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Riccardo è QUIIIIIII!!

Inviato: 3 gen 2008, 9:34
da laroby
Visto che in molte ancora me lo chiedono in mp, mi sono decisa a copiarlo dalla mia storia personale e metterlo nell'apposita sezione...

Il racconto del mio parto (con il cuore)

Milano, 28 Settembre 2007
A tre giorni dal tuo arrivo mi ritrovo qui ad imprimere nero su bianco questo vortice di sensazioni ed emozioni che mi hanno travolta e che mi hanno irrimediabilmente cambiato la vita.
Sei venuto al mondo in una tipica giornata autunnale, con il cielo un po' coperto e l'aria frizzante, e mentre tutto il mondo andava avanti, correva veloce, tu hai scelto il 25 Settembre per venire a conoscermi.
Era notte quando mi sono accorta che stavi bussando alla mia porta, in maniera così discreta hai quasi chiesto il permesso per uscire dalla mia pancia.
Mi sono un po' spaventata, sapevo che l'ultimo tratto di strada sarebbe stato quello più difficile per te e ho continuato a chiedermi per ore se sarei stata in grado di aiutarti a compiere questa parte del nostro viaggio.
Papà è arrivato in un baleno, complice il silenzio e la quiete della Milano che ancora dorme.
Appena l'ho visto ho letto sul suo volto tutta la sua eccitazione mista a paura, era agitato e lo percepivo chiaramente, anche se ha sempre cercato di mantenere il sangue freddo.
Le prime ore sono corse via veloci, sulla mia pancia sono stati messi due macchinari per controllare che tu stessi bene e che tutto procedesse senza intoppi, per tutto il tempo sei stato fortissimo, mai un tentennamento, mai un segnale che mi potesse far pensare che qualcosa stesse andando storto.
Lentamente fuori si è fatto giorno, più il cielo diventava chiaro e più vicino si faceva il momento, il nostro momento.
Al controllo del mattino mi dissero che avrebbero dovuto aiutarci con le medicine per accelerare il percorso finale, e fu da quel momento che ebbi la consapevolezza che da quel momento in poi sarebbe accaduto tutto velocemente.
I dolori divennero più forti, ormai erano 6 ore e più ed iniziai a sentirmi stanca, così chiesi ai dottori di aiutarmi, di togliermi un po' di quel male affinchè potessi poi essere in grado di aiutarti meglio.
Nel giro di poco mi dissero che saremmo stati pronti per farti compiere quell'ultimo, piccolissimo ma laboriosissimo pezzetto di strada.
Papà è sempre stato lì con me, mi ha incoraggiata nei momenti difficili in cui credevo di non farcela, mi ha tenuto la mano, mi ha fatto tante carezze e mi ha dato una forza immensa.
Il tempo passava e tu non trovavi proprio la via giusta, così arrivarono altri dottori ancora ad aiutarci e dopo una buona mezz'ora di fatica e di sudore ecco IL momento.
Ti sento uscire da me in una volta sola, e non ci credo, e non capisco più nulla, sento solo il tuo papà dire "Eccolo amore, eccolo! Guarda è arrivato Riccardo!"
Ho aperto gli occhi e ti ho visto, ancora legato a me, gli ultimi attimi unicamente miei e tuoi, non sono riuscita a dire nient'altro se non "Oddio è nato, amore è nato!!!"
Ti ho sentito piagnottare con discrezione, ho immaginato un miliardo di volte quel momento ma mai nessuno scenario aveva previsto tanta perfezione.
Erano le 12.27 quando siamo diventati una famiglia. Io, te e il tuo papà.
E' stata questione di un attimo rendermi conto di provare una sensazione stranissima, a dispetto di quello che in tante mi avevano raccontato, mi è sembrato di conoscerti da sempre, di sapere esattamente come era fatto il tuo viso, il tuo papà mi ha abbracciato e finalmente ci siamo 'liberati' in un lungo pianto di commozione.
Ora sei qui vicino a me, i tuoi giorni di vita sono 9 ad oggi e mi pare di vedere ogni tanto un sorriso fare capolino sul tuo visino, il tuo odore è l'odore più buono che io abbia mai sentito, il rumore flebile del tuo respiro è la musica più dolce che esista e non smetterei mai di guardarti.
Ci hai messo un sacco di tempo per venire da me, ma per fare un capolavoro, si sa, ci vuole tempo.
E tu sei e sarai per sempre e in assoluto, la cosa più bella che io sia riuscita a fare in tutta la mia vita.
Con Amore
La tua mamma

Re: Riccardo è QUIIIIIII!!

