le paperelle (che poi sono una famiglia di elefanti) e io aggrappata all’espositore, in preda ad una contrazione, mi sento come se mi fossi fatta la pipì addosso! Guardo il socio e gli dico:”Amoooooooooooooooreeeeeeeeeeeeee forse è meglio se torniamo a casa!”.
Ore 17.30: siamo a casa. Mi faccio una doccia intanto che Alex tira fuori la valigia. Le contrazioni si fanno più ravvicinate e dolorose…mica male che abbiamo attaccato lo spruzzo della doccia con dei fisher del 12, mi ci aggrappo a peso morto quando arriva la contrazione. Il socio mi aiuta ad asciugarmi e vestirmi…ultima foto alla panza, forse è l’ultima volta che la vedremo. Chiamo la mia mamma e le dico che andiamo al PS perché mi si son rotte le acque.
Ore 18: siamo al PS. Una contrazione nel tragitto, una usciti dalla macchina, una appena entrati al PS. Entro in astanteria. Aspetto e doloro. “Signora, mi dica” e mi sorride. “Sono a 37 settimane e mi si sono rotte le acque”. “Si sieda lì che le chiamo subito qualcuno” e mi sorride. Sedermi!?! Na parola! Sto in piedi e mi aggrappo al carrellino delle medicazioni e inspiro, espiro, inspiro, espiro…e mi sento osservata. Tutta l’astanteria mi sta guardando e mi sorridono! “Hey! Mai visto una donna con le doglie!?! Volete provarci voi!?!”
Ore 18.10: arriva l’omino barelliere. Chiamo il socio (che era fuori a fumare!) e ci accompagna al blocco parto. L’omino mi guarda e mi dice:”E’ il primo, vero!?!” e mi sorride. Cos’è ce l’ho scritto in fronte che sono una primipara atipica!?! “Se devi fermarti, fermati!” e mi sorride. Ma dai, pensavo invece di arrampicarmi sui muri come Spider Man! Ma fottiti! …che poi che hanno tutti da sorridere, non lo so…VI SEMBRA FORSE CHE IO STIA SORRIDENDO, STRONZI! E che a sorridere son sempre gli uomini. Ho notato che le donne, stringono le gambe e fanno smorfie di dolore quando mi guardano. Solidarietà femminile.
Ore 18.30: siamo al blocco parto, mi fanno accomodare come sempre nello sgabuzzo delle fotocopie e mi attaccano alla macchina per il tracciato. Nell’altro stanzino ci sono 4 ragazze che fanno lo stesso. Stare sedute, avere le contrazioni dolorose, aver voglia di mordere la sedia e dover star ferma è una goduria…e poi i tracciati non finiscono maaaaiiiiiiiii…ci stai attaccata delle ore…ti si addormentano le gambe…pure le cartilagini delle orecchie perdono vitalità! Finalmente mi staccano dal tracciato e mi preparano la cartella. Domande su domande, dal come ti chiami a che malattie esantematiche ha avuto il papà del bambino. Ok! Ci siamo. Mi ricoverano in ginecologia perchè in ostetricia non c’è posto…il mio solito cu*o…ma posso stare tranquilla, prima di domani non succederà nulla…evvai!
Ore 19.45: sono in stanza. La mamma e il socio sono lì con me. Alex è stra agitato, continua a parlare modello radiolina. Dice le peggio cose e le ca***te più minchione che io gli abbia mai sentito proferire e per chi lo conosce sa che lui non è proprio un chiacchierone. Mi aiutano a mettermi la camicia da notte e…contrazione…mi accascio sul letto a 90 gradi, espiro, inspiro, espiro, inspiro e la mamma mi dice: “Cos’hai???”. Niente mamma, mi sono strappata una pellicina dal dito e mi ha fatto malissimo! Da qui nasce una piccola discussione sul fatto che lei sostiene che sono in travaglio e io dico di no, che non sono quelle buone perché sono irregolari…bisognerebbe ascoltare la mamma più spesso!
Ore 21.00: arriva un’infermiera e ci avverte che può restare una persona, che l’altra dovrebbe accomodarsi fuori. Segue l’organizzazione della cosa tra Alex e la mamma. Rimane Alex ma quando vuole la chiama e gli da il cambio, giusto perché il pupo nascerà da li a 18 mesi! Intanto lei va a casa e si fa la doccia. Io continuo a dolorare lamentandomi il più silenziosamente possibile. La mamma lascia ad Alex un pacchetto di schiacciatine e se la mia memoria non mi inganna, lui se la scofana in un sol boccone. E’ faticoso assistere una partoriente!
