Viola Sofia -14.7.09
Inviato: 23 ott 2009, 15:03
Correva l’anno 2009 di un 14 luglio qualsiasi …e sicuramente tu non avevi voglia di uscire…ma una mamma impaziente tanto ha fatto che ti ha convinto a farlo. Non avevi nemmeno finito le tue 40 settimane… ma andiamo con ordine.
Lunedì 13 nel primo pomeriggio avverto qualche contrazione fastidiosa. Niente di importante ma sufficiente per prestarvi la dovuta attenzione. Riposo e la giornata finisce tranquilla con sporadiche contrazioni. Alle 3 mi sveglio e mi sembrano più importanti e abbastanza ravvicinate, tanto da decidere per l’ospedale. Questa volta volevo fare l’epidurale, e poichè con Greta sono arrivata di 7 cm tranquilla volevo essere certa di arrivare per tempo… sono arrivata così per tempo che alla visita ero di soli 2 cm di dilatazione con contrazioni pari a 0: “Signora torni pure a casa c’è tempo”. Forse son stata un po’ precipitosa. Esattamente come accadde per Greta però (anche con lei al primo giro venni rispedita a casa) appena messo piede in strada aumentano i dolori…ovvio che il mio pensiero è stato…ok nel giro di 12 ore partorisco, allora avevo ragione io! Camminando malamente (una elefante cui han mozzato un piede avrebbe camminato con più eleganza) porto Greta a scuola con papà che decide di stare con noi tutto il giorno. Torniamo a casa e non c’è verso di dormire….eppure i dolori piano piano vanno diminuendo… ma come?? Io “devo” partorire oggi! Il caso vuole che la ginecologa che ci ha seguite nei 9 mesi mi manda un messaggio per sapere come va. Le spiego la situazione e mi invita a fare un giretto in studio per dare un’occhiata. Non me lo faccio dire due volte. L’occhiata è stata un visita che sentenzia “dilatazione a 4 cm vai in H e vedrai che ti danno un aiuto”…ma il primo aiuto è stato il suo…che male mi ha fatto! Eseguo alla lettera, non vedevo l’ora di conoscerti e ormai mi ero messa in testa che saresti dovuta nascere. In H trovo la gentilissima (
) ginecologa che prima mi cazzia perché non dovevo andare dalla mia ginecologa, poi mi cazzia perché non dovevo tornare lì visto che secondo lei il travaglio non è iniziato e i dolori che ormai sento forti son dovuti all’ultimo controllo e terzo mi cazzia perchè non ho mangiato nulla e non vi sono movimenti fetali. Io non capisco più nulla…con il primo parto mi è parso tutto facile ora non riconosco nemmeno le contrazioni (cosa non fa fare l’impazienza). In quel momento benché la macchina non rivelasse in effetti dei gran picchi io percepivo proprio dolori forti … mah! Comunque mi trattengono a causa della mancanza dei Tuoi movimenti (ma io da quel punto di vista ero tranquilla: di giorno ti sei sempre mossa poco) e decidono di darmi un aiuto. Vado in camera (questa volta ha il bagno
) dove trovo due ragazze carinissime coi loro pupetti nuovi tanto carini. Clistere di rito (
) e via in sala parto. Nel corridoio una contrazione mi sconquassa in due e cado in ginocchio… lì mi cazzia papà dicendomi che sono troppo teatrale (un giorno capirai quanto può esserlo lui per un mal di gola…). Più o meno ora sono le 16.30. In sala parto io ho proprio male. Guardo la macchina che registra le contrazioni con terrore ogni volta che si rialza… non sto affrontando il Tuo arrivo nel migliore dei modi. Ho paura. Una paura che l’inesperienza del primo parto non mi aveva fatto vivere, e che aumenta ad ogni contrazione. Ho proprio paura del dolore, perché so che a ogni contrazione sarà più forte. Papà e ostetriche cercano di calmarmi, mi aiutano a respirare, a trattenere le lacrime, ma io ho sempre più paura…non so quanto durerà. Mettiamo gli U2 che sono una degna colonna sonora per venire al