
Nel giro di 2 ore mi rotolavo letteralmente nel letto che mi avevano assegnato in reparto e le cose sono andate peggiorando, fra flebo di antibiotico, tracciati infiniti e visite dolorosissime, fino alle 17 quando finalmente mi comunicano che sono a 8 cm di dilatazione e che è ora di andare in sala travaglio. Sto talmente male che mi devono trasportare con la sedia a rotelle. Le contrazioni proseguono intensissime ma troppo brevi per spingere adeguatamente. Dopo tante ore di dolore e il monitoraggio e la flebo che mi impediscono i movimenti mi sento esausta. Verso le 19.30 decidono di somministrarmi l'ossitocina e finalmente le contrazioni si fanno più lunghe e mi permettono di spingere, alle 20 inizia a vedersi la testa, mio marito è ormai distrutto anche lui ma quando la vede si illumina letteralmente, lasciando un attimo da parte la preoccupazione. Il trasporto dalla sala travaglio alla sala parto con le spinte in corso mi sembra un incubo ma alle 20.21 finalmente nasce la mia bambina, il cordone ombelicale è così corto che lo devono tagliare immediatamente...la piccola è bellissima e sta bene. Finalmente me la appoggiano sulla pancia e il mondo si ferma per un attimo... quando la guardo mi rendo conto che quello è un momento unico, eccezionale e che quello che mi lega alla mia piccola è un amore infinito.


Purtroppo dopo pochi minuti ho avuto delle complicazioni e la piccola è stata affidata al papà, la placenta non usciva e sono state necessarie manovre dolorosissime, hanno dovuto mettermi il catetere perchè la vescica era pienissima, ho rischiato l'emorragia perchè ho perso 1 litro di sangue e ci hanno messo un'ora per ricucirmi la ferita così alle 22.30, quando ero pronta per riabbracciare la mia piccola hanno dovuto portarla al nido per le prime visite e ho dovuto attendere fino al mattino dopo per poterla riavere con me. Come potete ben immaginare quella notte non ho chiuso occhio!
