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Prima, durante e dopo la gravidanza

 

DAVIDE: 30 ORE PER (DARGLI) LA VITA! (luuungo)

Comunque sia andata si tratta di un momento che non dimenticherai mai, hai voglia di raccontarlo?
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Ambrosia
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DAVIDE: 30 ORE PER (DARGLI) LA VITA! (luuungo)

Messaggio da Ambrosia » 29 feb 2008, 22:29

Ho vinto la pigrizia ed ho deciso di riportare il lunghissimo racconto del mio parto dal vecchio forum... A puntate!

Questo sarà un racconto luuuuungo... Quasi lungo come il mio parto! No, scherzo...

La prendo un po' alla lontana... La mia gravidanza è stata faticosa e fastidiosa: nausee forever, sciatica, pubalgia, contrazioni ogni tanto che mi costavano iniezioni varie di buscopan, spasmex e chissà quali altre porcherie, il mio piccolo Alien che puntava piedi, mani e sedere che la mia pancia vista ad occhio nudo pareva una discoteca! :yeaa:
Però io ho sempre sopportato tutti i malesseri ringraziando che il mio cucciolo cresceva una meraviglia e stava benone!

DPP: 13 giugno 2006... Verso fine aprile comincio a farmi i doppi controlli, dal mio solito gine privato e da quello della clinica convenzionata dove avrei partorito.
Privato, dottor G: "Procede tutto bene ma il bambino cresce troppo, tu sei ingrassata troppo, qua va a finire che il parto naturale non si può fare, se il bambino arriva a 4 kg facciamo il cesareo!"
Cesareo a me??? Ma nemmeno per idea! :nono2:
Clinica, dottor S: "Procede tutto bene ma la placenta sta invecchiando, in effetti anche se il bambino nascesse un mese prima non ci sarebbero problemi, tanto è grosso e già maturo, secondo me tu partorisci entro metà maggio!"
Metà maggio???? :urka1
Ma io non ho ancora finito la valigia, devo farmi la tinta ai capelli, devo lavare le tende... Insomma, io c'ho da fare! Sono in piena sindrome del nido...
Risposta: "Stai tranquilla (grazie, non ci avevo pensato!), intanto vieni ogni settimana a controllo e vediamo come va".

Comincia così il mio soggiorno nel limbo: per 3 settimane vado a controllo, monitoraggio piatto, il cuore del mio piccolo che batte forte forte e corre come un treno... Bene!
E lui, il dottor S: "Ok, da adesso facciamo 2 controlli a settimana, manca poco!"
La metà di maggio è passata ed io continuo ogni lunedì e giovedì a farmi ore ed ore di sala d'attesa in clinica per questi benedetti monitoraggi, che ovviamente evidenziano... il nulla assoluto! :sparo:
Cominciano poi le visite: un dolore cane, il gine cerca di smuovere un po' le cose, anche perchè ormai io, più che una gestante, sembro una balena spiaggiata; faccio fatica a muovermi, zoppico ed ho una gamba e la schiena praticamente fuori uso, mentre dall'altro lato si è formato un simpatico liquido nell'articolazione dell'anca... Insomma, scoppio di salute, o meglio, scoppio e basta! :ahaha
Ad ogni visita dopo mi vengono delle perdite, muco marrone e sangue, diciamo che il dottor S mi ha stappata manualmente come una bottiglia di moet et chandon... :azzata: Coadiuvato inconsapevolmente dal dottor G, che all'ultimo controllo, verso il 21-22 maggio, mi dà una bella ravanata provocandomi altre perdite... E poi mi fa: "Qui non si smuove niente, io ci ho provato..." E me ne sono accorta! Che male! Poi mi dà la bella notizia: "Ci rivediamo il 6 giugno, tra 2 settimane, sperando che qualcosa succeda prima, altrimenti stimiamo il peso del bambino e vediamo se è il caso di fare subito un cesareo". Ancora con questa storia??? Io ho detto che il cesareo NON LO VOGLIO! :iroso:
Il dottor S dice di sentire la testolina bella in basso, l'altro che è ancora alta, ma la mia pancia parla chiaro: si è abbassata di almeno 10 cm. FINALMENTE! :well

Nel frattempo la valigia è finalmente pronta, io mi sono tinta i capelli (se Davide mi avesse vista, appena nato, con tutti quei capelli bianchi, avrebbe pensato di essere il figlio in provetta di una baldanzosa ottantenne), con l'aiuto di mia mamma ho lavato tende, divano, piastrelle, infissi, veranda, mobili, trio, vestitini; insomma, i preparativi per l'arrivo del mio Ragnetto sono ultimati... Resta solo da aspettare.

Giovedì 1 giugno: il monitoraggio evidenzia qualche lieve contrazione, braxton-hicks per intenderci, ed io faccio sempre più fatica a trascinarmi da un posto all'altro, non posso camminare per più di 50 metri a piedi e da ormai un mese è più la notte non chiudo praticamente occhio (prima almeno quelle 2-3 ore riuscivo a farmele). Zoppo
Il dottor S mi manda a casa dicendo: "Ci vediamo lunedì, se questo week-end succede qualcosa chiamami, stai tranquilla che manca poco!"
Dottò, senta, è praticamente dalla trentesima settimana che mi dice che manca poco, ma mi sta a prendere per il... BIIIIIIIP! :parolacce1
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Re: DAVIDE: 30 ORE PER (DARGLI) LA VITA! (luuungo)

Messaggio da Ambrosia » 29 feb 2008, 22:38

Domenica 4 giugno, ore 23 circa: siamo a casa con il migliore amico del socio (e intimo amico anche mio) che viene a salutarci perchè si trasferisce a Roma per lavoro ("Uffa, lo sapevo, mi perdo la nascita dell'erede, lo vedrò a fine mese che torno per il fine settimana"). Cominciano le scommesse sul giorno fatidico: io dico il 6 giugno, il socio il 9 o il 10, l'altro dice che se ne parla la prossima settimana. L'amico va via e io, davanti al pc, su GOL naturalmente, avverto la nettisima sensazione che ormai davvero ci siamo. Allora comincio a dire: "Davide, amore mio, ormai siamo tutti pronti, è tutto pronto, la tua mamma è un pochino stanca e affaticata, io lo so che anche tu hai voglia di venire fuori... ADESSO PUOI NASCERE, piccolo... E se vuoi fare un regalo alla tua mamma, nasci il 06/06/06, così come io sogno e spero..."


