2 aborti... ed ecco la mia stellina ma...ancora problemi
Inviato: 3 ott 2007, 18:06
Mi sono sposata a giugno '99. Ad Aprile 2000 il ciclo non mi è arrivato ( premetto che io non ho mai avuto il ciclo regolare), faccio il test di gravidanza, subito positivo. Non ti dico la gioia che ho provato in quel momento e contatto il mio ginecologo, il quale mi fissa subito una visita. Dalla prima eco mi dice che tutto procede bene c'era solo un dubbio... Lui nota una cosa molto strana. Due camere gestazionali e mi dice che probabilmente è una gravidanza gemellare e che devo ritornare dopo una settimana ( io ero alla 7 settimana). In quel momento mille pensieri affiorano la mia mente, e scappo a casa per comunicare a mio marito l’esito della visita. “Fabrizio tutto ok, procede tutto bene l'unica cosa….ehmmm forse sono gemelli”..In quel momento Fabrizio fa una sudata tanto da ritornare immediatamente sotto la doccia cmq eravamo contenti entrambi. Intanto già mille progetti, come gestire la casa, come posizionare tutto l’occorrente per i bimbi, tanti, tanti progetti. Ritorno dal gine dopo una settimana esatta ( 8 settimana) e mi conferma che la gravidanza è gemellare, ma già si parte con il piede sbagliato. Un cuoricino batte l’altro ancora no, un embrione lo vede l’altro si vede poco, una camera gestazionale è piena nell’altra vede un’ombra, qualcosa non va.Torno a casa con un nodo alla gola, avevo già capito tutto.
Mi fa cmq ritornare dopo una settimana (9 settimana), lo stesso cuoricino batte ancora l’altro ancora no e mi dice che probabilmente avevo oculato due volte nello stesso periodo e che era probabile che avessi concepito in due rapporti diversi e che ormai per uno dei due non c’era più nulla da fare ma bisognava aspettare ancora una settimana per vedere cosa succedeva. Caso molto raro ma può succedere.
Subito mi fa fare punture di gestone, un giorno si e uno no, per reggere almeno la gravidanza di quello buono in quanto spesso l’embrione morto può trasportarsi anche quello sano.
Ritorno dopo ancora una settimana ( 10 settimana)……Era successo proprio quello che il mio gine mi aveva detto. Non si sente più nessun cuoricino… TERRIBILE
Vado in ospedale il giorno dopo per essere sottoposta al raschiamento. TERRIBILE
Ok pazienza, forse non era il mio momento!!!!
Intanto io volevo a tutti i costi un bambino, ma non arriva.
E’ passato più di un anno e così a settembre 2001 il mio ciclo ballerino mi fa ancora scherzetti.
Tremando mi faccio il test ed ancora una volta è positivo. CHE BELLO MA TANTA PAURA
Immediatamente chiamo il mio gine e subito mi fa andare in ospedale per un controllo ( 8 settimana).
Battito inesistente, mi disse di aspettare ancora un po’, forse avevo sbagliato io a fare i conti dell’ultima mestruazione.
Ritorno dopo due settimane, battito ancora inesistente…TRAGEDIA.
Intanto lui parla ancora un avolta di ABORTO SPONTANEO.
Un altro raschiamento per me. Proprio lui che mi dice che è il caso di fare delle indagini sia su di me che su di mio marito, perché un aborto è possibile, ma con il secondo ( sempre alla 10 settimana) bisognava vedere cosa stava succedendo.
E così, sia io che mio marito, ci siamo armati di tanta pazienza e coraggio e siamo partiti immediatamente alla volta di indagini più approfondite, non potevamo e non volevamo più aspettare. Ho cominciato fare analisi di routine e contemporaneamente prenotai la visita in un Centro per la poliabortività di Roma dove c’era stata una ragazza del mio paese, anche lei reduce di più aborti.
Ad ottobre 2001 ho fatto la prima visita a Roma. Dal racconto della mia esperienza subito mi dissero che probabilmente poteva essere un problema di tiroide
Dopo varie visite, analisi ed ecografie, a dicembre 2001 mi confermarono che le interruzioni delle mie gravidanze, alla 10 settimana, erano dovute alla tiroide..(MALEDETTA TIROIDE ), o meglio gli ormoni della gravidanza in quel periodo impazziscono e la mia tiroide non è forte da sopportarli.
Niente di grave, mi dicevano, e così ho cominciato subito una cura con l’EUTIROX da prendere a digiuno la mattina prima di colazione. Tuttora la prendo.
Tutto questo a dicembre 2001. Marzo 2002 test di gravidanza positivo per la terza volta.
Ma questa volta ce l’ho fatta e sono riuscita a portare avanti la gravidanza tranquillamente tanto che il 15 novembre 2002 è nata la mia stellina FRANCESCA PIA.
Purtroppo i miei problemi non finiscono qui.
Alla nascita a mia figlia le diagnosticano una malformazione all’esofago: ATRESIA ESOFAGEA
Immediatamente fanno il trasferimento all’ospedale Santobono di Napoli. Io l’ho vista solo un attimo in sala operatoria.