Ore 21.15: la mamma va a casa. Baci, abbracci e sciabadà! Alex continua a sproloquiare e io a lamentarmi il più silenziosamente possibile.
Ore 21.30: arriva l’infermiera e mi chiede: “come va?” e mi sorride…penso a mandarla a fare in chiul ma il dolore mi distrae. “Tra dieci minuti la dottoressa ti visita, perché ci sembra che le cose si siano fatte serie”…Signore fai che le cose siano serie perché comincio ad aver voglia di gridare!
Ore 21.45: sala visita. La dottoressa, gentilissima, mi visita e ci dice:”Bene! siamo a 5 centimetri, collo totalmente appianato e pervio al dito. Si va in sala travaglio. Ci vediamo dopo”.
Ore 22: sala travaglio. Nel tragitto Alex ha chiamato mia mamma, che ha fatto in tempo a far pipì, e i suoi. L’infermiera che ci accompagna al blocco parto mi dice:”Quando vuoi fermarti, fermati”…ma son tutti sc**i o cosa!?! Mica ho manie da Wonder Woman! Sono in travaglio e del resto del mondo mi frega una cippa lippa!
Da questo momento in poi il tempo per me si è perso. So cos’è successo ma non so quando.
Ci fanno accomodare nella prima sala travaglio dove ci accoglie l’ostetrica Manuela…che Dio la benedica…ci dice che da adesso in poi lei starà con noi, ci diamo del tu e cerchiamo di venirci incontro. Io, un po’ provata dalla quantità di ossitocina nel sangue le dico: “faccio tutto quello che mi dici di fare!”. Lei ci spiega che tra poco mi visiteranno e che poi ci lascierà in sala travaglio da soli.
L’ostetrica mi fa infilare un enorme pannolone, ovviamente molto comodo, confortevole e sexy e mi dice di mettermi come voglio…prima roba che faccio è togliermi la maglia. Rimango in mutandoni pannoloniformi e top color schifo. E poi sto in piedi. In piedi sto bene. Arriva la contrazione, mi aggrappo ad Alex, espiro, inspiro, espiro, inspiro e via…continuo a dondolare, avanti e indietro, giro il bacino come se avessi l’hulaop…altra contrazione…mi aggrappo agli avambracci di Alex… “More, chiediamo per l’epidurale? Vado a chiamare l’ostetrica?”…No! niente epidurale. Ce la faccio da sola.
Per mesi ci ha riflettuto ma alla fine, pur avendo fatto la visita e le analisi, ho deciso di non farla. Per quanto ai più possa sembrare stupido e da X woman drogata, lo faccio in onore del mio papà. Lui è lì con me. Mi aiuterà.
Le contrazioni si susseguono sempre poco regolari ma ora sono frequenti e dolorose, molto dolorose. Nel blocco parto c’è silenzio. Una ragazza ha appena partorito e in travaglio ci siamo io ed un’altra…il blocco parto è deserto…si nota il silenzio della notte tra un lamento e l’altro. Suona il campanello del reparto. Manuela va alla porta. “Siiii, ha bisogno?”…”C’è mia nuora che sta partorendo!”…E’ mia suocera! Forse pensava che la facessero entrare! Mi ricordo di aver alzato lo sguardo verso Alex, di aver dimenticato per un attimo il dolore e di avergli detto: ”E’ TUA MADRE, SGRUNT!”.
Manuela torna e mi porta in sala visita. Nel tragitto mi dice che forse ho rotto il sacco superiormente e che se fosse così, me lo rompe definitivamente per agevolare il travaglio, perché le cose si sono un po’ fermate. Mi visita e appunto mi rompe il sacco…si sente SPLASH! e un dolore allucinante! Ora sì che le cose sono veramente serie…ora si che dal travaglio non fuggo più! Torniamo in sala parto e mi attaccano al monitor…eccheppalle…chiedo di stare in piedi…ma ad ogni contrazione Giacomo perde vitalità, devo necessariamente stare coricata.
E qui comincia il periodo più brutto. La dilatazione è lenta ma c’è. Stare coricata è una tortura che unita al dolore della contrazione mi toglie energie. Per fortuna, tra una contrazione e l’altra mi assopisco o forse perdo conoscenza ma la cosa mi aiuta ad affrontare la contrazione successiva.
Alex è lì accanto a me che si droga con le caramelle zuccherine che avevo comprato per me! La mia mamma è fuori che soffre con me. Mia sorella è a chilometri di distanza ma è qui con me. Mia suocera è fuori con la mia mamma e parla, parla, parla, parla…uguale uguale a suo figlio, stessa loquacità!