Lunedì 5 giugno, ore 8,20: nel dormiveglia avverto un dolore, tipo mestruale, e la pancia mi si fa di marmo, mi sento anche un po' bagnaticcia... Meno male che era da un bel pezzo che indossavo l'assorbente giorno e notte... Saranno le solite perdite dovute alla visita... Ore 8,30: di nuovo il dolore... Sudo un po', mi alzo, vado in bagno e noto una bella macchia rosa sull'assorbente. Mah! :boh
Ore 8,40: dolore! Azz... Ma qui c'è qualcosa di nuovo, vuoi vedere che... Ma poi non dovevano iniziare ogni mezz'ora o più? Boh... Dico al socio che ho dei doloretti ogni 10 minuti, ma che potrebbero essere solo preparatori, gli dico anche di andare a lavorare, e che se ci fossero novità lo avvertirò, tanto devo comunque andare in clinica per il monitoraggio. Nel frattempo, cercando di apparire serafica, ma piena di gioia e di speranza, mi faccio la doccia, mi stiro i capelli (non ho mai avuto capelli così belli come in gravidanza!), controllo la valigia e chiamo mio padre: "Papà, dovevi accompagnarmi in clinica alle 13, ma io credo sia meglio anticipare un pochino, ho dei dolori e delle perdite..."
"Ma per forza? Io ho un po' da fare, non ho finito di lavorare..."
"Papà, ti dico che è meglio se mi accompagni adesso!"
"E vabbè, se proprio ci tieni..."
Chiamo mia madre (i miei sono separati): "Mamma, ascoltami bene ma stai tranquilla. Ho deciso di anticipare un pochino il controllo perchè bla bla bla..."
"Sì, sì! Io che devo fare? Vengo lì? Sì, ti raggiungo, ci vediamo alle 11 alla clinica!"
I dolori continuano e diventano un po' più forti, ogni volta che arriva una contrazione mi accovaccio, respiro e cerco di non agitarmi, sono sola ma tra poco arriva papà... Le perdite continuano, mi dico che allora le scorse volte non era il tappo, lo sto perdendo adesso... Non ci capisco più nulla! Infatti mi stavo sbagliando... Ma ero alla prima esperienza... :dubbio

Finalmente parto da casa, chiamo mio marito: "Io vado in clinica, se mi rimandano a casa ci vediamo a pranzo, se no ti chiamo e mi porti la valigia, ok? Non dire ancora niente a tua madre perchè altrimenti si agita" Dall'altro lato sento un "Sì, ok" a metà tra il frastornato e l'inconsapevole.
Comincio a pensare che il mio atteggiamento così sereno non rifletta adeguatamente la situazione; successivamente ne avrò piena conferma da più parti. :044-Astuta:

Arrivo in clinica con il mio zainetto, con dentro le solite cose più un quantitativo imprecisato di succhi di frutta, mio padre mi consegna una FRITTATA DI MACCHERONI e... mi molla lì! :ohooo
Ore dopo si giustificherà dicendo c@zzate tipo: "Ma tu eri calma, sembravi stare bene, non avevo mica capito che questi dolori..." No comment...
Fortunatamente mi sento a casa, mio padre ha lavora in quella clinica da quasi 30 anni (come informatore medico), tutti conoscono me e conoscono lui. Chiedo del mio dottor S; ovviamente, come tutte le mattine, è in sala operatoria per i suoi 6-7 cesarei, mi dicono che lo avvertono che io sono giù.
Ecco la mia mamma! "Mamma, aiutami, mi fa un male... devo accovacciarmi, ohi ohi ohi..."
Decido che non è il caso di stare in sala d'attesa a dare spettacolo fino alle 14, le contrazioni arrivano ogni 6 minuti e sono diventate più dolorose, Vado alla reception e sollecito, nel frattempo arriva Antonella, una delle ostetriche che già conosco, una ragazza giovane, bella e dolcissima, in quel momento ho visto un angelo! :angelo
Mi prende per mano e mi domanda. "Come mai già qui? Che è successo?"
Riesco a risponderle, ormai con voce lievemente impanicata, solo un: "Non mi sento tanto bene..."
Antonella guarda la mia faccia e in men che non si dica mi tranquillizza, ormai c'è lei ad occuparsi di me, mi porta per mano nella stanza a me familiare dove facevo le eco e le visite, mi visita e mi informa che il collo è appianato, sono pervia al dito e dilatata di 1 cm; il parto si è avviato!!! :134-mavieni:
Mi affida ad una giovane suora infermiera che conosco, sembra un po' tonta ma tanto deve farmi solo il monitoraggio, come sempre... Le contrazioni continuano ogni 5-6 minuti, a me sembrano tutte uguali e dolorose un accidenti, ma stando a quella macchina infernale solo alcune sono "buone".
Con il mio foglio in mano, torno dall'ostetrica e apprendo che è il mio gine, il dottor S, a dover decidere se mi ricovereranno, ma naturalmente è ancora in sala operatoria, oppure il dottor F, cioè il gine di turno, che non si sa dove sia. Ok, cercherò di avere pazienza, intanto sono quasi le 13...
Mia mamma si accorge di aver dimenticato le sue pillole per il cuore a casa, fa una corsa in farmacia ed io resto sola per 15 minuti che mi sembrano un'eternità, seduta in sala d'attesa, stringendo i denti con il cellulare in mano per prendere il tempo delle contrazioni. Torna lei, acqua e pillole, decidiamo di uscire un po' in cortile, fa caldo e c'è un sacco di gente lì dentro. Le propino la famosa FRITTATA DI MACCHERONI, io non so se è il caso di mangiare, cerco di bere un succo di frutta... E nel frattempo mi fumo una sigaretta!
(Lo confesso, in gravidanza ho sempre fumato,e anche in allattamento, seppure in quantità a dir poco moderata... :martello )
Nel frattempo arriva una contrazione: mi accovaccio e mi aggrappo al braccio di mia mamma, con la sigaretta in bocca e il succo di frutta nella mano libera, mentre lei mastica un pezzettone della frittata che tiene in mano, e a quel punto... Arriva l'ostetrica Antonella che fa una faccia tipo: :argh
Io e mia mamma siamo imbarazzatissime, vorrei sprofondare, ma un po' mi viene da ridere, e lei mi aiuta a tirarmi su, mi intima con aria quasi schifata di buttare la sigaretta, poi riprende il suo atteggiamento dolce e mi prega di venire dentro con lei che è meglio; a quel punto io comincio a presentare le mie rimostranze. Sono ore che sto qui a soffrire, io vorrei lamentarmi e non posso perchè sto in una saletta gremita di gente, lo so che il dottore ha da fare ma io allora a questo punto me ne vado a casa mia e torno più tardi, sono stanca e la gamba e la schiena mi fanno male, vorrei stendermi e fare un po' quello che mi pare! :aargh
Allora quel sant'uomo della reception e la suora camorrista che gestisce i ricoveri cominciano a dire ad alta voce, come se volessero incolpare qualcuno (chi vive a Napoli o la conosce sa che è un atteggiamento tipico...): "La signora ha ragione! Vediamo di rintracciare il dottor S che la facciamo ricoverare! Ma dove sta il ginecologo di turno? Quello deve firmare la cartella!"
Ok, chiamo il socio in ufficio: "Tesò, mi ricoverano, per favore vai a casa, prendi la valigia, portala qui e prendi anche nonmiricordocosa..."
Fatto sta che pochi minuti dopo la telefonata entro in accettazione con il gine di turno, il dottor F che io ribattezzerò dottor K (vi lascio fino alla fine la suspence di sapere perchè); in 15 secondi netti ho declinato le mie generalità, consegnato la documentazione richiesta e firmato tutto il firmabile... Per la serie: basta che ci sbrighiamo!
CAPITONE (06/06/06) & PERSICHELLA (02/01/09)
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Re: DAVIDE: 30 ORE PER (DARGLI) LA VITA! (luuungo)

