Ore 2.15 – Ovvero ma le acque profumano di Bulgari Thè blanc?
Mi sveglio di soprassalto con un piccolo urletto, come si fa’ dopo un incubo, ma non ricordo nulla e non sento dolori. Eppure c’è qualcosa che non va’, lo sento. Istintivamente porto le mani tra le gambe e mi accorgo di essere bagnata. I racconti di perdite delle acque che mi hanno fatto somigliano molto a quelli degli amici in viaggio di nozze sulle cascate del Niagara. Naaaa!!!!! Non possono essere le acque, sarà una perditina di pipì, poche gocce. Vado al bagno, annuso … cielo! La pipì non ha questo profumo delizioso! Sono le acque? Possibile che mia figlia (d’altra parte solo lei potrebbe!) nuoti in … Bulgari??? Ops … ehm … no, ora ricordo


Lui inizia a girare intorno al bagno modello squalo, al 1° passaggio mi becca con la piastra alliscia-capelli in mano: sorriso sicuro della sottoscritta (stile “che ne vuoi sapere tu di come si va a partorire”). 2° giro: sto’ scegliendo il fondotinta. Latin Performance di Max Factor durerà tutto il travaglio? (sorrido imbarazzata … ma sempre sicura). 3° giro: il rossetto deve essere discreto, ma non può mancare! Niente effetto zoccoletta, la parola d’ordine è classe! Mi fulmina … OK! OK! Immagino che non ci sia il tempo per la bigiotteria, vero???
Ore 3.30 – Ovvero “E ti pare che non succedeva a me?”Arrivo in P.S.: cambio di luna, non ci sono posti, “Cerca lei un altro ospedale o mandiamo i fax noi?”. Vedo un ago epidurale alato volare lontano salutandomi e sento montare la rabbia. Avvio cmq il P.S. e inizio a recitare un personalissimo mantra yoga detto “Delle Tre Bestemmie”

Vinciamo noi! Alle 7.30 mi ricoverano su una barella!
Ore 7.30 – 13.30 Ovvero … fa’ male!
I ricordi iniziano a farsi confusi. Alle 9.30 i dolori si fanno forti ma la dilatazione è solo di 1 cm! L’ostetrica di turno pretenderebbe che io me ne stessi monitorata e sdraiata su una barella con un ferro a metà schiena e senza appoggio per le spalle. Fuggo approfittando delle pulizie del mattino. Vado a salutare fuori il Cesaroni e famiglia (riunita già con sciarpe e trombette!) poi mi nascondo in un corridoietto dove affronto le contrazioni accovacciata a terra come un’indiana. Dopo un’oretta gli sporchi cowboys mascherati da ostetriche mi catturano e vengo legata alla barella e rimonitorata. Imploro l’epidurale e mi guardano con sufficienza “Signora, sarà a mala pena ad 1 cm e mezzo!”.
Passo l’ora successiva tentando un po’ di yoga e chiedendomi come si fa’ a partorire senza epidurale. Questa parte la sorvolo …
Nessuno mi crede quando dico che non ce la faccio più (sarà una costante: per qualche strano motivo le mie contrazioni rilevate dalla macchina sembrano leggere e inconcludenti e invece …). Solo all’ora di pranzo convinco un dottore, look da ex-batterista dei Nomadi, a visitarmi “Ma lei è pronta per l’epidurale!”.

Mi trovano un letto vero … e arriva l’Arcangelo Gabriele mascherato da anestesista con due chierichetti-tirocinanti per fare lezione sulla mia schiena. “Non si preoccupi, se arriva la contrazione mi avverte e ci fermiamo in qualsiasi momento. Non può succedere nulla!”.
10 minuti dopo, io “Contrazione!” e lui “Per carità signora, sto’ bucando la spina, non posso fermarmi. Si inventi qualcosa ma non muova assolutamente la schiena!”

Devo dire che un anno di respirazione yoga è servito … ma il mantra “Delle Tre Bestemmie” è veramente il massimo!!!
13.30 – 15.30 Ovvero il Paradiso!
Penso che senza epidurale sarei morta. Fanno entrare il Cesaroni e io me la dormo. Parliamo e scherziamo. Quando tornano i dolori vengono a controllare il tracciato “Qui non andiamo da nessuna parte!”. Insisto per farmi visitare e la vinco anche stavolta: il travaglio procede da solo, altra dose di epidurale.
15.30 – 17.30 Ovvero il Paradiso bis
Alla fine tornano i dolori, chiamo, solito tracciato b@st@rdo “Signora, lei non sa’ neanche cos’è il travaglio. Guardi che con la perdita delle acque è normale … ora facciamo l’ossitocina!”. Imploro una visita e l’ex-Nomadi, senza troppi complimenti, inizia a smanettare. “8 cm!!!” L’avevo detto io! Lasciano che mi faccia il rush finale da sola senza ossitocina.
18.00 – Le spinte ovvero c’è una testina piena di capelli!
E’ vero, sono liberatorie! Non avverti neanche il dolore … iniziamo in sala travaglio e ricordo solo gli occhi lucidi del Cesaroni mentre l’ostetrica gli fa’ vedere la testa di Viviana.
Ah no! Ricordo anche quando l’ostetrica ha cercato di aiutare manualmente la dilatazione incoraggiandomi: “Dai, spingi! Guarda quanto sei brava! 30 di lavoro e sei la prima puerpera che vedo arrivare in sala parto ancora con il rossetto!!!”

Si va in sala parto ma cominciano le complicazioni: Viviana ha un giro di cordone intorno al collo, scende ma poi torna su! E troppo grossa per me. Tutti intorno a me iniziano a parlare in codice e fanno uscire il Cesaroni. Non importa: mi gira la testa, non ce la faccio più … prendete pure un machete ma mettete fine a tutto, vi prego!
Vabbè … ehi! … che fate? Mi prendete in parola? Scherzavo!

L’ex-Nomadi mi monta sulla pancia per 5 volte durante le spinte … riesco
solo a pensare che i polmoni stanno collassando! Il bello è che non serve a nulla.
Tornano a confabulare … Cazz … ho dimenticato la Convenzione di Ginevra a casa!!! Ed ora?
Mi fanno un’aggiuntina di epidurale e aspettano un po’: non promette nulla di buono …
Prima parte l’episiotomia. Vabbè, tanto non sento nulla! Poi vedo che preparano qualcosa … meglio non sapere, mi concentro e preparo per la spinta. Stavolta sulla pancia mi si sdraia una dottoressa mentre l’ex-Nomadi maneggia la ventosa … sento una parte di me che se ne va’ … sto’ per morire … no! Cosa c’è lì in fondo? Toh! Rivedo la patata! E là? Un affarino nero dallo sforzo (o ho dimenticato di confessare qualcosa al Cesaroni?), con la testa a pera, tutto sporco ed urlante ... Inizio a tremare e smetterò solo 1 ora dopo. Singhiozzo. Me la ritrovo addosso: è morbida e calda. Piange. E’ stata dura anche per lei. Pian piano torna rosa, ha gli occhietti un po’ pesti ma quando la chiamo “Scucchiettina!” li apre e si guarda intorno come se riconoscesse qualcosa o qualcuno in questo mondo di luce e rumore. La mettono in braccio al suo papà rientrato appena in tempo … sono bellissimi!
Il resto non lo scrivere …