Finalmente Simone il pigrone....
Inviato: 29 set 2008, 9:40
DPP 7/09/2008
Nonostante dall'inizio di Agosto tutti, ma proprio tutti, mi dicessero che Simone sarebbe nato prima, siamo arrivati tranquilli a 40+5 cioè l'11 Settembre quando, durante la notte tra 10 e 11, ho perso il tappo mucoso.
La mattina faccio tranquillamente tutte le mie cose, sapendo che poteva mancare ancora parecchio all'inizio del travaglio.
Nel pomeriggio, verso le 16.00 sento il famoso "TOC" e si rompono le acque. Avviso subito le mie sorelline settembrine e con mio marito decidiamo che con molta calma, dopo cena, saremmo partiti per l'ospedale, dato che l'ostetrica del corso ci aveva detto che se il liquido non è tinto non c'è fretta di andare in ospedale, soprattutto se non ci sono contrazioni, come nel mio caso.
Mio marito quindi va a portare il cane dai suoi genitori, poi mangiamo e verso le 21.00 siamo in ospedale.
Mi visita il gine di turno e sono dilatata di 2 cm, ma le contrazioni sono ancora praticamente nulle. Mi fanno il monitoraggio e mandano a casa mio marito, dato che il travaglio non è ancora partito.
Verso le 23.00 comincio a sentire le contrazioni, a mezzanotte diventano già dolorose. Mi visitano e.... sono ancora di 2 cm.
Le contrazioni sono sempre più forti, ma inefficaci (scopriremo più tardi). Nel frattempo continuo a perdere come una fontana e mi faccio una doccia calda, ma non fa nulla. Sono anche un po' in panico perchè sto male e non c'è mio marito.
Verso le 4.00 lo chiamo e lui arriva in tempo zero. Le contrazioni durano più di un minuto e sono molto intense, ma alla visita delle 6.30 circa, sono di solo 4 cm...
Mi attaccano di nuovo il monitoraggio e finalmente mi portano in sala travaglio.
Lì purtroppo non posso più muovermi perchè l'apparecchio rileva il battito di Simone solo se sto immobile sul fianco sinistro... Una vera tortura. A questo punto, dato che il mio piccino è in posizione posteriore, comincio ad avere delle contrazioni devastanti che mi prendono l'intestino e lo strizzano come una spugna bagnata e io, dilatata di 4cm, sono costretta a spingere e ad ogni spinta, il dolore invece che attenuarsi mi rimbalza indietro... Ad ogni contrazione mio marito perde l'uso della mano da tanto gliela stritolo.... E in più sono sempre immobile sul fianco, con la flebo attaccata e tutti i fili del tracciato....
L'ostetrica è molto dolce e cerca di farmi coraggio, così verso le nove scopriamo che sono dilatata di 6/7 cm... Mi permette di mettermi qualche minuto carponi con il cuscinone morbido e io mi sento un pochino meglio.
Alle 11.00 sono ancora di 6/7 cm e a quel punto, dopo la notte insonne, i dolori atroci, imploro l'epidurale. Mi dicono che non sono sicuri di poterla fare perchè il tracciato di Simone aveva qualche calo durante la mattinata, ma alla fine l'anestesista da l'ok.
Mio marito è contrario perchè ha paura che qualcosa vada storto, ma a quel punto io non voglio sentir ragioni e, anche se mi sento in colpa da morire, mi faccio fare la benedetta iniezione.
Da quel momento partono 3 ore di pace dei sensi, io recupero un pochino, le contrazioni ci sono, ma continuano ad essere inefficaci.
Mi mettono l'ossitocina, a dosi sempre maggiori, e passato l'effetto dell'epidurale verso le 15.00 comincio a risentire le contrazioni. Sono sempre più ravvicinate finchè proprio non mi danno più tregua.
La dilatazione non va avanti, e alle 15.00 siamo ancora a 8cm e in più c'è un bordino di collo e il bimbo non scende.
Cambia il turno delle ostetricehe e quella nuova, molto più pratica ed energica, mi fa mettere in piedi. Non molto facile con quelle contrazioni, ma aiuta a far scendere Simone.
Intanto il gine di turno inizia a ventilare l'ipotesi di TC. Oltre il danno anche la beffa????? Nooo!
Insomma ora delle 17.00 ero a dilatazione quasi completa e con una simpatica visita mi appianano manualmente il bordino (non vi dico che meraviglia...) e decidono di provare a farmi andare in sala parto (anche se il bambino non era ancora completamente sceso e ruotato).
Lì decido che voglio farlo nascere, nonostante io sia davvero stremata, quindi inizio a spingere come un elefante e l'ostetrica mi incoraggia alla grande.
Le spinte più efficaci sono in posizione accovacciata, quindi andiamo avanti così per una mezz'ora. Ad un certo punto vedo l'ostetrica che si mette camice, guanti e credo stia per farmi l'episiotomia, invece si prepara per accogliere Simone!
Mi fa sdraiare sul lettino e con poche spinte esce quasi tutta la testa (che bruciore!!!), mi dice di non spingere più (facile....) e alle 17.45... nasce il mio Simone!
Lo portano via per i controlli e nel frattempo mi fanno un simpatico ricamo (mi ero lacerata un pochino), solo che invece del gine di turno, lo fa l'apprendista... Che meraviglia! Io sentivo il gine che diceva "Ma no, non così, quello disfalo, non vedi che non va bene? Rifallo più in là..." Insomma è stata una delle cose meno piacevoli del parto....
Io me ne sono poi tornata a piedi in sala travaglio e finalmente ci hanno portao il mio meraviglioso cucciolo e io e il papà ci siamo follemente innamorati di lui.
