Un incubo!

[laizzo]

Sono arrivata oltre il termine. A 41+2. Il sabato mattina sono entrata per l'ultimo monitoraggio e la primaria mi ha praticato lo scollamento delle membrane, quanto mai me lo sono fatto fare da li è iniziato il mio calvario!
Tornata a casa sono stata in coma fino a pomeriggio, e avevo l'accordo che se nella notte non fosse successo nulla la domenica sarei entrata per l'induzione! Alle 18 inizio a stare male, ma le contrazioni erano solo una cosa minima, avevo dolori alle ossa alla testa e alla fine ho provato la febbre, quasi 38. Chiamo il gine che mi dice di andare subito in ospedale. Intorno alle 22 circa mi fanno il ricovero mi danno la stanza e mi reco in sala parto... se ci penso ancora adesso mi viene da piangere ragazze per quello che ho passato! Mi fanno subito antibiotico e tachipirina, mi visitano ho solo 2 cm di dilatazione. Si abbassa la febbre e mi attaccano l'ossitocina dicendomi che iniziano con l'induzione, solo questo non mi hanno detto che era una induzione veloce per via della febbre, dopo mezz'ora inizio ad avere delle contrazioni fortissime, ogni minuto per circa 40, 50 secondi, poi arriva l'ostetrica e mi dice che mi romperanno le acque, anche questa esperienza orrenda, praticamente senza dilatazione e poi mi schiacciavano la pancia per fare uscire il liquido e intanto questi dolori orrendi... qui inizia il mio vuoto, mi ricordo di essermi alzata per un po' di volte di essere andata al bagno, di mio marito che mi incoraggiava, di gente che andava e veniva visite varie, tantissimo dolore, e ad un certo punto la situazione è precipitata, ho iniziato a stare malissimo, ricordo molto poco, so che mi hanno provato la febbre era salita di nuovo a 38, la dilatazione era a 5 cm e mi dicevano che ero a buon punto ma io ho iniziato a sentirmi mancare, ricordo che urlavo che ad ogni contrazione sentivo le forze che mi abbandonavano e diventavo un lago di sudore, ho iniziato a gridare che non ce la facevo più (questa parte me l'ha raccontata mio marito, io non ricordo), tra l'altro a induzione iniziata ho chiesto l'epidurale ma me l'hanno negata per via della febbre (il mio gine era da nove mesi che sapeva che la volevo, ma nonostante questo mi ha fatto una induzione dolorosissima senza nemmeno avvertirmi prima che non potevo chiedere l'epidurale). Al che il mio gine se n'è venuto fuori con la frase:"Lei non è proprio portata per queste cose, non è portata per il dolore!" Io stavo troppo male non sono riuscita a rispondere e mio marito era allibito e preoccupato poverino. Alla fine dopo 3 ore così decide per il cesareo, dicendomi di nuovo:"Metterò per sofferenza meterna! E' la prima volta che mi capita!" Mi staccano l'ossitocina e io credo di provare sollievo, ma iniziano una serie di contrazioni violentissime, come delle frustate, da qui il buoio totale, mio marito mi ha detto che urlavo, che alzavo le braccia che a tratti svenivo, e loro tranquilli, a prepararsi per il cesareo, io ad un certo punto ho chiesto all'ostetrica che c'era lì perchè non si muovevano che stavo crepando. E da qui ricominciano i ricordi. Ricordo l'anestesista, un angelo che mi diceva di stare tranquilla, che mi spiegava cosa mi stavano facendo, di quello che sentivo sulla pancia e poi mi disse: "Adesso piano piano ti addormenti, ma tra pochissimo ti risvegli!" Mi sono ritrovata in corridoio, con una str***a di ostetrica che mi schiacciava la pancia, e io che dicevo: "Basta non ne posso più!"Poi il nulla, di nuovo un'ostetrica, che mi dice del mio bimbo:"Meno male signora che abbiamo fatto il cesareo 4 chili e 60 gr!Per 56 cm!" Poi mio marito, i miei genitori, mia mamma con le lacrime agli occhi, e alle 6 dopo ben 4 ore finalmente il mio bambino, il mio angioletto, bellissimo. Dei giorni di ospedale ricordo tanta sofferenza, stavo bene solo quando mi portavano il mio cucciolo! Il gine l'ho visto il giorno dopo, e mi ha detto della forte emorragia che ho avuto dopo il cesareo, un litro di sangue perchè l'utero era enorme. Poi sparito fino al giorno prima delle dimissioni, che l'ho incrociato nel corridoio. Soliti convenevoli e della visita dopo 40 giorni nel suo studio.
Si è comportato come una bestia, se rivedo il mio parto sembrava di essere in macelleria, ho fatto 9 mesi a dargli un pacco di soldi per essere trattata di mer**, ma ha fatto andare oltre il termine sapendo che il bimbo era enorme, le ultime settimane praticamente ero una larva, per poi farmi fare un parto così con la febbre, quando il bimbo non sarebbe mai nato per vie naturali, mi sarei spaccata in due. Mi ha messo deliberatamente in una situazione di sofferenza per niente, è un sadico. La visita ovviamente non l'ho fatta da lui!!! Sono andata da un'altra, mai più un uomo, e ora sto da un'altra ancora, perchè la seconda lapidaria mi disse senza nemmeno visitarmi che il secondo avrei dovuto fare ancora cesareo! Ma stiamo fuori? A distanza di 14 mesi ho ancora problemi fisici che spero di risolvere, l'idea di un altro cesareo mi devasta per me è terribile, ci ho messo 40 gg per mettere il naso fuori di casa. Vorrei pensare in futiro al tentativo di un parto vaginale, ma l'idea di un altro fallimento mi blocca! Sono rimasta scioccata ragazze è come se mi avessero violentata e ogni volta che sento le mie amiche che hanno avuto un bel parto sto malissimo, mi sento un'incapace, una sc**a... se dopo 14 mesi sto così credo non mi passerà più!

