o-°*La nascita in trasferta di Gaia*°-o
Inviato: 20 ago 2007, 9:50
Non ne potevo + ero a 41+1 e Gaia non si decideva a nascere, da gennarina era già diventata febbrarina
… ma un perché forse c’era… io ancora non avevo deciso dove partorire….
Mi davano della matta, in bilico tra l’ospedale della mia città (dove avevo già fatto la cartella, eco-falde, monitoraggi) e l’ospedale di Bologna dove al “toto-epidurale” ne avevo vinta una bella gratis … Inutile dire che tutti (tranne mio marito e la mia ginecologa!) mi scoraggiavano per Bologna, al corso pre-parto ero lo “zimbello” del gruppo, quella poco coraggiosa, ostetriche e compagne di pancia me ne hanno dette di tutti i colori contro l’analgesia… insomma alla fine mi ero quasi convinta di partorire nella mia città fino a quando non arriva domenica 4 febbraio…
Alla mattina vado a fare plin plin e noto delle perditine rosse, ho le contrazioni ogni 15 minuti, chiamo l’ostetrica che mi dice che dovrebbe essere il tappo e mi viene a visitare nel primo pomeriggio (a casa dei miei perché chiaramente non rinuncio al mega-pranzo domenicale con tutta la famiglia ), dilatata di 1 cm e inizio appianamento del collo, mi suggerisce di andare a passeggio in collina e di bere vin brule (i chiodi di garofano aumentano la produzione di ossitocina! ), con mio marito ci dirigiamo in collina ma non facciamo in tempo ad arrivare che iniziano le contrazioni sempre + forti, lo supplico di tornare a casa e per tutto il pomeriggio mi assiste con massaggi e borsa acqua calda… contrazioni regolari e dolorose ogni 5 minuti, arrivo alle 22 in questa condizione e richiamo l’ostetrica in preda a forti dolori, torna a visitarmi e sono dilatata sempre di 1 cm ma il collo sta sparendo… cavolo in 6 ore non mi sono dilatata per niente!!! La faccenda si fa lunga!!!
L’ostetrica manda mio marito a dormire e sta con me un paio di ore aiutandomi ad ogni contrazione e mi chiede: “hai deciso dove vai a partorire??” ed io “ancora no!!!” verso l’una mi dice “se vai a Bologna parti verso le 4 se vai qua fai in tempo domattina!”, se ne va e mi metto a letto, è l’una, alle 3 sveglio mio marito e gli dico “io ho troppo male, andiamo in ospedale! ” “quale????” “Non lo so!!!! Uno dei due!!!” Fortunatamente mio marito decide per me… prende l’autostrada per Bologna . Santo UOMO!!! Lo ringrazierò a vita!
Arriviamo a Bo e al ps la tipa dell'accettazione stava quasi dormendo perché la serata era piatta, quella notte non nasceva nessuno … tutti per me ed un’altra ragazza!!! Mi attaccano il monitoraggio dilatazione di 3 cm e collo utero scomparso… nel giro di pochi minuti mi portano in sala parto e arriva l’anestesista, l’altra ragazza ha il bimbo girato quindi cesareo, l’anestesista deve andare in sala operatoria mi dice “se vuoi l’epidurale te la devo fare ora…” Un miraggio…. “NO PROBLEM FAI PURE!!! ” Santa invenzione…. Sono quasi le 6 e il dolore scompare, mi faccio il travaglio in completo relax: sonnecchio, parlo con le ostetriche, infermiere, marito… una pacchia, ore 12.30 dilatazione completa ed inizia la tragedia…. Spingo, ma non spingo bene, anche perché posso stare solo sdraiata, nelle altre posizioni in corrispondenza delle contrazioni, cala il battito di Gaia, (non si è capito se stesse giocando con il cordone ombelicale o cosa, fatto sta che da sdraiata spingere è atroce
) Gaia nel frattempo si mette storta, mi fanno un'eco e me la raddrizzano a mano... dopo 2 ore di spinte la testa è scesa, si vede che è una morettina, ma non riesce ad uscire, io sono stremata, mio marito esce con l’ostetrica e la supplica di farmi il cesareo perchè non ce la faccio +, l’ostetrica lo infama di brutto, rientrano in sala parto con uno stuolo di medici ed infermieri tutti vestiti di verde e con le mascherine, al che penso che mi aprono
… invece 2 medici prendono una bella scaletta e mi saltano sulla pancia (manovra di Kristeller), l’ostetrica intanto mi fa una bella episiotomia… e con 2 spinte dei medici sulla mia pancia, la loro rottura del timpano da quanto gli ho urlato nelle orecchie….
