Matilde : 30 Gennaio 2008. Gio75 di nuovo mamma!
Inviato: 8 feb 2008, 16:00
Chi lo avrebbe mai detto :
dopo tre anni esatti, nel giorno del compleanno della mia primogenita Emilia (8 febbraio) mi accingo a scrivere un secondo racconto : quello della nascita di Matilde.
Sì perché il 30 Gennaio 2008, a distanza di quasi tre anni dal primo parto, sono diventata di nuovo mamma di una bambina meravigliosa.
La gravidanza : anche per questa gravidanza siamo stati fortunati…se ci è passato per la testa il pensiero di bissare…beh, si è materializzato in fretta perché son rimasta subito incinta. Anzi, la notte stessa … io sapevo al 100% di essere incinta e forse anche per questo la mia gravidanza mi è parsa lunghissima, perché io dalle prime ore sapevo già di essere incinta, non chiedetemi perché ma io già lo dissi a mia sorella e varie persone a me care.
I primi mesi sono stati duri, molte nausee e tantissimi mal di testa, poi tutto è migliorato. Verso metà Gennaio però comincio ad avvertite un prurito soprattutto di notte su tutto il corpo, in particolare le piante dei piedi e i palmi della mani. All’inizio non ci faccio molto caso, devo essere sincera. Poi però quando vedo che i bagni in acqua e sale e bicarbonato non fanno nulla, decido di andare al ps a farmi vedere. Qui dopo controlli vari ed esami de sangue mi riscontrano valori fegato un po’ alti (transaminasi ect). Praticamente una leggera epatopatia. Torno a casa e continuo a grattarmi ma tant’è mi dico…lunedì 28 Gennaio cioè tra 3 gg ho il prericovero per il cesareo dove mi faranno tutti i controlli del caso e potrò chiarire cos’è questo prurito che mi porto addosso. Il cesareo è intanto pronosticato per l’11 Febbraio.
In effetti il lunedì 28 mi fanno tutti i controlli. Alla fine di tutto mi fanno una eco e stimano che la bimba sia circa 2.8 kg. Il primario e la mia ginecologa parlano tra loro e continuano a ripetere LA METTIAMO DOPODOMANI. Io sono tranquilla perché sono convinta che stiano parlando magari di una paziente visitata prima di me…in realtà poi capisco che l’oggetto dei loro discorsi sono io. Sono io che potrebbero METTERE per dopodomani. Si parla di anticipare il cesareo quindi, se i valori fegato sono ancora sballati. Ma per questi risultati del sangue mi chiameranno la mattina dopo, dicono, quando avranno tutte le informazioni.
E la mattina dopo alle ore 8.30 arriva puntuale la telefonata : GIORGIA VIENI STASERA A RICOVERARTI CHE DOMANI TI FACCIAMO IL CESAREO. I VALORI SI SONO ALZATI ABBASTANZA, E’ UNA EPATOPATIA (COLESTASI GRAVIDICA) PER CUI VISTO CHE SEI GIA’ di 37 SETTIMANE e LA BIMBA HA UN PESO SUFFICIENTE, POSSIAMO FARTI ANTICIPARE L’INTERVENTO PER EVITARE CHE LA SITUAZIONE PEGGIORI, CONSIDERANDO CHE ANCHE LA TUA PRECEDENTE GRAVIDANZA HA AVUTO PROBLEMI.
Cavoli….solo le 08.30….ho pochissime ore di tempo…sembra essere partito il conto alla rovescia…e da vera matta quale sono vado a farmi un veloce pedicure, la tinta dalla parrucchiera (non sia mai che mia figlia mi veda sti 5 maledetti capelli bianchi ahahah). Mi finisco la valigia, metto apposto la casa, faccio una spesa lampo…e poi arriva sera…le 19.00. L’ora X. L’ora di andare in ospedale.
Quella notte in ospedale non chiudo occhio…un po’ per il continuo grattarmi, un po’ (tanto) perché ho una strizza allucinante : cavolo non è come l’altra volta che son giunta di mattina in ospedale con le contrazioni e dopo neppure mezz’ora ero già in sala operatoria con anestesia totale a far nascere Emilia ! Qui si parla di attesa…l’attesa snervante di avere un intervento che in realtà per me è proprio una nuova esperienza. Forse stavolta riuscirò a vedere la mia bimba subito !