[canirbas]

A tratti mi hai ricordato il mio parto....

Perdonami una cosa però, non riesco a capire per quale motivo l'idea di un altro cesareo ti devasta? Forse c'è qualcosa che non afferro, però mi pare che il trauma tu l'abbia subito prima del taglio, io casomai avrei il terrore di rivivere il travaglio, non la liberazione che mi ha dato il cesareo.

Però non sentirti incapace e sc**a, ricordati sempre che non è da come e da dove si fa uscire un figlio che si diventa una madre, ma da tutto quello che gli diamo una volta che è venuto al mondo.

Forza, siamo in tante ad esserci passate, ma non per questo ci sentiamo delle fallite!

[mammola04]

ti sono vicina

[Arya]

Che storie! Davvero certi dottori sono più veterinari che dottori.. che poi un trattamento del genere non si fà nemmeno alle bestie!!
bisognerebbe avere una pacca di soldi da parte e fargliele pagare tutte, ma purtroppo in casi di mala sanità come questa non c'è tanto da fare il coltello dalla parte del manico ce l'hanno loro... b*****i!

Cmq ti auguro che tu riesca a risollevarti presto da questo incubo anche se ci credo che ti senti come violentata... Non aver paura per un prossimo eventuale cesareo... magari cambia ospedale e cerca un/una dottore/ssa che lo sia davvero anche nel piano umanitario!! Non sono tutti uguali per fortuna....

Ti mando un grande abbraccio e come ti ha detto anche Carnibas non è dove esce un figlio che fa diventare madre, ma come lo si cresce!

[Mercuria]

Carissima, come ti capisco!!!
Anch'io dalla mia prima figlia ho avuto un'esperienza terrificante, con un travaglio lunghissimo accompagnato da ossitocina perchè alla fine non mi dilatavo più, poi tutto il resto, con una durezza, una crudeltà e cattiveria che solo alcuni ginecologi ed ostetriche riescono ad avere quando impieghi troppo tempo (per loro) e li fai rimanere in ospedale oltre il loro turno!!!
Alla fine io ero così stravolta che non sopportavo nemmeno più un goccio di anestesia e crollavo svenuta. Per questo non ho subito il cesareo e ti lascio solo immaginare come me l'hanno tirata fuori. Ricovero limitato a 5 giorni e... sono riuscita a svenire in macchina nel tragitto di ritorno a casa dall'ospedale!!! Per la cronaca, solo 5 km. Ma io riuscivo a stare solamente sdraiata...

Cmq, anch'io mi sentivo, come te, incapace e credevo che questa esperienza mi rimanesse ferma nella testa per tutto il resto della vita. Beh, ti dico che non è così. Mi sono fatta forza e, nonostante mille paure, mie e del mio amore, di poter rivivere tutto quello che era successo, quando Rebecca aveva 18 mesi sono rimasta di nuovo incinta e ad agosto è nato Federico.

Non possiamo pretendere di dimenticare quello che ci è successo, quello è il modo (purtroppo per noi) in cui siamo diventate madri e la nascita dei nostri tesori non si può scordare. Possiamo però dimostrare, a noi stesse soprattutto, che non è così che vanno le cose.
Il tuo corpo sa quando sarai pronta di nuovo ad accogliere una nuova vita dentro di te. Ti sono vicina.
Un bacio, Maria

[laizzo]

Grazie a tutte!!! Davvero! L'idea di un altro cesareo mi devasta perchè ho sofferto terribilmente, per 15 gg ho avuto delle coliche terribili, è stato dolorosissimo e il giorno che sono tornata dall'ospedale mi sono sentita male a casa. Ho avuto i lochi per quasi 50 gg. di cui ben 20 gg di sangue. Ancora adesso ho problemi all'utero, perchè quel somaro non so come mi ha operato, ma vicino al taglio dell'utero si è formata una sacca che solo ora si stà pian piano riassorbendo, ho ancora problemi di ciclo che non so quando si risolveranno, l'idea di farmi di nuovo aprire, di stare 3 gg con morfina per poter sopportare il male, catetere, flebo e altro, veramente, non ce la posso fare! 2000 volte i dolori delle ore di travaglio ma non i dolori che ho provato nel post-cesareo! Per ben 2 gg a letto senza poter andare dal mio bambino, e quando me lo portavano non potevo abbracciarlo come volevo, per le 1000 cannette attaccate! No no per carità solo l'idea mi mette ansia! E le visite di quei giorni, tremende! Mi schiacciavano la pancia una cosa terribile vhe odiavo dicevano che era per farmi canalizzare, da tanta aria che avevo mi facevano male persino le scapole!!! No se pensassi ad un altro cesareo sarei pazza!!!

[diana3]

Cavolo ke comportamento di m***a

Ti sono vicina