Messaggio da Ambrosia » 29 feb 2008, 22:48

Uscendo dalla stanza vado praticamente a sbattere contro mio marito che era arrivato a tempo di record! Recava al seguito mia suocera con aria preoccupata e mia cognata che trascinava il mio gigantesco trolley.
"Ciao, amore, penso che ci siamo, mi hanno già fatto la cartella clinica, ora devono assegnarmi la stanza"
Come da mia preventiva richiesta, la suora camorrista mi fa dare una singola, però un po' piccina, con la promessa che il giorno dopo se ne sarebbe liberata una più grande. Non importa, voglio un letto, sono stanca! E letto fu.
Saliamo al 3° piano, ovviamente in ascensore, giacchè oramai io avanzo con la velocità e la grinta di un bradipo ubriaco, e prendo possesso della stanza n° 33. Finalmente mi spoglio, mi metto il mio camicione da notte fresco fresco taglia XXXXXXXXXXXL. Sono le 14,30 circa.
Il pranzo è già stato servito da un pezzo, ma chissenefrega, vuoi che pensi a mangiare adesso?
Ad ogni contrazione, seduta sul letto a gambe incrociate, mi metto a cantare: "AAAAAAAAAA... AAA CHIIIIIIII!" ,oppure :"ITAAAAAAAAAAAAAALIA ITAAAAAAAAAAAAALIA", fra l'ilarità generale, e anche un po' la mia a dire il vero!
:pazzo :ahah
A questo punto sono presenti in camera: mio marito, mia madre, mia suocera, mia cognata e arriva pure mio padre, informatosi telefonicamente della situazione.
Eccolo! Il dottor S! Finalmente uscito dalla sala operatoria, è subito corso da me... "Come andiamo?" "Dottò, mi fa male, ma io sopporto" "E fai bene, qua ci vuole tempo. Adesso tu sai che me ne devo andare, ma più tardi torno a vederti" "OK"
Ore 16: nella mia stanza sono presenti, in ordine sparso, marito, mamma, papà, suocera, cognata, cognato, sorella di mio padre.
Arriva il gine di turno, l'omone di due metri per due che mi ha fatto la cartella clinica, accompagnato dall'infermiera suorina tonta dei monitoraggi: "Adesso ti visito" "Tu vuoi infilare quella manona enorme nella mia patatina piccina?" :grrr
Non c'è verso, mi tocca. Suorina: "Prendo la padella?" "No, non c'è ancora bisogno" :basta_che_credi: E mentre mi visita sento SCIAF! SPLAF! SKIAK! "Io l'avevo detto che avevo delle perdite... Sarà il tappo" :065-Basta_me_lo_credo: "Ma quale tappo! Rottura alta del sacco!" E qui il primo mistero si svela... Mi sento un po' stupidella, e penso che le acque si devono essere rotte durante la notte, e quando è arrivata la prima contrazione, proprio da questo stimolata, hanno cominciato a fuoriuscire pian pianino.
"Sei dilatata di 1 cm, stasera partorisci"
Evviva!!! :clap Mi preparo psicologicamente a sopportare almeno altre 8 ore di dolore, ma va bene così. Comincia a quel punto il toto-orario: la maggioranza afferma che Davide nascerà tra le 20 e le 24, io sono certa che il parto avverrà poco dopo mezzanotte. Naturalmente sbagliavamo TUTTI! :che_dici
Ritorna la suorina infermiera con un iniezione: antibiotico. Mi sembra giusto, porgo la natica e manco me ne accorgo. O è brava lei, o la mia soglia del dolore si è lievemente innalzata; sul momento propendo per la seconda ipotesi, il giorno dopo dovrò ammettere che effettivamente ci sa fare. Poi mi fanno un monitoraggio: tutto ok, Davide sta bene ma le contrazioni non raggiungono il picco massimo, tranne alcune. E che p@lle!
Nel frattempo, ai presenti si è aggiunta la sorella di mia mamma, e siamo ad un totale di 8 persone esclusa la sottoscritta. Comincio a pentirmi amaramente di aver preferito la singola, ma ancora non sapevo che sarebbe successo di peggio. Per fortuna, ogni tanto qualcuno esce a fumare o a prendere aria, o il caffè, o a parlare al telefono, ma devo dire che fa poca differenza.
In alcuni momenti mi alzo dal letto per fare pipì, mi lavo i denti, la faccia, mi pettino, mando qualche sms alle giugnette e alle pcossine, chiacchiero un po' tra una contrazione e l'altra, che mia cognata sta cronometrando da ore e sono ogni 4-6 minuti, ma il dolore si è fatto più forte e le energie cominciano a scarseggiare. Magari avessi potuto riposare un pochino...
Arriva un altro monitoraggio: stessa storia di quello precedente. :ma_sempre_a_me:
Servono la cena, dicendomi però che non devo mangiare, altrimenti mi potrebbe venire da vomitare. Scusate, ma che ca...volo mi avete portato a fare sta cena se poi non devo mangiare? E' per l'ospite... L'ospite in questa clinica praticamente viene trattato meglio dei degenti: ha il suo letto, che la sera viene preparato dal personale addetto, ha i suoi pasti, l'autista e il segretario particolare. E io non devo mangiare! Ma poi scusate, in questa stanza gli ospiti sono circa 8 (non ricordo se a quell'ora ci fosse anche il fidanzato di mia cognata, che mi ha fatto visita, o fosse già andato via, o ancora dovesse arrivare), allora portate 8 vassoi, magari 9 e facciamo le cose per bene! :075-Grassie:
In ogni caso, da lì in poi ricordo che non sono più riuscita ad alzarmi dal letto...
Qualcuno va a prendere delle pizze, altri divorano la mia cena come se fosse un'opera di Vissani, io li osservo attonita ma non ho la forza di parlare, di dire: "Guardate che se non ve ne siete accorti io sarei leggermente in travaglio, potreste andare a banchettare e chiacchierare altrove?!?!" :no!!
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Re: DAVIDE: 30 ORE PER (DARGLI) LA VITA! (luuungo)

