Un miracolo di nome Alessandro
Inviato: 14 gen 2008, 11:38
Mi ero ripromessa di lasciar passare qualche giorno prima di raccontare come sei nato Ale, avevo bisogno di metabolizzare la mia esperienza di bis-mamma smemorata, talmente è vero che i dolori del parto si dimenticano che io dopo 6 anni dall'aver partorito tuo fratello non ricordavo fossero così forti e più i giorni passano e più mi dico che per te Ale, per noi è stata tutta un'avventura, dai 5 anni di attesa in poi una sfida contro chi non avrebbe dato un centesimo per la tua buona salute, dopo quel verdetto a 12 settimane in cui la tua plica nucale era un igroma cistico di 4,6 mm e tutti i dottori da noi interpellati non ci davano grosse speranze, io e il tuo papà eravamo disperati ma mai arresi, la villocentesi ha detto che eri un "cariotipo normale xy" e lo spavento si è sciolto in lascime di gioia, ma passato lo spauracchio delle cromosopatie si affacciava quello delle cardiopatie che spesso e volentieri sono associate ai feti con plica nucale ispessita, e nonostante le oltre 3 ecografie + ecocardio in centri specializzati con esiti negativi io e il tuo papà eravamo terrorizzati ma ci tenevamo dentro l'enorme paura di perderti per non uccidere l'immensa gioia che ci aveva fatto il signore donandoti a noi e si attendeva, sono stati i nove mesi più lunghi della mia vita, la dpp era il 14 Dicembre ma tu non ne volevi sapere e il tracciato era bello piatto, nessuna contrazione, solo doloretti che mi accompagnavano da giorni ma che non erano mai quelli buoni, speravo che come tuo fratello ti decidessi a saltar fuori qualche giorno prima della dpp e invece niente. La notte del 16 Dicembre alle 3,30 mi rigiravo nel letto senza trovare posa, avevo un doloretto all'altezza dell'ovaia destra che mi
infastidiva, improvvisamente sento un rivolo di acqua calda negli slip, mi alzo dal letto e chiamo papà dicendogli che si son rotte le acque, faccio appena in tempo a correre in bagno che viene giù un fiume in piena, papà svegliala nonna e tuo fratello si sveglia da solo, corriamo in ospedale, nessun dolore, mi visitano dilatazione zero, c'è da aspettare, nella stanza che mi danno ci sono 6 letti, tutti occupati, le altre mamme hanno già partorito il giorno prima, tutte femmine.
Mando il papà a casa a controllare il tuo fratellone e io provo a riposare, due ore dopo iniziano i doloretti son tipo mestruali si sopportano bene, papà arriva che sonole 7,00 e i miei dolori stanno aumentando, mi alzo mi faccio aiutare a camminare su e giù per il corridoio, verso le 9,00 tracciato, ci sono delle belle contrazioni ogni 5 minuti, mi portano in sala travaglio, sono dilatata di 4 cm, i dolori diventano insopportabili e il tuo papà mi tiene la mano e mi da coraggio, l'ostetrica è una donna giovane di grande tempra ed energia, m'infonde una grande sicurezza ma io sto male, in mano stringo un tigrotto che mi ha dato tuo fratello e negli intervalli tra una contrazione e l'altra (ormai un minuto) prego.
la dilatazione è ormai quasi completa mi dicono di andare in sala parto, mi alzo con le ultime forze rimaste, il dolore è allucinante non lo ricordavo affatto così, papà indossa il camice e si piazza dietro la mia testa, in sala c'è l'ostetrica,il ginecologo e ben tre infermiere, strano, quando è nato tuo fratello erano solo in due, mi dicono di spingere quando arriva la contrazione ed io spingo e urlo, ma tu non scendi, sento tutti che parlano ma non capisco quello che dicono sono come in trance, l'unica cosa che riesco a notare è che quando ho le contrazioni il tuo cuore sembra fermarsi e la cosa non mi sembra normale ma sto troppo male, il ginecologo ad un certo punto mi dice che deve spingermi sulla pancia per aiutarmi a farti uscire e che alla prossima contrazione verrai fuori ma devo mettercela tutta, ci provo, non riesci proprio ad uscire eppure la testa è lì, procedono con l'episiotomia, non sento nulla, ma la prossima contrazione è quella giusta, sò che sei uscito perchè non sento più dolore ma non ti sento piangere, ti portano via e ti intravedo in braccio all'infermiera, il tuo colorito è blù, chiedo perchè non piangi e improvvisamente ti sento, mi dicono che sei una meraviglia di kg. 4,140 e quando vedo il tuo papà sorridere tenendoti in braccio capisco che stai bene e ringrazio Dio e mio padre che da lassù ti ha protetto.