Mi prendono mille paturnie: starà bene ? con questi valori sballati che ho, lei come avrà reagito ? Sarà sana ? L’avrò subito in stanza con me o dovrà andare in pediatria come la piccola Emilia ?
Arriva la mattina del 30 gennaio : si stima che mi opereranno alle 9.30.
In realtà alle 12.00 sono ancora lì sul letto in camera, col mio camicione, sudata come non mai, con la mia bella piega fatta e tutta un tremolio.
Vengono ogni mezz’ora a far qualcosa…prima a mettermi l’ago con la farfalla, poi un’altra cosa, poi dopo ancora mezz’ora il catetere…insomma non ce la faccio più. Chiedo a tutti chi sarà il jack lo squartatore di turno quel giorno…mi faccio delle battute da sola per sdrammatizzare ma in realtà ho una paura folle.
Ecco che arriva l’ostetrica, una mattacchiona che dice PRONTI SI VA !
Ed io che mi lascio andare a mille pensieri…mamma mia tocca a me…e comincio come 3 anni prima e parlare con la mia mamma in cielo e le chiedo di aiutarmi, di far sì che anche stavolta tutto possa finire bene.
Arrivo in camera operatoria e assisto a tutto…è una cosa nuovissima per me. Cerco di essere rilassata anche se è dura, continuo a respirare come se avessi contrazioni per un parto naturale, ed onestamente grazie a queste respirazioni davvero mi sento meglio, riesco a rilassarmi e non sentire quasi l’ago nella colonna vertebrale, sento solo friggere le gambe e le sento caldissime anche se sono fredde ! I piedi si muovono lo stesso un po’ ma mi dicono che non è un problema, che sentirò solo tutti i movimenti ma nessun dolore.
Si inizia, sembra mi stiano togliendo un giubbotto, che stiano cercando di togliermi dei vestiti, che sensazioni strana ! Fortunatamente l’anestesista è del mio paese e mi parla spiegandomi tutto per filo e per segno e mi sembra davvero di essere coccolata e capita. Ogni tanto avverto una sensazione strana e chiedo a lui, lui mi rassicura. Poi ad un certo punto arriva il momento cloux : GIORGIA GUARDA CHE STANNO PER FAR USCIRE LA MATILDE ! Ed io sento strattonare…mamma mia che sensazione strana…mi sembra impossibile stia accadendo a me….e poi tutti a dire evviva una femminuccia !!! (e l’anestesista a dire…MA NO E’ UN MASCHIO….per prendere in giro un po’ mio marito che ancora si diceva convinto che forse alle varie eco si erano sbagliati e poteva non essere una femmina).
La sento piangere…e chiedo CHI E’ come se quella vocina potesse non essere quella della mia bambina… E loro…CHI VUOI CHE SIA, LA PEDIATRA ???? MA e’ TUA FIGLIA!!!! Non ci posso credere ! Mi dicono che sta bene, apgar 10/10 !!! supera i tre chili e cento e mi chiedo come sia possibile, in fondo sono solo di 37 settimane e la mia prima figlia a 40 era solo 2 chili e 6 con apgar 7/10 !
Me la portano vicino, mi mettono il suo viso contro il mio ed io in quel momento rimango folgorata : è la fotocopia di Emilia, della mia prima bambina ! Mi sembra quasi che non siano passati 3 anni ! Mi sembra che siamo fermi nel tempo… com’è bella ! Stupenda !
Quando finiscono di cucirmi e mi riposano sul letto, esco e incontro mio marito che mi guarda e dice : HAI VISTO EMILIA2? E’ UGUALE !!! mi metto a ridere perché abbiamo avuto la stessa sensazione.
Siamo un po’ scioccati perché tanto erano andate storte l’altra volta le cose, tanto stanno andando bene le cose ora e ci sembra impossibile essere così fortunati !
Sembra che da un momento all’altro qualcuno debba venir lì a rompere l’incantesimo e a dirci che c’è qualcosa che non va.
E invece non viene nessuno…le cose sono andate bene stavolta perché sono stata riguardata fino alla fine e non ho lasciato passare certe avvisaglie che il mio corpo mi lanciava.