Messaggio da Ambrosia » 29 feb 2008, 22:59

Mi arrendo e alla fine mi mangio pure qualche biscottino al cioccolato, pazienza se poi mi viene da vomitare, sono 24 ore che digiuno e le forze mi abbandonano. Ma in quel momento avrei digerito anche un carro armato! E così fu. :prosciutto:
Alle 21 arriva il gine di turno, diverso da quello della mattina, che mi visita e sentenzia: "1 cm di dilatazione, ci vorrà ancora un bel po' di tempo". In quel momento decido consapevolmente di non credergli, e fiduciosa continuo i miei lamenti, che col passare delle ore si avvicinano sempre di più a delle grida. :disperato
Monitoraggio: le contrazioni sono lievemente aumentate di intensità, ma niente di eclatante, però Davide sta benone e questo è l'importante. Io invece comincio ad essere insofferente, non riesco a stare immobile nè a collaborare mentre mettono e tolgono le cinghie.
Finalmente verso le 22 ritorna il dottor S; cerco di mantenere un atteggiamento dignitoso mentre vorrei implorarlo di tirare fuori Davide con qualsiasi mezzo, mi va bene anche il gancio di una gru! Mi visita ed è...
"...tutto come stamattina, mi sa che per stanotte niente da fare" Chissà perchè a lui invece credo... E comincio a demoralizzarmi! Ma come!?!? Io sto soffrendo dalle 8,20 e non è cambiato niente? Tutto questo dolore non è servito a NIENTE? Mi sento avvilita, comincio a piagnucolare e continuo a ripetere quanto sono stanca, quanto mi fa male, che non ce la faccio a sopportare altre chisaquante ore così... :sighsigh
A quel punto il pubblico in sala decide che finalmente lo spettacolo ha perso di interesse, e abbandona alla spicciolata quella stanzetta angusta. Resta mia madre, come da preventivi accordi, coadiuvata da mia suocera che per nulla al mondo avrebbe abbandonato quest'ippopotamo sofferente!
A un certo punto arriva l'inferimera, sempre la suorina tonta, giuro che ogni volta che sono stata in quella clinica, in qualsiasi giorno ed a qualsiasi ora, lei era sempre lì! Comincio a dubitare che si tratti di un essere terreno, come si può lavorare 24 ore su 24, 7 giorni su 7? Pure nostrosignore ha detto che il settimo giorno ci si deve riposare... Qualcosa non torna... :uuh
Dicevo, la suddetta si presenta con in mano un'iniezione, chiedo di che cosa si tratta, mi risponde che è un sedativo, per riposare un po', ed io stupidamente acconsento, sperando di riuscire a dormire...
Non l'avessi mai fatto! Quella schifezza, non so nemmeno cosa fosse, mi ha tolto la capacità di aprire gli occhi, avevo le palpebre di piombo, e le braccia e le gambe si rifiutavano di obbedire, sembravano budini, però la coscienza era intatta e così pure la percezione del dolore! Un incubo lungo una notte intera...
Continuo ancora per qualche ora a miagolare come una gatta in calore, mia mamma e mia suocera si alternano a tenermi per mano, la seconda ha trovato persino la forza di recitare un paio di rosari, ma a un certo punto sono entrambe miseramente crollate sul divano letto... Ed io sono rimasta sola nel mio film dell'orrore. :venerdi13:
Per non disturbarle (mò ero io che disturbavo loro!!!) comincio a trattenere la voce, pensando che anche le 2 cesarizzate della stanza accanto hanno il diritto di riposare, e comincio a ripetermi che devo mantenere la calma, che tutto questo prima o poi avrà una fine. Comincio a respirare, dopo poche contrazioni sbuffo come una locomotiva a vapore, e vado avanti così fino all'alba, finchè la clinica e le mie "assistenti" si svegliano. Posso finalmente ricominciare a lamentarmi! In quei momenti un pensiero comincia a balenarmi per la mente, ma non l'ho mai detto a nessuno: le acque si sono rotte da parecchio, se dovessimo andare avanti così fino a stasera mi faranno il cesareo!!! Lascio intuire a voi l'angoscia che questo può provocare, per la serie, come si dice a Napoli: cornuta e mazziata! :tafazzi:
Verso le 7 e qualcosa torna mio padre, si trattiene un po' ma vede che non ci sono grosse novità e se ne va a lavoricchiare nei dintorni, per non essere troppo lontano nel caso... Ma quale caso e caso!
Arriva pure la colazione, ovviamente "per l'ospite", io devo digiunare, giuro che se ce la facevo mi andavo a prendere un cornetto e un cappuccino al bar, alla faccia loro!
Comincia a rientrare il pubblico: marito, sorella di mamma, sorella di papà, sorella del marito, più tardi arriveranno anche il fratello del marito e il fidanzato di mia cognata, nonchè ovviamente mio padre. E anche oggi abbiamo fatto il tutto esaurito! Se lo sapevo facevo pagare il biglietto. :iocero
Ore 9: puntuale come un banchiere svizzero arriva la suorina, adesso mettiamo la flebo. LA flebo? Ho capito bene? Sì. E' proprio quello che pensavo, mi tocca l'OSSITOCINA! NOOOOOOOOOOO!!!!!! Dopo un po' di rimostranze mi fanno capire che "ogni resistenza è inutile", tipo i Borg di Star Trek, io oltretutto sono agofobica, e di solito per beccarmi una vena per un prelievo ci vogliono una decina di tentativi, ma la suorina ci riesce al primo colpo e io non sento nulla! Benedetta stakanovista... E da lì il mio stato mentale comincia ad alterarsi paurosamente. :sc**o:
All'inizio scende una goccina per volta, ma appena aumentano un po' la velocità parte il mio delirio: il dolore mi squassa il corpo, la mia respirazione faticosamente conquistata va a funghi, trasformandosi in un susseguirsi di rantoli e singhiozzi, ormai il male che sento mi toglie il fiato. Allora inizio a parlare, forse anche a bestemmiare in aramaico antico, e prendo a dire che sono 24 ore che soffro, adesso davvero non ce la faccio, non sono in grado nè fisicamente nè mentalmente di sopportare oltre, che nessuno può capire come mi sento (invece la mia povera mamma per farmi nascere ha avuto un parto tipo il mio, solo durato qualche ora in meno!), datemi qualcosa per non sentire il dolore, mi avevate promesso l'epidurale, ma mi va bene anche una mazzata in testa, dov'è il dottor S, andate immediatamente a chiamarlo, chiudetemi subito questa caxxo di flebo, aiuto! Io sto morendo e voi non ve ne rendete conto, il parto non si apre, Davide deve uscire e non può, e io non lo riesco ad aiutare... E via discorrendo, o meglio, farneticando, nel frattempo che cerco di chiudermi la flebo e mia mamma con sua sorella mi tengono ferme le braccia con la forza. A qualcuno viene persino la brillante idea di dirmi che è inutile che faccio così, tanto ci vuole ancora taaaaaaaaaanto teeeeeeeeeeeempo! :please:
Addirittura due dei presenti (non faccio nomi per non inveire palesemente) crollano emotivamente, cominciano a piangere ai piedi del mio letto, guardandomi come se fossi moribonda... Ma bravi!!! Che bel sostegno, grazie! :noncipossocredere:
CAPITONE (06/06/06) & PERSICHELLA (02/01/09)
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Re: DAVIDE: 30 ORE PER (DARGLI) LA VITA! (luuungo)

