ANDREA MARCO
Inviato: 28 ago 2008, 9:22
Anche Andrea è nato di sabato ... in un caldo, afoso sabato di agosto, ma non in un sabato qualsiasi: Andrea è caduto tra le mie braccia la notte di San Lorenzo, alle 23.55! Questo bambolotto così amato, desiderato, che ci ha fatto fremere da quando abbiamo scoperto che c'era, ha deciso che era ora di conoscere mamma, papà e Paolo anche se al giorno "giusto" mancavano 37 giorni! Un piccolo-grande prematuro ... un leoncino che racchiudeva nei suoi 50 centimetri tutta la dolcezza di 3,065 kg. di amore!
3 ricoveri in una settimana, dopo una gravidanza difficile ed innumerevoli "permanenze" in ospedale ... siamo nella settimana dal 3 al 9 agosto ... Ho contrazioni da parto, mi imbottiscono di vasosuprina per endovena ed i travagli si bloccano! Sabato mattina, dopo aver aspettato le dimissioni della mia mamma (anche lei ricoverata) ed aver fatto l'ennesimo tracciato, alle 14 siamo a casa ... ma io lo sento che qualcosa non va! Abbiamo cercato di temporeggiare il più possibile: Andrea è grande, ma sarebbe pur sempre un prematuro e potrebbe avere qualche problema!
Alle 17.30 chiamo Raffaele che, per farmi riposare tranquilla, è andato a lavare l'auto con Paolo, e gli chiedo di venirmi a prendere con mia mamma (così resterà lei con Paolo) per portarmi ancora una volta in ospedale, dove arriviamo alle 18.30.
Ancora un lunghissimo tracciato, ancora flebo, ma questa volta le contrazioni non si fermano ed il mio utero sofferente potrebbe non reggerle: per questo motivo i medici decidono di far nascere Andrea!
Sono le 23, guardo per l'ultima volta l'orologio prima di consegnarlo all'ostetrica, chiamo Raffaele che, nel frattempo, avevamo mandato a casa 30 minuti prima, 20 minuti dopo sono in sala operatoria! Quando inizia l'intervento chiedo timidamente di poter assistere, di non coprirmi il viso e vengo accontentata! Vedo Andrea venir fuori pian piano da me ma non lo sento piangere ... "Non piange, perchè non piange?" Me lo avvicinano giusto un secondo, giusto il tempo di annusarci e guardarci negli occhi, poi lo portano via e, in lontananza, lo sento strillare e penso che stia bene.
L'anestesista, un mio amico, gli fa delle riprese col cellulare e me le mostra per rassicurarmi: lo sento piangere, cerca di mettersi la mano in bocca, lo lavano ... e poi su, di corsa al nido ...
3 ricoveri in una settimana, dopo una gravidanza difficile ed innumerevoli "permanenze" in ospedale ... siamo nella settimana dal 3 al 9 agosto ... Ho contrazioni da parto, mi imbottiscono di vasosuprina per endovena ed i travagli si bloccano! Sabato mattina, dopo aver aspettato le dimissioni della mia mamma (anche lei ricoverata) ed aver fatto l'ennesimo tracciato, alle 14 siamo a casa ... ma io lo sento che qualcosa non va! Abbiamo cercato di temporeggiare il più possibile: Andrea è grande, ma sarebbe pur sempre un prematuro e potrebbe avere qualche problema!
Alle 17.30 chiamo Raffaele che, per farmi riposare tranquilla, è andato a lavare l'auto con Paolo, e gli chiedo di venirmi a prendere con mia mamma (così resterà lei con Paolo) per portarmi ancora una volta in ospedale, dove arriviamo alle 18.30.
Ancora un lunghissimo tracciato, ancora flebo, ma questa volta le contrazioni non si fermano ed il mio utero sofferente potrebbe non reggerle: per questo motivo i medici decidono di far nascere Andrea!
Sono le 23, guardo per l'ultima volta l'orologio prima di consegnarlo all'ostetrica, chiamo Raffaele che, nel frattempo, avevamo mandato a casa 30 minuti prima, 20 minuti dopo sono in sala operatoria! Quando inizia l'intervento chiedo timidamente di poter assistere, di non coprirmi il viso e vengo accontentata! Vedo Andrea venir fuori pian piano da me ma non lo sento piangere ... "Non piange, perchè non piange?" Me lo avvicinano giusto un secondo, giusto il tempo di annusarci e guardarci negli occhi, poi lo portano via e, in lontananza, lo sento strillare e penso che stia bene.
L'anestesista, un mio amico, gli fa delle riprese col cellulare e me le mostra per rassicurarmi: lo sento piangere, cerca di mettersi la mano in bocca, lo lavano ... e poi su, di corsa al nido ...