L’incontro Emilia - Matilde in ospedale è stato davvero commovente :
da tempo spiegavo ad Emilia che cosa stava accadendo e chi stava per arrivare. Consigliata da una Febbrarina (Pascaliza) continuo a raccontare ad Emilia che quando Matilde uscirà dalla porticina, avrà con sè un regalino per lei e con la mano le faccio toccare la mia pancia e le dico LO SENTI IL PACCHETTO ? E’ PROPRIO QUI ! E lei tutta felice dice SI’ !
In ospedale la prima sera dopo l’intervento sono a letto con Matilde….arriva dentro di corsa Emilia con suo papà e mi porta un disegno che ha fatto al nido con la maestra…solo dopo qualche istante si accorge della bambina vicino a me e comincia chiedere E QUELLA CHI E’ ?
Ed io : MA E’ LA MATILDE !!! e lei comincia a gridare di gioia. Poi le avvicino la culla e le dico di controllare tra le lenzuola…e lì Emilia trova due pacchettini da scartare con dei regali….e qui la scena ha del comico perché Emilia continua a urlare GRAZIE MATILDE GRAZIE DEL REGALO CHE MI HAI FATTO MATILDE !!! Sono commossa…dopo 2 minuti si stanno già parlando !
Il post cesareo in ospedale è andato molto meglio e mi sembra impossibile…anche se sopravvengono delle coliche…ovvero la mia pancia si gonfia in maniera allucinante e l’aria in essa mi provoca dei dolori insopportabili. Ma dopo qualche gg tutto si sistema e la domenica stessa, a 4 gg e mezzo dall’intervento…sono pronta a tornare a casa.
E qui siamo noi. Siamo noi 4. Siamo noi 3 donne coccolate dal nostro uomo PAOLO.
Sono felice con le mie bimbe, sono felice di poter dire che tutto è andato bene, sono felice di essere mamma e spero di non trascurare nessuna delle due, come neppure mio marito né me stessa.
Dovrò organizzarmi non avendo grandi aiuti, ma so che ce la posso fare.
Grazie Matilde, insegna anche tu a questa donna (come tua sorella Emilia fa da tre anni) ad essere una brava mamma...da parte mia ci metterò tutto l’impegno e la forza che ho.
Possa l’amore che lega noi 4 componenti di questa famiglia
durare tutta la vita.
Gio75
dopo tre anni esatti, nel giorno del compleanno della mia primogenita Emilia (8 febbraio) mi accingo a scrivere un secondo racconto : quello della nascita di Matilde.
Sì perché il 30 Gennaio 2008, a distanza di quasi tre anni dal primo parto, sono diventata di nuovo mamma di una bambina meravigliosa.
La gravidanza : anche per questa gravidanza siamo stati fortunati…se ci è passato per la testa il pensiero di bissare…beh, si è materializzato in fretta perché son rimasta subito incinta. Anzi, la notte stessa … io sapevo al 100% di essere incinta e forse anche per questo la mia gravidanza mi è parsa lunghissima, perché io dalle prime ore sapevo già di essere incinta, non chiedetemi perché ma io già lo dissi a mia sorella e varie persone a me care.
I primi mesi sono stati duri, molte nausee e tantissimi mal di testa, poi tutto è migliorato. Verso metà Gennaio però comincio ad avvertite un prurito soprattutto di notte su tutto il corpo, in particolare le piante dei piedi e i palmi della mani. All’inizio non ci faccio molto caso, devo essere sincera. Poi però quando vedo che i bagni in acqua e sale e bicarbonato non fanno nulla, decido di andare al ps a farmi vedere. Qui dopo controlli vari ed esami de sangue mi riscontrano valori fegato un po’ alti (transaminasi ect). Praticamente una leggera epatopatia. Torno a casa e continuo a grattarmi ma tant’è mi dico…lunedì 28 Gennaio cioè tra 3 gg ho il prericovero per il cesareo dove mi faranno tutti i controlli del caso e potrò chiarire cos’è questo prurito che mi porto addosso. Il cesareo è intanto pronosticato per l’11 Febbraio.