Messaggio da Ambrosia » 29 feb 2008, 23:23

Per fortuna invece un'altra parente cerca di distrarmi fra una contrazione e l'altra (l'intervallo nella notte è sceso a 3 minuti, durata 1 minuto), cantiamo e urliamo insieme, mi rassicura e mi dice che sono brava, che sono coraggiosa, che ho ragione ad essere stanca ma che tra un po' finirà.
Viene a vedermi il dottor S, mi chiede come va. Ma come vuoi che vada, io mi sento morire e tu non mi vuoi fare l'epiduraleeeeeeeeeeeeeehhh!!! Mi spiega che se la dilatazione non procede e il bambino non s'incanala con la testa non si può fare. E io a questo punto penso che il momento non arriverà mai, si finirà col cesareo...
Monitoraggio, mentre urlo che non lo voglio: Davide sta alla grande, io francamente un po' meno.
Si alternano al mio capezzale mia mamma, sua sorella, mia suocera e anche il povero maritino, che è facilmente impressionabile, viene vicino a me e si lascia fratturare tutte le falangi, come le altre coraggiose. Mi incita, mi dice "Dai, tesoro! Dai!" e io prendo un po' di coraggio in più per sopportare.
Arriva il dottor S tra un cesareo e l'altro con un'iniezione in mano, ma cos'è? Lasciatemi stare, non voglio niente, ma lui ha già inserito l'ago nella cannula della flebo e mi spara in vena spasmex e atropina. "Sentirai la bocca secca, non preoccuparti perchè è normale, ma NON devi bere!" Appena sento gli effetti dell'atropina comincio ad implorare "Acqua..." come fossi un esquimese nel deserto, la sensazione è allucinante, ma ottengo solo un fazzoletto bagnato sulle labbra, che cerco di ciucciare come una ladra senza farmi sgamare...
Poi è la volta della capo-ostetrica, che naturalmente già conoscevo: mi dice che sono dilatata di 3-4 cm, ma il bambino deve scendere, niente epidurale, è ancora troppo alto, mi dice che mentre ho una contrazione proverà a dilatarmi un po' manualmente... Un dolore che non si può descrivere!!! Ok, alla prossima allargo un altro po'... Stai ferma! Non ti permettere di rifarlo! Bastaaaaaaaaaaaaa!!! :rabbiosissimo
Ritorna il dottor S con un'altra iniezione, e allora mi incaxxo di brutto piangendo a dirotto: "Basta con questa munnezza! Mò che è sta robbbba?"
Lui si incaxxa peggio di me: "E' un preanestetico, stai ferma, ma come vuoi partorire se fai così?" Bell'incoraggiamento... Era lo stesso sedativo della sera prima! E di nuovo le palpebre serrate, le membra gelatinose, in pratica era peggio l'effetto dei farmaci che il travaglio!!! La prossima volta chiederò un parto del tutto naturale, giuro, non accetterò schifezze endovena!
Nel frattempo ho cominciato a perdere un quantitativo di sangue che alcune delle presenti hanno definito preoccupante, ma io non me ne rendo conto e sono comunque in quello stato di inconsapevolezza che deriva dall'inesperienza. Penso solo che non resisterò un minuto di più , e nel contempo cerco di razionalizzare ripetendomi che non può certo durare all'infinito.
Ad un orario, che non sono in grado di precisare, compreso fra le 12 e le 13: "Mamma, aiuto, io sento il bisogno di spingere! Mamma, io DEVO spingere! Corri a chiamare S! Corri, ti preeeeeeego!"
Lui arriva placido e tranquillo, sempre tra un cesareo e l'altro, e mi dice: "Fai quello che senti di fare!" Apperò...
Allora comincio a darmi da fare: ad ogni contrazione mi sforzo come un sollevatore di pesi, mi spremo le budella, mi sembra di dover ca.are l'anima, riesco a dare 2 o 3 spinte, ma ho sempre la sensazione che non sia sufficiente. E poi me la sto facendo addosso!!! No, non la famosa c@cchina, ma la plin plin... Aiuto, cambiatemi sto coso qua sotto che è zuppo, oddio che vergogna... Ma che plin plin, era tutto il liquido amniotico! Che tonta... :risatina:
Comincia allora il "valzer del pannolone": contrazione, spinte, allagamento, cambio; contrazione, spinte, allagamento, cambio; contrazione... e così via. Il tutto, lo ricordo a chi legge, alla presenza del gentile pubblico accorso in massa per l'occasione! Ma si è mai vista una che quasi partorisce davanti a 10 persone, ovviamente nessuna delle quali appartenente allo staff medico? Eccola qua! :62_son_soddisfazioni:
Finalmente sto benedetto liquido è quasi finito, perciò continuo le mie spinte con mio marito che mi tiene per mano e continua a dire: "Vai, tesoro, vai!"... E io pensavo: "Ma dove devo andare che sono in fin di vita!?!?". Vabbè, tanto per sdrammatizzare...
Ritorna l'ostetrica Antonella, il mio angelo biondo, riesco perfino a sorriderle, ormai sono le 14,30 e il mio travaglio dura da 30 ore! Mi chiede come stanno andando le cose, io placidamente le rispondo che sto perdendo un mare di sangue e che sto a spingere ormai da un paio d'ore...