Inviato: 3 gen 2008, 9:34
da laroby
Il racconto del mio parto (con la testa)

Il 21 settembre 2007 sono andata in clinica a fare un controllo da un collega del mio gine per avere un parere circa la mia situazione un po' problematica per via del troppo liquido amniotico riscontratto all'ultima ecografia.
Il verdetto è univoco: mi devoon ricoverare perchè se per disgrazia mi si rompessero le acque a casa potrebbero crearsi serie complicazioni per me e per lui.
Mi invitano quindi ad andare a casa a chiudere la valigia, si raccomandano anche di prendere le cose del bimbo, perchè quando uscirò da li, lui sarà con me.
Mi scatta un po' di panico, prendo tutte le mie cose e vado.
Prima di farmi andare in reparto espletiamo le pratice burocratiche necessarie e la dottoressa mi dice "già che ci siamo la visito e le faccio un'eco veloce"
Battito ok, visita... Ehm... Signora... Non si muova...
Collo completamente appianato e dilatazione di 4 centimetri. Io riesco solo a dire "Prego?!"
Di tutta risposta mi sento chiedere "Ma scusi lei ha delle contrazioni??"
Io "Beh si, qualche contrazione l'ho avuta, pensavo fosse per l'agitazione del ricovero"
Lei "E non ha sentito dolore????"
Io "Ehm... Non più di un lieve dolore da mestruazione"
Arriva una sedia a rotelle e da quel momento ho passato i 4 giorni più lunghi della mia vita.
Ecco in quel momento m'è venuto da piangere per davvero, avevo una paura terribile di quello che stava per accadermi!
Mi hanno trasferito in questo reparto dove ci sono ricoverate tutte donne con problemi della gravidanza, in un'ala pacata, senza il casino del puerperio, sembrava di stare sotto una campana di vetro.
Le dottoresse e le ostetriche sono state molto chiare:
devo stare a letto, posso alzarmi solo per andare in bagno e per mangiare.
Non mi fanno nemmeno andare alla macchinetta del caffè, solo se in sedia a rotelle e accompagnata.
Mi hanno soprannominata "la mina vagante del reparto".
In realtà in un altro momento sarei finita direttamente in sala parto, ma proprio quel giorno hanno chiuso l'accettazione e dovuto mandare in altri ospedali tutte le donne che arrivarono.
La dottoressa mi disse che a questo punto avrebbero tentato (con poche aspettative) di farmi arrivare fino a domenica 30, giorno in cui saremmo stati di 38 settimane, per farmi partorire.
La camera che mi hanno assegnato era l'ultima del corridoio, quella adiacente alle porte per andare alle sale parto, quella con la porta scorrevole cosi da potermi trasferire direttamente con il letto.
I giorni passano leeeeeeeeenti, per non parlare delle notti!
Mi hanno messa a dieta x la glicemia, ogni 2 ore vengono a controllare i miei valori e in stanza ho una compagna turca che non parla l'italiano!
Ecco, ho pensato, ora mi viene la depressione PRE parto!
Tra alti e bassi (psicologici più che fisici) sono arrivata a lunedi sera, mi sono addormentata guardando miss italia e alle 02.00 è cominciato il mio pellegrinaggio al bagno..
Nel momento in cui stavo per rialzarmi dalla tazza mi sono accorta che stavo continuando a fare la pipì.. Ma qui non si fermava! Non riuscivo a controllare!
OHCAZZO sapevo benissimo cosa significasse.. Sono tornata lentamente al letto e ho chiamato l'ostetrica, erano in due ad essere di turno, hanno constatato la rottura del sacco e mentre ho fatto in tempo a prendere il telefono dal comodino mi stavano già trasferendo nel box parto numero 6.
Un quarto d'ora dopo è arrivato mio marito, la porta era semi aperta e ho sentito la sua voce che chiedeva "Dov'è mia moglie?" son riuscita a dirgli "Sono quiiiiiiii"
Ecco, finalmente eravamo li tutti insieme.
Saremmo usciti da quella sala con il nostro bimbo tra le braccia... Oh Mamma!!!
Ho consumato più traverse io quella notte che l'intera schiera di partorienti italiane, sono rimasta stile "rubinetto aperto" per 6 ore, con qualche contrazione dolorosa ma sopportabile..
Alle 06.00 ho chiesto io di essere visitata, tutti i box parto erano occupati ed era un continuo sentire urla sovrumane prima e vagiti poi, io dovevo sapere da quei 4 centimetri di venerdi a che punto stavo.
