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Prima, durante e dopo la gravidanza
8 DICEMBRE 2008: E' NATA ALICE. GENITORI SI DIVENTA...
- Micky78
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8 DICEMBRE 2008: E' NATA ALICE. GENITORI SI DIVENTA...
Alice è arrivata mentre stavamo organizzando il nostro matrimonio (5 luglio 2008). Non pensavamo sarebbe arrivata così in fretta, un regalo bellissimo ed inaspettato per le nozze.
Dunque è cominciato tutto il 25 marzo, con un test comprato d’istinto al ritorno a casa dal lavoro.
Alice c’era o meglio c’era un piccolo alieno. Il dottore che ci seguirà è stato scelto per caso e a me piace affidarmi al caso, perché mi ha sempre dato belle sorprese. E così è stato. Ho adorato il mio medico e ora mi manca tanto non poterlo rivedere una volta al mese.
La mia gravidanza è stata fantastica, direi meravigliosa. Avevo una grinta non indifferente e mi sentivo molto forte con questa creatura che stava crescendo dentro di me. Ho organizzato il matrimonio e lavorato tantissimo, fatto un viaggio di 1000 km, preso l’aereo e fatto il viaggio di nozze e tantissime altre cose. Mi sono fermata il 24 ottobre, ultimo giorno di lavoro.
Alice sarebbe dovuta arrivare il 27 novembre. I giorni passavano ma niente. Cominciano i monitoraggi e il mio umore comincia a scendere, grazie anche a tutti quelli che mi hanno chiamato anche un giorno sì e un giorno no per sapere a che punto ero. Il 1° dicembre cominciano le contrazioni preparatorie, la sera. Il 4 dicembre cominciano ad intensificarsi di notte, ma sempre una ogni ora. Così per due notti e il 6 dicembre mi ricoverano per induzione. Alle 11.30 del 7 dicembre con le mie gambine vado in sala parto e inizia l’induzione. Ci arrivo con 3 notti insonni e con un thè e due fette biscottate nello stomaco.
Avendo contrazioni da giorni e 1 cm di dilatazione, si parte subito con l’ossitocina. Mi affianca Barbara, il mio angelo, una giovane osterica carina e dolcissima. Ma non sarà lei a stare con me fino alla fine purtroppo… Riesco ad andare al bagno da sola, con le contrazioni irregolari e per niente giuste, durano troppo poco. Mi rompono il sacco a 4 cm di dilatazione e lì cominciano i dolori.
Ad un certo punto Alice soffre ad ogni contrazione, il suo battito scende. Non è messa nella posizione giusta e non spinge sul collo dell’utero. Mi fanno girare sul fianco sinistro e io smetto di vedere monitoraggio ed orario. Rimango in quella posizione fino alle spinte, non vi dico che dolore e che strazio.
Finalmente ho una flebo di glucosio, io sono stanchissima e affamata, Alice ha il singhiozzo, ovvero ha fame e si sta bevendo il liquido amniotico.
Cambio turno. Via ostetrica e medico che mi hanno seguito fino a quel momento. Sono le 8 di sera. Mi sento morire. Le contrazioni continuano ad essere irregolari, non le sento e non ho il premito nonostante sia arrivata a 10 cm. Iniziano a farmi spingere anche se non sento le contrazioni. Mi bombardano di ossitocina, inizio a non capire più niente, ad essere stanchissima. Mi dicono che entro mezzanotte Alice deve nascere.
Morale della favola, mi fanno spingere, io non sento le contrazioni e nella posizione in cui sono non riesco a spingere, ho l’ago cannula sul polso e devo tenermi alle maniglie tirandole (e non ci riesco con quel cavolo di ago!!!), non sento le gambe, mi fanno malissimo, sono debole. Mi fanno mettere in piedi e io cado per terra sulle ginocchia e poi quasi stramazzo a terra quando mi fanno rimettere sul lettino. Faccio le ultime spinte (sono passate due ore) su un fianco, senza forze. Inizio a piangere e la nuova ostetrica mi dice che non devo perdere il controllo. Sarà un po’ dura nei miei confronti e io non riesco a regire più di tanto, se non per due tentativi di spinta, ma con scarso risultato. Mi fanno anche la manovra due volte, ma nulla… A quel punto imploro il cesareo, sono stremata. Per la prima volta nella mia vita mi manca ogni forza. E dire che non mi fermo mai, ho forze da vendere, anche in gravidanza non mi sono risparmiata, ho montato mobili, ho pulito tutta la casa al 8° mese, ho lavorato duramente fino alla fine dell’8° mese, ho preso i mezzi per muovermi fino alla fine. Eppure in questa occasione mollo tutto.
Massimo, mio marito, che mi è stato accanto tutto il tempo, vede la mia faccia quando imploro il cesareo e corre fuori a chiamare le ostetriche e i dottori per farmi fare questo benedetto cesareo. Una dottoressa finalmente entra e mi dice “dato che non spinge bene, faremo il cesareo”. Io mi sento morire dentro. Sono completamente smarrita a quella frase. Io sono inadeguata e non sono riuscita a far nascere mia figlia.
