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Valentino: il circo in sala parto (lunghino)
- Melagex
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Valentino: il circo in sala parto (lunghino)
La mattina del giovedì 21/08, alla 37 piu’ 2 mi sono svegliata con dei lievi dolori che mi parevano intestinali. Mi viene un sospettino ma dato che passano rapidamente vado da mia cognata a fare la ceretta all’inguine. Una bella depilazione alla brasiliana è quello che ci vuole per non fare figure da scimmia in sala parto. Mia cognata se la ride e dice che sono la prima che le fa una richiesta del genere. Davvero? Mah… e quelle che si fanno la pedicure prima di un normale intervento?
Al pomeriggio mi chiama la mia ginecologa e mi chiede come va. Preciso che per via della posizione un po’ bassa del bimbo la gina mi aveva predetto una nascita un po’ in anticipo, intorno al 20 agosto per la precisione. Tutto OK, rispondo, sto benissimo, le contrazioni sono in aumento ma non dolorose o molto poco. Mi chiede se voglio fare un controllo il giorno dopo, 22/08, per vedere come sta il baby ma io rispondo tranquillissima che non mi pare proprio necessario, sto benissimo e lui si muove che è una meraviglia.
La sera viene a trovarmi la mia amata sorella. Ce la chiacchieriamo un po’ ed ad un certo punto la guardo e le dico che mi sa di aver avuto una contrazione, un inconfondibile dolore mestruale che dura pero’ pochissimo. Travaglio in diretta? - mi chiede la sorella divertita ed emozionata. Sono confusa ma il mio sesto senso mi dice che ci siamo. E sono contenta yeehh. Avanti contrazioni, preludio all’arrivo del mio bimbo!
Ma… perché ho le contrazioni e ci ho lo stesso una fame boia? Mangio un pochino, poco per i miei standard, memore delle istruzioni ricevute al corso pre –parto: niente impepata di cozze quando si è a termine. A mezzanotte le contrazioni sono leggere ma quasi regolari, ogni 15 – 20 minuti. Sembrano sempre dolori mestruali. Nel dubbio chiamo l’ospedale (c’è un numero dedicato) e mi dicono di fare una doccia e vedere se passano, altrimenti di andare a farmi visitare da loro.
Doccia e... per citare Raf… no no no no nooon passa.
Si va in ospedale, distante venti minuti di macchina, mi visitano, mi monitorano, tutto bene ma è presto, il collo dell’utero è chiuso (ma porc.. penso io) e ci rimandano a casa. Enrico va a dormire, ce lo mando io, ti voglio bello sveglio domani, gli dico. Io passo la notte insonne con le contrazioni che aumentano e comincio a cercarmi una posizione che le allevi: respiro, mi chino in avanti, all’indietro, mi appendo alla porta. Niente. Mi sdraio sul divano gambe all’aria e le agito come un insetto quando sento male. Sembro una tartaruga rovesciata ma così funziona. Le contrazioni si alternano, un po’ sono deboli e sopportabili dolori da primo giorno del mestruo, altre sono fortine, diciamo simili ai dolori da primo giorno ma piu’ acuti. Poi mi metto in piedi, mi appoggio al muro e mi metto a dondolare spostando il peso da una gamba all’altra ripetendomi frasi di auto-incoraggiamento tipo “dai che passa dai che ce la fai”. Funziona, le sento meno, o almeno mi distraggo. Alle otto del mattino chiamo la gina e le dico che le ho ogni cinque minuti (sempre una forte e una piu’ debole). Mi grida nella cornetta “cosa faaai ancora a casaaaa, coooorrrriiiii!!!”