mondo, mangio caramelle nella speranza di addolcire il momento, ma tutto poco fa! Alle 5.30 mi visita e sono di 6 cm… solo 2 cm da mezzogiorno…l’ostetrica rompe il sacco… ricordandomi che ho già fatto più della metà del percorso… e io penso che altre 3 ore così non le posso sopportare…i dolori aumentano e son sempre più vicini e io ormai piango e piango… non volevo urlare cercavo di restare composta… papà mi massaggia la schiena ma io non so più come mettermi per non sentire più male… alle 6 decidono di farmi una fiala di ossitocina… e mi chiedono come va… alla mia risposta “mi sento morbida” l’ostetrica sorridendo mi dice che questa non l’aveva mai sentita… pochi minuti dopo io devo spingere…e lo strillo! E’ impressionante come nel giro di pochissimo io abbia avvertito questa sensazione irrefrenabile… le ostetriche non erano pronte. Il letto non era pronto ma io devo spingere e benché mi chiedessero di non farlo io ho cominciato a farlo. Ancora rivedo gli eventi, il caos attorno a me: io che spingevo mentre le ostetriche strillavano “la signora deve partorire venite qui” la ginecologa (miss simpatia che mi cazziò alla visita) immobile sullo stipite della porta che osservava le ostetriche smontare, correre e rimontare il letto con le staffe, io un po’ spaventata per questa situazione concitata ma intanto spingo … infine “brava così ecco la testa” e splaf (molto onomatopeico) ore 18.24 sei uscita strillando! Ora la sensazione di averti tutta calda sul mio petto è ben vivida nella mia mente. Il visino rivolto verso il mio, la calma immediata del sentirti tra le mie braccia…il flash…sei identica a tua sorella e il desiderio di avervi entrambe su di me.
Sei nata nella stessa sala in cui è nata Greta, e per brutta che sia mi accompagna spesso l’immagine di quel luogo magico che Voi avete animato per Noi.
Lunedì 13 nel primo pomeriggio avverto qualche contrazione fastidiosa. Niente di importante ma sufficiente per prestarvi la dovuta attenzione. Riposo e la giornata finisce tranquilla con sporadiche contrazioni. Alle 3 mi sveglio e mi sembrano più importanti e abbastanza ravvicinate, tanto da decidere per l’ospedale. Questa volta volevo fare l’epidurale, e poichè con Greta sono arrivata di 7 cm tranquilla volevo essere certa di arrivare per tempo… sono arrivata così per tempo che alla visita ero di soli 2 cm di dilatazione con contrazioni pari a 0: “Signora torni pure a casa c’è tempo”. Forse son stata un po’ precipitosa. Esattamente come accadde per Greta però (anche con lei al primo giro venni rispedita a casa) appena messo piede in strada aumentano i dolori…ovvio che il mio pensiero è stato…ok nel giro di 12 ore partorisco, allora avevo ragione io! Camminando malamente (una elefante cui han mozzato un piede avrebbe camminato con più eleganza) porto Greta a scuola con papà che decide di stare con noi tutto il giorno. Torniamo a casa e non c’è verso di dormire….eppure i dolori piano piano vanno diminuendo… ma come?? Io “devo” partorire oggi! Il caso vuole che la ginecologa che ci ha seguite nei 9 mesi mi manda un messaggio per sapere come va. Le spiego la situazione e mi invita a fare un giretto in studio per dare un’occhiata. Non me lo faccio dire due volte. L’occhiata è stata un visita che sentenzia “dilatazione a 4 cm vai in H e vedrai che ti danno un aiuto”…ma il primo aiuto è stato il suo…che male mi ha fatto! Eseguo alla lettera, non vedevo l’ora di conoscerti e ormai mi ero messa in testa che saresti dovuta nascere. In H trovo la gentilissima (



Sei nata nella stessa sala in cui è nata Greta, e per brutta che sia mi accompagna spesso l’immagine di quel luogo magico che Voi avete animato per Noi.