Alle 14.50 del 5 febbraio ho sentito la mia pesciolina sgusciare fuori, e l’ho vista, ma prima ho visto le lacrime di mio marito che mi diceva “ce l’hai fatta, è nata!!!”
Io ancora in preda allo shock non mi rendo conto che è finalmente nata, ma mi si è subito aperto il cuore nel vedere quell’esserino che mi è stato appoggiato sulla pancia per pochi secondi, hanno tagliato il cordone e l’hanno portata nell’altra stanza… non l’ho sentita piangere… aiuto ero in preda al panico… l’ostetrica mi dice di stare calma perché ho una grossa emorragia e mi deve ricucire
… e mentre cuciva (un’ora e mezza di suture) continuava a dire “per fortuna che abbiamo tagliato altrimenti qua raccoglievamo i brandelli”… ma non mi importa niente di me, voglio solo sapere della mia bimba, come sta … perché non mi dicono niente e perché mio marito non torna???? Entra un’infermiera e le chiedo notizie e lei mi risponde che la bimba sta benissimo ed è già diventata la star del giorno
è in giro a farsi vedere perchè è una bella bambinona di 4,210 kg per 53 cm, HO FATTO UNA BIMBA DI + DI 4 KG??? Ma dove si nascondeva??? CAVOLO!! Te credo che non riusciva ad uscire….
L’ostetrica dice che non se l’aspettavano così grossa (avevo una pancia normalissima e in tutta la gravidanza ho messo su 7,5 kg!!)
Il momento + bello è stato quando finito il ricamino è tornato mio marito con la nostra Gaia,
la tutina troppo stretta per lei, non riusciva ad allacciarsi gli ultimi bottoni,
me la sono attaccata al seno e ho visto finalmente il suo visino, i suoi occhini (che per tutta quella ciccia non riusciva ad aprire!) e tutte le sue pieghine, le guanciotte a mò di cricetino con la scorta di cibo … un amore unico, il momento in cui ho trovato finalmente la pace, ho toccato il cielo con un dito e ho scoperto l’obiettivo della mia vita: diventare mamma… è nata Gaia, ma sono nata anche io…
Siamo una famiglia ora, è stato un parto lungo ma lo rifarei altre mille volte per avere tra le mie braccia questo batuffolo che mi scalda il cuore ogni volta che la bacio, la annuso, la stringo a me, ogni volta che riconosco in lei la mia bocca, il mio taglio degli occhi, il mento del suo papà: è la sintesi dell’amore tra me e mio marito, la cosa + straordinaria che una coppia possa creare.
Questa è VITA ed auguro a tutte le donne di riuscire a fare un’esperienza simile, perché mi mette tristezza pensare che molte vengano private, spesso purtroppo non per scelta loro, di questa immensa ed indescrivibile gioia ….

