
Allora, la neve si era sciolta ed ora che tutto era pronto e l'attesa iniziava a farsi estenuante, non succedeva assolutamente nulla. Io stavo sempre meglio: zero contrazioni e zero malessere. Era sabato mattina ed avevo il solito monitoraggio. Partiamo io e mio marito e per quanto la possibilità mi sembrava remota, andiamo in ospedale senza neppure portare la valigia... non mi rendevo conto che ero a 40+3 settimane! Dopo il monitoraggio arriva il mio gine e ci dice: "allora che dite, lo facciamo nascere questo bambino?"... Induzione... Incredulità... Terrore... Mio marito sbiancato...
Ok, io rimango in ospedale dove intanto mi procurano un letto nonostante il sovraffollamento e mio marito va di corsa a recuperare le valigie.
La giornata passa tranquilla e io mi faccio un giorno di villeggiatura in ospedale.
Il giorno dopo ancora nulla, sembravo dimenticata lì... Nel frattempo facevo amicizia con le neo-mamme che andavano e venivano. Arriva ora di pranzo e all'una si ricordano di me: prima dose di gel per indurmi le contrazioni. Lì per lì nulla... Continuavo ad accarezzare il mio pancione e a fantasticare su come sarebbe stato il mio piccolo.
Dopo un po' eccolo, arriva il dolore... dapprima sopportabile, poi fastidioso, poi davvero doloroso. Ero continuamente attaccata a quella macchina infernale del monitoraggio e la odiavo sempre di più: mi premeva sulla pancia e mi faceva male, non mi potevo muovere e mi faceva male...
Ne frattempo Massi, mio marito, e mia mamma facevano avanti e indietro chiamando le ostetriche perchè io volevo andare in sala travaglio... mi faceva malissimo!
E nel frattempo era orario di visite e i parenti arrivavano a trovare le mie compagne di stanza che avevano appena partorito... io volevo urlare e cacciare via tutti! Avevo male, non mi potevano lasciare lì!
Ore 18, seconda dose di gel: dolore sempre più forte, ma pareva che le contrazioni non erano quelle giuste...
Ore 24 arrivano per farmi una treza dose ed io mi oppongo: avevo troppo male!!! Allora mi visitano, mi fanno una strana manovra, ovviamente dolorosissima, penso lo scollamento delle membrane, e finalmente si decidono a mandarmi in sala travaglio. Io mi alzo e il lago... mi si rompono le acque!
Da lì non capisco più nulla, mi sembra di impazzire dal dolore e ricordo tutto come un sogno.
Ricordo la barella che mi porta su e ricordo le contrazioni, quelle vere, quelle che non c'entrano nulla con quelle del pomeriggio...
L'ostetrica è un angelo e l'allieva ostetrica dolcissima. Mia madre è sempre al mio fianco, mentre mio marito cerca di fuggire... allora l'ostetrica lo recupera dicendo che è suo dovere e diritto esserci!
Da lì le proviamo tutte: la palla, il tappetino... anche la doccia, ma io non voglio, ho troppa paura a stare in piedi. La dilatazione è sempre a 3 cm... Io urlo che voglio il cesareo, che non ce la faccio, che i nostri ospedali fanno schifo perchè non hanno l'epidurale, e ancora che non ce la faccio, non ce la faccio... Sono in piedi ed arriva una contrazione che sembra squarciarmi e io salto sul letto aggrappandomi alle lenzuola. Incredibile: siamo di colpo a 10 cm.!!! L'ostetrica mi dice che sto avendo un travaglio da terzo parto... e meno male, come sarebbe stato allora? Non ce l'avrei mai fatta! E pensare che io ho sempre stoicamente sopportato tutto... Non sono una di quelle che si lamenta. Non mi piace far vedere che sto soffrendo, di solito mi tengo tutto dentro... Ma è qualcosa di indescrivibile, anzi, istintivo ed animalesco. E io che mi vergogno di tutto ho urlato come mai fatto.
Da lì, non mi ricordo come, ma mi ritrovo in sala parto. Entra solo mio marito e mia madre rimane fuori.
Io sono in piedi davanti alla poltrona e mi aggrappo alle mani di mio marito. Povero, gliele avrò stritolate!
E così finalmente posso iniziare a spingere. Con una contrazione esce la testa... Aiuto!!!! Mi sento qualcosa tra le gambe e io ho paura!!! No, no, torna indietro!!!! Altra contrazione, nulla. Altra contrazione, tutto il corpicino!
Non mi fanno tagliare il cordone... strano, ho sempre visto farlo, ma in quel momento non do peso alla cosa. Non sento piangere... mah, normale, ho letto che spesso accade.
Fortunatamente non sapevo che il mio cucciolo aveva due giri di cordone attorno al collo, e non ho visto la faccia di mio marito quando non piangeva e la neonatologa si stava agitando.
Ricordo solo un gran viavai di medici, ostetriche, neonatologhe, allieve... intanto mi cuciono e io nemmeno me ne accorgo. Quando finalemente eccolo: mi mettono addosso il suo corpicino caldo, morbido e profumato avvolto nel telo verde. E lì vedo i suoi occhioni che già si guardano intorno e le ditine lunghe, lunghe... E' mio figlio... eccolo, sta bene, è bellissimo!
Da lì è stato un crescendo di emozioni. Abbiamo inparato a conoscerci e ad amarci...
Ho però subito pensato che rimarrà figlio unico... ho troppa paura di quel dolore, che forse è troppo presto, ma secondo me non è vero che si dimentica! Però poi lo guardo e se tutto quello che ho sofferto mi ha portato lui, lo rifarei 100 volte... Ora è la mia vita!