Sono le nove ed eccoci in ospedale, e qui comincia il mio show. Mi portano in camera e lungo il corridoio mi appoggio ad un muro e dondolo. Mi chiedono se ho bisogno qualche cosa, ma rispondo serena che “ho solo una contrazione”. Le infermiere sorridono al mio ottimismo. In camera il medico mi prende simpaticamente in giro durante il mio dondolio anti – contrazione, mi dice “spingi spingi il muro che magari si sposta!” Non gli bado. Intanto mi sembra che le contrazioni siano leggermente diminuite di intensità e piu’ brevi.
Dopo mezz’ora, a 3 cm di dilatazione mi portano in sala travaglio e mi fanno l’epidurale, da me subito richiesta all’ingresso. Premetto che non ho paura degli aghi ma davvero, non ho sentito nulla se non un leggero pizzicore alla schiena. Nel giro di cinque minuti la contrazioni spariscono del tutto a sinistra, mi rimane a destra un dolore tipo ciclo ma decisamente sopportabile. Mi dicono che l’anestesia ha preso piu’ da una parte e che puo’ succedere. Va bene anche così. Mi dosano l’anestetico per un’ora. Solo, penso io? Mi prendono in giro ancora perché su una scala da uno a dieci valuto il mio dolore “solo” sette. Evidentemente ho una soglia del dolore molto alta. Boh.
Mi rilasso, mio marito va a mangiarsi qualche cosa previa autorizzazione dell’ostetrica. Manca ancora un po’, gli dice.
Verso le dodici e tre quarti arriva la mia gina e mi chiede come va. Sono senza fiato, l’anestetico è finito e le contrazioni adesso sono forti e tutte intense, anche se non lunghissime come durata, meno di un minuto credo: come se mi prendessero a coltellate il basso ventre e lo premessero e squarciassero avanti e indietro (rendo realisticamente l’idea per chi non le ha mai provate). Da sdraiata non posso dondolare e quindi respiro come mi suggeriscono e nel frattempo mi auto – incoraggio ancora “dai Meli che passa” e incoraggio il bimbo “forza Valentino che stiamo aprendo la strada, ogni contrazione è buona per farti nascere”. Mai ho pensato “chi me l’ha fatto fare?”, anche nel dolore piu’ intenso, anzi ero emozionata per l’arrivo del mio bimbo. E’ la una meno cinque e la gina mi dice che entro le tre è tutto finito. Mio marito mi guarda e mi dice “secondo me non ci arrivi alle tre…”
Ancora due ore così? Chiedo all’ostetrica il rabbocchino di anestesia per tre volte, lei mi visita, sgrana gli occhi e… quale rabbocchino? C’è fuori la testa, mi dice, appena finisce la contrazione ti alzi e ti fiondi in sala parto (distante qualche passo per fortuna).
In sala parto hanno appena passato la cera e rischio di partorire in volo in quanto mi evito all’ultimo un bello scivolone. Un film horror. L’ostetrica pure fa per scivolare a volo d’angelo, sembra il circo Orfei coi pagliacci, ti avvicini alla poltrona con le staffe e sotto attendono subdole le bucce di banana….
Mi mettono gambe all’aria e mi dicono spingi. Io non ho premiti ma spingo e l’ostetrica mi dice “nooo ferma che mi vesto prima”. Ma vestirsi per cosa? – penso - cosa rischio di inondarla di liquidi (blergh) come l’esorcista? Lei si mette un camice che sembra una bavaglia. Appunto. A questo punto sento la testina mezza fuori. Ahiahaiaia, o fuori o dentro, penso io, ma non lì a metà. Nel frattempo si riempie di personale intorno a me. Ma le facce non le vedo, riconosco la mia gina e la bravissima ostetrica che ha tenuto il corso pre - parto. Mi accarezza i capelli per incoraggiarmi. Alla prossima contrazione mi dicono di spingere secondo le loro istruzioni (giuro, in quel momento mi sono completamente dimenticata le istruzioni per spingere ricevute al corso). Una