Continua per me e mio marito un periodo in salita.
Sconforto, rabbia, delusione, di tutto di più ………………………il nostro morale è ormai a terra.
Francesca è nata il 15 novembre 2002, e il 18 novembre 2002 è stata operata a solo tre giorni dalla sua nascita.
Il giorno del suo intervento io ero con mia mamma in ospedale, non potevo muovermi a causa del cesareo, a Napoli c’era mio marito e tutta la mia famiglia, tranne me. Pensate i miei dolori post parto non li ho avvertiti così come il dolore più forte è stato il distacco da quella creatura tanto desiderata. Brutti momenti, brutti pensieri nella mia mente, non lo auguro a nessuno. In ospedale le cullette dei bimbi delle altre mamme andavano e venivano, la mia non c’era e vi assicuro sono stati i giorni più brutti della mia vita.Intanto, non potevo stare li, anche se mi assicuravano che tutto era andato bene, ad aspettare la telefonata di mio marito per saper lo stato di salute della piccola. E così dopo tanta insistenza arriva il giorno della mia dimissione ed ancora con i punti alla mia ferita si parte alla volta di Napoli, tutti i giorni facevamo 200KM, pensate ce la facevano vedere( solo a me e mio marito) per due ore al giorno (stava in rianimazione neonatale), dopodichè ci cacciavano come se fossimo degli estranei, noi eravamo i suoi genitori, eppure in quel caso era nostra ma non nostra, perché non potevamo toccarla, non potevo cambiarle il pannolino, non potevo allattarla, non potevamo coccolarla, prenderla in braccio, insomma una sensazione indescrivibile, provate ad immaginarla.I dottori non ci dicevano nulla, la loro frase di tutti i giorni era” ha superato un altro giorno dobbiamo aspettare” Appena la vidi sembrava un uccellino pesava solo Kg 1,900 (alla nascita Kg. 2,250), in incubatrice era piena di fili, intubata, attaccata braccia e gambe, sedata, persino il catetere, il drenaggio dalla ferita, il sondino di alimentazione, prima parentale e poi dal nasino, insomma stentai a riconoscerla e ripetevo a mio marito “ma è lei”.
Ho avuto subito un calo di pressione, mi ricordo che mi fecero sedere vicino alla sua incubatrice, perché io non volevo assolutamente staccarmi da lei, piangevo disperata, pensavo che non ce l’avrebbe mai fatta ed invece piano piano e più i giorni passavano mi rendevo conto che le cose stavano andando per il verso giusto. Dopo 10 giorni dall’intervento ha cominciato a mangiare 3cc di latte, per noi era un grande progresso era come se ne fosse bevuto chissà quanto, dopo 15 giorni 5cc, poi 10cc, 15cc e così via. Ha preso il biberon solo dopo 20 giorni, la alimentavano con il sondino. Al ventesimo giorno di degenza la spostarono in reparto, ma sempre due ore al giorno potevamo vederla, e così da lì il 18 dicembre 2002, giusto un mese dall’intervento, siamo tornati a casa non più soli, io e mio marito, ma con FRANCESCA PIA. Ringrazio Dio per il dono che ci ha dato anche se stentato ma oggi resta solo un brutto ricordo da raccontare xchè Francesca Pia non ha avuto più nessun problema.
Mi fa cmq ritornare dopo una settimana (9 settimana), lo stesso cuoricino batte ancora l’altro ancora no e mi dice che probabilmente avevo oculato due volte nello stesso periodo e che era probabile che avessi concepito in due rapporti diversi e che ormai per uno dei due non c’era più nulla da fare ma bisognava aspettare ancora una settimana per vedere cosa succedeva. Caso molto raro ma può succedere.
Subito mi fa fare punture di gestone, un giorno si e uno no, per reggere almeno la gravidanza di quello buono in quanto spesso l’embrione morto può trasportarsi anche quello sano.
Ritorno dopo ancora una settimana ( 10 settimana)……Era successo proprio quello che il mio gine mi aveva detto. Non si sente più nessun cuoricino… TERRIBILE
Vado in ospedale il giorno dopo per essere sottoposta al raschiamento. TERRIBILE
Ok pazienza, forse non era il mio momento!!!!
Intanto io volevo a tutti i costi un bambino, ma non arriva.
E’ passato più di un anno e così a settembre 2001 il mio ciclo ballerino mi fa ancora scherzetti.
Tremando mi faccio il test ed ancora una volta è positivo. CHE BELLO MA TANTA PAURA
Immediatamente chiamo il mio gine e subito mi fa andare in ospedale per un controllo ( 8 settimana).
Battito inesistente, mi disse di aspettare ancora un po’, forse avevo sbagliato io a fare i conti dell’ultima mestruazione.
Ritorno dopo due settimane, battito ancora inesistente…TRAGEDIA.
Intanto lui parla ancora un avolta di ABORTO SPONTANEO.
