
Il giorno seguente, verso le 10 della mattina, inseriscono una fettuccia per indurmi il parto. Un dolore da morire


Scampato il pericolo (inutile dire che in un attimo ho perso 10 anni di vita ) rimango in osservazione tutta la notte ( nella stanza che poi sarà quella del mio parto…la numero 5..brrrrrrrrr! ) sentendo in versione live 4 parti con donne che ululavano letteralmente dal dolore. Insomma per una che doveva ancora partorire era un bel posticino..si si !
Il giorno dopo a pranzo mi riportano in reparto e la giornata passa senza che accada niente. Un nervoso!

Il 28 dopo la solita visita mattutina, in cui scoprono che sono dilatata di 2 cm, decidono di aiutarmi con il gel e così, fatto il solito noiosissimo e lunghissimo monitoraggio, in cui iniziano i dolori belli forti, decidono di portarmi in sala travaglio. Prendo il cambio per Biro, il cellulare e via. CI SIAMO!!!!

Mi danno la stessa stanza dell’altra sera e mi rimettono sotto monitoraggio + flebo di antibiotico + flebo di glucosio in attesa che il travaglio vero e proprio parta. Verso le 17 arriva una ostetrica e con la scusa di capire di quanto ancora ero dilatata mi rompe il sacco. Doloreeeeeeeeeeeeeee

Da qui in poi è tutto un crescendo. Dolori di 1 minuto dopo 2 circa regolari…cerco di contenermi, di non urlare, di respirare ma sono troppo forti.E la voce mi esce, come un’invasata..mi vergognavo pure ma non potevo farne a meno. Intanto chiedo in 7 lingue diverse di far entrare mio marito ( almeno per avere un braccio sul quale scaricare la tensione visto che il letto era senza appoggi..c loro! ) anche perché travagliare da sdraiata è davvero dura e da sola stavo panicando. Chiedo di poter stare in piedi ma niente..ho troppi fili e cavoli vari..mi tocca rimanere così. Giuliano entra e mi faccio bagnare la fronte e dare da bere..e intanto i dolori diventavano sempre più forti. Non resisto più e imploro nel vero senso della parola ( senza ritegno, lo so ) la santa epidurale. Dopo 20 minuti di preghiere arriva l’anestesista. Fatta. 10 minuti di pace e poi ricomincia tutto!!! Non ci posso credere..non mi ha fatto un caxxo questa puntura del cavolo


Improvvisamente sento il bisogno di spingere e chiamo l’ostetrica..un’altra..davvero paziente. Arriva anche un ginecologo e due infermiere. Inizio a spingere ma mi dicono che non lo faccio come si deve. Intanto il tempo passa e Biro inizia a soffrire un po’. Al che diventa tutto molto concitato e mentre continuavo a spingere spuntano le forbicioni per il taglio dell’Abe ed ovviamente sento tutto. Continuo a spingere..la testa si vede ma non riesco a dare + forza. Dalla rottura del sacco erano passate 5 ore ..ero sfinita e + che altro isterica. Per “aiutarmi” due infermiere mi montano sopra mentre il gine mi diceva di prendere fiato e spingere. Ma come faccio a respirare se due montagne sono sopra i miei polmoni??? Non ce la facevo più e con una forza che non credevo di avere scaravento una delle due infermiere lontano..era una belva ma io ancora + di lei.
Intanto fanno uscire Giuliano che stava allucinato.
Vedo il gine che si arma di ventosa..bisogna sbrigarsi…Biro ha il battito in diminuzione. Le due infermiere mi salgono nuovamente sopra, io spingo e respiro con la mascherina per l’ossigeno e via. Urlo con tutto il fiato che ho e in un attimo sento il pianto del mio ciccione!!! Me lo mettono sul seno e non ci credo che lui sia finalmente con me. E’ bellissimo, cicciottoso, uguale alla foto in 3d della Flussimetria e sembra guardarmi con i suoi occhioni neri. Riesco solo a dirgli tra le lacrime Ciao amore mio

Finito il tutto rimango sola con il mio bimbo e finalmente avverto della sua nascita..scrivendo quell’sms che sognavo di comporre da tanto tempo.
Ora sono una MAMMA e Simone è MIO FIGLIO. Che emozione