Mi cercano la nuova vena per la flebo e non la trovano (risultato, ematoma gigante e doloroso sulla mano sinistra). Mi radono mentre ho le contrazioni fortissime. Mi portano in sala operatoria e mi danno un tranquillante. Mi fanno togliere il reggiseno, i 5 orecchini e la collanina mente ho le contrazioni. Non vi dico che strazio… Mi mettono le calze antitrombosi, mi legano e si inizia.
Io ritorno finalmente lucida, mi guardo intorno e chiedo cosa sta succedendo, come mai sento un dolore in un certo punto. Voglio sapere tutto. L’anestesista mi coccola e mi accarezza la faccia, vedo il battito del mio cuore ed è regolare. Sento che muovono qualcosa e le dottoresse dicono “urka, ma quanto è grande!?!?!”, sento un pianto ed è nata, ma io non capisco niente, sono solo contenta che sia quasi tutto finito, perché non ce la facevo proprio più. E’ l’8 dicembre ed è l’1.53.
Me la avvicinano e ha tantissimi capelli. E’ ancora tutta sporca e ha gli occhietti chiusi e gonfi. Non me la immaginavo così…
Intanto cominciano le operazioni di ricucitura e torna un’infermiera dicendo che pesa 3,975 kg!!! Poi riportano la mia Alice da me e me l’avvicinano alla faccia, io la annuso, poi guardo la puericultrice e la riconosco! Le dico: “Ciao Silvia, sono Michela, ti ricordi di me? Giocavamo insieme a pallavolo più di 10 anni fa!!!”. Incredibile!!! Ci incontriamo nuovamente in sala operatoria in uno dei giorni più belli della mia vita.
Finalmente è finita, mi portano fuori in osservazione e c’è Max che mi aspetta, io piango, gli chiedo se ha visto la bimba, se sta bene, se è sana. Mi dice che sta benissimo e che è grandissima, che è stato con lei quando le hanno fatto il bagnetto e che l’ha tenuta in braccio un pochetto prima che la mettessero in culletta termica. Riprendo finalmente tutte le forze. E’ finita finalmente. Non ne potevo più. La tensione accumulata nell’ultimo mese, il ritardo del suo arrivo, le notti insonni prima del ricovero, l’induzione ed infine la batosta di quelle parole. Max mi confessa che i miei genitori sono stati dalle 18 fino alle 2 di notte ad aspettare fuori. Io mi sento morire. La sala parto è accanto al pianerottolo dove erano loro!!! Avranno sentito tutte le mie urla disperate.
Nelle due ore di osservazione cominciano i lati belli del parto.
Max ha il telefono scarico, lo attacca alla presa della corrente e salta la luce in mezzo reparto!!! Non vi dico l’infermiera come si è arrabbiata, già mi odiava perché non le ho dato ascolto quando tentava di convincermi a spingere ancora…
Vicino a me c’è una ragazza. Ha dato alla luce la sua piccola 20 minuti prima di me e facciamo conoscenza. Iniziamo a parlare e scopriamo che siamo nella stanza insieme!!! Siamo già in sintonia. Il suo compagno deve andare e Max inizia ad aiutate me e lei in tutto. Che bello!!! Poi ci portano in stanza alle 5 del mattino, sono sul lettino e vedo che nella notte in reparto hanno fatto le decorazioni natalizie. Ancora mi vien da pianagere… C’è l’albero con le luci, il presepe e una decorazione sulla porta di ogni stanza. E’ bellissimo e io sono felicissima cha la mia bimba sia nata vicino al Natale! Rivedo l’altra mia compagna di stanza e inziano i giorni più belli della mia vita…
Con le mie compagne di stanza e i rispettivi compagni siamo subito in sintonia, iniziamo ad aiutarci una con l’altra (loro aiutano soprattutto me che sono ferma a letto con flebo e catere), a ridere e ad aiutarci per i piccoli drammi, come il latte che non c’è, i capezzoli che fanno male, la montata che arriva e le tette che esplodono. Piangiamo e ci aiutiamo. E pensare che non ci conosciamo per niente!
Sembriamo 3 ragazzine in gita scolastica, non abbiamo inibizioni e soprattutto non ci formalizziamo per mutande di rete, assorbenti giganti, tette al vento!!! E’ bellissimo e questo mi ha aiutata molto!
Mi riportano la bimba alle 6 del mattino e vi dico che non è stato subito amore. Ero stanchissima e non dormivo oramai da 4 giorni, non capivo più niente ed ero piena di rimorsi di coscienza per non avercela fatta. Mi sono innamorata di lei piano piano, giorno per giorno, conquista dopo conquista.
Il “soggiorno” in ospedale è stato bellissimo e ho conosciuto persone bellissime. Siamo state coccolate dalle infermiere, dalle ostetriche, dai medici, i pediatri e le puericultrici. Siamo state servite e riverite per i pasti, per le pulizie, per i cambi letto, meglio di una vacanza!!! Le ostetriche che passavano a controllarci 3 volte al giorno sono state carinissime e qui una di loro mi ha detto, quando le ho raccontato il parto, di non pensare nemmeno che non ce l’ho fatta io. La bambina non si è impegnata punto e basta. Lì è cominciata la mia risalita dell’umore, forutanamente. Il cesareo non mi ha aiutata, stare a letto ferma era demoralizzante. Non avevo latte e la mia cucciola era affamatissima.
