Manuel...che la favola abbia inizio..
Inviato: 30 giu 2008, 15:45
20 giugno 2008…. Finalmente le fatidiche 40 settimane! Ma nella zona panciosa sembrava non muoversi nulla.
La sera tanti amici da noi, tante foto, le ultime con il pancione dicono loro, si sentono che il giorno dopo sarò in ospedale per regalargli il primo nipotino della compagnia..
Tra una risata e l’altra comincio a perdere il tappo ma non gli do molta importanza perché ho sentito di ragazze che hanno partorito un sacco di tempo dopo.
A mezzanotte soffio le mie prime candeline della giornata, fotografo il pancione con i miei anni… 28. Sarebbe magnifico se tu arrivassi proprio oggi.
Passa la notte.
21 giugno 2008 è il mio compleanno.
Mi preparo per andare al primo monitoraggio alle 11. Appoggio l’accappatoio e sento uno strano spaaaasshhh. Mi guardo intorno, la rottura delle acque me la immaginavo diversa quindi continuo tranquillamente a prepararmi per uscire.
All’improvviso un secondo splashhhhhhhhh. Aspetto che il maritozzo si svegli e gli comunico che forse Manuel è pronto per uscire. Non dimenticherò mai la sua faccia impietrita. Tutta da baciare.
Pronti per uscire, finalmente tiro fuori quella valigia dall’armadio. Ci fermiamo a fare colazione.
Arriviamo in ospedale, mi mettono il monitoraggio, ho contrazioni ma non sento nulla e le acque continuano a scendere. Cosi mi visitano.
“Rottura del sacco, dilatazione 2 cm, avvisi suo marito che le ricoveriamo”.
Nn potevo crederci, proprio come avevo immaginato.
Salgo in reparto, faccio pappa e poi di nuovo monitoraggio.
Passano le ore e il dolore si fa sempre + intenso. Tra una visita e l’altra in sala d’attesa (sembrava una festa, un via vai di gente!!) si fanno le 17.30 e il travaglio è attivo… La dilatazione rimane sempre di 2 cm. Alle 19.30 ancora tutto fermo. Flebo di ossitocina ma non migliora di molto e il dolore diventa sempre meno sopportabile.
Alle 20.30 arriva la tanto desiderata epidurale. Alle 22 5 cm, alle 23 8, allo scoccare della mezzanotte dilatazione completa! Olè!!
La dolcissima ostetrica Serena dice che si può cominciare a spingere…Ma c’è poco da fare quando la testina del pupo è cosi grande da non voler aiutare i miei sforzi. Ci provo ci provo ma nulla, esce e rientra, esce e rientra. Chiamano il medico e qui capisco che forse nn sarà molto naturale il mio parto. Comincia a saltarmi sulla pancia, un dolore che credo non dimenticherò mai nella mia vita. Nulla, Manuel non ne vuole sapere di uscire. Allora si danno al taglio ma per fortuna non sento nulla. Neanche questo mi aiuta. Sento che parlano a bassa voce ma capisco poco finchè non vedo la ventosa. Ormai sono stremata e spero solo che presto il mio cucciolo mi raggiunga tra le braccia.
Il medico cerca di farlo uscire quando non so come si stacca la ventosa e vola in mezzo alla sala parto a gambe all’aria. E’ stato l’unico momento che ricordo volentieri. Le ostetriche mi guardavano trattenendo le risa e io mi sono fatta una bella ghignata dopo tutta quella sofferenza.
Un paio di spinte ancora e sento la testina uscire. Lo staff fa la ola mentre mio marito in lacrime dice che è uguale a me. Adesso ci vuole concentrazione, una bella spinta finale e uscirà tutto. Mi preparo, faccio un respiro da guinness e spingo come mai ho fatto nella vita, Serena continua a dirmi di non smettere e io le urlo con tutta la voce che mi è rimasta: TIRALO FUORIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII.
Ed eccolo li, dolce tesoro della mamma. Cosi piccolo, tutto sporco e cosi splendidamente pieno di capelli. Mio marito singhiozza e mi ringrazia per quello che gli ho regalato. Non mi sembra vero, è davanti ai miei occhi e mi guarda con quel faccino tutto gonfio. Mi dispiace avergli fatto fare cosi tanta fatica, la mamma avrebbe voluto volentieri evitargliela.
Mentre scrivo dorme nell’ovetto, tutto il dolore subito sparisce appena i nostri occhi si incrociano, è un’emozione troppo grande che solo chi vive può capire.
Alla 1.48 del 22 giugno 2008 è nato Manuel. 3,890 kg tra guance e capelli x 51 cm.