contrazione: testina mezza fuori. Seconda contrazione: testina quasi fuori. Mi fermano. Aspetto un’altra contrazione, respirone, spintone lunghissimo e.. testina fuori!! “Melissa guarda la testina” mi dice la gina. Apro un occhietto, intravedo qualche cosa e.. no, le rispondo decisa, spingo meglio a occhi chiusi. Chiedo se devo aspettare un’altra contrazione per espellere il bambino. Come vuoi, mi rispondono. “Allora ve lo sbatto fuori adesso” rispondo senza fiato. Ridono tutti. Spintarella ed escono le spalline e poi sguscia fuori il resto, il mio bambino. Stavolta apro gli occhi e lo vedo uscire. E piango, ma non di dolore. Eccoti Valentino! Me lo mettono sulla pancia col cordone ombelicale ancora attaccato. Che grande che è, penso (poi scopriro’ che invece è piccolino e magro), come faceva a starci lì dentro?
Mi giro verso mio marito e lo vedo coi lucciconi agli occhi. Ragazzi, è un evento questo, Enrico il duro che piange. Il personale si allontana con bimbo e marito.
La gina intanto mi ricuce l’episiotomia. L’ostetrica fa apprezzamenti sulla mia ceretta all’inguine perché le velocizza il lavoro (mia cognata ne sarà orgogliossima poi). Io ringrazio l’ostetrica e le dico che è stata brava e preziosa. Lei si illumina.
Valentino è arrivato dopo quattro anni di ricerca, alla seconda Fivet e dopo innumerevoli esami e una laparoscopia. La gina che mi ha seguito durante tutte le mie vicissitudini (anche lei incinta a non so quale tentativo di PMA) mi dice commossa “questa è una delle piu’ grandi soddisfazioni del mio lavoro.” Ci abbracciamo felici, io ho il mio bimbo con me, lei lo avrà presto. E’ stato l’inferno per arrivare qui ma ne è valsa la pena. Davvero. E bravo Valentino, alla fine la strada l’hai trovata!!
Al pomeriggio mi chiama la mia ginecologa e mi chiede come va. Preciso che per via della posizione un po’ bassa del bimbo la gina mi aveva predetto una nascita un po’ in anticipo, intorno al 20 agosto per la precisione. Tutto OK, rispondo, sto benissimo, le contrazioni sono in aumento ma non dolorose o molto poco. Mi chiede se voglio fare un controllo il giorno dopo, 22/08, per vedere come sta il baby ma io rispondo tranquillissima che non mi pare proprio necessario, sto benissimo e lui si muove che è una meraviglia.
La sera viene a trovarmi la mia amata sorella. Ce la chiacchieriamo un po’ ed ad un certo punto la guardo e le dico che mi sa di aver avuto una contrazione, un inconfondibile dolore mestruale che dura pero’ pochissimo. Travaglio in diretta? - mi chiede la sorella divertita ed emozionata. Sono confusa ma il mio sesto senso mi dice che ci siamo. E sono contenta yeehh. Avanti contrazioni, preludio all’arrivo del mio bimbo!
Ma… perché ho le contrazioni e ci ho lo stesso una fame boia? Mangio un pochino, poco per i miei standard, memore delle istruzioni ricevute al corso pre –parto: niente impepata di cozze quando si è a termine. A mezzanotte le contrazioni sono leggere ma quasi regolari, ogni 15 – 20 minuti. Sembrano sempre dolori mestruali. Nel dubbio chiamo l’ospedale (c’è un numero dedicato) e mi dicono di fare una doccia e vedere se passano, altrimenti di andare a farmi visitare da loro.
Doccia e... per citare Raf… no no no no nooon passa.
