E' per dire che i sogni si avverano e quando si avverano così è come toccare il cielo con un dito.
Eleonora, oggi 16 Settembre 2011 hai mosso i primi passi da sola, per me è stato un momento di felicità pura e allora ho pensato che dovevo farmi e farti un regalo, così ho deciso di scrivere queste righe che raccontano i tuoi primi attimi di vita.
Sei esplosa nel mio cuore il 26 gennaio 2010, un test positivo, che emozione indicibile… per nove mesi ho portato con orgoglio il mio pancione, gli ultimi mesi veramente enorme. Ti piaceva quando nuotavo in mare, stavi ferma e ti godevi quegli attimi in pace con l'universo… mi riempivi di calci, soprattutto nelle costole a destra, da togliermi il fiato, ma che bello sentirti muoverti dentro. Ogni tanto anche ora ti metto sulla pancia e mi piace quel contatto.
Comunque il nostro parto inizia il 20 Settembre alle 10 di mattina, provano a scollare le membrane e mi mettono una garzina che deve far accorciare il collo dell'utero. Iniziano le contrazioni (poche, ma fastidiose) al pomeriggio, faccio i 3 piani di scale dell'ospedale una decina di volte, tutta la notte passeggio con un'altra ragazza nel corridoio (partorirà solo un'ora dopo, ci troveremo insieme anche nel post-parto), ma al mattino alle 8 ho un solo cm di dilatazione, nessun travaglio attivo.
L'ostetrica mi porta in sala travaglio e attacca l'ossitocina, me la somministreranno per tutto il travaglio, perché le contrazioni si fermavano sempre, ma lì abbiamo preso il coraggio a due mani, io e te, Eleonora. Ti ho detto nella mia mente non fare scherzi, ora viene il meglio! devi nascere e stare bene!
Tra contrazioni finte, vere, mal di schiena, voglia di pipì arriva l'una, mandano tuo papà a mangiare e mi rompono le acque.. E' vivida l'immagine delle mie ciabattine viola (numero 41 perché avevo i piedi così gonfi da avere 2 taglie in più) piene d'acqua, mi è venuto anche un po' di sconforto, avevo paura che tu non stessi più bene senz'acqua.
Ringrazierò per sempre l'ostetrica che mi convince a fare l'epidurale, mi ha fatto godere il parto, ho passato altre 3 ore senza sentire male, stavo in piedi per aiutarti a scendere, parlando del più e del meno con l'allieva ostetrica e il tuo papà.
Però poi è arrivata la voglia di spingere, alle 5 dilatazione completa, ho spinto per 3 ore, ma tu facevi come uno yo-yo, con mia somma gioia!!! poi all'ostetrica viene l'idea geniale di farmi spingere carponi su un pallone enorme… mai avrei immaginato di trovarmi così bene… però alle 8 di sera erano tutti lì che pensavano che non ce l'avrei fatta a farti nascere.
Ma l'ostetrica (furbissima e bravissima) ha aspettato il cambio turno del medico e deciso con la nuova dottoressa di aiutarci. Mi dicono: andiamo in sala parto! e io mi chiedevo cos'era cambiato da mezz'ora prima e nella foga mi si stacca la cannula dal braccio e che cavolo di male!!!
Nel corridoio in barella vedo foto di bimbi che ridono e penso che stai ridendo anche tu, anche se non lo sai, perché ti sto trasmettendo la gioia che avrò tra poco che ti avrò in braccio.
Entrata in sala parto, ormai esausta da 3 ore di spinte mi accorgo che è lì vicino anche il tuo papà che aveva detto che non sapeva se ce l'avrebbe fatta o no a vedere tutto e lì dura tutto qualche secondo: mi tagliano la patata e la dottoressa mentre spingo si appoggia sulla pancia e tu schizzi praticamente fuori, ti ho sentito sgusciare, rivoltare, piangere: in un attimo. Avevi il cordone avvolto ad un piede, una mano, al corpo e al collo: ecco perché facevi lo yo-yo!
Al tuo pianto ho solo detto: amore! e mi sono girata a guardare tuo padre, mio compagno ormai da un decennio e aveva gli occhiali appannati dal pianto e le lacrime che gli colavano dal naso. Non ha potuto tagliare il cordone perché si è rotto mentre ti liberavano il collo.
E' il 21 Settembre 2010 e sono mamma e lui è papà!

Sento dire ad alta voce che sono le 20:36 e subito dopo un braccialetto si chiude al mio polso. Poi mi dicono che pesi 3,170 kg e che stai bene.
Ti hanno messo sulla mia pancia e mi hai guardato, non piangevi, mi guardavi. Avevi un profumo di selvatico, di sangue, di vita e portavi negli occhi tutto l'amore che noi ti stiamo solo restituendo giorno per giorno.
Buon compleanno, amore mio, cammina nella vita forte e libera.