La nascita di Lorenzo

[Moonlight]

Vi ho raccontato come è nato il mio secondogenito Giovanni ed ora vi racconto anche come è nato il mio primo bimbo Lorenzo. La sua DPP era prevista per il 22 Marzo 2003, ma è nato con taglio cesareo Domenica 9 Marzo per via di problemi di salute e “tecnici”, chiamiamoli così.
Arrivata all’ottavo mese inizio ad avere la pressione alta, e per questo motivo mi gonfio talmente tanto che sembro l’omino della Michelin... Inoltre la mia dottoressa durante l’ultima visita nel suo studio riscontra delle anomalie al bacino, mi dice che difficilmente si sarebbe dilatato durante il travaglio e per giunta il bimbo (che è già abbastanza grande) anziché scendere verso il basso, se ne sta comodamente addosso al mio sterno e ai polmoni tant’è che ho persino difficoltà a bere un bicchiere d’acqua (non riesco a tenere il fiato abbastanza a lungo!).
L’ultima settimana di Febbraio mi ricoverano per fare tutta una serie di accertamenti, dopodichè prima di dimettermi la dottoressa mi fissa la data del cesareo: Sabato 8 Marzo. Come sento quella data penso subito (ma vi sembra normale?) che l’8 Marzo è la festa della donna e che da grande avrebbe avuto difficoltà a trovare posto nei locali per festeggiare il compleanno con gli amici (lo so sono sc**a). Comunque, ovviamente senza palesare i miei strambi pensieri, le domando se è possibile spostare al giorno dopo e fortunatamente quella Domenica lei è di turno.
Il giorno fatidico mi reco in ospedale alle 9 del mattino come da accordo, con me c’è mio marito, mia madre e mio padre. Mi ricoverano subito e mi fanno andare nelle camerette adiacenti la sala parto per cambiarmi e prepararmi. Nel frattempo, arriva una signora alla quale poco prima le si erano rotte le acque con il bimbo podalico, quindi dovranno fare il taglio d’urgenza prima a lei. Mentre all’inizio non ero per niente agitata, il fatto di dover aspettare che mi chiamassero mi innervosisce parecchio, tanto che mi scende qualche lacrimuccia per la tensione.
Finalmente verso mezzogiorno meno un quarto viene un’infermiera che mi conduce in una saletta dove mi preparano per l’intervento: tricotomia e flebo (che fastidio la cannula!). I miei genitori intanto si installano all’ingresso della sala travaglio, mentre mio marito indossa il camice, la cuffietta, la mascherina e i copriscarpe. Quindi l’infermiera mi accompagna nella sala operatoria, dove mi mettono il braccialetto per la pressione ed i sensori per il battito cardiaco. L’anestesista mi fa l’anestesia spinale (che strano, non ho sentito nulla!), mi sdraio sul lettino e la dottoressa inizia ad operare, dopo aver fatto entrare in sala anche mio marito. Dopo qualche tempo comincio a sentire del movimento e la dottoressa dire: “Ecco Lorenzo!”…. Ed ecco, solleva al di sopra del telo verde che ho davanti un bellissimo bimbo, che nel giro di pochi secondi urla con tutta la forza dei suoi piccoli polmoni nuovi di zecca. Sono le 12:45 pm del 9 Marzo 2003. Subito lo puliscono, lo pesano e lo misurano: 3 chili e 300 grammi per 47 centimetri di lunghezza, e prima di portarlo al nido me lo avvicinano in modo da poterlo vedere bene e ne approfitto per stampargli un bacio sulla fronte. Poi lo danno qualche secondo in braccio al papà che se lo guarda sorridente e gli dice qualche parola. Dopo avermi suturato la ferita, mi trasferiscono sulla barella e poi in una camera con altre 2 puerpere, e chiedo a mio marito di restituirmi il cellulare per comunicare la notizia. Alle 14 circa invio a tutti il messaggio con la lieta novella (cosa che farò anche in occasione della nascita del secondo bimbo).
La cosa che mi ricorderò sempre con impressione è quando ho visto le mie gambe, insensibili, che venivano spostate di peso dal lettino operatorio alla barella… addirittura io ero convinta di averle ancora sulle staffe! Mi sono sentita proprio come una bambola di pezza. Dopo questa esperienza, quando è nato Giovanni ho accuratamente evitato di abbassare lo sguardo...

[Spicykia]

auguri di cuore...