Tutto ha inizio il 14/01/2008, la miaDPPè il 16/03/2008 ed io sono abbastanza tranquilla, anche se durante le vacanza natalizie sono stata un po’ male, ho avuto qualche episodio di pressione alta ed ho le caviglie gonfie, il gine mi ha segnato l’aldomet che sto prendendo regolarmente e tutto sommato mi sento benino. Il 14 ho la mia prima flussimetria, arrivo al laboratorio, dalla flussi risulta che il bimbo è un po’ piccolino e pesa poco, è 1kg.400 circa..”ma signora stia tranquilla..è appena sotto lo standard”, esco dal laboratorio e chiamo subito il gine che mi tranquillizza e ci salutiamo con la promessa che dopo due giorni mi avrebbe visitata per sicurezza “ tu continua a prendere l’aldomet” mi dice….arriva il giorno della visita, l’utero è ok…”doc. ma non è che ho la gestosi?” chiedo…lui si guarda mio marito e gli dice:”bruciale tutti quei libri che ne legge troppi!!” grrrrrrr….ci congeda dicendomi di ripetere la flussi il 29/01…(dopo circa 2 settimane dalla prima…DUE SETTIMANE!!!!). Arriva il 29 gennaio, continuo ad avere le gambe gonfie, anche il viso mi si sta gonfiando ed il gine mi ha aumentato la pasticca…ora ne prendo 2 da 500. Vado a fare la flussi e capisco subito che qualcosa non va, il bambino è piccolo…ci sono degli shock nelle arterie uterine e pesa…1kg.400 circa…non ha preso un etto dal 14 gennaio! Mi lascia con un referto in cui si consiglia il ricovero immediato. Chiamo il mio gine tra le lacrime, gli leggo il referto per telefono e lui con voce fredda e finalmente preoccupata mi dice:”Serena, vai a Villa S.Pietro (distaccamento del Fate Bene Fratelli) serve un ospedale di terzo livello che abbia la terapia intensiva neonatale e lì ci sono i migliori!”Arrivo al p.s. ostetrico, mi attaccano subito il monitoraggio e dopo un po arriva un’ostetrica, guarda il tracciato e mi dice di girarmi su un fianco…le chiedo”scusa come mai ci sono questi vuoti sul tracciato?” mi sorride dolcemente e dice: “Il bimbo dorme”…DORME?! E CHE C’ENTRA?! Vabbè, mi misurano la pressione, chiedo”quanto ho?” “ non si preoccupi signora, è un po’ alta ma ora la facciamo abbassare” nel frattempo arriva la gine che mi ha fatto p.s. “ signora la faccio accompagnare in stanza, la ricoveriamo!” i miei suoceri vanno a prendermi la valigia a casa e io rimango con mio marito e i miei, il tempo di rinfrescarmi e mi portano in sala monitoraggio, mi attaccano al macchinario, dopo un ppo arriva un’ostetrica…guarda il tracciato e fa una smorfia, arriva la gine, si guardano e l’ostetrica le dice” E’ stretto è stretto” (dopo ho saputo che voleva dire che i bambino era debole e non era sufficientemente reattivo perche la mia pressione alta gli mandava poco ossigeno e quindi non si nutriva) mi rimisurano la pressione e l’ostetrica dice “ finalmente comincia ad abbassarsi…è 175/105!!”. Ho un sacco di gente intorno, mi fanno il cortisone per far maturare i polmoni del bambino ma devono passare almeno 12 ore per essere sicuri che faccia effetto…io sto malissimo, mi lacrimano gli occhi, mi bruciano e sono rossi e sudo tantissimo, mi misurano la febbre ma non ce l’ho…è la pressione alta…chiamano mio marito e gli dicono che il bambino è debole, quegli spazi vuoti sul tracciato sono depressioni cardiache del bambino, stanno tendando di abbassarmi la presisone con i farmaci consentiti in gravidanza ma senza successo, se non riescono dovranno farmi un farmaco che sicuramente mi normalizza la pressione ma è pericoloso per il piccolo. Fanno un ultimo tentativo, prima il celestine, poi il cardiopress a stadi, finalmente la pressione comincia a scendere e si