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Prima, durante e dopo la gravidanza

 

ECCO FRANCESCO... PUNTUALISSIMO!

Comunque sia andata si tratta di un momento che non dimenticherai mai, hai voglia di raccontarlo?
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Anastasia
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ECCO FRANCESCO... PUNTUALISSIMO!

Messaggio da Anastasia » 17 ago 2008, 22:28

POSTO NUOVAMENTE IL RACCONTO DEL MIO PARTO CHE AVEVO SCRITTO NEL FORUM VECCHIO. LEGGERE I RACCONTI IN QUESTA SEZIONE MI COMMUOVE E MI EMOZIONA SEMPRE TANTISSIMO. MI HANNO FATTO COMPAGNIA NEI 9 MESI DI GRAVIDANZA E ORA CONTINUO A LEGGERLI PERCHE' UNA VITA CHE NASCE E' SEMPRE UN MOMENTO STRAORDINARIO.
GRAZIE A CHI VORRA' LEGGERE COME IL MIO AMORE FRANCESCO E' ARRIVATO NELLA NOSTRA VITA! :cuore
:sorrisoo

La data presunta per la nascita di Francesco era il 10 dicembre.
Dopo un falso allarme ai primi di dicembre in cui mi ero recata al pronto soccorso, comincio a fare i tracciati ogni 3-4 giorni. In quei giorni mi sveglio spesso di notte con dolori mestruali, contrazioni che inesorabilmente spariscono con la doccia del mattino. Martedì 6 monitoraggio e visita la ginecologa mi trova il collo raccorciato del 50%, chiuso, posteriore, per cui mi fissa il prossimo appuntamento per lunedì 12; aggiunge poi: “Sempre che non partorisci prima!”. Io ormai mi stavo convincendo che avrei superato la data e il mio pensiero era “speriamo non debbano indurmi il parto”.
Nel frattempo mi arriva la cameretta di Francesco e passo le giornate a sistemare e pulire tutto con l’aiuto di mio marito e mia mamma. Giovedì 8 ho persino l’impulso di risistemare tutta la libreria in salotto e costringo mio marito ad aiutarmi! Ho voglia di vedere tutta la casa in ordine! Venerdì 9 al mattino mi alzo piena di forze, decido di pulire ben bene la casa (cosa veramente strana per una pigrona come me!) e invito mia cugina con la sua bambina di 2 anni a pranzo per stare un po’ assieme. Pulisco, preparo da mangiare, mangiamo, lavo i piatti, gioco con la piccola... con mia cugina ci diamo appuntamento alla sera per andare a mangiare la pizza con il resto della famiglia. In pizzeria non ricordo chi ad un certo punto chiede a me e mio marito: “Cosa fate domani?” e io convinta di fare solo una battuta: “Io vorrei partorire!”.
Torniamo a casa, verso mezzanotte vado in bagno prima di mettermi a letto e trovo sulla carta igienica del sangue ma un po’ strano, più rosa che rosso. Penso subito: “Ho perso il tappo!”. Volo qui su gol a leggermi tutto quello che trovo a proposito del tappo e mi convinco che è proprio così. So bene che possono passare anche giorni prima del parto però sono contenta: il momento si sta avvicinando! Vado a letto e mi addormento. Verso le 3.30 mi alzo per la solita plin plin e... questa volta il sangue è rosso e sono costretta a mettere un piccolo assorbente. Non sono più tranquilla: al corso pre-parto ci hanno detto di andare in ospedale in caso di rottura delle acque o perdite di sangue. Mi rendo conto che le mie perdite sono esigue ma decido di svegliare mio marito e di fare un salto al pronto soccorso. Partiamo, decidiamo di NON portare la valigia (parole di mio marito: “Tanto ti rimandano a casa come l’altra volta!”). In ospedale mi attaccano il monitor, dopo un bel po’ mi visita il ginecologo di turno: sorpresa: dilatazione di 2 cm., decide di ricoverarmi, mi dice che probabilmente ci vorranno ancora molte ore ma che è inutile che torni a casa. Stranamente mi sento tranquilla, serena, contenta: CI SIAMO!!!
Mando mio marito a casa a prendere la valigia (fortuna che abitiamo a 10 minuti di macchina dall’ospedale!) che ovviamente non avevo finito (ma avevo scritto un elenco di ciò che mancava!) e compilo con l’ostetrica la cartella clinica. Mi fanno il clistere, un altro po’ di monitoraggio, poi per un po’ di ore mi mandano in corsia. Mio marito va a casa e siamo d’accordo che ritornerà per le 15.00. Mi assegnano la stanza (sono fortunata: ci sono solo quattro posti in rooming-in ma vengo accontentata perchè se ne era liberato uno quel giorno!). Sto un po’ a letto ma non riesco a dormire. Torno verso le 8.30 in sala travaglio dove mi aspettano per un altro po’ di monitoraggio. Lì faccio conoscenza con una ragazza a cui devono indurre il parto dato che è alla 42a. Chiacchieriamo un po’ e poi ci attaccano ai monitoraggi. Altra visita di controllo: l’ostetrica (nel frattempo era cambiato il turno) con una mano decisamente pesante (mi fa un male pazzesco) mi dice che la dilatazione è 2-3 cm., ma aggiunge anche: “Guarda che prima di stanotte o addirittura domani tu non partorisci!”