È il 30 di gennaio e mio marito, di ritorno dal lavoro, mi pone la fatidica domanda che ormai è un rituale giornaliero: quando nasce la bambina? io gli rispondo stanotte alle 4.00 non so perché abbia dato quella risposta certo è che mentre ceno insieme al mio adorabile marito e ai miei genitori inizio a percepire degli strani indurimenti del pancione accompagnati da un leggero fastidio, tra me e me penso che forse qualcosa si sta muovendo e felice mi metto sul divano a guardare il Commissario Montalbano uno dei miei programmi televisivi preferiti ma quella sera la mia testa è altrove non riesco a seguire la trama, le contrazioni pian piano si fanno più ravvicinate e il mio unico pensiero è: stanotte conoscerò mia figlia.
Cerco di contenere lentusiasmo, voglio che esploda tutto al momento giusto, devo mantenere la calma. Verso le 23.00 andiamo a letto e le contrazioni diventano ritmiche e leggermente dolorose tra le 24.00 e le 2.00 iniziano ad avere una frequenza di 5 minuti, io respiro profondamente e lentamente come mi hanno spiegato al corso e la respirazione mi aiuta a rimanere rilassata; così sveglio Brian e iniziamo a vestirci mi viene da vomitare e ops perdo il tappo mucoso nel frattempo sono le 3.00 siamo pronti per andare in ospedale.
Meno male che ho scelto lospedale vicino casa cè un nebbione da paura e non si vede nulla impieghiamo 20 minuti per fare un tratto di strada che ne richiede 5! Ma non cè fretta siamo felici rilassati e un po eccitati; arriviamo in accettazione e dopo 20 minuti vengo visitata, il ginecologo di guardia si complimenta con me dice brava signora è dilatata di 4 cm è difficile che una donna al primo figlio resti a casa così tanto prima di correre in ospedale io tutta fiera gli dico: bhè è servito il corso pre parto! . Mi assegnano la stanza Brian mi aiuta a svestirmi e a mettere la camicia da notte e scendiamo con lostetrica in sala travaglio, in tutto questo le contrazioni sono veramente gestibili e io non mi capacito del fatto che non stia morendo dal dolore. La sala travaglio parto è rosa albicocca calda e accogliente mi faccio portare dallostetrica il lettore CD e metto Mozart, è stata la colonna sonora della mia gravidanza e voglio che accompagni anche il parto. Brian è sempre con me siamo emozionati ma rilassati mi somministrano la prima dose di antibiotico (sono le 4.00) per via del tampone positivo e si spera di non partorire prima delle 8.00 perché mi possano somministrare la seconda dose di antibiotico e non ci sia bisogno di farlo a Juilana Grace. Mi faccio una doccia rilassante dopo di che mi stendo sul lettino e mi attaccano il monitoraggio, le contrazioni adesso raggiungono la massima intensità ma i massaggi di Brian e la respirazione le rendono perfettamente sopportabili, ci chiediamo se sia possibile che sto per partorire e sembra così facile ma ad un tratto cè il cambio di turno arriva la nuova ostetrica, che bello la conosco (ci ha fatto da guida per le sale parto durante il corso) e questo mi dà ancor più sicurezza, sono le 7.30 lei decide di anticipare la dose di antibiotico perché il parto è vicino, finora è stata una passeggiata ma ecco che ho un calo di pressione allucinante, non riesco più a fare nulla sento freddo e tremo tutta (devo avere una faccia e un colore allucinante perché vedo negli occhi di Brian il terrore) sento lostetrica che mi incita a riprendermi mi dice dai Claudia che dobbiamo far nascere Juliana ma io non riesco a riprendermi se non dopo due minuti che mi somministrano il glucosio adesso mi sento un leone farò nascere la mia piccola. Sono le 8.00 iniziano le contrazioni per le spinte e quelle si che sono dolorose caspita!!!!!!!!!!!!
Non ho bene capito come si spinge e lostetrica me lo spiega ben benino così mi do da fare ad un certo punto si rompono le acque e intuisco che sono tinte di meconio perché lostetrica manda a chiamare il pediatra affinché sia pronto ad intervenire in quel momento forse mi sono sentita mamma per la prima volta ancor prima di stringere la mia piccola, sapevo che le acque tinte indicano sofferenza fetale e sebbene fossi stremata ho raccolto tutte le mie forze e in due spinte la mia Juliana Grace è venuta alla luce piangendo non so descrivere la sensazione provata posso solo dire che averla sulla pancia con Brian accanto che piangeva commosso è stata la cosa più bella che mi sia accaduta in 32 anni di vita, è un momento che non dimenticherò mai al quale farò riferimento ogni qualvolta mi sentirò debole o afflitta sono certa che mi darà una carica incredibile, è stato bellissimo vedere il padre di mia figlia tagliarle il cordone. Che bello la nostra adesso è una famiglia completa. Alla fine il parto è stato veloce dalle 4.00 la nostra bimba è nata alle 8.35 dopo solo mezzora di spinte (la sola parte dolorosa), lo rifarei un milione di volte. Grazie Brian per essermi stato vicino , hai partecipato attivamente e la mia serenità in quel momento (e in generale nella mia vita) la devo a te. Grazie Dio per avermi concesso la Grazia di Juliana (da qui il secondo nome Grace