Si va in ospedale, distante venti minuti di macchina, mi visitano, mi monitorano, tutto bene ma è presto, il collo dell’utero è chiuso (ma porc.. penso io) e ci rimandano a casa. Enrico va a dormire, ce lo mando io, ti voglio bello sveglio domani, gli dico. Io passo la notte insonne con le contrazioni che aumentano e comincio a cercarmi una posizione che le allevi: respiro, mi chino in avanti, all’indietro, mi appendo alla porta. Niente. Mi sdraio sul divano gambe all’aria e le agito come un insetto quando sento male. Sembro una tartaruga rovesciata ma così funziona. Le contrazioni si alternano, un po’ sono deboli e sopportabili dolori da primo giorno del mestruo, altre sono fortine, diciamo simili ai dolori da primo giorno ma piu’ acuti. Poi mi metto in piedi, mi appoggio al muro e mi metto a dondolare spostando il peso da una gamba all’altra ripetendomi frasi di auto-incoraggiamento tipo “dai che passa dai che ce la fai”. Funziona, le sento meno, o almeno mi distraggo. Alle otto del mattino chiamo la gina e le dico che le ho ogni cinque minuti (sempre una forte e una piu’ debole). Mi grida nella cornetta “cosa faaai ancora a casaaaa, coooorrrriiiii!!!”
Sono le nove ed eccoci in ospedale, e qui comincia il mio show. Mi portano in camera e lungo il corridoio mi appoggio ad un muro e dondolo. Mi chiedono se ho bisogno qualche cosa, ma rispondo serena che “ho solo una contrazione”. Le infermiere sorridono al mio ottimismo. In camera il medico mi prende simpaticamente in giro durante il mio dondolio anti – contrazione, mi dice “spingi spingi il muro che magari si sposta!” Non gli bado. Intanto mi sembra che le contrazioni siano leggermente diminuite di intensità e piu’ brevi.
Dopo mezz’ora, a 3 cm di dilatazione mi portano in sala travaglio e mi fanno l’epidurale, da me subito richiesta all’ingresso. Premetto che non ho paura degli aghi ma davvero, non ho sentito nulla se non un leggero pizzicore alla schiena. Nel giro di cinque minuti la contrazioni spariscono del tutto a sinistra, mi rimane a destra un dolore tipo ciclo ma decisamente sopportabile. Mi dicono che l’anestesia ha preso piu’ da una parte e che puo’ succedere. Va bene anche così. Mi dosano l’anestetico per un’ora. Solo, penso io? Mi prendono in giro ancora perché su una scala da uno a dieci valuto il mio dolore “solo” sette. Evidentemente ho una soglia del dolore molto alta. Boh.
Mi rilasso, mio marito va a mangiarsi qualche cosa previa autorizzazione dell’ostetrica. Manca ancora un po’, gli dice.
Verso le dodici e tre quarti arriva la mia gina e mi chiede come va. Sono senza fiato, l’anestetico è finito e le contrazioni adesso sono forti e tutte intense, anche se non lunghissime come durata, meno di un minuto credo: come se mi prendessero a coltellate il basso ventre e lo premessero e squarciassero avanti e indietro (rendo realisticamente l’idea per chi non le ha mai provate). Da sdraiata non posso dondolare e quindi respiro come mi suggeriscono e nel frattempo mi auto – incoraggio ancora “dai Meli che passa” e incoraggio il bimbo “forza Valentino che stiamo aprendo la strada, ogni contrazione è buona per farti nascere”. Mai ho pensato “chi me l’ha fatto fare?”, anche nel dolore piu’ intenso, anzi ero emozionata per l’arrivo del mio bimbo. E’ la una meno cinque e la gina mi dice che entro le tre è tutto finito. Mio marito mi guarda e mi dice “secondo me non ci arrivi alle tre…”
Ancora due ore così? Chiedo all’ostetrica il rabbocchino di anestesia per tre volte, lei mi visita, sgrana gli occhi e… quale rabbocchino? C’è fuori la testa, mi dice, appena finisce la contrazione ti alzi e ti fiondi in sala parto (distante qualche passo per fortuna).
