Più ci penso e più mi sale il terrore per l'induzione ma dentro di me sono quasi convinta che per la seconda volta da gennarina diventerò febbrarina.
Le avevo provate tutte (pulizie, scale, apermus, sesso), era rimasta l'ultima spiaggia: olio di ricino, con il primo parto funzionò.
La bottiglia è lì che mi guarda, ma non so perchè non ho il coraggio di prenderlo, inizio in modo soft spalmandomelo sulla pancia ma niente, allora sabato mattina 30 gennaio mi lancio: mezza boccia in un bicchiere di succo di arancia e già che ci sono ci metto pure un po' di cognac, un cocktail da brevettare

Chiedo a mio marito di andare a farci un giro da ikea e proprio lì incontro 2 mie amiche con cui condividevo casa all'università, erano 3 anni che non vedevo una e minimo 4 l'altra... non sapevano neppure fossi incinta, nel salutarci mi dicono, "vedrai che ti portiamo fortuna, massimo domani e avrai partorito!" ed io che penso... "see come no, mi mancavano solo le sibille!".

Dopo il giretto portiamo Gaia dai miei genitori e noi ne approfittiamo per andare a fare una passeggiata romantica (un freddo che si bela!) sul molo. Mi compro un sacchettino di soldini di liquirizia (da bambina li mangiavo sempre e mi era venuta voglia), ma fa troppo freddo e ce ne torniamo in auto a chiacchierare e fantastichiamo su come sarà la nostra bimba.

Verso le 18 dopo aver recuperato Gaia torniamo a casa.
Inizio a sentire dei dolorini, siamo indecisi se andare a cena fuori, ma preferisco una pizza take away.
Verso le 21 i dolorini sembrano aumentare, suggerisco di mettere a nanna Gaia e chiamare i nonni, alle 23 i nonni arrivano (con calma...) e Gaia ronfa, le contrazioni ci sono e mi sembrano anche ravvicinate.
Andiamo in ospedale, dilatata di 2 cm, sono i prodromi... uffi che stress, spero solo che non mi rimandino a casa...
Mi mettono un'ora sotto tracciato, da sola in una stanza io e quel macchinetto, le contrazioni le sento eccome... e che male! Vedendo il tracciato decidono di ricoverarmi però mi dicono che sarà una cosa lunga, alle 2 mi fanno l'epidurale e mi spediscono in camera dicendomi di dormire e di ripresentarmi in sala parto verso le 7.30 o prima se avessi sentito dolore insopportabile. Alle 4,30 sono in sala parto implorando il rabbocco dell'epidurale, l'ostetrica mi visita e sentenzia che sono a 5 cm ed in pieno travaglio

Alle 5.30 sono a dilatazione completa, mi rompono le membrane ed inizio la fase espulsiva...
speravo fosse una cosa rapida invece la bimba è grossa e ancora alta quindi spingo per + di 2 ore, alle 7 cambia il turno e arriva un ostetricO, giovane e pure caruccio, inizio ad urlare che voglio il cesareo, che non ce la faccio più, che me la devono tirare fuori in qualche modo, e non so quali altre diavolerie dico


A tutti quelli che entrano (infermieri, anestesisti, ginecologi) io continuo ad urlare che morirò di dolore e loro (tutti uomini!) mi ridono in faccia...

ore 7.50 cambio posizione: l'ostetrico mi fa mettere in piedi e poi seduta sui talloni... ohhhhhhhhhh molto meglio, ora la sento proprio che sta scendendo e lui mi propone di guardare con lo specchio o di sentire la testina che ormai è fuori... "no grazie, ti sembrerà strano ma IO ho una certa fretta che esca, procediamo x favore???" finalmente sento uscire la testa!!! mi sollevano di peso, l'ostetrico e mio marito e mi rischiaffano velocemente sul lettino, mi dicono di spingere piano piano.... seeeeeeeeeeee si vede che siete 2 uomini! come cavolo faccio a spingere piano piano quando ho già una palla da bowling che brucia da morire tra le gambe?????

ammazza se è piccola... mi avevano prospettato una bimba grande invece è uno scricciolo.
quando dico all'ostetrico "ma non doveva essere + di 4kg?? questa è piccolissima!" e lui "in effetti non mi sembra particolarmente enorme...!" ....
il marito clampa il cordone io l'attacco al seno e me la coccolo. poi la puliscono e la misurano... 4,220 KG!!!!!!!

Mi sono lacerata e sto perdendo sangue, urge ricamino, chiamano l'anestesista per rabbocco anestetico, mi fa la mia dose ma non è sufficiente, appena mi toccano salto dal lettino, altra dose + potente... e mi dice "ti faccio presente che tra anestetico e oppiacei hai talmente tanto stupefacente in corpo che saresti da spedire in comunità!"

poi finalmente mi lasciano sola con il marito e la nostra bimba.
come si chiama??? ci sono 2 nomi in ballo: Bianca e Giulia, a mio marito il primo non è mai piaciuto, tanto che mi ha sempre detto che solo se mi avesse visto davvero sofferente in sala parto mi avrebbe accontentata, quando ci chiedono "allora questa bimba come si chiama?" lui si gira verso me e dice "sceglilo tu il nome che ti piace!" noooooooo l'ho impietosito???? mi piacerebbe tantissimo chiamarla Bianca.... ma non ce la faccio, come posso dare a nostra figlia un nome che piace solo a me? e così dico "Giulia, nostra figlia si chiama Giulia".
Usciamo dalla sala parto e torniamo in camera, fuori c'è una tempesta di neve ed è tutto bianco.
Giulia è nata in una bianca domenica di gennaio e finalmente la nostra famiglia è completa.