Il 3° giorno dalla nascita lei piangeva in continuazione e io non sapevo come consolarla non avendo latte. Piango e appare un altro angelo. E’ Chiara. Chiara ha fatto il travaglio in pianerottolo e mi dice che mia madre le è stata vicina tutto il tempo aiutandola! L’ha incitata e tirata su di morale (solo come mia madre sa fare, una donna di ferro e indistruttibile). Chiara mi vede piangere e mi dice di non buttarmi giù, che anche il suo piccino ha pianto tanto e lei non ha ancora latte, di non disperare e di non abbattermi. La soluzione c’è ed è il glucosio. Ma perché non ce l’hanno mai detto??? Grazie Chiara!!!
Torniamo al nido, le danno il glucosio e Alice si addormenta! E io smetto di piangere.
Il giorno dopo, il 4°, Alice ha avuto ancora un calo, siamo al 10% e deve riprendere. La puericultrice passa il pomeriggio e mi dice che devono pesarla e decidere, ma finalmente c’è il latte!!! Allora mi dice di andare al nido e provare con la doppia pesata! Evvai!!! Dai che si ricomincia!!!
Facciamo la doppia pesata e Alice si beve 45 grammi di latte!!! Allora il giorno dopo ci dimetteranno!
Ed è così che scopro il nido finalmente e la sua attività. Il nido è un posto fantastico. C’è l’albero e il presepe e la sera per far tranquillizzare i bambini mettono le musichette di Natale. Io piango quando entro per la felicità. La felicità della nascita della mia bimba, la felicità che finalmente prende il latte e cresce, la felicità di essere mamma e di esserlo sotto Natale.
Non sono nata mamma quando ho scoperto di essere incinta, sto diventando mamma ogni giorno che passa, piano piano, grazie ad ogni piccola conquista della mia bimba. Fortunatamente c’è il latte e questo è il nostro modo per entrare in contatto, conoscerci e amarci.
Ho capito che Alice era mia ed era stata 9 mesi nella mia pancia quando si è attaccata al mio seno e ha cominciato a mangiare e me lo dimostra quando, dopo il ruttino, si sposta verso il mio metto e si addormenta sul mio cuore e al suo battere. E quando si addormenta subito quando le sto accanto.
E’ stata veramente dura, ma ce l’abbiamo fatta e alla grande. Vero, piccolina mia?
Dunque è cominciato tutto il 25 marzo, con un test comprato d’istinto al ritorno a casa dal lavoro.
Alice c’era o meglio c’era un piccolo alieno. Il dottore che ci seguirà è stato scelto per caso e a me piace affidarmi al caso, perché mi ha sempre dato belle sorprese. E così è stato. Ho adorato il mio medico e ora mi manca tanto non poterlo rivedere una volta al mese.
La mia gravidanza è stata fantastica, direi meravigliosa. Avevo una grinta non indifferente e mi sentivo molto forte con questa creatura che stava crescendo dentro di me. Ho organizzato il matrimonio e lavorato tantissimo, fatto un viaggio di 1000 km, preso l’aereo e fatto il viaggio di nozze e tantissime altre cose. Mi sono fermata il 24 ottobre, ultimo giorno di lavoro.
Alice sarebbe dovuta arrivare il 27 novembre. I giorni passavano ma niente. Cominciano i monitoraggi e il mio umore comincia a scendere, grazie anche a tutti quelli che mi hanno chiamato anche un giorno sì e un giorno no per sapere a che punto ero. Il 1° dicembre cominciano le contrazioni preparatorie, la sera. Il 4 dicembre cominciano ad intensificarsi di notte, ma sempre una ogni ora. Così per due notti e il 6 dicembre mi ricoverano per induzione. Alle 11.30 del 7 dicembre con le mie gambine vado in sala parto e inizia l’induzione. Ci arrivo con 3 notti insonni e con un thè e due fette biscottate nello stomaco.
Avendo contrazioni da giorni e 1 cm di dilatazione, si parte subito con l’ossitocina. Mi affianca Barbara, il mio angelo, una giovane osterica carina e dolcissima. Ma non sarà lei a stare con me fino alla fine purtroppo… Riesco ad andare al bagno da sola, con le contrazioni irregolari e per niente giuste, durano troppo poco. Mi rompono il sacco a 4 cm di dilatazione e lì cominciano i dolori.
Ad un certo punto Alice soffre ad ogni contrazione, il suo battito scende. Non è messa nella posizione giusta e non spinge sul collo dell’utero. Mi fanno girare sul fianco sinistro e io smetto di vedere monitoraggio ed orario. Rimango in quella posizione fino alle spinte, non vi dico che dolore e che strazio.
Finalmente ho una flebo di glucosio, io sono stanchissima e affamata, Alice ha il singhiozzo, ovvero ha fame e si sta bevendo il liquido amniotico.
