Ok, mi sono decisa, ormai è un po’ che frequento il forum e mi sembra sia arrivato il momento. Ho già raccontato della nascita del mio secondo figlio, Federico, e lì avevo accennato qualcosa sul parto della mia Rebecca.
Adesso ve lo racconto.
La mattina in cui ho iniziato il travaglio ero a 38+5, ma già dall’ultima visita il gine mi aveva detto che probabilmente non sarei arrivata a termine, il collo dell’utero era molto morbido e stimando la bambina abbastanza grossa era quasi convinto che il suo peso avrebbe accelerato le cose. Perciò quando mi sono svegliata con qualche dolore non mi sono preoccupata.
In realtà erano contrazioni molto irregolari, passavano dai 15 ai 30 minuti con tutti gli intervalli tra queste due distanze. Essendo però il primo parto e non essendoci Gabriele decisi di chiamare la mia amica Silvia. Eravamo d’accordo che mi sarei rivolta a lei nel caso fosse partito il tutto senza Gabriele, infatti lui era da poco uscito per andare all’aereoporto; in quel periodo doveva partecipare spesso a trasferte di lavoro. Silvia arriva e sta con me tutto il tempo. Dopo qualche ora i dolori hanno cominciato a regolarizzarsi ogni 10 minuti e siamo andate all’ospedale.
Da visita risulto dilatata 2cm. “Sarà lunga, la testina è ancora alta. Riposa”. Seeee! Ti voglio vedere. Andiamo avanti con visite regolari ogni ora e mezza. La dilatazione procede lentissima, ma procede e le ostetriche dicono che va bene così. Certo, non ci stanno loro su quel lettino con il monitoraggio attaccato e i dolori ogni 3-4 minuti.
Ormai erano le 22.00. I dolori sono fortissimi, arrivano a 130, mantenendosi ogni 3-4 minuti e la dilatazione è aumentata a 6cm. Ok, ma io sono in ospedale da 8 ore + 5 ore a casa. “Tranquilla, va tutto bene. È la prima figlia. Poi il dolore lo sopporti bene”. Grazie…che consolazione.
Vicino a me c’era sempre Silvia. È la mia migliore amica ma non è il mio compagno… però è stata fantastica, non sapeva più cosa fare per cercare di farmi star meglio. Se non fosse stato per lei non so se avrei resistito.
Il problema, che ho realizzato solo dopo aver avuto Federico, era che le ostetriche non mi permettevano di alzarmi dal lettino e non mi staccavano dal monitoraggio perché avendo avuto un distacco di placenta importante al 5° mese preferivano tenermi controllata. E beh, sopportiamo.
Passa la notte tra dolori allucinanti, mi contorcevo nel letto dal male, ho perfino strappato un lenzuolo dell’ospedale!!! E sono dure quelle lenzuola!!! In più a causa della minaccia di aborto non ho potuto frequentare il corso pre-parto quindi ho fatto molta fatica a controllare il tutto. Cmq, arriviamo al cambio di turno del mattino, alle 7. Dolori ogni 3 minuti fissi, sempre fortissimi. Visita: 6cm. Coooooooooooooosaaaaaaaaaaaaaaa?!?!?!?!?!?!?!?!?!
In quel momento ho pensato di morire. Non ce la facevo più, ero stremata.
Le ostetriche decidono per me: ossitocina. A manetta.
Da quel momento ho perso un po’ la cognizione del tempo e dello spazio. Non so più descrivere bene quello che sia successo, so solo che i dolori di intensità non potevano più aumentare, ma di frequenza si. Ogni 1-2 minuti contrazione di un minuto. Non so più cosa pensare. Silvia è sconvolta, io non ho più la forza nemmeno per sconvolgermi. Non so se le persone che vengono intorno al mio letto mi dicano qualcosa, so solo che ogni volta che un’ostetrica si avvicina aumenta la velocità dell’ossitocina. Arrivo a dilatazione completa alle 12.00. Ero in ospedale da 22 ore. Mi trascino in sala parto e mi metto sul lettino ginecologico.
“Quando senti la contrazione spingi. Dobbiamo far scendere la bambina”. Ed io che pensavo “non capisco più quando finisce…come faccio a sapere quando inizia?”.
Cmq spingo, spingo, spingo per 2 ore quasi per niente. Non ce la faccio più. Ogni volta ho quasi la sensazione di morire. Ma vado avanti per la mia bambina, che non dà segni di sofferenza per fortuna…almeno lei…
Ad un certo punto le ostetriche mi mettono l’ossigeno, non ho capito se per “aiutarmi” o perché ne aveva bisogno la bambina. Non sono sicura che mi sia servito, però…
Le ostetriche mi incitano a continuare a spingere, ma ormai le mie spinte non sono più efficaci, non riesco più a metterci la forza necessaria. Vorrei vedere…Mi avete ricoverato 24 ore fa…