In sala parto hanno appena passato la cera e rischio di partorire in volo in quanto mi evito all’ultimo un bello scivolone. Un film horror. L’ostetrica pure fa per scivolare a volo d’angelo, sembra il circo Orfei coi pagliacci, ti avvicini alla poltrona con le staffe e sotto attendono subdole le bucce di banana….
Mi mettono gambe all’aria e mi dicono spingi. Io non ho premiti ma spingo e l’ostetrica mi dice “nooo ferma che mi vesto prima”. Ma vestirsi per cosa? – penso - cosa rischio di inondarla di liquidi (blergh) come l’esorcista? Lei si mette un camice che sembra una bavaglia. Appunto. A questo punto sento la testina mezza fuori. Ahiahaiaia, o fuori o dentro, penso io, ma non lì a metà. Nel frattempo si riempie di personale intorno a me. Ma le facce non le vedo, riconosco la mia gina e la bravissima ostetrica che ha tenuto il corso pre - parto. Mi accarezza i capelli per incoraggiarmi. Alla prossima contrazione mi dicono di spingere secondo le loro istruzioni (giuro, in quel momento mi sono completamente dimenticata le istruzioni per spingere ricevute al corso). Una contrazione: testina mezza fuori. Seconda contrazione: testina quasi fuori. Mi fermano. Aspetto un’altra contrazione, respirone, spintone lunghissimo e.. testina fuori!! “Melissa guarda la testina” mi dice la gina. Apro un occhietto, intravedo qualche cosa e.. no, le rispondo decisa, spingo meglio a occhi chiusi. Chiedo se devo aspettare un’altra contrazione per espellere il bambino. Come vuoi, mi rispondono. “Allora ve lo sbatto fuori adesso” rispondo senza fiato. Ridono tutti. Spintarella ed escono le spalline e poi sguscia fuori il resto, il mio bambino. Stavolta apro gli occhi e lo vedo uscire. E piango, ma non di dolore. Eccoti Valentino! Me lo mettono sulla pancia col cordone ombelicale ancora attaccato. Che grande che è, penso (poi scopriro’ che invece è piccolino e magro), come faceva a starci lì dentro?
Mi giro verso mio marito e lo vedo coi lucciconi agli occhi. Ragazzi, è un evento questo, Enrico il duro che piange. Il personale si allontana con bimbo e marito.
La gina intanto mi ricuce l’episiotomia. L’ostetrica fa apprezzamenti sulla mia ceretta all’inguine perché le velocizza il lavoro (mia cognata ne sarà orgogliossima poi). Io ringrazio l’ostetrica e le dico che è stata brava e preziosa. Lei si illumina.
Valentino è arrivato dopo quattro anni di ricerca, alla seconda Fivet e dopo innumerevoli esami e una laparoscopia. La gina che mi ha seguito durante tutte le mie vicissitudini (anche lei incinta a non so quale tentativo di PMA) mi dice commossa “questa è una delle piu’ grandi soddisfazioni del mio lavoro.” Ci abbracciamo felici, io ho il mio bimbo con me, lei lo avrà presto. E’ stato l’inferno per arrivare qui ma ne è valsa la pena. Davvero. E bravo Valentino, alla fine la strada l’hai trovata!!
22/08/2008 finalmente sono diventata mamma di Valentino
- nanachan
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- Iscritto il: 17 ott 2005, 17:43
Re: Valentino: il circo in sala parto (lunghino)
sono tanto felice per te.
e benvenuto Valentino
e benvenuto Valentino
Le mie Bambine nella ninna nanna del cosmo.
E ora sono il tuo fiore e tu la mia acqua. * Nanà -per sempre-
E ora sono il tuo fiore e tu la mia acqua. * Nanà -per sempre-
- akane
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 14:32
Re: Valentino: il circo in sala parto (lunghino)
è un bellissimo racconto
bravissima e congratulazioni
benevenuto Valentino
bravissima e congratulazioni
benevenuto Valentino