Solo dopo in stanza riesco a guardarti in faccia, sei stupendo,il papà mi dice che non
volevi uscire perchè avevi il cordone intorno al collo e hai rischiato di soffocare, non me lo hanno detto sul momento ed è meglio così. Stai bene amore mio, il tuo cuore non ha problemi e sei bello come il sole, ancora adesso che ti guardo so che sei il nostro miracolo e ti amo più della mia vita orgoglio di mamma e di papà e
gioia di tuo fratello Gabriele.
Grazie a Dio sei qui.
infastidiva, improvvisamente sento un rivolo di acqua calda negli slip, mi alzo dal letto e chiamo papà dicendogli che si son rotte le acque, faccio appena in tempo a correre in bagno che viene giù un fiume in piena, papà svegliala nonna e tuo fratello si sveglia da solo, corriamo in ospedale, nessun dolore, mi visitano dilatazione zero, c'è da aspettare, nella stanza che mi danno ci sono 6 letti, tutti occupati, le altre mamme hanno già partorito il giorno prima, tutte femmine.
Mando il papà a casa a controllare il tuo fratellone e io provo a riposare, due ore dopo iniziano i doloretti son tipo mestruali si sopportano bene, papà arriva che sonole 7,00 e i miei dolori stanno aumentando, mi alzo mi faccio aiutare a camminare su e giù per il corridoio, verso le 9,00 tracciato, ci sono delle belle contrazioni ogni 5 minuti, mi portano in sala travaglio, sono dilatata di 4 cm, i dolori diventano insopportabili e il tuo papà mi tiene la mano e mi da coraggio, l'ostetrica è una donna giovane di grande tempra ed energia, m'infonde una grande sicurezza ma io sto male, in mano stringo un tigrotto che mi ha dato tuo fratello e negli intervalli tra una contrazione e l'altra (ormai un minuto) prego.
la dilatazione è ormai quasi completa mi dicono di andare in sala parto, mi alzo con le ultime forze rimaste, il dolore è allucinante non lo ricordavo affatto così, papà indossa il camice e si piazza dietro la mia testa, in sala c'è l'ostetrica,il ginecologo e ben tre infermiere, strano, quando è nato tuo fratello erano solo in due, mi dicono di spingere quando arriva la contrazione ed io spingo e urlo, ma tu non scendi, sento tutti che parlano ma non capisco quello che dicono sono come in trance, l'unica cosa che riesco a notare è che quando ho le contrazioni il tuo cuore sembra fermarsi e la cosa non mi sembra normale ma sto troppo male, il ginecologo ad un certo punto mi dice che deve spingermi sulla pancia per aiutarmi a farti uscire e che alla prossima contrazione verrai fuori ma devo mettercela tutta, ci provo, non riesci proprio ad uscire eppure la testa è lì, procedono con l'episiotomia, non sento nulla, ma la prossima contrazione è quella giusta, sò che sei uscito perchè non sento più dolore ma non ti sento piangere, ti portano via e ti intravedo in braccio all'infermiera, il tuo colorito è blù, chiedo perchè non piangi e improvvisamente ti sento, mi dicono che sei una meraviglia di kg. 4,140 e quando vedo il tuo papà sorridere tenendoti in braccio capisco che stai bene e ringrazio Dio e mio padre che da lassù ti ha protetto.
Solo dopo in stanza riesco a guardarti in faccia, sei stupendo,il papà mi dice che non
volevi uscire perchè avevi il cordone intorno al collo e hai rischiato di soffocare, non me lo hanno detto sul momento ed è meglio così. Stai bene amore mio, il tuo cuore non ha problemi e sei bello come il sole, ancora adesso che ti guardo so che sei il nostro miracolo e ti amo più della mia vita orgoglio di mamma e di papà e
gioia di tuo fratello Gabriele.
Grazie a Dio sei qui.
