poi le prime eco, un dubbio, paure più grandi, altre ecografie, tantissime ecografie per confermare o smentire quel dubbio
quel dubbio non è mai stato nè confermato nè smentito, dovevamo solo aspettare che nascesse
è così è stato, un cesareo programmato da tempo, il ricovero in clinica la sera precedente, il cuore in gola, io e mio marito in quella camera, a dormire stretti abbracciati in un lettino con le lacrime agli occhi
poi l'alba che ci ha trovato svegli, i rumori ormai noti dei corridoi di un ospedale, le sale travaglio a pochi passi da noi, urla di donne e pianti di neonati
una magia, un corridoio che si anima di piccoli miracoli portati via di corsa ancora tutti bagnati e impauriti, mentre il mondo oltre quel vetro li aspetta da ore, i loro mondo fatto di nonni, zii, fratellini è oltre quel vetro e piange insieme a loro
io sono ancora lì, col mio pancione, con tutta la mia paura, col mio mondo oltre quella porta, che condivide con me tutta l'ansia di quei momenti
è ormai mezzogiorno quando mi chiamano, mi accompagnano giù in sala operatoria, scoppio a piagere in ascensore, voglio solo che sia sana, ti prego fà che sia sana
sono dentro, siamo pronti, fanno entrare mio marito e si siede accanto a me, cominciano
sento che la stanno per prendere, lo dico a mio marito, passano pochi minuti e lei piange!
me la fanno vedere subito, ancora a testa in giù, ancora tutta sporca di sangue, conoscevano le mie paure e me la fanno vedere subito, i nostri sguardi si incrociano, io mi sciolgo, le paure svaniscono, è mia figlia
la tengo in braccio mentre finiscono, poi usciamo, fuori ci aspetta il nostro mondo che piange, io sono finalmente serena
poi penso al mio primo figlio, a come potrà reagire, in fondo è ancora piccolo, ma lui entra e mi dà un bacio, poi la guarda, la vuole in braccio, che tenerezza!
e quando tentiamo di togliergliela urla "è miaaaaaaaaaaaaa, è miaaaaaaaaaaaa, mi piaceeeeeeeeee"