"Spingendo? Spingendooooooooo????????" "Ma me l'ha detto il dottor S che potevo...", rispondo io, come un'assassina che cerca di giustificare il suo misfatto.
Senza aggiungere una parola letteralmente fugge via dalla stanza :vvvia: , io la guardo senza capire, e poi riprendo il mio sforzo sovrumano come nulla fosse. Dopo pochi minuti vedo riapparire un'Antonella trafelatissima, che spinge una barella con al seguito un'infermiera che non so più nemmeno se fosse la crucca suorina (che poi io la chiamo suorina perchè e giovane, ma è alta circa 1 metro e 80...). "Presto, dobbiamo andare!" "Ma... Andare? Dove?" Ormai il mio unico neurone ha definitivamente smesso di funzionare... :mi_arrendo:
Facciamo prima un veloce monitoraggio. Ma quale monitoraggio di sta mi.chia! E chi ce la fa a sopportarlo? Ok, ok, appoggiamo giusto il sensore per sentire il cuore del bambino. Ecco, questo mi sembra un compromesso decisamente più ragionevole, basta sapere Davide come sta. E lui naturalmente, da buon torello di mamma e nonostante tutto, sta benissimo.
In un nanosecondo realizzo che sono alla fine di questo calvario, e una botta di adrenalina fa sparire di colpo l'effetto di tutti i farmaci, mi sento forteeeeeeeee!!! :boxe
"Ok, si va, devi aiutarmi a metterti sulla barella" "Un attimo ti prego, aspetta che mi passi la contrazione, altrimenti non posso muovermi" "Sì, ok, però dobbiamo fare in fretta!"
Mi ci catapulto con il loro aiuto e mi mettono in mano la bottiglia della flebo, forse ho detto un "Ciao" a tutti, ci avviamo verso la sala parto... Un tragitto che mi sembra interminabile; la povera Antonella, minuta com'è, si affanna a spingere il barellone con sopra i miei 95 chili e andiamo a sbattere un po' ovunque; io penso solo che non vedo l'ora di arrivare, ormai il dolore ha un intervallo di pochi secondi e io devo continuare a spingere!
Finalmente alle 14,50 siamo arrivate! Entriamo e trovo il dottor S che mi aspetta, insieme all'anestesista più anziano, quello più bravo, fatto venire apposta per me che sono un po' raccomandata :bast_ins , e ad un'altra suora infermiera anziana che conosco di vista. La sala parto è stretta e lunga, appena entro sulla destra vedo la bilancia per il mio piccolo, e di fronte in fondo il lettino da parto. C'è un silenzio quasi irreale, quasi ho timore di respirare per non romperlo, l'atmosfera è tranquilla e mi rassicura, fa freddo ed è tutto nuovo di zecca, mi da l'idea di una grande professionalità.
"Allora? Lo facciamo nascere?" "Dottò, veda un po' lei, magari rimandiamo alla settimana prossima?"
Mentre cerco insieme ad Antonella di passare sul lettino, improvvisamente un tuono squarcia quel silenzio così rilassante, quella penombra così confortevole viene illuminata da lampi abbaglianti e sulla città si abbatte istantaneamente un uragano che provocherà allagamenti e danni alle strade!!! Tutto questo mentre Davide nasceva! IL TEMUTO 06/06/06 NON SI E' VOLUTO SMENTIRE...
La suora anziana mi chiede "Come si chiama questo bimbo?" "Davideeeeeehhhh..." e, mentre la guardo scrivere i braccialetti, mi accorgo che perdo sangue e robe strane a litri... Ma non me importa un fico secco, ormai manca poco... :resisti:
Il dottor S scherza con l'anestesista: "Bella giornata, eh? Il tempo si è messo proprio bene!" mentre io osservo un enorme orologio digitale coi numeri rossi sulla parete alla mia sinistra. Segna le 14,56.
"Adesso ti addormento un po'..." E dopo tutto quello che ho sopportato finora tu vuoi che io dorma mentre mio figlio nasce??? Niente da fare! :sgrunttt
"Dottore, ARF! ARF! (ormai ansimo come un cane asmatico), lo so che forse non vale la pena, ma io preferirei un po' di epiduraleeeeeehhhhhh..." Mi guarda intenerito, poi guarda l'anestesista e dice "Ok, fagliene un po', ma giusto un pochino, tanto serve per poco tempo..." "GRAZIEEEEEEEEEEHHHHHHH! ARF! ARF!"
La suora mi dice di mettermi a sedere... E' una parola! Maronna che dolore... Ok, ce la posso fare! Ecco, sono seduta, mi fa piegare in avanti e mi tiene la testa abbassata, uno sforzo immane... Sento il primo buco: non è andata bene, l'anestesista chiede un altro catetere, forse più piccolo, e io sempre lì piegata che ormai non respiro quasi più. Ecco il secondo buco: andata!!! "Ora sentirai un formicolio, una sensazione di calore, poi perderai la sensibilità..." Nel frattempo che me lo spiega ha già fatto effetto! Eccolo, lo vedo, il mio Nirvana, ho raggiunto la pace, IL DOLORE E' SPARITO!!! Resto incredula mentre mi aiutano a rimettermi con le gambe all'aria sul lettino, un sorriso ebete si stampa sul mio viso, mi sembra di essere rinata, è tutto bellissimo... :sarcastico:
CAPITONE (06/06/06) & PERSICHELLA (02/01/09)
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Re: DAVIDE: 30 ORE PER (DARGLI) LA VITA! (luuungo)