. Si aggiunge anche il ginecologo che per smorzare tutto il mio entusiasmo mi dice che se fosse stato lui di turno di notte mi avrebbe mandata a casa, che ci vorrà tantissimo..... esco un po’ demoralizzata e sento l’ostetrica che dice al dottore che la dilatazione è di 2 cm. ma che mi ha detto 2-3 x non demoralizzarmi. Mi rimandano in corsia. Chiacchiero un po’ con la compagna di stanza (che viene dimessa quel mattino), telefono a mia mamma, alle amiche più care, mando sms, avviso le mie compagne di panza dicembrine. Continuo ad essere serena anche se le contrazioni cominciano un po’ alla volta a farsi sentire, però è un dolore sopportabile e cerco di camminare su e giù per il corridoio. Verso le 11 torno nuovamente in sala travaglio per un altro po’ di monitoraggio e poi di nuovo in corsia: l’ostetrica mi dice di mangiare solo qualcosa di leggero e di tornare lì alle 13.30. Riesco a mangiare solo un panino asciutto e bevo un po’ di brodo: le contrazioni cominciano ad aumentare di intensità e quando torno in sala travaglio sono abbastanza dolorose.
Appena tornata in sala travaglio ritrovo la ragazza a cui avevano indotto il parto preda di fortissime contrazioni è sul lettino e urla disperatamente; sta malissimo ed è lì immobile...: la cosa mi sconvolge non poco e infatti mi fanno accomodare non più nel letto accanto a lei ma in un’altra sala travaglio da dove cmq sentivo ugualmente le sue urla.
Mi stendo a letto con il monitoraggio attaccato e ad ogni contrazione mi rendo conto di una cosa: “devo fare qualcosa per contrastare il dolore altrimenti rischio gesti autolesionisti” (tipo mordermi una mano, ecc.). Un altro pensiero mi attraversa la mente: “non voglio arrivare a soffrire nel modo in cui sta soffrendo quella ragazza”. Allora comincio a mettere a frutto le lezioni del corso pre-parto: comincio a respirare come mi hanno insegnato. E riesco a sopportare meglio il dolore.
Poco dopo arriva il mio ANGELO, non è mio marito ma è l’ostetrico che mi seguirà per tutto il travaglio e che farà nascere Francesco. Mi visita (e non sento assolutamente niente!) e mi trova dilatata di 3-4 cm. Io ho tanto freddo e gli chiedo una coperta. Mi chiede di chiamare mio marito per farmi compagnia: lui ora deve occuparsi prevalentemente dell’altra ragazza (che sta per partorire) poi si dedicherà solo a me. Mi stacca per un po’ il monitoraggio. Intanto arriva mio marito e per un po’ chiacchieriamo, finchè per il dolore non ho più voglia di parlare. Nel frattempo sperimento un’altra cosa: distesa sto scomoda, il monitoraggio mi tiene troppo legata e non trovo una posizione attraverso la quale affrontare il dolore delle contrazioni. Approfittando di essere senza monitoraggio attaccato mi siedo sulla poltrona lì a disposizione e mi avvolgo nella coperta. All’arrivo delle contrazioni da seduta riesco a concentrarmi meglio: occhi chiusi, respiro a fondo, trinco i muscoli e passa. E via così. Mio marito mi siede vicino pronto a passarmi la bottiglia d’acqua dopo ogni contrazione: la respirazione mi lascia la bocca secca e arida. Comincio anche ad avvertire una cosa molto strana: fra una contrazione e l’altra mi assopisco: questo mi permette di riposare per qualche minuto ma non capisco come possa succedere. L’ostetrico poi mi spiegherà che l’organismo come meccanismo di difesa rilascia le endorfine, che aiutano la donna a riposare durante il travaglio.