In effetti il lunedì 28 mi fanno tutti i controlli. Alla fine di tutto mi fanno una eco e stimano che la bimba sia circa 2.8 kg. Il primario e la mia ginecologa parlano tra loro e continuano a ripetere LA METTIAMO DOPODOMANI. Io sono tranquilla perché sono convinta che stiano parlando magari di una paziente visitata prima di me…in realtà poi capisco che l’oggetto dei loro discorsi sono io. Sono io che potrebbero METTERE per dopodomani. Si parla di anticipare il cesareo quindi, se i valori fegato sono ancora sballati. Ma per questi risultati del sangue mi chiameranno la mattina dopo, dicono, quando avranno tutte le informazioni.
E la mattina dopo alle ore 8.30 arriva puntuale la telefonata : GIORGIA VIENI STASERA A RICOVERARTI CHE DOMANI TI FACCIAMO IL CESAREO. I VALORI SI SONO ALZATI ABBASTANZA, E’ UNA EPATOPATIA (COLESTASI GRAVIDICA) PER CUI VISTO CHE SEI GIA’ di 37 SETTIMANE e LA BIMBA HA UN PESO SUFFICIENTE, POSSIAMO FARTI ANTICIPARE L’INTERVENTO PER EVITARE CHE LA SITUAZIONE PEGGIORI, CONSIDERANDO CHE ANCHE LA TUA PRECEDENTE GRAVIDANZA HA AVUTO PROBLEMI.
Cavoli….solo le 08.30….ho pochissime ore di tempo…sembra essere partito il conto alla rovescia…e da vera matta quale sono vado a farmi un veloce pedicure, la tinta dalla parrucchiera (non sia mai che mia figlia mi veda sti 5 maledetti capelli bianchi ahahah). Mi finisco la valigia, metto apposto la casa, faccio una spesa lampo…e poi arriva sera…le 19.00. L’ora X. L’ora di andare in ospedale.
Quella notte in ospedale non chiudo occhio…un po’ per il continuo grattarmi, un po’ (tanto) perché ho una strizza allucinante : cavolo non è come l’altra volta che son giunta di mattina in ospedale con le contrazioni e dopo neppure mezz’ora ero già in sala operatoria con anestesia totale a far nascere Emilia ! Qui si parla di attesa…l’attesa snervante di avere un intervento che in realtà per me è proprio una nuova esperienza. Forse stavolta riuscirò a vedere la mia bimba subito !
Mi prendono mille paturnie: starà bene ? con questi valori sballati che ho, lei come avrà reagito ? Sarà sana ? L’avrò subito in stanza con me o dovrà andare in pediatria come la piccola Emilia ?
Arriva la mattina del 30 gennaio : si stima che mi opereranno alle 9.30.
In realtà alle 12.00 sono ancora lì sul letto in camera, col mio camicione, sudata come non mai, con la mia bella piega fatta e tutta un tremolio.
Vengono ogni mezz’ora a far qualcosa…prima a mettermi l’ago con la farfalla, poi un’altra cosa, poi dopo ancora mezz’ora il catetere…insomma non ce la faccio più. Chiedo a tutti chi sarà il jack lo squartatore di turno quel giorno…mi faccio delle battute da sola per sdrammatizzare ma in realtà ho una paura folle.
Ecco che arriva l’ostetrica, una mattacchiona che dice PRONTI SI VA !
Ed io che mi lascio andare a mille pensieri…mamma mia tocca a me…e comincio come 3 anni prima e parlare con la mia mamma in cielo e le chiedo di aiutarmi, di far sì che anche stavolta tutto possa finire bene.
Arrivo in camera operatoria e assisto a tutto…è una cosa nuovissima per me. Cerco di essere rilassata anche se è dura, continuo a respirare come se avessi contrazioni per un parto naturale, ed onestamente grazie a queste respirazioni davvero mi sento meglio, riesco a rilassarmi e non sentire quasi l’ago nella colonna vertebrale, sento solo friggere le gambe e le sento caldissime anche se sono fredde ! I piedi si muovono lo stesso un po’ ma mi dicono che non è un problema, che sentirò solo tutti i movimenti ma nessun dolore.
Si inizia, sembra mi stiano togliendo un giubbotto, che stiano cercando di togliermi dei vestiti, che sensazioni strana ! Fortunatamente l’anestesista è del mio paese e mi parla spiegandomi tutto per filo e per segno e mi sembra davvero di essere coccolata e capita. Ogni tanto avverto una sensazione strana e chiedo a lui, lui mi rassicura. Poi ad un certo punto arriva il momento cloux : GIORGIA GUARDA CHE STANNO PER FAR USCIRE LA MATILDE ! Ed io sento strattonare…mamma mia che sensazione strana…mi sembra impossibile stia accadendo a me….e poi tutti a dire evviva una femminuccia !!! (e l’anestesista a dire…MA NO E’ UN MASCHIO….per prendere in giro un po’ mio marito che ancora si diceva convinto che forse alle varie eco si erano sbagliati e poteva non essere una femmina).