Cambio turno. Via ostetrica e medico che mi hanno seguito fino a quel momento. Sono le 8 di sera. Mi sento morire. Le contrazioni continuano ad essere irregolari, non le sento e non ho il premito nonostante sia arrivata a 10 cm. Iniziano a farmi spingere anche se non sento le contrazioni. Mi bombardano di ossitocina, inizio a non capire più niente, ad essere stanchissima. Mi dicono che entro mezzanotte Alice deve nascere.
Morale della favola, mi fanno spingere, io non sento le contrazioni e nella posizione in cui sono non riesco a spingere, ho l’ago cannula sul polso e devo tenermi alle maniglie tirandole (e non ci riesco con quel cavolo di ago!!!), non sento le gambe, mi fanno malissimo, sono debole. Mi fanno mettere in piedi e io cado per terra sulle ginocchia e poi quasi stramazzo a terra quando mi fanno rimettere sul lettino. Faccio le ultime spinte (sono passate due ore) su un fianco, senza forze. Inizio a piangere e la nuova ostetrica mi dice che non devo perdere il controllo. Sarà un po’ dura nei miei confronti e io non riesco a regire più di tanto, se non per due tentativi di spinta, ma con scarso risultato. Mi fanno anche la manovra due volte, ma nulla… A quel punto imploro il cesareo, sono stremata. Per la prima volta nella mia vita mi manca ogni forza. E dire che non mi fermo mai, ho forze da vendere, anche in gravidanza non mi sono risparmiata, ho montato mobili, ho pulito tutta la casa al 8° mese, ho lavorato duramente fino alla fine dell’8° mese, ho preso i mezzi per muovermi fino alla fine. Eppure in questa occasione mollo tutto.
Massimo, mio marito, che mi è stato accanto tutto il tempo, vede la mia faccia quando imploro il cesareo e corre fuori a chiamare le ostetriche e i dottori per farmi fare questo benedetto cesareo. Una dottoressa finalmente entra e mi dice “dato che non spinge bene, faremo il cesareo”. Io mi sento morire dentro. Sono completamente smarrita a quella frase. Io sono inadeguata e non sono riuscita a far nascere mia figlia.
Mi cercano la nuova vena per la flebo e non la trovano (risultato, ematoma gigante e doloroso sulla mano sinistra). Mi radono mentre ho le contrazioni fortissime. Mi portano in sala operatoria e mi danno un tranquillante. Mi fanno togliere il reggiseno, i 5 orecchini e la collanina mente ho le contrazioni. Non vi dico che strazio… Mi mettono le calze antitrombosi, mi legano e si inizia.
Io ritorno finalmente lucida, mi guardo intorno e chiedo cosa sta succedendo, come mai sento un dolore in un certo punto. Voglio sapere tutto. L’anestesista mi coccola e mi accarezza la faccia, vedo il battito del mio cuore ed è regolare. Sento che muovono qualcosa e le dottoresse dicono “urka, ma quanto è grande!?!?!”, sento un pianto ed è nata, ma io non capisco niente, sono solo contenta che sia quasi tutto finito, perché non ce la facevo proprio più. E’ l’8 dicembre ed è l’1.53.
Me la avvicinano e ha tantissimi capelli. E’ ancora tutta sporca e ha gli occhietti chiusi e gonfi. Non me la immaginavo così…
Intanto cominciano le operazioni di ricucitura e torna un’infermiera dicendo che pesa 3,975 kg!!! Poi riportano la mia Alice da me e me l’avvicinano alla faccia, io la annuso, poi guardo la puericultrice e la riconosco! Le dico: “Ciao Silvia, sono Michela, ti ricordi di me? Giocavamo insieme a pallavolo più di 10 anni fa!!!”. Incredibile!!! Ci incontriamo nuovamente in sala operatoria in uno dei giorni più belli della mia vita.
Finalmente è finita, mi portano fuori in osservazione e c’è Max che mi aspetta, io piango, gli chiedo se ha visto la bimba, se sta bene, se è sana. Mi dice che sta benissimo e che è grandissima, che è stato con lei quando le hanno fatto il bagnetto e che l’ha tenuta in braccio un pochetto prima che la mettessero in culletta termica. Riprendo finalmente tutte le forze. E’ finita finalmente. Non ne potevo più. La tensione accumulata nell’ultimo mese, il ritardo del suo arrivo, le notti insonni prima del ricovero, l’induzione ed infine la batosta di quelle parole. Max mi confessa che i miei genitori sono stati dalle 18 fino alle 2 di notte ad aspettare fuori. Io mi sento morire. La sala parto è accanto al pianerottolo dove erano loro!!! Avranno sentito tutte le mie urla disperate.
Nelle due ore di osservazione cominciano i lati belli del parto.
Max ha il telefono scarico, lo attacca alla presa della corrente e salta la luce in mezzo reparto!!! Non vi dico l’infermiera come si è arrabbiata, già mi odiava perché non le ho dato ascolto quando tentava di convincermi a spingere ancora…