Messaggio da Ambrosia » 29 feb 2008, 23:32

Ora si fa sul serio: Antonella mi depila un po', il dottor S comincia ad armeggiare, e ho capito solo dopo aver partorito che mi stava facendo una ricca episiotomia, nel frattempo dice "Vai a chiamare il dottor K!"
Do you remember? In meno di un minuto arriva lui, l'omone gigante, che io credevo un gigante buono, e invece NOOOOOOOOO!!!
S: "Ecco, arriva una contrazione, non la perdiamo, forza! Adrià, spingi!"
Io lo guardo come un alieno, pensando: "Ma che cacchio spingo che non sento niente???" Però ci provo lo stesso, faccio del mio meglio...
S: "Brava, così!" Ma così come? Io non sento niente... Boh! E poi attacca: "C'è la contrazione! Forza K!!!"...
Ed ecco partire il dottor K, che ho chiamato così perchè da parte sua mi è toccata... PURE LA MANOVRA DI KRISTELLER!!! Tanto per non farci mancare nulla...
Mi schiaccia la pancia come un brufolo, togliendomi il respiro, per fortuna non sento dolore se no lo avrei sbranato... Passa la contrazione, io chiedo: "Come va?" e lui: "Ci sta già mezza capa fuori!" Io continuo a guardarlo senza credergli, ma se lo dice lui... :ok
Ecco, un'altra contrazione, S ricomincia ad armeggiare lì sotto, io fingo di spingere e K riparte stile lottatore di sumo con tutte e due le braccia; l'anestesista mi spiega come tenere la testa (carino!), ma io non lo ascolto nemmeno, sento S rivolgersi ad Antonella: "Guarda! Guarda!" e improvvisamente, senza avvertire nulla, vedo il corpicino di Davide... E' sottosopra, la testa è nascosta dal mio pube, è lunghissimo e magrolino, tutto viola, anzi direi nero... Non piange... Seguono attimi di silenzio che mi sembrano ore...
"Perchè non piange? Perchè non piange???" :help:
"Aspetta, adesso piange..." Gli hanno già tagliato il cordone, lo portano all'isola per aspirargli i muchi e finalmente sento un flebile e lontano: "EEEEEEEEEEEEEEEEHHHHH GHEEEEEEEEEEEEEHHHHHH!"
Respira! Il mio bambino respira! "Sta bene?" Di laggiù mi rispondono: "Sì, sì, sta bene" APGAR 8... Dopo 5 minuti 9. Per via del colorito, il resto è ok.
S apre la porta della sala parto, fuori dalla quale sono assiepati tutti i parenti, dicendo "E' nato!" e immediatamente fanno entrare il papà con la telecamera. Mentre lui riprende la pulitura, la pesata, il pannolinamento ecc. S mette la placenta in una bacinella d'acciaio, e inizia a ricamare, mentre mi spiega: "Davide aveva il cordone intorno al collo, e si era messo con la faccia storta, è uscito 'di guancia', dovevamo per forza aiutarti in qualche modo, del resto tu non hai voluto il cesareo..."
Certo che se avessi saputo dell'epidurale fatta all'ultimo quarto d'ora, dell'episiotomia e di Kristeller, che mi sono costati rispettivamente 30 ore di dolori, un ascesso per infezione dei punti e la lussazione del coccige, per un totale di 40 giorni di convalescenza, un pensierino ce l'avrei fatto!... Ma questa è un'altra storia.
Dopo le operazioni di routine arriva Antonella con in braccio un fagottino avvolto in un lenzuolo verde, seguita da papà Raffaele con la videocamera, e me lo avvicina mentre ancora mi ricuciono.
Io non riesco a ridere, nè piangere, resto inebetita e quasi nemmeno mi rendo conto che quell'esserino è venuto fuori dal mio ventre, che era lui che faceva tutto quel casino nel mio pancione, che è lui che ho aspettato, non per nove mesi, ma per molto, molto di più. Riesco solo a pronunciare con voce tremante poche parole sconnesse, tipo: "Ciao amore, sono la tua mamma... Sai che sei uno sgorbietto? Però sei bellissimo..." :emozionee
S chiede: "Che ora era?" e io subito: "Le 15,10, ho guardato l'orologio!"
Antonella mi spiega che deve subito portarlo al nido, bisogna metterlo un paio d'ore in incubatrice, negli ultimi minuti ha sofferto un pochino. E mentre si allontanano già mi manca, non è giusto, io voglio il mio cucciolo accanto a me... Vanno via ed io avverto come un vuoto, è la prima volta che mi separo fisicamente da Davide, e mi sembra così innaturale... Passano fuori dalla sala parto per attraversare il corridoio, e i miei parenti riescono a vederlo per un attimo. Mentre mi riportano in camera comincio già a contare i minuti che mi separano dal primo abbraccio con il mio piccolo, la povera Antonella mi carica sul barellone (io cercavo di aiutarla, giuro, ma se hai le gambe addormentate è un po' più complicato!) e arriviamo nella nuova, grande stanza, n° 24. Ancora non mi spiego il fatto che la mia roba, ed era tanta, fosse già lì bella e sistemata... Sarà stata la suorina tonta? No, scherzo, mia mamma e sua sorella sono delle maghe in queste cose. :clap:
Mentre combatto coi brividi da epidurale, mi sale di nuovo un'adrenalina incredibile, comincio a chiacchierare, raccontare di tutto, scherzare, potrei andare avanti all'infinito, mi sento una tigre, non avverto più la fame, la sete, la stanchezza, voglio solo fare la MAMMA!!!
Alle 16 aprono le tende del nido... E tutto il parentado, stile mandria di bufali, si precipita con gran trambusto e classico polverone fuori dalla camera per andare ad ammirare il piccolo miracolo. Nessuno, dico nessuno, che mi considera!!! Resto completamente sola per un minuto, nel quale si affolla un'infinità di pensieri, di emozioni, di ricordi e di proiezioni future che non riuscirei mai a descrivere... Finchè qualcuno, mio padre per l'esattezza, si ricorda della mia esistenza e viene a spezzare quel momento magico, preoccupandosi di tenermi compagnia. Dopo un po' rientrano tutti, rassicurandomi sul fatto che il colorito di Davide è già decisamente migliorato e perciò manca poco al nostro ricongiungimento.
Mentre si parlotta e si sorride per stemperare la tensione, improvvisamente qualcuno dice: "Eccoli! li stanno portando!" e fuori si comincia a sentire un rumore di rotelle di cullette, che si dirigono verso le varie stanze... Io prego e spero che Davide stia bene e che me lo facciano avere accanto... La porta si spalanca, e io vedo solo un raggio di luce! Il mio bambino, il mio cucciolo, il mio piccolino è arrivato! Peccato che io per i primi 5 minuti non sia riuscita nemmeno ad intravederlo, perchè lì intorno erano assiepate non meno di 12 persone, e avrei voluto solo urlare: "ADESSO USCITE TUTTI FUORI!!!", ma ci ero rimasta talmente male che non ho avuto il coraggio di dire alcunchè, e nessuno ha notato la mia espressione triste e contrariata... Finalmente mia zia materna sembra ricordarsi che FORSE la mamma ha voglia e diritto di stringere SUO figlio, e me lo mettono sul petto. Avevo una folla intorno che stava lì tutta insieme a scrutare e dire caxxate, mentre avrei desiderato stare sola con mio marito ed il nostro amore appena nato, per annusarlo, parlargli, sperimentare la nostra nuova intimità. Ho dovuto accontentarmi di dividerlo con tutti, tanto più che man mano arrivavano altri parenti più o meno stretti, alla fine eravamo una ventina, e alle 10 di sera ancora non ne volevano sapere di levarsi dalle scatole... Ancora oggi non ho parole, ma so bene come mi comporterò se la vita mi donerà un secondo figlio! :spiteful:
Solo la mattina dopo, quando ero sola (a parte mia zia che era rimasta per la notte), ho potuto rendermi conto, contemplare, pensare, avere Davide nel letto, in braccio, al seno, accarezzarlo, riconoscerlo, coccolarlo e cullarlo, come se lo vedessi per la prima volta. Ed ho provato qualcosa che nemmeno lontanamente si avvicina alle più belle parole che conosco. Ho provato cosa significhi essere MAMMA... :cuore

