Ma cominciamo dall’inizio….
Non eri stato programmato per quest’anno, avevamo ben altri progetti già quasi pianificati. Quindi all’inizio non l’avevo proprio presa bene la tua gravidanza, infatti da che non ci credevo ho fatto 3 test a casa e 2 di laboratorio con il conteggio delle Beta. All’ennesima conferma mi sono arresa ad una realtà che non accettavo per niente e che nei primi 3 mesi mi ha fatto pensare alle cose più negative di questo mondo anche perché la nausea non mi dava tregua tanto che ho perso 4 kg.
Sembra cmq che tu abbia voluto farti amare al + presto perché alla 14ma settimana ti sei fatto sentire e poi mi hai fatto passare una gravidanza bellissima da manuale, ciò che la prima non era stata.
Il 26/12 vado in bagno e…ops ecco il signor Tappo…
wow forse ci siamo…(illusa!). Il gine mi conferma che possono passare 2 o 3 giorni prima del parto oppure posso arrivare anche alla fine…insomma non vuol dire niente la perdita del Tappo 
. E infatti tutto tace, anche se i doloretti c’erano e alla visita di controllo risultavo dilatata di 2cm con collo raccorciato e morbido…tutto normale essendo alla seconda gravidanza. Tu cucciolo mio decidi di partire per il viaggio della vita l’11/01 nel pomeriggio quando i “soliti” doloretti cominciano ad essere via via + intensi e pian piano + regolari. Sono su GOL e aggiorno le Gennarine sulle mie condizioni e loro mi fanno gli 
. Fortunatamente Matilde è con i nonni e il socio è a lavoro fino alle 22, anche se intanto lo avverto. Mi faccio la doccia per vedere se cambia qualcosa…non cambia nulla i doloretti ci sono sempre. Telefono alla mia amica ostetrica che mi dice che verrà alle 21. Così siamo solo io e te mio cucciolo…ti parlo, spero che non siano le famose “preparatorie” e + che altro spero che stavolta sia un parto + veloce (spera, spera…poerella!). Alle 21 avevamo tutta la “compagnia”: socio(che aveva fatto festa dal lavoro prima), ostetrica, mamma, babbo, sorella e Matilde. Ok troppa gente, infatti mia sorella poi se ne va e il babbo va a nanna con Matilde in cameretta. Comincia così una nottata lunghissima: contrazioni ogni 3 min, ad ogni contrazione mi attacco al socio “oddiooddiooddiooddiooddio”, non posso stare né a sedere né sdraiata, quindi sono sempre in piedi, la mia ostetrica mi visita ogni 2 ore e si capisce che le cose procedono a rilento. Si comincia a sbloccare un po’ dopo la supposta di Buscopan. Io sono già esausta, in fondo non ho dormito per niente e non mangio dall’ora di pranzo, il socio dorme in piedi ma mi sta accanto ad ogni contrazione. Finalmente alle 06.00 del 12/01 l’ostetrica mi visita e mi dice “sei a 4cm vai in ospedale”. Mi sono sentita riavere anche perché il mio proposito questa volta era di arrivare in ospedale ed entrare subito in sala parto. E così è stato. All’accettazione della Maternità confermano la dilatazione di 4cm e mi mandano subito in sala parto. Alle 07.00 entro per la seconda volta nella stessa sala parto dove avevo partorito Matilde e mi sembra di avere un dejavù. Mi attaccano il tracciato e mi obbligano a stare sdraiata almeno per un’ora…purtroppo però stando sdraiata le contrazioni cominciano a passare e allora a me prende il panico perché avevo già vissuto anche questa cosa. Avverto del precedente e quindi decidono di attaccarmi la flebo di ossitocina e da lì dovrò stare sempre sdraiata. Oltretutto l’ostetrica, una ragazza della mia stessa età circa, decide di farmi il clistere 
che rifarò per 2 volte nel letto e quella sarà la cosa + imbarazzante 
. Le visite cominciano ad essere + frequenti anche perché una secondipera per loro fa veloce (c’è sempre l’eccezione) e ogni visita è una tortura 
. Cmq alle 11.30 mi visita la dott.ssa di turno (santa donna), sono a 5cm e per velocizzare la cosa decide di rompermi le acque…cosa che la mia amica ostetrica aveva tentato di fare tutta la notte ma senza risultato perché il sacco risultava molto duro…e anche la dott.ssa c’ha messo un po’ per romperlo. A quel punto sono scattate le contrazioni forti, ma forti, così forti che gridavo, sudavo, respiravo (almeno quello era giusto), mi contorcevo nel letto e imploravo a squarcia gola di darmi “qualcosa” per aiutarmi “perché io stavolta moio, non ce la fo io moio” 
. Non avevo respiro tra una contrazione e l’altra, il socio era scioccato perché nemmeno con Matilde mi aveva visto così (ma non dicevano che il secondo parto è + veloce del primo???!!!!). Alle 12.30 mi rivisitano e sono a 6cm, alle 13.00 dato che sembrava che mi squartassero viva e quel “qualcosa” non arrivava, mi rivisitano e…ops sento l’ostetrica che dice alla dott.ssa “è completa” e mi dice “ok se vuoi spingere puoi spingere ma aspetta che prepariamo tutto”…ah ora mi tocca anche aspettare i vostri comodi!? 
...Comincio a spingere, mi dicono di non gridare perché non serve a nulla…brutti schifosi a me serve per darmi forza…mi dicono di spingere di continuo ma di aspettare anche la contrazione…allora decidetevi che devo fa…spingo, spingo, spingo e sento che ho la p@t@t@ larghissima , che quasi mi si squarcia ma che qualcosa s’è bloccato…effettivamente mi vedo arrivare in stanza altri medici e altre ostetriche, praticamente c’erano almeno 10 persone…qualcosa non andava…la tua testolina si era bloccata. “Spingi, spingi, dai, dai” e un’ostetrica allora mi si mette sul ventre e comincia a spingere con me un paio di volte…e lì ho sentito la testa uscire…poi però anche le tue spalline facevano fatica ad uscire e allora oramai ho dato tutta me stessa a costo di morire per dare la vita a te cucciolo e ti ho sentito sgusciare fuori, erano le 13.25 del 12/01 a 38+5 e fuori tuonava e diluviava come non mai. ”E’ finito è tutto finito” ho detto, quasi come per rassicurarmi. Purtroppo non ti ho sentito piangere e ti ho appena intravisto, violaceo e cianotico, hai sofferto nel parto perché anche tu hai spinto tanto come mamma. Mi dicevano che stavi bene, mi hanno detto che pesavi 2,930 kg e che eri un po’ “freddo” e ti dovevano mettere al caldo.La placenta è venuta via dopo pochi minuti e fortunatamente stavolta ho avuto solo delle lacerazioni che non mi hanno dato nessun problema. Tu cucciolo hai avuto bisogno di qualche giorno per riprenderti, giorni infiniti e dolorosi per tutti ma che poi sono passati ed ora la tua voglia di vivere è anche la nostra.
