

Prendiamo la valigia (pronta da un mese) e, senza avvisare nessuno, ci avviamo scherzando alla macchina..in fondo, siamo un po’ emozionati



In ospedale mi visitano, confermandomi la rottura delle acque: bene, ci siamo, mi ricoverano; ai successivi monitoraggi nulla si è ancora mosso, quindi l’ostetrica manda Roby a casa a riposarsi, ormai sono le 21 ed io mi metto un po’ nel letto…con gli occhi sbarrati…aspettando che arrivino i dolori

Eccomi qui col mio camice verde pronta per l’anestesia, ma io chiedo di aspettare mio marito, ma dove cavolo è finito???????????????Eccolo scortato da un’altra ostetrica, anche lui tutto vestito di verde e con gli occhi lucidi, ci abbracciamo ed io gli chiedo di pregare chi sa lui

L’ago affonda nella mia schiena ed io comincio a non sentire più le gambe, il dottore di turno lo conosco di fama, è bravo ed io sono più tranquilla: COMINCIAMO.

Cerco di respirare profondamente e stare fermissima: ora devo aiutare Angelica a venire al mondo, non c’è tempo di agitarsi, sento il medico che dice alla sua assistente “Tira, tira”, la piccola si è incastrata coi suoi piedoni, alla fine vedo l’ostetrica che era al mio fianco scappare via di corsa con un fagottino dal quale scorgo solo un piede di un colore non troppo rassicurante, livido..non sento piangere, sono preoccupata, chiudo gli occhi e prego, non so quanto tempo sia passato, ma quando li riapro l’ostetrica si avvicina e mi dice “Questa è la sua bimba!”, io vedo una manina tutta screpolata agitarsi e la bacio: “Benvenuta Angelica, benvenuta al mondo!”