Dopo tanti mesi d’attesa si avvicina la dpp, so di avere una gestazione piuttosto “lunga” il primogenito è nato a 41+3 ad un passo dall’induzione, dopo un interminabile attesa, ma stavolta la dpp è 11 Settembre e sin dalla prima ecografia ho sperato che non nascesse in quel giorno solo per non sentire il paragone della tragedia delle Torri Gemelle.
Ma torniamo a noi, è il 7 Settembre, domenica, io Fabio e Mattia ci svegliamo alle otto, non abbiamo grossi programmi per la giornata, una tranquilla domenica di sole, facciamo colazione e subito avverto qualche contrazione, preparatorie mi dico….intanto avviso Fabio che premuroso propone al piccolo di uscire e mi lasciano sola a casa, all’inizio sto nel letto indolenzita, poi mi do uno scossone, mi faccio una doccia bollente e intanto pulisco le pareti con l’anticalcare,ma nulla le contrazioni rimangono irregolari e distanti tra loro, mi accorgo però di aver perso molto muco e mi chiedo se sia il tappo?!
Passa anche tutto il pomeriggio, io esco, corro dietro a Mattia che gira qui sotto in bicicletta, ma tutto rimane com’è..
La sera mia mamma ci invita a cena, le contrazioni iniziano ad avvicinarsi un pochino e decido di lasciare lì Mattia a dormire, non so come passerò la notte!!
Io e Fabio torniamo a casa e ci concediamo un film in dvd, nel frattempo altra doccia bollente (si sa mai no?) e preparo la lavatrice.
Mentre guardiamo il film (ovviamente di paura, niente di romantico) annoto sul mio blocco le mie contrazioni, sempre troppo irregolari per essere quelle giuste, 6 minuti – 5- 7 - 4 , mah!!!
Fabio quando legge ogni 5 minuti mi chiede se non è il caso di mettersi in macchina e io rispondo che devo stendere e appena finisce la lavatrice si va….e così ho fatto, sistemato le ultime cose di casa, steso e via in ospedale…non prima di aver sentito la mia amichetta Cillina

In pronto soccorso mi visitano e la ginecologa con aria soddisfatta dice “si va direttamente in sala parto”

L’ostetrica dice alle ragazze della nursery “tra un paio di ore al massimo vi porto una bimba” e io tra me e me dico CONVINTA LEI!!!!

Poi faccio caso che è la stessa che ha fatto nascere trenta mesi fa Mattia.
È mezzanotte ed entriamo in sala parto, per prima cosa chiedo a Fabio di mettere il cd di Vasco nel lettore, non può mancare il mio mito in questo giorno speciale, l’ostetrica mi mette il monitoraggio, mi sdraio sul lettino e mi rompe le acque, i dolori aumentano d’intensità e io chiedo di fare il travaglio in piedi perché mi sembra di stare meglio..
Diciamo che l’ostetrica aveva un tantino fretta, mi mette l’ossitocina su 25 gocce e ho contrazioni ogni minuto, mi sembra di non avere nemmeno il tempo di respirare…intanto arriva anche la ginecologa, secondo lei infatti 25 gocce erano troppe e le contrazioni troppo ravvicinate, mette su 8 gocce. Le contrazioni tornano un po’ lontane una dall’altra, non ricordo quanti minuti ma so che avevo il tempo di rilassarmi un pochino, ecco a sto punto l’ostetrica che non contenta dice “così non andiamo più a casa!!!!” e rialza di nuovo le gocce sul 25 caspiterinaaaaaa queste due “giocano” con le mie contrazioni

La ginecologa mi chiede di sdraiarmi per controllare la dilatazione è passata un oretta nel frattempo ma la piccola non è ancora incanalata, non vuole scendere e quindi mi fa mettere sul fianco sinistro e con una gamba sull’alzatina del lettiino ginecologico, dopo circa una mezzoretta così mi chiede se sento l’esigenza di spingere durante la contrazione, io non sento assolutamente questa esigenza ma le rispondo di si (non so poi nemmeno il perché di questa cosa) mi rivisita e dice dilatata di nove cm e mezzo, se ti va prova a spingere, io faccio una smorfietta con il muso e lei mi chiede se quella era una spinta

Subito ci dicono che ha 4 giri di cordone al collo e io mi spavento anche perché non la sento piangere e ancora non la vedo…ma subito mi tranquillizzano, è tutto ok è una bella bambina, finalmente piange e il mio cuore si apre, la amo già follemente, me la appoggiano al petto mentre spingo per la placenta. Chiedo di poterla attaccare subito al seno e così faccio, che voracità, la piccola ciuccia avidamente e io guardo il mio secondo capolavoro, è perfetta, nasino, occhietti, boccuccia, certo si sa che appena nati non sono proprio belli eh, ma io da mamma già innamorata la vedevo stupenda!
L’amore per lei è aumentato giorno dopo giorno ed ora grazie al mio compagno e ai miei due gioiellini mi sento una donna realizzata.