Ad un certo punto la sala si riempie di altre ostetriche, due o tre ginecologi, pediatra. Non capisco più niente, vado in panico completo. Fino a quel momento ero sempre stata silenziosa, ma in quel momento inizio ad urlare come un’ossessa. Ma sono esausta e non ce la faccio più.
Sento i medici che parlano di episiotomia e Kristeller. Continuo ad urlare ad ogni dolore e perdo il controllo di me stessa, completamente. Se c’era qualcuno nel personale del reparto che non aveva visto l’esorcista, beh, ha assistito all’anteprima del remake!!!
Sento nitidamente il taglio dell’episiotomia, dopodichè entrambi i ginecologi mi saltano alternatamene sulla ormai futura ex-panzona, via uno l’altro. Un dolore che non sto nemmeno a descrivere, anche perché molte di voi l’hanno provato…Non so dopo quanto tempo di questa tortura medioevale sia nata. Rebecca. La mia piccolina di 3.910Kg.
La cosa bella è stata che mentre tiravano fuori a forza dalla mia culla personale è entrato Gabriele. Silvia gli aveva inviato un sms prima di partire per l’ospedale. Lui era già in aereo ed è riuscito a leggere il messaggio una volta atterrato. Si è fatto mettere in lista per qualsiasi volo di ritorno ed è arrivato di volata in ospedale. Pensava però che io fossi già in camera, che Rebecca fosse già nata, invece da quello squillo sul cellulare sono passate altre 26 ore, 26 ore che gli hanno permesso, seppur dalla porta della sala parto, di veder nascere sua figlia.
L’ultimo ricordo che ho è di Rebecca appoggiata su di me, io che cerco di accarezzarla e Gabriele che si avvicina. Poi sono svenuta.
Quello che è successo dopo me lo hanno raccontato Gabriele e Silvia. Il mio utero, forse a causa dell’eccessiva dose di ossitocina, è andato in ipertono (o non so come si chiami). Insomma, non si decontraeva più. Questo mi ha provocato una emorragia fortissima che i medici non riuscivano a fermare. Hanno addirittura pensato ad un’isterectomia, poi per fortuna si è calmato tutto e dopo 3 ore mi hanno riportato in camera, sedata, mi sono svegliata dopo altre 5 ore.
Ovviamente non sapevo tutto quello che avevo passato e pensavo solo a quanto stesse bene Gabriele con in braccio nostra figlia…
Poi, appena provai a muovermi, cominciai ad intuire qualcosa. Avevo ancora una sacca per la trasfusione attaccata ed ero moooooooooolto intontita e moooooooooooooooolto dolorante. Per l’episiotomia e la “ravanata” che mi sono guadagnata compresa nel prezzo per l’emorragia mi sono beccata una trentina di punti tra interni ed esterni. Il livido sulla pancia, ricordo dei due dottorini, mi è rimasto per una settimana.
Sono stata ricoverata 5 giorni e sono riuscita a svenire nel tragitto di ritorno dall’ospedale a casa, 5 Km. Non mi sono alzata dal letto per 15 giorni ed ho ripreso a camminare in maniera più o meno decente dopo più di 20.
Questo è stato il mio parto. Mi vengono ancora i brividi solo a pensarci, ma poi quello che conta è che ci sia Rebecca, che stia bene e che tutto sia finito per il meglio. Poi è arrivato Federico e la nostra meravigliosa famiglia a 4 di cui vado orgogliosa.
Scusate lo sfogo e grazie per avermi ascoltata…
Un bacio a tutte, Maria
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...e alla fine nacque REBECCA!!!
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Re: ...e alla fine nacque REBECCA!!!
caspita che esperienza
però che bello pensare che poi quel dolore finisce e rimane frugoletto

però che bello pensare che poi quel dolore finisce e rimane frugoletto

LORENZO 15.07.09
Due stelline dic. 2011; nov.2014 e un futuro ancora da scrivere
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Re: ...e alla fine nacque REBECCA!!!


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Re: ...e alla fine nacque REBECCA!!!
urca che parto...l'importante dopo tutto è che tu stai bene e che la vostra piccola rebecca(si chiama come la mia bimba)stia bene e che sia tra le vostre braccia

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Re: ...e alla fine nacque REBECCA!!!
PAURA
ma cio che conta è che tutto sia passato ed hai anche avuto il coraggiodi diventare bis mamma! bravissima




Juan Carlos Anthony è nato il 20 giugno 2007 alle ore 12.08, lui è l'AMORE DELLA MIA VITA!