Nonostante dall'inizio di Agosto tutti, ma proprio tutti, mi dicessero che Simone sarebbe nato prima, siamo arrivati tranquilli a 40+5 cioè l'11 Settembre quando, durante la notte tra 10 e 11, ho perso il tappo mucoso.
La mattina faccio tranquillamente tutte le mie cose, sapendo che poteva mancare ancora parecchio all'inizio del travaglio.
Nel pomeriggio, verso le 16.00 sento il famoso "TOC" e si rompono le acque. Avviso subito le mie sorelline settembrine e con mio marito decidiamo che con molta calma, dopo cena, saremmo partiti per l'ospedale, dato che l'ostetrica del corso ci aveva detto che se il liquido non è tinto non c'è fretta di andare in ospedale, soprattutto se non ci sono contrazioni, come nel mio caso.
Mio marito quindi va a portare il cane dai suoi genitori, poi mangiamo e verso le 21.00 siamo in ospedale.
Mi visita il gine di turno e sono dilatata di 2 cm, ma le contrazioni sono ancora praticamente nulle. Mi fanno il monitoraggio e mandano a casa mio marito, dato che il travaglio non è ancora partito.
Verso le 23.00 comincio a sentire le contrazioni, a mezzanotte diventano già dolorose. Mi visitano e.... sono ancora di 2 cm.
Le contrazioni sono sempre più forti, ma inefficaci (scopriremo più tardi). Nel frattempo continuo a perdere come una fontana e mi faccio una doccia calda, ma non fa nulla. Sono anche un po' in panico perchè sto male e non c'è mio marito.
Verso le 4.00 lo chiamo e lui arriva in tempo zero. Le contrazioni durano più di un minuto e sono molto intense, ma alla visita delle 6.30 circa, sono di solo 4 cm...
Mi attaccano di nuovo il monitoraggio e finalmente mi portano in sala travaglio.
Lì purtroppo non posso più muovermi perchè l'apparecchio rileva il battito di Simone solo se sto immobile sul fianco sinistro... Una vera tortura. A questo punto, dato che il mio piccino è in posizione posteriore, comincio ad avere delle contrazioni devastanti che mi prendono l'intestino e lo strizzano come una spugna bagnata e io, dilatata di 4cm, sono costretta a spingere e ad ogni spinta, il dolore invece che attenuarsi mi rimbalza indietro... Ad ogni contrazione mio marito perde l'uso della mano da tanto gliela stritolo.... E in più sono sempre immobile sul fianco, con la flebo attaccata e tutti i fili del tracciato....
L'ostetrica è molto dolce e cerca di farmi coraggio, così verso le nove scopriamo che sono dilatata di 6/7 cm... Mi permette di mettermi qualche minuto carponi con il cuscinone morbido e io mi sento un pochino meglio.
Alle 11.00 sono ancora di 6/7 cm e a quel punto, dopo la notte insonne, i dolori atroci, imploro l'epidurale. Mi dicono che non sono sicuri di poterla fare perchè il tracciato di Simone aveva qualche calo durante la mattinata, ma alla fine l'anestesista da l'ok.
Mio marito è contrario perchè ha paura che qualcosa vada storto, ma a quel punto io non voglio sentir ragioni e, anche se mi sento in colpa da morire, mi faccio fare la benedetta iniezione.
Da quel momento partono 3 ore di pace dei sensi, io recupero un pochino, le contrazioni ci sono, ma continuano ad essere inefficaci.
Mi mettono l'ossitocina, a dosi sempre maggiori, e passato l'effetto dell'epidurale verso le 15.00 comincio a risentire le contrazioni. Sono sempre più ravvicinate finchè proprio non mi danno più tregua.
La dilatazione non va avanti, e alle 15.00 siamo ancora a 8cm e in più c'è un bordino di collo e il bimbo non scende.
Cambia il turno delle ostetricehe e quella nuova, molto più pratica ed energica, mi fa mettere in piedi. Non molto facile con quelle contrazioni, ma aiuta a far scendere Simone.
Intanto il gine di turno inizia a ventilare l'ipotesi di TC. Oltre il danno anche la beffa????? Nooo!
Insomma ora delle 17.00 ero a dilatazione quasi completa e con una simpatica visita mi appianano manualmente il bordino (non vi dico che meraviglia...) e decidono di provare a farmi andare in sala parto (anche se il bambino non era ancora completamente sceso e ruotato).
Lì decido che voglio farlo nascere, nonostante io sia davvero stremata, quindi inizio a spingere come un elefante e l'ostetrica mi incoraggia alla grande.
Le spinte più efficaci sono in posizione accovacciata, quindi andiamo avanti così per una mezz'ora. Ad un certo punto vedo l'ostetrica che si mette camice, guanti e credo stia per farmi l'episiotomia, invece si prepara per accogliere Simone!
Mi fa sdraiare sul lettino e con poche spinte esce quasi tutta la testa (che bruciore!!!), mi dice di non spingere più (facile....) e alle 17.45... nasce il mio Simone!
Lo portano via per i controlli e nel frattempo mi fanno un simpatico ricamo (mi ero lacerata un pochino), solo che invece del gine di turno, lo fa l'apprendista... Che meraviglia! Io sentivo il gine che diceva "Ma no, non così, quello disfalo, non vedi che non va bene? Rifallo più in là..." Insomma è stata una delle cose meno piacevoli del parto....
Io me ne sono poi tornata a piedi in sala travaglio e finalmente ci hanno portao il mio meraviglioso cucciolo e io e il papà ci siamo follemente innamorati di lui.