
Avrei dovuto partorire il 21 Giugno 2007, primo giorno d’estate e ultimo giorno nel segno dei Gemelli. Invece dopo il monitoraggio, effettuato il 23 mi hanno spedito a casa dicendomi che era prestissimo e che sarei dovuta tornare 2 giorni dopo.
Che delusione!

Il 25 Giugno mi rimetto in auto e torno in Mangiagalli. Mi visita una ragazza molto acida che al posto delle dita ha tronchi d’albero nodosi e davvero poco delicati.

Mi fanno lo scrollamento delle membrane, che non vi racconto, perché non è piacevole e perché ho tirato giù tutti i santi dal paradiso.
La suddetta ostetrica mi rincuora dicendomi che potrebbe anche non servire a niente questa graziosa manovra iper-invasiva…..e mi rispedisce a casa. In quella mi sento un po’ strana, ma non dico nulla, perché quella megera mi guarda già abbastanza male. E si che non sono una che si lagna facilmente, ma alla tipina devo essere sembrata la solita barba.
Chissà quante ne vedono….
Vado a pranzo da mia mamma e mi ingozzo per benino. Però, santo cielo, non riesco a stare seduta sulla sedia. Mi metto appoggiata in avanti, in dietro, mi fa un po’ male la schiena e ho la pancia tutta dura. ( Avevo le contrazioni dal 7° mese, quindi ormai avevo il fatto l’abitudine a giornate così!) Decido di tornare a casa.
Che caldo! Prima di coricarmi, faccio pipì e bevo un bel bicchiere d’acqua fresca. Sono le 3 del pomeriggio.
Che bello faccio a tempo a dormire 2 belle ore, prima del rientro di mio marito!
Sto tornando in camera e nel bel mezzo del salotto sento Gioele che fa una capriola nel mio pancione e poi un rumore tipo “ POP “ e un simpatico rivoletto d’acqua tiepida mi scende lungo le cosce.

Tiro una parolaccia e mi procuro uno straccio. Mi piego e asciugo quel disastro.
Ma….cosa sto facendo???? Devo chiamare mio marito e farmi portare all’ospedale: sto per partorire! Ero così calma che mi spaventava molto di più il mio stato d’animo, piuttosto che quello che stava per accadere.
Telefono a mio marito che arriva a casa in 15 minuti, agitato come se a partorire dovesse andarci lui. Intanto controllo i tempi di questa pancia che si indurisce, ma che non fa poi così male. Lui mi sfreccia accanto e mi chiede se sto bene ogni 7 minuti ( più o meno ad ogni contrazione) e io che sto benissimo , mi irrito leggermente. Mi chiede se può anche farsi una doccia….e poi!
In macchina per raggiungere l’ospedale corre come un pilota di formula uno e io gli faccio presente che vorrei partorire da viva e in un ospedale questo bambino e non spararglielo sul lunotto anteriore dell’auto alla prossima frenata. Inbocca la corsia preferenziale dei taxi in corso XXII Marzo ( ci sono le telecamere ovunque)e colleziona 2 multe. Mi inalbero quel'attimo e gli tiro un moffettone sulla testa!

In ospedale ( per fortuna ancora incolumi ) mi visitano e l’ostetrica mi dice: “ guardi che non le si sono rotte le acqua; si sarà fatta la pipì addosso!”

Mi inalbero e cerco di convincerla che non avendo mai avuto episodi di incontinenza, non può essere e soprattutto la pipì e gialla e il liquido in questione era trasparente.
Ok ! Mi fanno uno stick per determinare se sono acque o pipì…..non cambia colore, il fetente!
Esco dal pronto soccorso e mentre sono sulla porta 4 ostetriche mi corrono dietro urlando che avevo ragione. MI SI SONO ROTTE LE ACQUE! ALLELUJA!!!!! Nel frattempo sono le 7 di sera ,mi ricoverano e mi attaccano al monitoraggio.

I dolori sono sopportabilissimi e chiacchiero animatamente con mio marito per 2 ore o forse un po’ di più .
Arrivano intanto, dottori , ostetriche, tirocinanti, infermiere e tutti cacciano le dita nel mio posto più sacro…
Tra le 9 e le 10 i dolori si intensificano e chiedo l’epidurale. Me la faccio un po’ sotto, ma poi trascorro 3 ore in uno stato molto simile al quello di una pera di eroina. Dormo un pochino, penso un sacco. Mio marito comincia a russare sonoramente sulla poltrona accanto a me. L’ostetrica mi chiede cortesemente di svegliarlo. Perché lo si sente da fuori.
All’una di notte, di colpo mi prende un dolore lancinante al fianco destro. Oh mio dio! Un’attacco di appendicite fulminante….

Sveglio mio marito ( di nuovo) e gli espongo i miei dubbi. Lui si scapicolla a chiamare qualcuno..
Mi visitano, mentre io continuo a spiegare che il dolore al fianco aumenta e non so quanto resisterò.
L’ostetrica dice: “ Sciocchina! Non hai l’appendicite. Ti si è svegliato solo metà corpo dall’epidurale. Sei dilatata di 10 cm e devi cominciare a spingere.!”
Sollevata le domando per quanto tempo. E lei mi risponde che le primipare ci mettono da 1 ora a 2 ore e mezza circa.
COOOOOSSSAAAAA!!!!! Gli urlo che non se ne parla nemmeno e inizio a spingere con tutte le mie forze.
Dopo 2 contrazioni la testa di Gioele è li, e un ciuffo di nerissimi capelli neri, fa capolino. Mio marito guarda e non sviene per miracolo,ma dice che manca poco.
L’ostetrica mi chiede s voglio toccare la testina e io le dico” Per l’amor del cielo! Vogliamo andare avanti….”
Alla 4° contrazione tiro un urlo micidiale e l’ostetrica mi dice:” Guardati tra le gambe …”
E li, tutto bagnato, stropicciato e arrabbiatissimo, c’è il mio piccolo nanetto.
Me lo posano sul petto e lui mi guarda dritto negli occhi. 2 occhi enormi e blu. Ho pianto e ho cominciato a dire: “ Oh mio Dio! Guarda cosa ho fatto!” Un’emozione da brivido! L’attimo più intenso della vita di una donna!
Gioele è nato all’1 e 50 di Martedì 26 Giugno 2007 e mio marito, tra le sue prime lacrime di gioia, mi ha detto che il nostro amore è cresciuto così tanto che abbiamo dovuto fare un altro essere per contenerlo tutto.