La sento piangere…e chiedo CHI E’ come se quella vocina potesse non essere quella della mia bambina… E loro…CHI VUOI CHE SIA, LA PEDIATRA ???? MA e’ TUA FIGLIA!!!! Non ci posso credere ! Mi dicono che sta bene, apgar 10/10 !!! supera i tre chili e cento e mi chiedo come sia possibile, in fondo sono solo di 37 settimane e la mia prima figlia a 40 era solo 2 chili e 6 con apgar 7/10 !
Me la portano vicino, mi mettono il suo viso contro il mio ed io in quel momento rimango folgorata : è la fotocopia di Emilia, della mia prima bambina ! Mi sembra quasi che non siano passati 3 anni ! Mi sembra che siamo fermi nel tempo… com’è bella ! Stupenda !
Quando finiscono di cucirmi e mi riposano sul letto, esco e incontro mio marito che mi guarda e dice : HAI VISTO EMILIA2? E’ UGUALE !!! mi metto a ridere perché abbiamo avuto la stessa sensazione.
Siamo un po’ scioccati perché tanto erano andate storte l’altra volta le cose, tanto stanno andando bene le cose ora e ci sembra impossibile essere così fortunati !
Sembra che da un momento all’altro qualcuno debba venir lì a rompere l’incantesimo e a dirci che c’è qualcosa che non va.
E invece non viene nessuno…le cose sono andate bene stavolta perché sono stata riguardata fino alla fine e non ho lasciato passare certe avvisaglie che il mio corpo mi lanciava.
L’incontro Emilia - Matilde in ospedale è stato davvero commovente :
da tempo spiegavo ad Emilia che cosa stava accadendo e chi stava per arrivare. Consigliata da una Febbrarina (Pascaliza) continuo a raccontare ad Emilia che quando Matilde uscirà dalla porticina, avrà con sè un regalino per lei e con la mano le faccio toccare la mia pancia e le dico LO SENTI IL PACCHETTO ? E’ PROPRIO QUI ! E lei tutta felice dice SI’ !
In ospedale la prima sera dopo l’intervento sono a letto con Matilde….arriva dentro di corsa Emilia con suo papà e mi porta un disegno che ha fatto al nido con la maestra…solo dopo qualche istante si accorge della bambina vicino a me e comincia chiedere E QUELLA CHI E’ ?
Ed io : MA E’ LA MATILDE !!! e lei comincia a gridare di gioia. Poi le avvicino la culla e le dico di controllare tra le lenzuola…e lì Emilia trova due pacchettini da scartare con dei regali….e qui la scena ha del comico perché Emilia continua a urlare GRAZIE MATILDE GRAZIE DEL REGALO CHE MI HAI FATTO MATILDE !!! Sono commossa…dopo 2 minuti si stanno già parlando !
Il post cesareo in ospedale è andato molto meglio e mi sembra impossibile…anche se sopravvengono delle coliche…ovvero la mia pancia si gonfia in maniera allucinante e l’aria in essa mi provoca dei dolori insopportabili. Ma dopo qualche gg tutto si sistema e la domenica stessa, a 4 gg e mezzo dall’intervento…sono pronta a tornare a casa.
E qui siamo noi. Siamo noi 4. Siamo noi 3 donne coccolate dal nostro uomo PAOLO.
Sono felice con le mie bimbe, sono felice di poter dire che tutto è andato bene, sono felice di essere mamma e spero di non trascurare nessuna delle due, come neppure mio marito né me stessa.
Dovrò organizzarmi non avendo grandi aiuti, ma so che ce la posso fare.
Grazie Matilde, insegna anche tu a questa donna (come tua sorella Emilia fa da tre anni) ad essere una brava mamma...da parte mia ci metterò tutto l’impegno e la forza che ho.
Possa l’amore che lega noi 4 componenti di questa famiglia
durare tutta la vita.
Gio75