Sono ginecologa e ho deciso, contrariamente al parto precedente, di partorire nel mio ospedale. Non è stata una decisione semplice, sono stata combattuta fino alla fine. Avevo paura che le persone con cui lavoro (colleghi, ostetriche, ausiliarie, ecc) mi vedessero in un momento così personale e intimo. Ma alla fine ho pensato che memore dell'esperienza passata, sarebbe stato meglio avere intorno a me persone conosciute piuttosto che estranee ad accompagnarmi in questo viaggio..
Ed eccoci qua! La mia DPP era il 2 ottobre, data passata del tutto asintomatica (mi perdonerete qualche termine da.. addetta ai lavori!!). In quei giorni avevo un controllo al giorno praticamente, perchè oltre ai monitoraggi nel mio ospedale andavo a farli anche in un altro ospedale, molto più vicino a casa mia, dove avevo pensato di partorire in caso di travaglio in orari di punta!! (beh.. partorire in macchina no eh!) Quindi ero ancora in uno stato emotivo molto vago, come se ancora ce ne fosse.. e invece..
..il 4 ottobre, un giovedì, come al solito trascorro qualche minuto nel letto di Elisa, prima di spegnere la luce.. E' un momento tutto nostro che non ci siamo fatte mancare mai (certo stare in due nel lettino, e con quel pancione..) e come spesso succede mi sono addormentata con lei!!! Alle 22:15 mi sveglio, di soprassalto. Mi alzo e sento un certo calore fra le gambe... UHOH!! Saranno mica le acque? Senza dire niente al socio che era in salotto a guardare la tele vado in bagno e controllo.. ehi sembra proprio di sì.. GASP.. e ora? Vado di là e.. "amore.. mi sa che mi si sono rotte le acque!!!" PANICO!! "Cosa devo fare? Chiamo i miei? Ce la faccio a fare la doccia?" Io ero tranquillissima, come se la cosa non mi riguardasse.. solo a un certo punto ho pensato: caspita, entro domani avrò finalmente in braccio al mia bambina!! Naturalmente ho il tampone positivo, ma avevo a casa tutto l'occorrente per fare l'antibiotico in vena, consapevole del fatto che essendo il secondo figlio era probabile che non riuscissi ad arrivare a fare le due dosi (a 4 ore l'una dall'altra..). Chiamo mia madre (è medico) che arriva più agitata di me, con mio padre, mi fa l'antibiotico e partiamo. Mio padre resta a casa con l'Elisa e in ascensore non posso fare a meno di pensare che sarei rientrata in casa con la mia bambina fra le braccia!!!
Arriviamo in ospedale, c'è di guardia il mio collega Mauro (scopro dopo che avevano fatto una specie di scommessa su a chi sarei "toccata") che aveva già avvisato l'anestesista che fortunatamente era uno di quelli che fanno la peridurale e forutnatamente era libero! Alla visita ho ancora il collo posteriore pervio al dito, cioè niente praticamente, ma me l'aspettavo, le contrazioni erano proprio lievi.. Appena vedo l'anestesista mi rendo conto che forse stavolta riuscirò a partorire senza dolore ma era un'illusione! Infatti prova a mettermi l'ago ma prima becca un vaso e al secondo tentativo l'ago è posizionato forse male, forse no.. sta di fatto che le contrazioni le sento.. alcune sono decisamente insopportabili! Poco dopo mi visitano e sono già dilatata 5 cm! Sono nella mia sala parto.. dove ho visto nascere tanti tanti bambini, dove tante mani hanno stretto la mia fino a lasciarci i segni delle unghie, dove mi sono presa tanti spaventi, ma ho anche avuto emozioni bellissime.. e ora sono io qui, su questo lettino, circondata da facce amiche.. c'è mia mamma (che non ha smesso di chiacchierare con l'anestesista - anche lei lo è), c'è il mio amore (continuo a chiedergli se se la sente di restare..), ci sono le infermiere del mio turno preferito, c'è il mio collega più dolce.. sono veramente tranquilla e rilassata. Le contrazioni le sento, alcune sono veramente fortissime e l'anestesista non si spiega perchè.. E si scopre che le sento perchè il travaglio sta andando VELOCISSIMO!! Alle 2 e mezza sono a dilatazione completa e lì è stata veramente dura: sono state 4 spinte. Ma non le dimenticherò mai! E' stato come essere posseduta da una forza inumana, una forza che mi costringeva ad inarcare la schiena e a spingere la mia bambina fuori da me.. In quei momenti non pensavo a niente, solo al mio compagno che non era certo di restare in sala e che invece di fatto non ha fatto in tempo a decidere di uscire.. E con lui al mio fianco che mi sorrideva e mi trasmetteva una grande serenità, e con mia madre raggiante dall'altra parte, e con la mia amica Luisa ad accoglierla.. E' ARRIVATA VALENTINA! istintivamente ho guardato l'orologio: erano le 3 e 07 e la mia piccola era bellissima.. così diversa da Elisa.. mi ha guardato negli occhi.. qualcuno dice che i neonati e le loro madri quando si guardano per la prima volta negli occhi si trasmettono qualcosa di magico, che poi non torna più.. e quella magia che spesso ho visto negli occhi delle altre, che spesso mi ha fatto commuovere in sala parto.. quello sguardo ora era mio, solo mio e della mia piccola, che ho stretto fra le braccia e le ho sussurrato "benvenuta amore mio"..