La ginecologa di turno mi ha visitata nel pieno di una contrazione (che simpatica) e ha detto "Ma la rottura del sacco è alta, qui non ha rotto niente!"
E io "Come niente? Avrò perso 15 litri di liquido!!!"
Sempre simpaticamente mi ha quindi rotto il sacco manualmente, temevo il giorno dopo di leggere i titoli dei giornali "Clinica milanese allagata" et similia...
Essendo sempre ferma a 4 centimetri la gine ha sentenziato "facciamo un po' di ossitocina e acceleriamo" (probabilmente avevano anche bisogno che liberassi la sala parto)
Nel frattempo è arrivata la specializzanda per mettermi l'ago cannula sulla mano... Porto ancora i segni... Forse pensava che mi sarei dimenticata di lei...
Mi hanno quindi iniettato ossitocina, fisiologica e antibiotico ogni 4 ore perchè tra i miei esami non c'era il tampone.
Con l'ossitocina le contrazioni hanno cominciato ad essere toste...
Di quelle "mie" arrivavo a sopportarle fino al rilevamento a 80 del monitoraggio... quelle indotte già a 30 mi facevano vedere le stelle!
Dopo poco in quella condizione ho chiesto di vedere l'anestesista, erano le 10 del mattino ed ero già la 5a gravida che l'aveva richiesta... ho dovuto aspettare un po' ma poi è arrivata la mia salvezza!
Hanno fatto più e più tentativi per trovare il punto adatto da bucare, mi sono beccata pure il doppio buco nella schiena, poi ho cominciato a sentire il fresco lungo la schiena e come per magia la contrazione successiva era sparita.
Purtroppo però ho cantato vittoria troppo presto, le contrazioni che sono arrivate dopo mi hanno chiaramente fatto capire che l'epidurale aveva preso solo a metà..
A destra non sentivo niente, ma a sinistra le sentivo eccome!
Quindi mi sono fatta 4 o 5 contrazioni sul fianco per vedere se la forza di gravità potesse aiutare il catetere a fare andare un po' di anestesia anche a sinistra.. un po' ha funzionato, ma poi è accaduto tutto così in fretta che mi sono ritrovata alle porte della fase espulsiva.
Ad ogni contrazione l'ostetrica controllava lo stato di dilatazione, intorno alle 11 mancava ancora un pelino e mi disse di non spingere, una parola!
Ricky non riusciva a superare il pavimento pelvico, avendo avuto per tutto quel tempo così tanto spazio e così tanto liquido, non aveva manco provato a incanalarsi, con il risultato che ora non sapeva uscire..
A un certo punto ho visto arrivare un dottore, ha preso la scaletta e l'ha posizionata accanto a me, ha chiesto a Marco di spostarsi, è salito, s'è tolto il camice e ha fatto la tipica mossa di sciogliersi le spalle e rilassare la testa..
Avevo già capito cosa mi aspettava, ho chiesto se fosse proprio necessario e mi sono arresa anche a quest'altra manovra.
Di certo non pensavo che ne servissero 7 o 8... Nella mia beata ingenuità pensavo di cavarmela con due...
Nel frattempo Marco continuava a incitarmi e sostenermi, io ho iniziato a delirare, non ce la facevo più, ho pregato tutti quelli che entravano e uscivano dalla sala di tirarmelo fuori, ero esausta.
Per un momento ho pensato "Appena passa 'sta contrazione chiedo il cesareo"
Poi l'ostetrica che mi ha detto che potevo spingere e armeggiava là sotto con teli, aggeggi, ferri, e io ho pensato che c'eravamo per davvero..
Le spinte sono state bestiali, vedere la mia pancia cambiare forma durante le contrazione e le spinte mi ha fatto un'impressione esagerata, già nel corso della notte la mia pancia si era svuotata per via del liquido perso, tanto che ho detto più di una volta a Marco "Guarda la pancia, ma Ricky dov'è????"
Dopo 40 minuti di spinte, vari tentativi di Kristellerizzarmi, l'ostetrica mi dice che mi sta facendo una anestesia locale...
Non ho fatto in tempo a sentire il dolore (che è stato tanto) di puntura e taglio, che ho percepito una sensazione stranissima, di vuoto, di leggero..
E la voce del papà di mio figlio che ha pronunciato quelle parole "Eccolo amore, eccolo!"
Ho aperto gli occhi e l'ho visto lì, ancora legato a me, e tutto è diventato chiaro, tutto ha avuto un senso.
Erano le 12.27 del 25 Settembre 2007 quando siamo diventati una famiglia.
La mia meravigliosa famiglia.