Eccoci, in 3 per la prima volta nella nostra vita. E da quel preciso attimo è iniziata la nostra favola.
La sera tanti amici da noi, tante foto, le ultime con il pancione dicono loro, si sentono che il giorno dopo sarò in ospedale per regalargli il primo nipotino della compagnia..
Tra una risata e l’altra comincio a perdere il tappo ma non gli do molta importanza perché ho sentito di ragazze che hanno partorito un sacco di tempo dopo.
A mezzanotte soffio le mie prime candeline della giornata, fotografo il pancione con i miei anni… 28. Sarebbe magnifico se tu arrivassi proprio oggi.
Passa la notte.
21 giugno 2008 è il mio compleanno.
Mi preparo per andare al primo monitoraggio alle 11. Appoggio l’accappatoio e sento uno strano spaaaasshhh. Mi guardo intorno, la rottura delle acque me la immaginavo diversa quindi continuo tranquillamente a prepararmi per uscire.
All’improvviso un secondo splashhhhhhhhh. Aspetto che il maritozzo si svegli e gli comunico che forse Manuel è pronto per uscire. Non dimenticherò mai la sua faccia impietrita. Tutta da baciare.
Pronti per uscire, finalmente tiro fuori quella valigia dall’armadio. Ci fermiamo a fare colazione.
Arriviamo in ospedale, mi mettono il monitoraggio, ho contrazioni ma non sento nulla e le acque continuano a scendere. Cosi mi visitano.
“Rottura del sacco, dilatazione 2 cm, avvisi suo marito che le ricoveriamo”.
Nn potevo crederci, proprio come avevo immaginato.
Salgo in reparto, faccio pappa e poi di nuovo monitoraggio.
Passano le ore e il dolore si fa sempre + intenso. Tra una visita e l’altra in sala d’attesa (sembrava una festa, un via vai di gente!!) si fanno le 17.30 e il travaglio è attivo… La dilatazione rimane sempre di 2 cm. Alle 19.30 ancora tutto fermo. Flebo di ossitocina ma non migliora di molto e il dolore diventa sempre meno sopportabile.
Alle 20.30 arriva la tanto desiderata epidurale. Alle 22 5 cm, alle 23 8, allo scoccare della mezzanotte dilatazione completa! Olè!!
La dolcissima ostetrica Serena dice che si può cominciare a spingere…Ma c’è poco da fare quando la testina del pupo è cosi grande da non voler aiutare i miei sforzi. Ci provo ci provo ma nulla, esce e rientra, esce e rientra. Chiamano il medico e qui capisco che forse nn sarà molto naturale il mio parto. Comincia a saltarmi sulla pancia, un dolore che credo non dimenticherò mai nella mia vita. Nulla, Manuel non ne vuole sapere di uscire. Allora si danno al taglio ma per fortuna non sento nulla. Neanche questo mi aiuta. Sento che parlano a bassa voce ma capisco poco finchè non vedo la ventosa. Ormai sono stremata e spero solo che presto il mio cucciolo mi raggiunga tra le braccia.
Il medico cerca di farlo uscire quando non so come si stacca la ventosa e vola in mezzo alla sala parto a gambe all’aria. E’ stato l’unico momento che ricordo volentieri. Le ostetriche mi guardavano trattenendo le risa e io mi sono fatta una bella ghignata dopo tutta quella sofferenza.
Un paio di spinte ancora e sento la testina uscire. Lo staff fa la ola mentre mio marito in lacrime dice che è uguale a me. Adesso ci vuole concentrazione, una bella spinta finale e uscirà tutto. Mi preparo, faccio un respiro da guinness e spingo come mai ho fatto nella vita, Serena continua a dirmi di non smettere e io le urlo con tutta la voce che mi è rimasta: TIRALO FUORIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII.
Ed eccolo li, dolce tesoro della mamma. Cosi piccolo, tutto sporco e cosi splendidamente pieno di capelli. Mio marito singhiozza e mi ringrazia per quello che gli ho regalato. Non mi sembra vero, è davanti ai miei occhi e mi guarda con quel faccino tutto gonfio. Mi dispiace avergli fatto fare cosi tanta fatica, la mamma avrebbe voluto volentieri evitargliela.
Mentre scrivo dorme nell’ovetto, tutto il dolore subito sparisce appena i nostri occhi si incrociano, è un’emozione troppo grande che solo chi vive può capire.
Alla 1.48 del 22 giugno 2008 è nato Manuel. 3,890 kg tra guance e capelli x 51 cm.
Eccoci, in 3 per la prima volta nella nostra vita. E da quel preciso attimo è iniziata la nostra favola.