Vicino a me c’è una ragazza. Ha dato alla luce la sua piccola 20 minuti prima di me e facciamo conoscenza. Iniziamo a parlare e scopriamo che siamo nella stanza insieme!!! Siamo già in sintonia. Il suo compagno deve andare e Max inizia ad aiutate me e lei in tutto. Che bello!!! Poi ci portano in stanza alle 5 del mattino, sono sul lettino e vedo che nella notte in reparto hanno fatto le decorazioni natalizie. Ancora mi vien da pianagere… C’è l’albero con le luci, il presepe e una decorazione sulla porta di ogni stanza. E’ bellissimo e io sono felicissima cha la mia bimba sia nata vicino al Natale! Rivedo l’altra mia compagna di stanza e inziano i giorni più belli della mia vita…
Con le mie compagne di stanza e i rispettivi compagni siamo subito in sintonia, iniziamo ad aiutarci una con l’altra (loro aiutano soprattutto me che sono ferma a letto con flebo e catere), a ridere e ad aiutarci per i piccoli drammi, come il latte che non c’è, i capezzoli che fanno male, la montata che arriva e le tette che esplodono. Piangiamo e ci aiutiamo. E pensare che non ci conosciamo per niente!
Sembriamo 3 ragazzine in gita scolastica, non abbiamo inibizioni e soprattutto non ci formalizziamo per mutande di rete, assorbenti giganti, tette al vento!!! E’ bellissimo e questo mi ha aiutata molto!
Mi riportano la bimba alle 6 del mattino e vi dico che non è stato subito amore. Ero stanchissima e non dormivo oramai da 4 giorni, non capivo più niente ed ero piena di rimorsi di coscienza per non avercela fatta. Mi sono innamorata di lei piano piano, giorno per giorno, conquista dopo conquista.
Il “soggiorno” in ospedale è stato bellissimo e ho conosciuto persone bellissime. Siamo state coccolate dalle infermiere, dalle ostetriche, dai medici, i pediatri e le puericultrici. Siamo state servite e riverite per i pasti, per le pulizie, per i cambi letto, meglio di una vacanza!!! Le ostetriche che passavano a controllarci 3 volte al giorno sono state carinissime e qui una di loro mi ha detto, quando le ho raccontato il parto, di non pensare nemmeno che non ce l’ho fatta io. La bambina non si è impegnata punto e basta. Lì è cominciata la mia risalita dell’umore, forutanamente. Il cesareo non mi ha aiutata, stare a letto ferma era demoralizzante. Non avevo latte e la mia cucciola era affamatissima.
Il 3° giorno dalla nascita lei piangeva in continuazione e io non sapevo come consolarla non avendo latte. Piango e appare un altro angelo. E’ Chiara. Chiara ha fatto il travaglio in pianerottolo e mi dice che mia madre le è stata vicina tutto il tempo aiutandola! L’ha incitata e tirata su di morale (solo come mia madre sa fare, una donna di ferro e indistruttibile). Chiara mi vede piangere e mi dice di non buttarmi giù, che anche il suo piccino ha pianto tanto e lei non ha ancora latte, di non disperare e di non abbattermi. La soluzione c’è ed è il glucosio. Ma perché non ce l’hanno mai detto??? Grazie Chiara!!!
Torniamo al nido, le danno il glucosio e Alice si addormenta! E io smetto di piangere.
Il giorno dopo, il 4°, Alice ha avuto ancora un calo, siamo al 10% e deve riprendere. La puericultrice passa il pomeriggio e mi dice che devono pesarla e decidere, ma finalmente c’è il latte!!! Allora mi dice di andare al nido e provare con la doppia pesata! Evvai!!! Dai che si ricomincia!!!
Facciamo la doppia pesata e Alice si beve 45 grammi di latte!!! Allora il giorno dopo ci dimetteranno!
Ed è così che scopro il nido finalmente e la sua attività. Il nido è un posto fantastico. C’è l’albero e il presepe e la sera per far tranquillizzare i bambini mettono le musichette di Natale. Io piango quando entro per la felicità. La felicità della nascita della mia bimba, la felicità che finalmente prende il latte e cresce, la felicità di essere mamma e di esserlo sotto Natale.
Non sono nata mamma quando ho scoperto di essere incinta, sto diventando mamma ogni giorno che passa, piano piano, grazie ad ogni piccola conquista della mia bimba. Fortunatamente c’è il latte e questo è il nostro modo per entrare in contatto, conoscerci e amarci.
Ho capito che Alice era mia ed era stata 9 mesi nella mia pancia quando si è attaccata al mio seno e ha cominciato a mangiare e me lo dimostra quando, dopo il ruttino, si sposta verso il mio metto e si addormenta sul mio cuore e al suo battere. E quando si addormenta subito quando le sto accanto.
E’ stata veramente dura, ma ce l’abbiamo fatta e alla grande. Vero, piccolina mia?
Maestrina Micky, insegnante privata per le sue multi-micro-folli(colari)-ovaie!
Alice, 8/12/2008 + Tommaso, 8/2/2012 = I miei leprotti bisestili nati sotto la neve
Alice, 8/12/2008 + Tommaso, 8/2/2012 = I miei leprotti bisestili nati sotto la neve
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- Iscritto il: 20 set 2008, 13:19
Re: 8 DICEMBRE 2008: E' NATA ALICE. GENITORI SI DIVENTA...
che bellooo
complimenti, sei davvero dolce
e poi ad alice un punto in più... è nata il mio stesso giorno
...ma qualche anno più tardi