Nel frattempo sentiamo che l’altra ragazza viene portata in sala parto... e le urla continuano e... vanno avanti per tanto tempo. Finalmente nasce la sua bambina (ci troveremo poi in stanza assieme!). Torna l’ostetrico e finalmente si può dedicare solo a me: mi porta nell’altra sala travaglio e gli chiedo di poter continuare il travaglio sulla poltrona. Mi accontenta e mi attacca lì il monitor, dicendomi che prima di cena avrei partorito. Sono un po’ incredula: al mattino mi avevano detto che ci sarebbe voluto molto più tempo. Però gli dò fiducia: è buono, gentile e premuroso. Il pomeriggio continua: ho l’accortezza di non chiedere spesso l’ora a mio marito (ricordandomi le parole dell’ostetrica che mi ha fatto il corso che altrimenti ci sarebbe sembrato che il tempo non passasse mai) e i dolori sono sempre più forti e sempre più ravvicinati... però continuo a rimanere concentrata, occhi chiusi, respirazione.... so che il clou della contrazione è racchiusa in 3-4 respiri forti e prendo forza... li faccio, poi tutto decresce, sollievo, bevo un sorso d’acqua e mi assopisco.... anche se le contrazioni sono ogni 4 minuti (mio marito tiene il conto) a me sembra di riposare per molto più tempo. Continuo così per tutto il pomeriggio. Al dolore delle contrazioni però si aggiunge presto un’altra sensazione dolorosa: ho bisogno di spingere come se mi scappasse la ca@@a, ma l’ostetrico mi aveva detto assolutamente di non spingere, quindi a tutto quanto devo aggiungere la forza per non spingere e il fatto di essere seduta in poltrona mi aiuta. Il bambino è posizionato molto in basso, per questo ho bisogno di spingere troppo presto.
Torna l’ostetrico, mi visita ma la dilatazione va avanti lentamente per cui decide di farmi una puntura (non so di cosa) per ammorbidire il collo dell’utero. Passa ancora un po’ di tempo: le contrazioni ora sono una dopo l’altra, non durano moltissimo ma non mi lasciano tregua. E in me comincia a balenare un pensiero: “non ce la faccio più, voglio che mi facciano qualcosa per farmi passare il dolore, VOGLIO CHE MI FACCIANO IL CESAREO” (n.b.: nell’ospedale dove ho partorito non fanno l’epidurale). Questo pensiero mi martella, comincio a sconcetrarmi, mi agito, non respiro più nel modo giusto. Confido questo mio pensiero a mio marito che mi sorride, si ricorda anche lui del corso pre-parto (dove ci avevano detto: “arriverà il momento di crisi!”) e mi prende scherzosamente per matta. Io quasi mi arrabbio, faccio chiamare da mio marito l’ostetrico e glielo dico........ e sempre con dolcezza e anche con un pizzico di ironia lui mi elenca i casi in cui viene fatto il taglio cesareo aggiungendo.... “mi dispiace ma tu non rientri fra questi” e poi mi incoraggia: “abbiamo ancora delle carte da giocare!”. Capisce che sono allo stremo delle forze e che le contrazioni sono veramente una di seguito all’altra seppur la dilatazione stia avanzando troppo lentamente. Mi visita nuovamente e la puntura ha fatto effetto, non sono ancora dilatata completamente ma sono andata un po’ avanti. Decide quindi di rompermi il sacco. Mi metto sul lettino e come sempre delicatamente compie quest’operazione: in un attimo mi trovo inondata di un liquido caldo, ce n’è tanto, bagno anche lui e l’infermiera. Da quel momento le contrazioni si fanno ancora più forti e vicine... lui mi dice che posso cominciare a spingere ma che ci vorrà ancora un tempo da passare lì in sala travaglio, poi andremo finalmente in sala parto! Arriva la contrazione e finalmente mi sfogo: posso spingere!!! Spingo forte, forte, forte e alla seconda contrazione l’ostetrico rimane di stucco, sente già i capelli di Francesco....”andiamo in sala parto!!!” e io “e come ci arrivo in sala parto?!?” “ci facciamo una passeggiata!”. Mi aiuta a tirarmi su e arriviamo in sala parto. Nel frattempo manda mio marito a prepararsi (camice, cappellino...) mi fanno accomodare (con molta fatica) sul lettino, una piccola rifilata alla patata, l’ostetrico spiega a mio marito di stare dietro di me e di alzarmi la testa nel momento delle spinte. Siamo tutti pronti: arriva la contrazione e spingo spingo forte, più forte che posso. Tutti mi incoraggiano, mi dicono che sono bravissima, di continuare a spingere. Alla quarta contrazione sento qualcosa sgusciare fuori ma non capisco che si tratta di mio figlio e continuo a spingere... e l’ostetrico “basta spingere!!!” e sento Francesco piangere! Un velocissimo lavaggio al naso e alla gola e l’ostetrico sorridente mi dice: “Lo vuoi sulla pancia?” e io: “SIIIIIIIII’”. Me lo appoggiano sulla pancia e lui non piange più, ha ancora il cordone ombelicale, è caldo, leggero, mi stupisce sentire la pancia vuota, un avvallamento e lui sopra...... siamo in 3, mio marito è sempre dietro di me che ci guarda.... non dimenticherò mai questo momento!
MONICA mamma di FRANCESCO nato il 10/12/2005 alle 20.27; 2,920 kg., 48 cm.

