Dal 7° mese lamia ginecologa, incina anche lei di 7 mesi


Cado completamente dalle nuvole, non l'avevo proprio considerato il cesareo, nemmeno minimamente mi ha mai sfiorato l'idea. Tremo tutta e sento che non lo voglio il cesareo, per nessun motivo al mondo. Non lo voglio, ma lo farò, devo farlo, questo mi dice la ragione. Mio marito va a casa per portarmi la valigia, già prontissima nella cameretta di Giugi. Passo la notte insonne, con il monitoraggio, non c'è il posto libero e sono nella saletta vicino a sala parto con una ragazza in travaglio. La mattina sono distrutta, non ho chiuso un occhio. Chiamo la mia gine per sapere se il cesareo è veramente indispensabile, mi risponde di si. Devo fidarmi dei medici e tranquilizzarmi, andrà tutto bene.
Arriva il mio marito che voleva assistere al parto, il gine di turno non lo vuole di mezzo. Mi metto a piangere, lo voglio vicino. Un infermiera dolcissima mi rade sotto facendomi malissimo. Arriva una ragazza di 5 mesi in travaglio, piange disperata. Mi sento sempre più stordita. Mi portano in sala operatoria, sto male ma i medicio si scambiano le battute, li odio.
Devono farmi la spinale, l'anestesista tocca un nervo, sento una scossa nel lato sinistro di tutto il mio corpo, come una saetta. Mi spavento, voglio mio marito e mi metto di nuovo a piangere. L'anestesista si giustifica dicendo che la colpa era mia, a me non importa niente, ma vorrei vicino mio marito. Sto ancora piangendo quando l'anestesista si avvicina al mio viso dicendo che ora mi sentirò meglio perchè mi ha dato un calmante. Io NON LO VOLEVO un calmante, volevo essere presente quando nasceva mio figlio, volevo sentire il suo primo vagito. Non lo sentirò, torno in me per un nanosecondo, quando sento qualcosa di incredibilmente morbido sfiorarmi il viso. Sono capelli di Giorgio, già lavato e in fasce. Riesco solo a pensare "Dio, quanto sei morbido"...
Mi risveglerò molto più tardi con mio marito vicino, mi portano subito Giugi per attaccarlo. E' bellissimo e pieno di capelli neri stirati di biondo chiarissimo.
Ci ho messo tanto tempo per accettare il parto come è andato, però ora sono felice, lui sta bene, e solo questo è importante...