e poi ad alice un punto in più... è nata il mio stesso giorno



- Arowy
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Re: 8 DICEMBRE 2008: E' NATA ALICE. GENITORI SI DIVENTA...
Bellissimooooooooo
Sei una grande mamma!!

Sei una grande mamma!!
7.10.2009 Emma l'amore puro
...quando vuoi noi siamo qua...

...quando vuoi noi siamo qua...

- casper
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Re: 8 DICEMBRE 2008: E' NATA ALICE. GENITORI SI DIVENTA...
Micky BELLISSIMO!!!
e ricordati quello che ti ho già detto!





- Adore
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- Iscritto il: 18 nov 2005, 15:41
Re: 8 DICEMBRE 2008: E' NATA ALICE. GENITORI SI DIVENTA...
Micky78, quasi un parto fotocopia quello che ci è toccato!!!!!!
Mitica!






Scimmietta Leader Del Partito"The power of white mutanda" Capoclasse Portinaia Novembrina08 Settembrina11
- mammakoala
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- Iscritto il: 10 mar 2008, 9:36
Re: 8 DICEMBRE 2008: E' NATA ALICE. GENITORI SI DIVENTA...
Micky mi sono commossa!
E mi sono riconosciuta in molti tratti... l'intimità improvvisa con la sconosciuta in stanza con te, l'essere completamente frastornate e scoprire il nido dopo giorni che la tua bambina è nata perché prima a malapena riuscivi a muoverti e soprattutto il diventare mamma giorno per giorno.
Un abbraccione grande grande!!!!!!!!!!
E mi sono riconosciuta in molti tratti... l'intimità improvvisa con la sconosciuta in stanza con te, l'essere completamente frastornate e scoprire il nido dopo giorni che la tua bambina è nata perché prima a malapena riuscivi a muoverti e soprattutto il diventare mamma giorno per giorno.
Un abbraccione grande grande!!!!!!!!!!

2008
2011
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- ale85
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- Iscritto il: 7 mar 2007, 11:08
Re: 8 DICEMBRE 2008: E' NATA ALICE. GENITORI SI DIVENTA...
che bellissimo racconto emozionante!!! 