Un altro raschiamento per me. Proprio lui che mi dice che è il caso di fare delle indagini sia su di me che su di mio marito, perché un aborto è possibile, ma con il secondo ( sempre alla 10 settimana) bisognava vedere cosa stava succedendo.
E così, sia io che mio marito, ci siamo armati di tanta pazienza e coraggio e siamo partiti immediatamente alla volta di indagini più approfondite, non potevamo e non volevamo più aspettare. Ho cominciato fare analisi di routine e contemporaneamente prenotai la visita in un Centro per la poliabortività di Roma dove c’era stata una ragazza del mio paese, anche lei reduce di più aborti.
Ad ottobre 2001 ho fatto la prima visita a Roma. Dal racconto della mia esperienza subito mi dissero che probabilmente poteva essere un problema di tiroide
Dopo varie visite, analisi ed ecografie, a dicembre 2001 mi confermarono che le interruzioni delle mie gravidanze, alla 10 settimana, erano dovute alla tiroide..(MALEDETTA TIROIDE ), o meglio gli ormoni della gravidanza in quel periodo impazziscono e la mia tiroide non è forte da sopportarli.
Niente di grave, mi dicevano, e così ho cominciato subito una cura con l’EUTIROX da prendere a digiuno la mattina prima di colazione. Tuttora la prendo.
Tutto questo a dicembre 2001. Marzo 2002 test di gravidanza positivo per la terza volta.
Ma questa volta ce l’ho fatta e sono riuscita a portare avanti la gravidanza tranquillamente tanto che il 15 novembre 2002 è nata la mia stellina FRANCESCA PIA.
Purtroppo i miei problemi non finiscono qui.
Alla nascita a mia figlia le diagnosticano una malformazione all’esofago: ATRESIA ESOFAGEA
Immediatamente fanno il trasferimento all’ospedale Santobono di Napoli. Io l’ho vista solo un attimo in sala operatoria.
Continua per me e mio marito un periodo in salita.
Sconforto, rabbia, delusione, di tutto di più ………………………il nostro morale è ormai a terra.
Francesca è nata il 15 novembre 2002, e il 18 novembre 2002 è stata operata a solo tre giorni dalla sua nascita.
Il giorno del suo intervento io ero con mia mamma in ospedale, non potevo muovermi a causa del cesareo, a Napoli c’era mio marito e tutta la mia famiglia, tranne me. Pensate i miei dolori post parto non li ho avvertiti così come il dolore più forte è stato il distacco da quella creatura tanto desiderata. Brutti momenti, brutti pensieri nella mia mente, non lo auguro a nessuno. In ospedale le cullette dei bimbi delle altre mamme andavano e venivano, la mia non c’era e vi assicuro sono stati i giorni più brutti della mia vita.Intanto, non potevo stare li, anche se mi assicuravano che tutto era andato bene, ad aspettare la telefonata di mio marito per saper lo stato di salute della piccola. E così dopo tanta insistenza arriva il giorno della mia dimissione ed ancora con i punti alla mia ferita si parte alla volta di Napoli, tutti i giorni facevamo 200KM, pensate ce la facevano vedere( solo a me e mio marito) per due ore al giorno (stava in rianimazione neonatale), dopodichè ci cacciavano come se fossimo degli estranei, noi eravamo i suoi genitori, eppure in quel caso era nostra ma non nostra, perché non potevamo toccarla, non potevo cambiarle il pannolino, non potevo allattarla, non potevamo coccolarla, prenderla in braccio, insomma una sensazione indescrivibile, provate ad immaginarla.I dottori non ci dicevano nulla, la loro frase di tutti i giorni era” ha superato un altro giorno dobbiamo aspettare” Appena la vidi sembrava un uccellino pesava solo Kg 1,900 (alla nascita Kg. 2,250), in incubatrice era piena di fili, intubata, attaccata braccia e gambe, sedata, persino il catetere, il drenaggio dalla ferita, il sondino di alimentazione, prima parentale e poi dal nasino, insomma stentai a riconoscerla e ripetevo a mio marito “ma è lei”.
Ho avuto subito un calo di pressione, mi ricordo che mi fecero sedere vicino alla sua incubatrice, perché io non volevo assolutamente staccarmi da lei, piangevo disperata, pensavo che non ce l’avrebbe mai fatta ed invece piano piano e più i giorni passavano mi rendevo conto che le cose stavano andando per il verso giusto. Dopo 10 giorni dall’intervento ha cominciato a mangiare 3cc di latte, per noi era un grande progresso era come se ne fosse bevuto chissà quanto, dopo 15 giorni 5cc, poi 10cc, 15cc e così via. Ha preso il biberon solo dopo 20 giorni, la alimentavano con il sondino. Al ventesimo giorno di degenza la spostarono in reparto, ma sempre due ore al giorno potevamo vederla, e così da lì il 18 dicembre 2002, giusto un mese dall’intervento, siamo tornati a casa non più soli, io e mio marito, ma con FRANCESCA PIA. Ringrazio Dio per il dono che ci ha dato anche se stentato ma oggi resta solo un brutto ricordo da raccontare xchè Francesca Pia non ha avuto più nessun problema.