Comincio a sentire il bisogno di spingere ma “Guai a te! Non spingere! Non è ancora il momento! Sei bravissima! Tieni duro!” MA IN CHE SCHIFO DI SITUAZIONE MI SONO ANDATA A CACCIARE, PORCA POLENTA!!! Ok! Tengo duro ma fra un po’ spingo.
Il travaglio va avanti, sempre uguale, contrazione, cerco di non spingere, mi assopisco…tant’è vero che la mia mamma è preoccupata, non sente più i miei lamenti…ma io quando posso perdo lucidità.
Altra sbirciatina alla Jolanda…”Senti un po’, Paola, sei a 9 cm, puoi cominciare a spingere, quando senti la contrazione, spingi!” CHE IL SIGNORE TI BENEDICA E TI PROTEGGA, OSTETRICA MANUELA!!!
Credo fossero circa l’una di notte quando è cominciata la fase espulsiva. Ovviamente mi potevano lasciare comoda!?! Macchè! Sul fianco! Ma fanculizzatevi! Ok che c’avete la mia Jolanda in ostaggio, ma che palle! E così le spinte me le sono fatta sul fianco sinistro, na fatica! ma ero ben sottocontrollo: due ostetriche, la ginecologa e Alex…gli zuccherini per fortuna non se li è mangiati tutti, sennò lo ricoveravano per coma glicemico! Ad ogni contrazione spingevo come una matta, alle volte spingevo anche quando non sentivo la contrazione…Hey! Un attimo! Non sento più le contrazioni! E’ sì, si son fermate bella bambola, ti mettiamo un po’ di ossitocina in vena…non mi sono fatta mancare nulla di nulla…tranne l’episiotomia…EVVIVA!!! Con l’ossitocina in vena le cose cambiano, Manuela mi visita e mi dice: “Ora ti sdrai sulla schiena, alla prossima contrazione ti do un aiutino io”…CHE IL SIGNORE TI STRA BENEDICA, BELLA MIA!!! Visto che il maritino è lì modello baccalà gli assegnano un compito: tra una contrazione e l’altra mi deve avvicinare la cannula dell’ossigeno al naso in modo che io riprenda la respirazione…peccato che poi durante la spinta la cannula se la rivolti verso se stesso!!! Ma oooooooooooh! Sto partorendo io, non tu! E tutte che ridono! Ma ca**o ridete!!! Lui fa il somaro, io soffro e voi ridete!?!
Ci siamo, Giacomo sta nascendo, è pronto, la manovrina che ha fatto Manuela è stata utile, chiamano la neonatologa, c’è sempre la ginecologa e le due ostetriche, il lettino su cui ho travagliato si trasforma modello Autobots e diventa un lettino per il parto. Preparano il carrello con tutti gli armamenti e Manuela si mette il camice verde…da adesso in poi devo spingere più forte che posso, con tutte le energie…e lo faccio, porca vacca, spingo talmente forte che si impressionano anche loro. Non so dire quante spinte ho dato ma ricordo che una volta nato, tutto si è fermato…silenzio…calma…tranquillità…e io, per non abituarle a co tanta calma, ci ho cacciato un urlo liberatorio che mi han sentito anche a Palermo!!! E’ finitaaaaaaaaaa!!! Alex piangeva. Io piangevo…e Giacomo? E’ stato zitto per qualche secondo e poi…ha pianto ininterrottamente fino a non so quando!
La prima cosa che ho pensato quando l’ho visto a testa in giù è stato: ma è piccolo, sembra un ranocchio! E infatti rispetto a pronostici terroristici di Franco, Giacomo pesava 3 kg. Quando me l’hanno appoggiato sul petto ho pensato: che brutto! E ho continuato a pensarlo per un bel po’, credo almeno fino a quando non ha compiuto un mese!
Alex saltellava di qua e di la in preda ad un misto di euforia e agitazione…forse la quantità di zuccheri che ha ingerito non gli ha fatto poi così male…avevano tutti scommesso sul suo svenimento! E invece è stata una roccia, ha subito e sopportato, forse sofferto e sicuramente gioito.
Ora Giacomo ha nove mesi, pesa 10 kg ed è lungo 76 cm.
E’ la cosa più meravigliosissima che io ed Alex abbiamo fatto.
Jak - 12 agosto 2009
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Re: GIACOMO IL RANOCCHIO (12.08.2009)
Paola, che bel racconto, complimenti sei una mamma dolcissima!!!! 