Mi davano della matta, in bilico tra l’ospedale della mia città (dove avevo già fatto la cartella, eco-falde, monitoraggi) e l’ospedale di Bologna dove al “toto-epidurale” ne avevo vinta una bella gratis … Inutile dire che tutti (tranne mio marito e la mia ginecologa!) mi scoraggiavano per Bologna, al corso pre-parto ero lo “zimbello” del gruppo, quella poco coraggiosa, ostetriche e compagne di pancia me ne hanno dette di tutti i colori contro l’analgesia… insomma alla fine mi ero quasi convinta di partorire nella mia città fino a quando non arriva domenica 4 febbraio…
Alla mattina vado a fare plin plin e noto delle perditine rosse, ho le contrazioni ogni 15 minuti, chiamo l’ostetrica che mi dice che dovrebbe essere il tappo e mi viene a visitare nel primo pomeriggio (a casa dei miei perché chiaramente non rinuncio al mega-pranzo domenicale con tutta la famiglia ), dilatata di 1 cm e inizio appianamento del collo, mi suggerisce di andare a passeggio in collina e di bere vin brule (i chiodi di garofano aumentano la produzione di ossitocina! ), con mio marito ci dirigiamo in collina ma non facciamo in tempo ad arrivare che iniziano le contrazioni sempre + forti, lo supplico di tornare a casa e per tutto il pomeriggio mi assiste con massaggi e borsa acqua calda… contrazioni regolari e dolorose ogni 5 minuti, arrivo alle 22 in questa condizione e richiamo l’ostetrica in preda a forti dolori, torna a visitarmi e sono dilatata sempre di 1 cm ma il collo sta sparendo… cavolo in 6 ore non mi sono dilatata per niente!!! La faccenda si fa lunga!!!
L’ostetrica manda mio marito a dormire e sta con me un paio di ore aiutandomi ad ogni contrazione e mi chiede: “hai deciso dove vai a partorire??” ed io “ancora no!!!” verso l’una mi dice “se vai a Bologna parti verso le 4 se vai qua fai in tempo domattina!”, se ne va e mi metto a letto, è l’una, alle 3 sveglio mio marito e gli dico “io ho troppo male, andiamo in ospedale! ” “quale????” “Non lo so!!!! Uno dei due!!!” Fortunatamente mio marito decide per me… prende l’autostrada per Bologna . Santo UOMO!!! Lo ringrazierò a vita!
Arriviamo a Bo e al ps la tipa dell'accettazione stava quasi dormendo perché la serata era piatta, quella notte non nasceva nessuno … tutti per me ed un’altra ragazza!!! Mi attaccano il monitoraggio dilatazione di 3 cm e collo utero scomparso… nel giro di pochi minuti mi portano in sala parto e arriva l’anestesista, l’altra ragazza ha il bimbo girato quindi cesareo, l’anestesista deve andare in sala operatoria mi dice “se vuoi l’epidurale te la devo fare ora…” Un miraggio…. “NO PROBLEM FAI PURE!!! ” Santa invenzione…. Sono quasi le 6 e il dolore scompare, mi faccio il travaglio in completo relax: sonnecchio, parlo con le ostetriche, infermiere, marito… una pacchia, ore 12.30 dilatazione completa ed inizia la tragedia…. Spingo, ma non spingo bene, anche perché posso stare solo sdraiata, nelle altre posizioni in corrispondenza delle contrazioni, cala il battito di Gaia, (non si è capito se stesse giocando con il cordone ombelicale o cosa, fatto sta che da sdraiata spingere è atroce




Io ancora in preda allo shock non mi rendo conto che è finalmente nata, ma mi si è subito aperto il cuore nel vedere quell’esserino che mi è stato appoggiato sulla pancia per pochi secondi, hanno tagliato il cordone e l’hanno portata nell’altra stanza… non l’ho sentita piangere… aiuto ero in preda al panico… l’ostetrica mi dice di stare calma perché ho una grossa emorragia e mi deve ricucire


L’ostetrica dice che non se l’aspettavano così grossa (avevo una pancia normalissima e in tutta la gravidanza ho messo su 7,5 kg!!)
Il momento + bello è stato quando finito il ricamino è tornato mio marito con la nostra Gaia,


Siamo una famiglia ora, è stato un parto lungo ma lo rifarei altre mille volte per avere tra le mie braccia questo batuffolo che mi scalda il cuore ogni volta che la bacio, la annuso, la stringo a me, ogni volta che riconosco in lei la mia bocca, il mio taglio degli occhi, il mento del suo papà: è la sintesi dell’amore tra me e mio marito, la cosa + straordinaria che una coppia possa creare.
Questa è VITA ed auguro a tutte le donne di riuscire a fare un’esperienza simile, perché mi mette tristezza pensare che molte vengano private, spesso purtroppo non per scelta loro, di questa immensa ed indescrivibile gioia ….
