19 gennaio: il mio 3° cesareo,a 28 anni,mi dona Federico!!!
Inviato: 26 gen 2008, 16:11
Mi ricovero lunedì 14 gennaio per mal di pancia, ma i tracciati sono tranquilli. Sono a 36+1, il gine dice che è ancora presto, lui aveva previsto il cesareo tra sabato 19 e sabato 26.
Passano i giorni in ospedale tra tracciati, analisi (ho la glicemia ballerina) e una gran noia.
Venerdì al giro dei medici, il primario si informa sulle mie condizioni, e siccome nel frattempo durante la notte il mal di pancia si è fatto più insistente e sento tirare l'inguine al punto di zoppicare, pone fine alla sofferenza e decide che l'indomani, sabato 19 gennaio 2008, si procede col cesareo.
E' il mio 3° cesareo.
Al mattino mio marito e la mia più cara amica sono lì con me presto.
Dopo clistere di buon mattino, rasatura integrale, (non a secco ma con sapone, è andata benone, dài) e introduzione catetere alle ore 8,45 entro in sala operatoria.
Nonostante sia il mio 3° cesareo in anestesia generale, e abbia avuto altri interventi, ho un'ansia incredibile.
Mi addormentano dopo avermi fatto sentire tutti i commenti sul fatto che io ero pronta per l'anestesia e i 2 cari ginecologi che mi seguono se ne vanno ancora a spasso. Comunque da un momento all'altro mi addormento.
Ore 9,08: nasce Federico. tutto bene. 3 kg x 49 cm.
Ore 10,15 circa dopo essermi lamentata un bel pò per i dolori (non me lo ricordo, me l'ha detto successivamente una ragazza che è entrata in sala operatoria mentre io ero ancora lì) mi riportano in camera. Dolori forti, ma non ce la facevo proprio nemmeno a parlare per dirlo.
Ore 13,30 mi portano per la 1a volta Federico. Noto subito che ha il lato destro della testina incavato e l'orecchio attorcigliato dentro, inoltre ha lemanine viola. La mia amica (molto di più) me lo mette sul petto, tra flebo e dolori appena riesco ad accarezzarlo e a guardarlo.
Se lo riportano via, e dopo un pò dicono a mio marito e alla mia amica che Federico è stato messo fuori dal'incubatrice troppo presto ( è sempre un bimbo di 37 settimane) e si è raffreddato, ma nulla di grave.
Tra ansia e dolori, e voglia di riposare senza riuscirci, passa il pomeriggio, ogni tanto mi visitano, perdo molto sangue, sia da lì che dalla ferita in cui mi hanno lasciato un drenaggio, un tubicino di gomma che caccia fuori i residui nel cerotto, e poi in un assorbente messo su.
La sera arrivano poche visite, pochi intimi, motlo discreti, menomale.
Tolgono Federico dall'incubatrice e lo tengono monitorato al piedino nella sua culletta per tutta la notte.
La domenica mattina alle 9,30 me lo riportano, sembra sia tutto a posto.
Lo attacco al seno, comincia a ciucciare.
Alle 13,30 arriva il neonatologo che ci dice che Federico è stato rimesso in incubatrice ma sta volta all'area del nido di terapia intensiva, non è intubato, solo ossigeno e monitoraggio. Gli esami sono buoni, emogas, elettrocardiogramma ed ecocardiogramma tutto ok. Ma lo terranno lì per 24 ore.
La mattina del lunedì alle 9,30 io e mio marito ci dirigiamo al nido (io in sedia a rotelle...quanto dolore, ma devo vedere il mio bambino) e ci dicono che è tutto ok, infatti pochi minuti dopo lo vestono e me lo mettono in braccio, mi viene da piangere, lo attacco al seno.
e da allora ogni 3 ore e mezzo sono lì, con tanta fatica ma sono lì.