Flavio 7/1/2008 dopo 46 tentativi e 3 IUI kg 3,750,52 cm.5 IUI ko,1 sospesa,1 icsi ko,1sogno finito subito
- polpetta
- Basic~GolGirl®
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 11:23
Re: Valentino: il circo in sala parto (lunghino)
oooh, Meli, mi sto mettendo a piangere. Anche con il circo mi sono commossa.
fede

fede
MATTEO è nato il 2 dicembre 2007, alla IV IUI
senza stress sta arrivando LISA, una sorellina per Matteo

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- Ilary81
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- Iscritto il: 26 ago 2008, 14:32
Re: Valentino: il circo in sala parto (lunghino)
Bellissimo racconto!mi hai fatto commuovere....
congratulazioni!!!!!!!e ben arrivato Valentino(nome bellissimo) 


Ilaria mamma di Lorenzo e Angelica
Non esiste felicita' piu' grande al mondo,vi amo piccoli miei!!!!!!!!
Non esiste felicita' piu' grande al mondo,vi amo piccoli miei!!!!!!!!
- pinklady
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- Iscritto il: 13 gen 2008, 11:28
Re: Valentino: il circo in sala parto (lunghino)
BELLO IL TUO RACCONTO. E BRAVO VALENTINO. 

ELISA, MAMMA DI MARTINA 12.08.05 3.250KG X 49CM DI PURO AMORE
- laura s
- Gold~GolGirl®
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- Iscritto il: 8 dic 2006, 14:46
Re: Valentino: il circo in sala parto (lunghino)
Mela che bel racconto!
E che bello avere un rapporto così con la gine!
Ancora benvenuto al Vale!!!
E che bello avere un rapporto così con la gine!
Ancora benvenuto al Vale!!!

Io non ti piaccio? Eppure sei sempre a guardare e giudicare tutto ciò che faccio. Sai il dizionario come definisce una persona del genere? FAN
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- Expert~GolGirl®
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- Iscritto il: 7 mag 2008, 16:52
Re: Valentino: il circo in sala parto (lunghino)
racconto bello, commuovente e simpatico!!!
Tanti auguri Melissa, Valentino ed Enrico


Tanti auguri Melissa, Valentino ed Enrico



Il nostri doni più belli: Luigi 30/11/2008 - 3,980 kg 53 cm e Giorgio 22/10/2011 - 3,160 kg 50 cm--No Stella, no party!
- enricHI
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- Iscritto il: 21 apr 2006, 18:14
Re: Valentino: il circo in sala parto (lunghino)
e brava mela, e bravissimo valentino!!!!!!!!!
MA CE LE FAI VEDè STE FOTO O NO?????? :prrrr
MA CE LE FAI VEDè STE FOTO O NO?????? :prrrr
18.01.08 ELENA la vichinga! ELISA a bordo!!! DPP 01.06.13


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- Iscritto il: 18 ott 2007, 15:51
- ci610
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 10:15
Re: Valentino: il circo in sala parto (lunghino)
benvenuto valentino! 

Dodò 13 Aprile 2008 _ Papelina 1 Marzo 2010
- isolablu
- Bronze~GolGirl®
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- Iscritto il: 6 lug 2005, 18:38
Re: Valentino: il circo in sala parto (lunghino)
MELI questa è davvero bella:" Allora ve lo sbatto fuori adesso".... :ahah :ahah :ahah
sei una grande!
grazie per i dettagli splatter (pensavo peggio)
grazie per aver descritto benissimo i dolori
grazie per averci reso partecipi del tuo miracolo VALENTINO
besos
sei una grande!

grazie per i dettagli splatter (pensavo peggio)

grazie per aver descritto benissimo i dolori
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besos

A.2008M.2012
...Dovevamo saperlo che l'amore brucia la vita e fa passare il tempo...
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- albachiara
- Expert~GolGirl®
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- Iscritto il: 10 giu 2008, 11:58
Re: Valentino: il circo in sala parto (lunghino)


Massimo 11/06/2003 kg 2.770 cm 49 - Alice 26/11/2008 kg 2.890 cm 49
.....sono il sole che riscaldano il mio cuore tutti i giorni....
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- eleonora198181
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- Iscritto il: 8 ago 2008, 23:51
Re: Valentino: il circo in sala parto (lunghino)




eleonora e fabrizio mamma e papà di elena detta pussy nata il 06 10 06 e di maria detta sconsy nata il 10 05 09. A.F.FAN CLUB.maggiolina 09 ottobrina 06 .bismamma..scontrinataL'APESTIFERA!