Riccardo è nato di 3170gr per 48,5cm alla 37ma settimana + 2 giorni.

:cuore :cuore :cuore

Re: Riccardo è QUIIIIIII!!

Inviato: 3 gen 2008, 10:05
da myriam 17981
:bacio :bacio

Re: Riccardo è QUIIIIIII!!

Inviato: 3 gen 2008, 10:13
da Boomie75
che meraviglia, congratulazioni!!! :bacio

Re: Riccardo è QUIIIIIII!!

Inviato: 3 gen 2008, 10:15
da sbu
che belli i due racconti! il primo e dolcissimo, il secondo è è nel tuo stile! :emozionee

Re: Riccardo è QUIIIIIII!!

Inviato: 3 gen 2008, 10:25
da akane
li avevo già letti, piu' volte.... ma li ho riletti con piacere :emozionee
bellissimi tutti e due

Re: Riccardo è QUIIIIIII!!

Inviato: 3 gen 2008, 12:39
da dottbaby
brava Robyyyyyyyyyyyyyyyy!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Re: Riccardo è QUIIIIIII!!

Inviato: 3 gen 2008, 14:03
da topola
Bellissimo questo doppio racconto!! Che emozioni :emozionee !!

Re: Riccardo è QUIIIIIII!!

Inviato: 3 gen 2008, 14:11
da Notta
Benvenuuto al mondo piccolo Riccardo..

Re: Riccardo è QUIIIIIII!!

Inviato: 3 gen 2008, 22:35
da paoletta075
Benvenuto Riccardo :cuore

Re: Riccardo è QUIIIIIII!!

Inviato: 4 gen 2008, 7:06
da ale85
COMPLIMENTI MAMMA..
BELLISSIMI ENTRAMBI I RACCONTI..
EVVIVA RICCARDO E LA SUA FAMIGLIA!!

Re: Riccardo è QUIIIIIII!!

Inviato: 5 gen 2008, 0:04
da mary.g.c.79
oooohhhhh finalmente ho potuto leggere i tuoi meravigliosi racconti :bacio

e brava larò!!! :yeee

Re: Riccardo è QUIIIIIII!!

Inviato: 5 gen 2008, 1:31
da grillina
Che bellissino racconto!!!!
Benvenuto Riccardo!!!! :yeee

Re: Riccardo è QUIIIIIII!!

Inviato: 6 gen 2008, 15:29
da tizy
Ogno volta che leggo i racconti mi emoziono come la prima volta e quando vedo quello gnomo batuffoloso nel tuo avatar mi emoziono ancora di più :emozionee

Re: Riccardo è QUIIIIIII!!

Inviato: 6 gen 2008, 18:24
da cippalippa
belli e bravi!! :cuore

Re: Riccardo è QUIIIIIII!!

Inviato: 6 gen 2008, 18:46
da ely68
:buuu commossione :cuore

Re: Riccardo è QUIIIIIII!!

Inviato: 8 gen 2008, 13:50
da sam04
li avevo già letti di là, ma rileggendoli mi hai fatto emozionare ancora

un abbraccio