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Re: GIACOMO IL RANOCCHIO (12.08.2009)
Il racconto tesoro è meraviglioso e emozionante
ma tu non ti smentisci mai
mi hai fatto morire dalle risate....
E tanto che ci siamo ti confido un segreto... quando ho partorito Chri sei stata il mio pensiero fisso... quando poi avrò modo e tempo di mettere il mio racconto capirai perchè....


E tanto che ci siamo ti confido un segreto... quando ho partorito Chri sei stata il mio pensiero fisso... quando poi avrò modo e tempo di mettere il mio racconto capirai perchè....

Volgete sempre un orecchio al cielo quando sentirete tuonare, credo che chi in vita amasse far del casino, nemmeno dopo sia disposto a rimanere in silenzio...
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Re: GIACOMO IL RANOCCHIO (12.08.2009)
E già, nove mesi di notti insonne aggiungerei?? :ahah
Amu quando fai il bis??????
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Re: GIACOMO IL RANOCCHIO (12.08.2009)
Amu..... ma tua suocera non ha insistito per entrare?? 

Simone 02/02/2007 Matilde 23/08/2009
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Re: GIACOMO IL RANOCCHIO (12.08.2009)


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Re: GIACOMO IL RANOCCHIO (12.08.2009)
bellissimo racconto



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E ora sono il tuo fiore e tu la mia acqua. * Nanà -per sempre-
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Re: GIACOMO IL RANOCCHIO (12.08.2009)
fantastica, super simpatica 

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Venere... siamo arrivati (14.07.2014)!
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Re: GIACOMO IL RANOCCHIO (12.08.2009)


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Re: GIACOMO IL RANOCCHIO (12.08.2009)
mitica
mi hai fatto venire in mente mia mamma....che,all'ostetrica che ha portato lorenzo fuori dal reparto per farlo vedere ai miei cognati in partenza per le vacanze,ha chiesto se mi si erano sgonfiati i piedi



mi hai fatto venire in mente mia mamma....che,all'ostetrica che ha portato lorenzo fuori dal reparto per farlo vedere ai miei cognati in partenza per le vacanze,ha chiesto se mi si erano sgonfiati i piedi


07-08-09....tutti in piedi sul divano....LORENZO C'E'...!!!
ami tomake balo bashi baby agostina 09....mamma orgogliona di una lattina di red bull....
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Re: GIACOMO IL RANOCCHIO (12.08.2009)
come al solito sei un toccasana :ahah


Daniele 9/02/06 Elisa MariaFrancesca 27/08/09 Adele 29/01/2015


- Monia80
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Re: GIACOMO IL RANOCCHIO (12.08.2009)
amu78,
bellissimo racconto!!!
Un bacione a te e al piccolo Giacomo!



Un bacione a te e al piccolo Giacomo!
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♥ Mamma innamorata di Alec 12/06/10 ♥ e Linda 20/04/12
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- amu78
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- Iscritto il: 1 ott 2008, 10:19
Re: GIACOMO IL RANOCCHIO (12.08.2009)
Monia...scopro solo ora che nel tuo pancino c'è un cucciolo
! Direi che il rientro in patria ti ha fatto bene 


Jak - 12 agosto 2009
- lalla73
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Re: GIACOMO IL RANOCCHIO (12.08.2009)
Racconto splendito, e tu sei troppo simaptia!!!! Auguroni per tutto!!!

- Arya
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Re: GIACOMO IL RANOCCHIO (12.08.2009)
Fortissima!! Mi hai fatto morire dal ridere!!!! :ahah E complimenti per la tua famigliola!!! 

♥Rossella 10/05/08 h.2.45 3.590 kg x 51 cm
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Re: GIACOMO IL RANOCCHIO (12.08.2009)
che racconto straordinario.. sono letteralmente slacrimata.. e scompiscata dalle risate....
e... abbiamo in comune diverse cosette...
Giacomo, mio figlio nato il 12 agosto 2009!!!!!
ed ora pesa esattamente 10 kg..
10 kg di puro amore!!!!!!!!!!!

e... abbiamo in comune diverse cosette...
Giacomo, mio figlio nato il 12 agosto 2009!!!!!
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Vittoria 24 maggio 2000 Giacomo 12 agosto 2009
- Monia80
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Re: GIACOMO IL RANOCCHIO (12.08.2009)
amu78 ha scritto:Monia...scopro solo ora che nel tuo pancino c'è un cucciolo! Direi che il rientro in patria ti ha fatto bene



Mi sa che abbiamo una cosa in comune... le caviglie gonfie


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Re: GIACOMO IL RANOCCHIO (12.08.2009)
complimenti per il piccolo giacomo e un racconto.... STUPENDO. ironico, dolce e sei stata forte! brava!
Valentina mamma di Gianluca 16-09-07 e Giulia 03-08-10
- Venere71
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Re: GIACOMO IL RANOCCHIO (12.08.2009)
Troppo simpatica
Brava!!

Brava!!
Alessandro è nato il 15 marzo 2007
Valerio è nato il 10 novembre 2010
Valerio è nato il 10 novembre 2010