Questa è la storia della nascita del mio Davide, avvenuta il 06/06/06 alla 39+0; pesava 3,500 kg ed era lungo 52 cm. Ancora mi commuovo nel ripensarci...
CAPITONE (06/06/06) & PERSICHELLA (02/01/09)
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Re: DAVIDE: 30 ORE PER (DARGLI) LA VITA! (luuungo)

Messaggio da Sam72 » 29 feb 2008, 23:40

:ahah :ahah :ahah :ahah

Sto aspettando con ansia il seguito :hi hi hi hi !
Sei veramente un toccasana per il mio morale, non per le mie paure.
FILIPPO E' NATO IL 29 MAGGIO 08, ALLE 9,07, PESAVA 3,660KG ED ERA LUNGO 51CM. E' UN CUCCIOLO BELLISSIMO!!!!

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Re: DAVIDE: 30 ORE PER (DARGLI) LA VITA! (luuungo)

Messaggio da Sam72 » 29 feb 2008, 23:51

OOOPS! Non ho pensato che forse stavi scrivendo la fine mentre io avevo letto la prima parte.
BEEELLLO!!!!
FILIPPO E' NATO IL 29 MAGGIO 08, ALLE 9,07, PESAVA 3,660KG ED ERA LUNGO 51CM. E' UN CUCCIOLO BELLISSIMO!!!!

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Re: DAVIDE: 30 ORE PER (DARGLI) LA VITA! (luuungo)

Messaggio da claudia84 » 4 mar 2008, 11:03

Ho usato il tempo delle pulizie di casa per leggere il tuo racconto!!! fantastico!... Se partorivi a San Siro per via di pubblico facevi contenti tutti!!! :fischia :cuore
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Re: DAVIDE: 30 ORE PER (DARGLI) LA VITA! (luuungo)

Messaggio da Gerbera » 4 mar 2008, 13:23

Mamma mia, quante cose che sei riuscita a ricordare :urka comunque racconto bellissimo, sono morta dal ridere e alla fine però la lacrimuccia è spuntata :sorrisoo Complimenti!
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Re: DAVIDE: 30 ORE PER (DARGLI) LA VITA! (luuungo)

Messaggio da bicy73 » 4 mar 2008, 16:38

Io non so come hai fatto a reggere tutta quella masnada di parenti....Ma per caso te li tieni cari cari per l'eredità???? :ahah :ahah
E io che mi lamentavo di mia mamma..... :-D :-D
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Re: DAVIDE: 30 ORE PER (DARGLI) LA VITA! (luuungo)

Messaggio da cleo » 4 mar 2008, 20:55

Ecchebbello questo parto napoletano!!!!!!!!!!
:yeee :yeee :yeee :yeee :yeee :yeee
Pensa che io ho avvisato tutti (genitori e suoceri a parte) il giorno DOPO il parto.
Comunque abbiamo avuto un parto faticoso entrambe (a dire il vero io mi sono risparmiata kristeller e episio ma tu hai avuto l'epidurale ma io ce l'ho fatta solo in 24,5 ore :hi hi hi hi ah no...io non mi sono lussata niente, solo le palle :ahah ), io ho pure vaneggiato di chiamare carabinieri e polizia per togliermi l'ossitocina che mi hanno sparato in vena per cinque ore e mezza :grrr
Ma alla fine, quello che conta....è che è andato tutto bene.
Un bellissimo racconto, davvero!
:bacio
Čℓ℮Ø mamma di Tzunami Anna 19/03/2006 e di mad-Maddalena 21/04/2011

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Re: DAVIDE: 30 ORE PER (DARGLI) LA VITA! (luuungo)

Messaggio da Ambrosia » 4 mar 2008, 21:30

cleo ha scritto:io non mi sono lussata niente, solo le palle :ahah ), io ho pure vaneggiato di chiamare carabinieri e polizia per togliermi l'ossitocina che mi hanno sparato in vena per cinque ore e mezza :grrr
:ahah :ahah :ahah


e grazie a tutte le malcapitate che arrivano in fondo a questo romanzo! :bacio
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Re: DAVIDE: 30 ORE PER (DARGLI) LA VITA! (luuungo)

Messaggio da lexitia » 6 mar 2008, 23:45

ci voleva prima di dormire un bel racconto come questo, sembrava di esserci anche a me :fischia

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