Antonio 8-10-07 3.750kg per 54 cm & Martina 24-07-12 4.310kg per 54cm
- RobyB
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- Iscritto il: 11 apr 2006, 17:27
Re: 8 DICEMBRE 2008: E' NATA ALICE. GENITORI SI DIVENTA...
Tantissimi auguri...e che emozione...in un certo modo mi è sembrato di rivivere la notte in cui sono nata io....8 dicembre 1976......
Martina è nata l'8 novembre 2006 ore 7:39 3250 g e 49 cm di puro amore
Andrea è nato il 4 maggio 2010 alle 7:39 3280 g e 50,5 cm di dolcezza
Andrea è nato il 4 maggio 2010 alle 7:39 3280 g e 50,5 cm di dolcezza
- Iolanda
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- Iscritto il: 29 set 2008, 20:11
Re: 8 DICEMBRE 2008: E' NATA ALICE. GENITORI SI DIVENTA...
Che avventura!
Complimenti
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°Oo*MATTIA*oO°13 maggio 2003
*80ina*
*80ina*
- efes
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- Iscritto il: 21 ott 2008, 15:46
Re: 8 DICEMBRE 2008: E' NATA ALICE. GENITORI SI DIVENTA...
Mamma cara che fatica...
Però poi è andato tutto bene.
Complimenti

Però poi è andato tutto bene.
Complimenti


M.+G.=Alessandro draghetto 27.02.'09 amore illimitato e Annasofia 15.11.'11 la gioia al completo
La curiosita' e' la leva della conoscenza
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- Ambrosia
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Re: 8 DICEMBRE 2008: E' NATA ALICE. GENITORI SI DIVENTA...
mi hai fatto piangere come una fontana...
forse perchè leggo il tuo racconto con vittoria in braccio...
congratulazioni di cuore tesoro, siete due gran donne!

forse perchè leggo il tuo racconto con vittoria in braccio...

congratulazioni di cuore tesoro, siete due gran donne!

CAPITONE (06/06/06) & PERSICHELLA (02/01/09)
Miao.
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- YLeNia
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- Iscritto il: 18 mar 2006, 20:05
Re: 8 DICEMBRE 2008: E' NATA ALICE. GENITORI SI DIVENTA...
Che racconto meraviglioso!!!!
Mi sono commossa..davvero.
Bellissimo!
Mi sono ritrovata nella prima parte ..l'andare oltre il termine con ricovero anticipato, l'induzione, il travaglio in posizioni assurde e scomode, il senso di impotenza anche se poi alla fine tutto si è risolto in un parto naturale ma molto sofferto.
Le parole dell'ostetrica nel tuo post parto sono quanto di + vero.

Bellissimo!
Mi sono ritrovata nella prima parte ..l'andare oltre il termine con ricovero anticipato, l'induzione, il travaglio in posizioni assurde e scomode, il senso di impotenza anche se poi alla fine tutto si è risolto in un parto naturale ma molto sofferto.
Le parole dell'ostetrica nel tuo post parto sono quanto di + vero.

ღ Sιмσηε:28mar08 ★ Cяιsтιαησ:07apr10 ღ
●Quanto sarebbe bello se, x ogni mare che ci aspetta,ci fosse un fiume x noi..e qualcuno capace di prenderci x mano e di trovare quel fiume●
●Quanto sarebbe bello se, x ogni mare che ci aspetta,ci fosse un fiume x noi..e qualcuno capace di prenderci x mano e di trovare quel fiume●
- Micky78
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Re: 8 DICEMBRE 2008: E' NATA ALICE. GENITORI SI DIVENTA...
grazie di cuore, hai espresso con parole bellissime (e molte meno delle miemammakoala ha scritto:Micky mi sono commossa!
E mi sono riconosciuta in molti tratti... l'intimità improvvisa con la sconosciuta in stanza con te, l'essere completamente frastornate e scoprire il nido dopo giorni che la tua bambina è nata perché prima a malapena riuscivi a muoverti e soprattutto il diventare mamma giorno per giorno.
Un abbraccione grande grande!!!!!!!!!!


Maestrina Micky, insegnante privata per le sue multi-micro-folli(colari)-ovaie!
Alice, 8/12/2008 + Tommaso, 8/2/2012 = I miei leprotti bisestili nati sotto la neve
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- Micky78
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Re: 8 DICEMBRE 2008: E' NATA ALICE. GENITORI SI DIVENTA...
GRAZIE DI CUORE A TUTTE VOI GOLLINE BELLE!!!




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Re: 8 DICEMBRE 2008: E' NATA ALICE. GENITORI SI DIVENTA...
BENTORNATE SU GOL, PCOSSINA E FIGLIOLETTA!!Ambrosia ha scritto:mi hai fatto piangere come una fontana...![]()
forse perchè leggo il tuo racconto con vittoria in braccio...![]()
congratulazioni di cuore tesoro, siete due gran donne!
Benarrivata Vittoria!!!

Grazie delle belle parole.........