stabilizzasi valori accettabili, anche il battito del bambino si è stabilizzato…mi fanno una flussimetria , l’emergenza è rientrata…mi mandano in camera con la pompa in vena che mi rilascia dosi costanti di antiipertensivo.dalla 16.00(ora del ricovero) tocco il letto alle 2.00 e crollo, ogni ora mi misurano la pressione ma io a malapena li sento. Passano i giorni tra crisi di pressione sempre più violente, ormai prendo 7 pasticche al gorno, arriviamo al 7 febbraio, proprio la notte ho avuto una crisi fortissima, ormai il mio viso è trasformato, tanto che al reparto mi chiamano “la cinesina”perché ho il viso talmente gonfio che gli occhi non si vedono più, sono semichiusi” La mattina del 7 febbraio mi chiamano per la solita flussimetria quotidiana ma io ho una brutta sensazione addosso…è da ieri notte che non sento antonio muoversi…infatti dalla flussi risulta la centralizzazione, l’arteria ombelicale si è chiusa definitivamente…antonio è senza alimentazione. Nemmeno arrivo in stanza che mi raggiunge il primario che sentenzia” signora chiami i parenti, oggi pomeriggio facciamo nascere il bambino, lì non è più al sicuro”chiamo mio marito, i miei e i miei suoceri e alle16.00 sono in sala parto, ironia della sorte trovo la stessa equipe che c’era la notte che mi hanno ricoverato. Aspetto stesa su una barella, volto lo sguardo verso snistra e vedo l’incubatrice pronta, mi viene un nodo in gola e mi accarezzo la pancia come per tranquillizzare il mio bambino. Arriva l’anestesista e mi fa la spinale, le gambe si paralizzano, hanno tutti molta fretta perché io seguivo una terapia anticoagulante ed il mio sangue era liquido per cui rischiavo un’emorragia, bisognava sbrigarsi. Ho un telo davanti ma tirano così forte che mi sembra mi stiano tirando via la cassa toracia! L’anestetista è dietro la mia testa e mi spiega tutto...” Serena, quando vedi il liquido risalire da quel tubo vuol dire che ci siamo, da lì a 5 minuti antonio nascerà”Ad un certo punto sento il gine “ Eccolo! Piano, fate piano che è piccolissimo!!” vedo il liquido risalire peril tubo e sento una specie di miagolio fortissimo, capisco che è la voce di mio figlio e urlo “AMORE MIO!!” ma non lo vedo, l’anestesista mi ccarezza la testa “Serena lo senti? E’ antonio! Senti come strilla sembra un aquilotto!! Lo portano via immediatamente e l’anestesista lo segue per vedere come sta, dopo un po’ ritorna” Sta bene, è piccolo ma respira da solo, ho chiesto che te lo facciano vedere”mi portano davanti gli occhi un fagottino avvolto in un asciugamano, è lungo ma molto magro ed ha un nasino piccolissimo….Antonio è nato il 7 febbraio alle 17.20 ed io il mattino dell’8 alle 11:00 mi sono fatta staccare tutte le flebo, mi sono fatta lazare dal letto, mio marito mi è venuto a prendere e con la sedia a rotelle mi ha portato in sub terapia intensiva a conoscere il mio piccolo grande eroe.Ho indossato il camice, i calzari, ho sterilizzato le mani e sono arrivata davanti all’incubatrice, apro gli oblò e con le mani ancora gonfie dalla gestosi sfioro la schiena di antonio che sta a pancia in giù e sussurro:” Amore mio non aver paura, la tua mamma ora è qui con te..la riconosci la voce di mamma vero?” questo scricciolo di 1kg.380 per 39cm. Fa uno sforzo enorme ed apre per la prima volta un occhietto, regalandomi i
quel momento che la mia malattia mi aveva sottratto, il momento magico in cui gli occhi di una madre incrociano per la prima volta quelli di un figlio. Antonio è stato dimesso il 28.02.2008 con un peso di 1kg.920 per 41cm. e da quando è nato non ha mai smesso di mordere la vita.
