
Dopo 10 giorni la data presunta passati come una balena spiaggiata sul divano con un sacco di patate al posto della panza, e dopo le 4 eco-falde in cui le dottoresse mi dicevano:"ma il valore del liquido e' ancora alto, lo vuole fare prima?" con fare sbeffeggiante, mi ricoverano obbligatoriamente il 28 novembre alle ore 18 per farlo nascere...
Mio marito prende l'auto ed io intanto raccolgo le ultime cose in casa prima di varcare la soglia, consapevole che quando sarei tornata tutto sarebbe stato diverso...
Saluto gli suoceri da dentro l'auto con il terrore dentro e con il buio della sera arriviamo presto all'ospedale...
Non ho nessun sentore, le acque ancora intatte, nessuna contrazione...
Arrivo al reparto e una infermiera mi accompagna al letto che mi era stato assegnato... Mi sistemo e piano piano ordino con Andrea le cose nell'armadio...
Saluto l'unica compagna di stanza che c'era in quel momento...
Alle 24 mi dicono di farmi trovare davanti alla sala parto per la prima induzione...
In pigiama sulle mie gambe e a digiuno obbligato dal reparto dal pranzo del giorno stesso, faccio capolino alla grande porta...
Una fifa boia mi accompagna... Entro e c'e' la musica della radio in filodiffusione...
Tutto e' cosi' accogliente qui...
Entra nella stanza un ostetrico (l'unico nel reparto e famoso per essere bravo) e mi spiega... Mi sento salire un gran calore e da li' a 5 minuti delle contrazioni forti che mi son portata avanti per 7 ore e mezza facendo su' e giu' per il corridoio ed il letto... Alle 7.30 della mattina dopo mi ritrovo alla stessa porta... Mi visitano e non era ancora accaduto nulla. Altra induzione... E via... Ancora li' alla porta alle 13.30...
Entro e mi visitano dicendo che ancora non era accaduto nulla... Dilatazione ridicola di 1 cm. Ma mentre ero li' accade il miracolo... Inizio a dilatarmi... Dopo qualche ora chiamano Andrea dentro... Eccolo pronto...
Mi aiuta nella respirazione, mi sorregge nelle posizioni in cui sceglievo di stare, mi sostiene...
Ad un certo punto l'ostetrica mi dice:"ora sei a 8 cm. Trattieni la spinta... Non spingere mi raccomando". Insomma, aiutano Gianma ad uscire facendomi l'episiotomia perche' la dilatazione si era fermata...
Poi spingo foooooorte anche senza forza (non avevo mangiato dal giorno prima) e dopo ben 1 ora e 3 quarti di spinte, di cui la meta' a vuoto, e in cui la situazione ad un certo punto era critica e avevano chiamato il dottore, esce Gianmarco...
Mi adagiano addosso quel corpo caldo, vivo, cosi' familiare... Non mi veniva il respiro dall'emozione. Lo guardo e vedo una bocca spalancata che piangeva e si dimenava... Mi ricordo di aver detto piangendo:"grazie a tutti, grazie a tutti"...
Rimango li' con lui e con Andrea... Noi tre insieme per la prima volta...
Ricordo la luce della stanza, l'ostetrica che si congratulava, Gianmarco vestito con una tutina buffa scelta per lui con tanta perizia e cosi' grande che le manine non si vedevano neppure.
Il tempo in quel momento si era come fermato.
Non c'era altro che la magia di una nuova vita, il suo calore, il suo farci sentire cosi' piccoli davanti ad un miracolo cosi' "divino".