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Re: 8 DICEMBRE 2008: E' NATA ALICE. GENITORI SI DIVENTA...
Bel racconto... e commuovente



Stefania mamma di GIADA 16-03-06 (3.750 kg. per 49 cm), GIULIA 17-06-09 (4.030 kg. per 50 cm)
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Re: 8 DICEMBRE 2008: E' NATA ALICE. GENITORI SI DIVENTA...
grazie ste!!!
in tutto il racconto mi sono resa conto di aver parlato poco di Max, il maritino....
spero che se mai un giorno leggerà queste parole non me ne abbia...
ma lui sa cosa è stato per me in questa gravidanza...
mi è stato sempre vicino, in ogni decisione, in ogni scelta, in ogni cosa, anche la più piccola...
durante il parto non mi ha lasciato mai sola e mi ha stretto la mano ad ogni contrazione...
quando c'era da incitarmi non si è tirato indietro... e quando è stato di aiutarmi nemmeno...
è stato il primo a prendere in braccio Alice, ha starle vicino...
le ha cambiato il primo pannolino e dato il primo conforto con l'acqua e zucchero quando aveva fame...
le sue braccia sono importanti e il suo sostegno morale insostituibile...
durante i primi tempi e tutti i miei pianti ha sempre avuto una parola per me, di conforto...
nella vita è un compagno incredibile, sensibile, dolce e forte... sa quando può alzare la voce con me ma non perde mai il controllo...
il 2008 è l'anno in cui abbiamo coronato il nostro amore, con un matrimonio stupendo e con la nascita di nostra figlia...
cresciamo ogni giorno insieme e insieme stiamo imparando ad amare questa piccina...
anche lui non è diventato padre quando gli ho detto che ero incinta, lo sta diventando ora, giorno per giorno quando si coccola la sua bambina, quando le dà i bacetti, quando le fa passare le coliche...
è immenso amore, quello tra di noi e quello per lei!

in tutto il racconto mi sono resa conto di aver parlato poco di Max, il maritino....
spero che se mai un giorno leggerà queste parole non me ne abbia...

ma lui sa cosa è stato per me in questa gravidanza...
mi è stato sempre vicino, in ogni decisione, in ogni scelta, in ogni cosa, anche la più piccola...
durante il parto non mi ha lasciato mai sola e mi ha stretto la mano ad ogni contrazione...
quando c'era da incitarmi non si è tirato indietro... e quando è stato di aiutarmi nemmeno...
è stato il primo a prendere in braccio Alice, ha starle vicino...
le ha cambiato il primo pannolino e dato il primo conforto con l'acqua e zucchero quando aveva fame...
le sue braccia sono importanti e il suo sostegno morale insostituibile...
durante i primi tempi e tutti i miei pianti ha sempre avuto una parola per me, di conforto...
nella vita è un compagno incredibile, sensibile, dolce e forte... sa quando può alzare la voce con me ma non perde mai il controllo...
il 2008 è l'anno in cui abbiamo coronato il nostro amore, con un matrimonio stupendo e con la nascita di nostra figlia...
cresciamo ogni giorno insieme e insieme stiamo imparando ad amare questa piccina...
anche lui non è diventato padre quando gli ho detto che ero incinta, lo sta diventando ora, giorno per giorno quando si coccola la sua bambina, quando le dà i bacetti, quando le fa passare le coliche...
è immenso amore, quello tra di noi e quello per lei!

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- Cry73
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Re: 8 DICEMBRE 2008: E' NATA ALICE. GENITORI SI DIVENTA...
Come ti capiscooooooooo Michy...
Ma ora c'e' Alice con voi... Quello e' l'importante...


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...Gianmarco 3,285 Kg. - 50 cm. di dolcezza...
Non c'e' felicita' piu' grande... E' amore puro...
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Re: 8 DICEMBRE 2008: E' NATA ALICE. GENITORI SI DIVENTA...
Grande Micky
il tuo racconto in alcuni dettagli mi ha ricordato molto il mio parto... solo che tu hai saputo raccontare molto meglio le emozioni ...


il tuo racconto in alcuni dettagli mi ha ricordato molto il mio parto... solo che tu hai saputo raccontare molto meglio le emozioni ...


D. 7-11-2008 ore 9:14 kg 2,9 cm 48 G. 7-09-2010 ore 8:51 kg 3,57 cm50 mamma e papà vi adoranoScontrinata dop {MD con bollino blu}
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Re: 8 DICEMBRE 2008: E' NATA ALICE. GENITORI SI DIVENTA...
Micky sei dolcissima
e Alice è una bambina davvero fortunata!!!!




Lolli '76
Mattia 25/02/2006...e Alessia 08/09/2008 le mie ragioni di vita!!
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