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Re: ECCO FRANCESCO... PUNTUALISSIMO!

Messaggio da alelua » 18 ago 2008, 17:50

:buuu che forza mammina!!! :emozionee
Alessio&Luana.. Sposi (23/09/06)

Luana felice mamma di Gaia nata il 31-08-08: 2.920 per 49.5 cm di pupuletta e mamma di Edoardo nato il 16-09-12: 3.340 per 50 cm di Principe meletta.

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Re: ECCO FRANCESCO... PUNTUALISSIMO!

Messaggio da Arya » 18 ago 2008, 19:00

Ciao Anastasia!
Si anche io sono della tua stessa opinione.. i racconti del parto sono sempre emozionantissimi!!
Tante di quelle volte penso alla mia gravidanza... penso all'anno scorso che in questo periodo non sapevo ancora di essere incinta..ma Rossella c'era già... :emozionee :emozionee
Bè... siamo" coscritti" (come si dice dalle mie parti di persone nate nello stesso giorno e stesso anno...non è propriamente il casio mio e di tuo figlio... :ahaha )io e tuo figlio Francesco..anche io sono nata il 10 dicembre..ma dell'83 però!! :prrrr un :bacio grande a te e tuo figlio!
Rossella 10/05/08 h.2.45 3.590 kg x 51 cm
Isabel 16/10/2012 h.11.16 2,920 kg x 47 cm

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Re: ECCO FRANCESCO... PUNTUALISSIMO!

Messaggio da Arya » 18 ago 2008, 19:02

Ho visto le foto del tuo piccolo...che carino... :emozionee
Ho sbagliato a proposito del significato di "coscritto".. persone nate nello stesso anno.. non c'entra il giorno..ma forse visto che sei di Venezia..forse si dice così anche da te... :domanda :ahaha
Rossella 10/05/08 h.2.45 3.590 kg x 51 cm
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Re: ECCO FRANCESCO... PUNTUALISSIMO!

Messaggio da Anastasia » 18 ago 2008, 22:26

Grazie ragazze.... :emozionee

Alelua :-D ma tu ci sei quasi! ti auguro di fare un bel parto come il mio (magari con un travaglio un po' più breve... :incrocini )


Arya, non avevo mai sentito questo modo di dire... in compenso tanti hanno ironizzato sul fatto che è nato il giorno della dpp dicendo che era già un precisino come la mamma!
MONICA mamma di FRANCESCO nato il 10/12/2005 alle 20.27; 2,920 kg., 48 cm.

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Re: ECCO FRANCESCO... PUNTUALISSIMO!

Messaggio da alelua » 20 ago 2008, 14:25

Anastacia grazie... :emozionee è vero manca poco, spero solo vada tutto per il meglio, non mi importa quanto soffriro', l'importante è che Gaia stia bene... :cuore
Dinuovo complimenti per la tua forza e ti auguro ogni bene!!! :bacio
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Luana felice mamma di Gaia nata il 31-08-08: 2.920 per 49.5 cm di pupuletta e mamma di Edoardo nato il 16-09-12: 3.340 per 50 cm di Principe meletta.

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Re: ECCO FRANCESCO... PUNTUALISSIMO!

Messaggio da Piorellino » 20 ago 2008, 14:26

ANASTASIA :cuore
Juan Carlos Anthony è nato il 20 giugno 2007 alle ore 12.08, lui è l'AMORE DELLA MIA VITA!

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