E non potete immaginare quanto mi sia attaccata a questo bambino, come se fosse il primo, mi sembra così strano, non pensavo che essere madre anche più volte potesse dare tanta emozione, ogni volta.
Lo adoro, adoro i miei figli, vivo solo per loro...
Passano i giorni in ospedale tra tracciati, analisi (ho la glicemia ballerina) e una gran noia.
Venerdì al giro dei medici, il primario si informa sulle mie condizioni, e siccome nel frattempo durante la notte il mal di pancia si è fatto più insistente e sento tirare l'inguine al punto di zoppicare, pone fine alla sofferenza e decide che l'indomani, sabato 19 gennaio 2008, si procede col cesareo.
E' il mio 3° cesareo.
Al mattino mio marito e la mia più cara amica sono lì con me presto.
Dopo clistere di buon mattino, rasatura integrale, (non a secco ma con sapone, è andata benone, dài) e introduzione catetere alle ore 8,45 entro in sala operatoria.
Nonostante sia il mio 3° cesareo in anestesia generale, e abbia avuto altri interventi, ho un'ansia incredibile.
Mi addormentano dopo avermi fatto sentire tutti i commenti sul fatto che io ero pronta per l'anestesia e i 2 cari ginecologi che mi seguono se ne vanno ancora a spasso. Comunque da un momento all'altro mi addormento.
Ore 9,08: nasce Federico. tutto bene. 3 kg x 49 cm.
Ore 10,15 circa dopo essermi lamentata un bel pò per i dolori (non me lo ricordo, me l'ha detto successivamente una ragazza che è entrata in sala operatoria mentre io ero ancora lì) mi riportano in camera. Dolori forti, ma non ce la facevo proprio nemmeno a parlare per dirlo.
Ore 13,30 mi portano per la 1a volta Federico. Noto subito che ha il lato destro della testina incavato e l'orecchio attorcigliato dentro, inoltre ha lemanine viola. La mia amica (molto di più) me lo mette sul petto, tra flebo e dolori appena riesco ad accarezzarlo e a guardarlo.
Se lo riportano via, e dopo un pò dicono a mio marito e alla mia amica che Federico è stato messo fuori dal'incubatrice troppo presto ( è sempre un bimbo di 37 settimane) e si è raffreddato, ma nulla di grave.
Tra ansia e dolori, e voglia di riposare senza riuscirci, passa il pomeriggio, ogni tanto mi visitano, perdo molto sangue, sia da lì che dalla ferita in cui mi hanno lasciato un drenaggio, un tubicino di gomma che caccia fuori i residui nel cerotto, e poi in un assorbente messo su.
La sera arrivano poche visite, pochi intimi, motlo discreti, menomale.
Tolgono Federico dall'incubatrice e lo tengono monitorato al piedino nella sua culletta per tutta la notte.
La domenica mattina alle 9,30 me lo riportano, sembra sia tutto a posto.
Lo attacco al seno, comincia a ciucciare.
Alle 13,30 arriva il neonatologo che ci dice che Federico è stato rimesso in incubatrice ma sta volta all'area del nido di terapia intensiva, non è intubato, solo ossigeno e monitoraggio. Gli esami sono buoni, emogas, elettrocardiogramma ed ecocardiogramma tutto ok. Ma lo terranno lì per 24 ore.
La mattina del lunedì alle 9,30 io e mio marito ci dirigiamo al nido (io in sedia a rotelle...quanto dolore, ma devo vedere il mio bambino) e ci dicono che è tutto ok, infatti pochi minuti dopo lo vestono e me lo mettono in braccio, mi viene da piangere, lo attacco al seno.
e da allora ogni 3 ore e mezzo sono lì, con tanta fatica ma sono lì.
E non potete immaginare quanto mi sia attaccata a questo bambino, come se fosse il primo, mi sembra così strano, non pensavo che essere madre anche più volte potesse dare tanta emozione, ogni volta.
Lo adoro, adoro i miei figli, vivo solo per loro...